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Topics - Valchisun

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Moto da trial e free ride / Oggi avevo il "braccino".....
« il: 22 Aprile 2011, 21:49:45 »
Il Dottor Rossi dice che ai piloti ogni tanto gli viene il "braccino corto", nel senso della manetta chiusa e non nel senso piu' utilizzato di essere micragnosi, e devo ammettere che nel giro trialistico di oggi, specie nei primi metri, non riuscivo proprio ad ingranare, il primo rampone di terra cho ho gia' percorso parecchie  altre volte oggi l'avro' tentato almeno cinque o sei volte con risultati a dire poco penosi.... sm419!A me non piace partire da "freddi" ed iniziare subito dei passaggi tecnici perche' non si trova la sufficiente confidenza con il mezzo meccanico, preferisco andare per gradi, purtroppo il giro di oggi prevedeva quello strappone iniziale e non c'era il tempo di scaldarsi, in seconda la ruota posteriore non riusciva a prendere aderenza perche' la base di partenza era sul fango, la terza mi portava fuori dalla rotaia e poi non riuscivo proprio a darci del gas alla Gas Gas.... :73:Risultato: figura barbina con gli altri compagni di giro, visto che loro sono saliti senza problemi.....
Ho notato che l'utilizzo della moto da trial prevede una certa assiduita' nella pratica, se non si va' almeno una volta alla settimana e' molto difficile riprendere la necessaria dimestichezza, anche perche' con il trial o si sale o non si sale, certe difficolta', anche se stiamo parlando soltanto di sentieri e non di zone, non permettono di portarsi su' la moto con la tecnica dello "zampetting", o si sta' in piedi sulle pedane o non si sale, ed e' proprio li' il bello che ti fa' "incarognire" ancora di piu'......
Mi sono poi ripreso nell'ultima parte del giro, dove ci siamo "sparati" un bel sentiero di quelli tosti ad andature quasi da regolaristi senza mai fermarci, pero' oggi proprio non girava, l'importante era portare a casa la pellaccia ed il manubrio.... sm409  :73: :73: :73:

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Stradali / Prova su strada della Ktm 690 Smc e Ktm Duke
« il: 19 Aprile 2011, 22:17:28 »
Oggi mi hanno prestato come moto sostitutiva la Km 690 Smc, la versione motard del Ktm 690 ed ho potuto compararla con la sua parente stretta piu' stradale la Ktm Duke, dotata del medesimo motore con quattro cavalli in piu' ma con la frizione antisaltellamento della Adler!
questo e' il Ktm 690 Smc:


la Punto blu, quella non l'abbiamo provata, e' il solito "intruso" mandato di sicuro dall'Husqvarna.... sm409 sm444

Questa e' la Ktm Duke:



Pur essendo dotate di gommatura prettamente stradale, le motard permettono anche di percorrere strade bianche e sterrate, ovviamente senza presenza di fango e rotaie in quanto le coperture non tassellate non offrirebbero la sufficiente trazione e motricita', comunque per fare un esempio pratico, con la Ktm 690 Sm mi ero fatto tutta la sterrata del Tunnel des Parpaillon senza problemi, anzi!
Sono entrambe dotate del "leggendario" monocilindrico di 650 cc.,quattro valvole, raffreddato a liquido e con cambio a sei rapporti, l'acceleratore ha un motorino elettrico passo-passo che regola automaticamente l'eccessiva apertura della valvola a farfalla dell'iniezione elettronica, anche grazie a questo controllo elettronico il motore non sembra nemmeno un monocilindrico, non pistona e non "strappa" ai bassi regimi, ed e' dotato della bellezza di 65 cavalli "veri" a 8.500 giri, nonostante quella potenza a dir poco esuberante per un monocilindrico, il motore ha un'erogazione "elettrica" con un tiro sorprendente anche ai bassi regimi, soprattutto sulla Duke dove e' stata maggiornmente ottimizzata l'erogazione del motore, mentre sulla motard si avverte una leggera "strapposita' " nel caso ad esempio, si percorra una rotonda con una marcia troppo lunga!
La motard e' un "animale" da strade di montagna, piu' la strada e' stretta e tortuosa e piu' la moto sara' a suo agio, l'erogazione prontissima ai bassi regimi rende difficile non avere la ruota anteriore che guarda il cielo con le prime marce inserite!In pratica si e' sempre in staccata continua su un percorso a base di tornanti e la stabilita' e la frenata "esagerata" del discone anteriore da 320 mm. permette di tenere "aperto" il gas fin dentro alla curva, se si prende il ritmo del percorso la Smc e' divertentissma da utilizzare, si dimenticano le vibrazioni abbastanza presenti sulle pedane e sulle manopole e la durezza della sella simile alla consistenza delle selle delle enduro gara, credo che una giornata intera su quella sella metta a dura prova il fondo schiena anche di un masochista, ma quelle moto non sono certo nate per farci del turismo.



