La trazione molte volte la si trova utilizzando la forza muscolare delle gambe!Guardate che razza di quadricipiti femorali si e' "costruito" Tony Bou (lo cito perche' gli fa' piacere ad Alex....
), anche per le altre discipline del fuoristrada a motore a due ruote, motoalpinismo compreso, molte volte, anzi quasi sempre...,la differenza la fa' il pilota, utilizzando le gambe come ammortizzatori, soprattutto nei passaggi con scarsa aderenza, si deve andare a cercare la trazione della ruota posteriore proprio utilizzando le gambe che devono "schiacciare" le pedane, la cosa aiutera' la ruota posteriore nella ricerca della trazione necessaria per salire, molte volte e' meglio dare meno gas, procedendo di inerzia sull'ostacolo, l'accellerata istintiva serve soltanto a fare perdere la trazione, provate la cosa su un tratto a base di radici bagnate.... :-\
Anche la taratura delle sospensioni e' fondamentale, piu' sono morbide e con un ritorno frenato, e piu' aumentara' la trazione! Lo stesso discorso vale per l'erogazione del motore, un'erogazione troppo brusca di un motore dotato di troppa coppia in basso, in molti casi non aiuta, e' il caso del mio Ktm 400 Exc, un motore monoalbero con una "pistonata" ai bassi regimi troppo secca, se ti fermavi era molto difficile ripartire sulle pietre bagnate, molto meglio in questi casi il motore a due tempi di 250/300 cc. o il 250 a quattro tempi, perche' la potenza in basso e' piu' facilmente modulabile con l'aiuto della frizione, in queste condizioni meno potenza c'e' e meglio si sale!
La mia ex Gas Gas Ec 300 da enduro era una una specie di skilift, io facevo di tutto per non farla salire, ma Lei niente da fare....
Basta vedere cosa succede se sullo stesso sentiero impegnativo si mette a confronto una moto da trial ed una da enduro a parita' di livello dei piloti, una
moto da trial di 250/280 cc. con una potenza media di 15/18 cv. salira' senza nessuno sforzo dove una enduro di qualsiasi cilindrata o potenza si parli dovra' tribolare non poco....