Come si puo' vedere dalla foto, l'estetica e' rovinata dal quella specie di "boiler" che e' il silenziatore finale, ovviamente e' quasi obbligatoria la sostituzione con un silenziatore della Akrapovich che rende la moto piu' snella e ne migliora il funzionamento e l'erogazione del motore (penso che la Ktm l'abbia fatto "apposta" a montare un obbrobrio di quel genere...)
Il Ktm Duke e' piu' una moto da strada monocilindrica che non una motard, anche la guida e' diversa, va' condotta con traiettorie piu' arrotondate, piu' fluide mentre la Smc si guida come una moto da enduro, si entra in "pieno" nelle curve, con il piede interno in avanti per dare sicurezza e prevenire eventuali derapate con il corpo "buttato" tutto in avanti verso il manubrio!
La qualita' della componentistica e' quella che ci ha abituati la Ktm sulle sue moto da enduro e motocross "racing", tutti i comandi sono al posto giusto, la moto sembra cucita sulle esigenze del pilota, le sospensioni sono le solite Wp che assorbono qualsiasi malformazione dell'asfalto, l'ammortizzatore posteriore e' su entrambe dotato di leveraggi progressivi, il disco anteriore da 320 mm. e' "lavorato" da una pinza radiale a quattro pistoncini, le ruote sono le Marchesini a razze per la Duke ed a raggi per la Smc!
Le note dolenti sono il prezzo, che per la Duke e' 8.200 Euro e per la Smc 8.815 Euro e per la Smc l'altezza sella a 91 cm. dal suolo, spropositata per una motard stradale, la Smc e' anche molto sensibile al vento laterale e diventa molto leggera di avantreno oltre i 120 km. orari, probabilmente per l'effetto "bandiera" del pilota in posizione di guida da moto da fuoristrada, mentre sulla Duke il problema non si avverte, certo che "danzare" fra le curve con delle "libellule" da 140 chili e' una figata unica, altro che le navi del deserto.....
Dopo questa prova una volta di piu'......."voglio resta' bambinooooo!!!!!" :You_Rock_Emoticon: :You_Rock_Emoticon: :You_Rock_Emoticon:











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Nel nostro sabato di prove comparative, con giro in moto langarolo e, ovviamente, pausa in trattoria tipica, e te pareva..... :party0036: sm103, non ci siamo fatti mancare proprio niente, compresa una visita alla pista di motocross di Paroldo (Cn), in piena Langa, l'abbiamo vista per caso ed io e Gianni siamo subito andati in ispezione....
La caratteristica principale della pista, oltre ad essere in una bellissima zona panoramica in mezzo alle vigne, e' che e' tutta a base di sabbia del Tanaro, una specie di tufo bianco che e' poi quello che contribuisce alla qualita' dei vigneti della Langa, il difetto di quel terreno e' che se asciutto, crea un mare di polvere e se bagnato il fango diventa una specie di sapone viscidissimo......

http://www.ruscibar.it/2009/08/14/la-pista-di-motocross-a-paroldo/

C'e' pure un video "promozionale" della pista di Paroldo:

http://youtu.be/0LJbWIRwp9U


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Filmati e foto / Questo e' sempre bello da vedere
« il: 17 Aprile 2011, 22:22:40 »
Questo e' uno che ha del "pelo" da vendere, non e' tanto la salita ma e' la discesa che e' agghiacciante!Dice che non lo rifarebbe un'altra volta, io gli credo! :-\ :-\ :-\

http://youtu.be/b33YSVSrRVo

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Drive in / Mv Agusta Brutale 920 S
« il: 17 Aprile 2011, 13:32:00 »
Alla fine di tutte le prove delle moto di ieri, roba da farsi venire il giramento di testa  sm421 , perche' ho provato in poche ore:Ktm 990 Adventure, Ktm 990 Smt, Bmw Gs 1.200 di Gianni, Yamaha 1.200 Supertènèrè, ma alla fine l'unica che mi ha fatto venire la pelle d'oca, cioe' che mi ha emozionato veramente, dopo tutti quei "carognoni" da 200 e passa chili e' stata Lei, la Mv Agusta Brutale 920 S:



E' una nuova Mv, con componentistica un po' meno "racing", ma con la sostanza delle Mv, monta un motore a quattro cilindri in linea da 129 Cv. a 10.500 giri cv. con un tiro ai bassi regimi insospettabile per una quattro cilindri, moto molto raccolta e di dimensioni da 125, divertentissima nel misto stretto, con un motore dall'erogazione elettrica e "gasante", sembra di avere avere in mano il perno della ruota, la sensazione di controllo della moto e' totale, il motore ti "spara" via dalle curve come una fucilata con un rumore di scarico e di aspirazione incazzatissimo, l'unica pecca e' che la frenata sull'anteriore era quasi inesistente, nonostante i due disconi da 320 e le pinze radiali, probabilmente erano ancora da rodare o i dischi erano sporchi, ma non era una bella sensazione.... :-\
Comunque e' stata l'unica moto che mi ha fatto battere il cuore, le altre mi sembrano degli "attacchi per appendere le valigie"..... :hee20hee20hee: :hee20hee20hee: :hee20hee20hee:
Ma poi mi chiedo: nei nostri giri da 500/600 km. di una giornata, dobbiamo proprio andare in giro con delle moto che sembrano dei camper? :-\ :-\ :-\
Questa e' una prova su strada del modello top della Mv  Brutale
la 1078 Rr:

http://youtu.be/2ozeeRcrEMo

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Nuove tecnologie / I progressi dell'elettronica
« il: 17 Aprile 2011, 12:16:16 »
Sono rimasto impressionato dalle prove su strada che ho avuto modo di fare, sia della Mv Agusta Brutale 920 S:



che della Yamaha 1.200 Supertènèrè:



sulla Mv che e' una quattro cilindri sportiva di "soli" 910 cc. il progresso e l'evoluzione dell'elettronica applicata alle centraline elettroniche e alla mappature dell'accensione e all'alimentazione elettronica del carburante, rendono il motore a quattro cilindri con "capolavoro" di erogazione della potenza anche ai bassi regimi, mentre, fino a pochi anni fa', i motori plurifrazionati erano poveri di coppia in basso, con una erogazione della potenza troppo appuntita, motori da mantenere sempre a regimi di rotazione elevatisssimi, mentre sulla nuova Mv questo non accade piu', sembra di guidare una moto bicilindrica, con una grande spinta in basso, una piacevole rivelazione!
Lo stesso vale per la Yamaha Supertènèrè 1.200, l'acceleratore e' un fly by wire, i cavi che partono dalla manopola dell'acceleratore sono soltanto di "sicurezza", almeno questo e' quanto ci hanno detto prima della prova su strada, quindi l'acceleratore "comunica" con una centralina che "decide" quanta apertura dare alla valvola a farfalla degli iniettori e quindi quanto "gas" dare al motore, in funzione di svariati parametri pre-impostati, anche in funzione dell'aderenza e dell'inclinazione della ruota posteriore, una sorta di controllo di trazione in accelerazione, ci sono anche due mappature selezionabili dal pilota, una turistica dove la potenza viene erogata in modo piu' soft ed una altra denominata "sport" a piena potenza!
Ormai l'elettronica ha preso possesso anche della moto, come avviene gia' da anni sulle autovetture, con pregi e difetti, da una parte, l'elettronica rende la moto piu' facilmente fruibile, anche le grandi potenze vengono "imbrigliate" e sono piu' facilmente gestibili da qualsiasi utente, anche del meno smaliziato, dall'altra la moto diventa un po' piu' "estranea" al pilota, c'e' meno contatto diretto con i comandi della moto, in quanto l'elettronica "filtra" le sensazioni, e poi ci sono piu' "diavolerie" elettroniche che si possono rompere e l'eventualita' di dovere lasciare la moto a bordo strada senza sapere dove mettere le mani non e' mai una bella sensazione.... sm404 :73: Ma ormai il futuro e' quello... sm41 smban

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Oggi io e Gianni siamo capitati per caso a Montezemolo (Cn), dove la Yamaha Italia metteva a disposizione per una prova gratuita con tanto di accompagnatore che faceva da guida e "limitava" gli ardori...., della Yamaha 1.200 Supertènèrè:


le moto erano "agghindate" come quella in foto, faretti supplementari e silenziatore Akrapovich, moto che incute un certo "timore" per le dimensioni importanti e sella piuttosto larga, a me che sono "cavallobassodotato" mi hanno anche abbassato la sella, come si fa' con le biciclette... :73:, nonostante cio' la moto e' abbastanza difficile da maneggiare da fermo, oltrettutto anche il peso e' importante, infatti siamo intorno ai 260 chili.... :-\!
Appena la guida parte ci buttiamo all'inseguimento, la moto e' facile ed intuitiva, si instaura subito una certa confidenza, e' dotata di due mappature, una denominata "turismo" piu' soft e quella "sport" molto piu' divertente in quanto il motore e' a potenza piena, in quella configurazione il motore, bicilindrico fronte marcia di 1.200 cc. eroga una grande coppia motrice ai bassi regimi, con una erogazione piena ed "elettrica" senza picchi di coppia, la trasmissione a cardano e' quasi innavvertibile, soltanto nei passaggi seconda-prima il cardano tende a bloccare per una frazione di secondo la ruota posteriore, ma e' una cosa dovuta al fatto che io ho sempre guidato moto con trasmissione secondaria a catena, credo che per un Biemmewuista non sia un problema, ma li' passo la palla a Gianni per una comparativa con la sua Giesse, visto che la Tenerona dovrebbe essere nata per togliere clienti alla casa bavarese!
In definitiva, una grande moto da turismo a lungo raggio, il cupolino toglie quasi completamente l'aria dal casco e dal corpo del pilota, anche nei continui sali-scendi e curve a ripetizione della Langhe dove si e' svolta la prova, e' in grado di mantenere delle andature quasi da sportiva  pura con una grandissimo comfort di marcia, sarebbe stato interessante fare qualche metro su sterrato "facile", ma le dimensioni ed il peso non la fanno essere proprio una enduro...
Pero' le chiamano cosi'.... :73:

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Fotografia / Queste sono le Langhe
« il: 16 Aprile 2011, 21:14:58 »
Questo e' il territorio dove nasce il Dolcetto, il Barolo, il Barbaresco, oggi io e Gianni siamo andati a provare le moto in queste zone a dir poco bellissime, curve e saliscendi continui in mezzo a queste colline, un posto magnifico da girare in moto:




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Drive in / Un uomo distrutto!
« il: 12 Aprile 2011, 14:11:30 »
Ieri un mio amico che si chiama Motaldo (per il forum), e' stato massacrato da un Bmw Gs 1.200, proprio sulle strade dove la sua Ktm Duke dovrebbe essere imbattibile!Penso che non abbia nemmeno dormito ed abbia vagato ululando alla luna nei boschi della zona, poi adesso andranno a dire che hanno sentito il ruggito del puma ferito  :violent-smiley-007:, dopo la definitiva batosta su per i tornanti di Prato Nevoso (Cn), vuole cambiare assolutamente la moto, perche' dice che la Duke non se la "sente in mano", certo pero' che farsi battere da un Gs e poi dare la colpa alla moto....
Per chi volesse aggregarsi, sabato mattina ci troviamo a Lequio Tanaro (Cn) per provare la gamma stradale Ktm, sempre se le suore ci lasciano uscire dal pensionato, se no usciamo dalla finestra con le lenzuola annodate come facciamo quando andiamo a vedere le donne nude al ristodiscodancing Mokambo..... sm404 :hee20hee20hee:
Ci saranno da provare la Ktm 990 Adventure:

e la Ktm 990 Smt mod. 2011:



Ci sara' anche mia cugina Ingrid, detta "gambalunga":
 sm444


4619
Fotografia / Questo e' motocross o trial?
« il: 11 Aprile 2011, 22:14:32 »
Mi sembra un classico atterraggio di un salto durante una gara di motocross:



Saltare giu' da uno scalino cosi' in discesa non era tanto semplice! :-\

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Filmati e foto / Che cos'e'?
« il: 10 Aprile 2011, 23:42:17 »
Oggi dentro ad un bosco della Val Sangone, ho fotografato questo:



Secondo Voi, cosa potrebbe essere?
Io non riesco a darne una spiegazione "logica"! :-\ sm444