Ottimo, la tecnica è fondamentale per girare in sicurezza e divertirsi.  :approv:
Se non si imparano i movimenti base, si fa solo una fatica bestia.

Ieri, per esempio, sono stato 3 minuti in surplassss........con la ruota contro un paracarro però

Quarta uscita, zero SPLAT, (giro da solo, se cado so cazzzzzzzz), piano piano, senza fretta, ricomincio a prendere confidenza con il trespolo sm400 sm400

Bestia, che facciate

Ho vagato anch'io per l'Europa per lavoro alcuni anni fa'.

Conservo dei bellissimi ricordi, però era bello quando veniva il momento di tornare a casa!

Buon lavoro e buon viaggio alex!

quote
Marc59 please posta foto ed impressioni del tuo della salewa .. che modello è?

Il modello è lo switch 20 (è appunto un 20 litri). me l'hanno consigliato in uno store salewa, (avevo chiesto uno zaino da usare con il trial), mi hanno detto che lo usano molto gli sci-alpinisti, a quanto mi hanno detto ha una discreta resistenza alla pioggia ma non è impermeabile, il materiale sembra piuttosto leggerino ma ha un'anima di rinforzo, è una specie di trama che si vede all'interno del tessuto.

Ha tre tasche molto capienti, doppio fissaggio anteriore con un sistema di regolazione molto pratico e veloce, l'appoggio sulla schiena è semirigido con un sistema che loro chiamano air stream.
l'ho provato domenica scorsa, l'ho tenuto sul gobbo circa 3 ore, rimane estremamente aderente al corpo e non si muove di un millimetro, mi sembra valido, non intralcia i movimenti e non mi ha dato troppo fastidio, tengo a precisare che gli zaini in genere non li reggo proprio.

Forse non sto bene, ma quella cosa lì... mi piace... 

quoto.

Pensateci, una motina leggerissima, telaio ultrarigido (solo Evo però eh ), iper-reattiva: la butti giù in piega con la sola forza del pensiero, riesci a schivare qualsiasi ostacolo con la velocità della luce, un bel TrialMotard insomma!!!
Queste malsane idee, hanno iniziato a turbare la mia mente, quando ho fatto una quarantina di curve strette su asfalto con il mio trialozzo......... per me che vengo da una stradale da 240 kg.......... che goduria pazzesca!!! sm400 sm400

Bellissima, questa è proprio bastarda dentro

Giornata schifosa, tutto il giorno nei casini di lavoro, rientro in tangenziale Est prima e Ovest poi, soliti sguardi omicidi tra “piloti” per il controllo assoluto della terza corsia.
Arrivo a casa, azz. i capelli, sembrano quelli di uno che ha appena infilato le dita nella 380 industriale.
Beh non è troppo tardi, facciamo un salto dal Tony.
Il Tony; entri  e, come un cazzotto nei denti, ti si para davanti  una gigantografia della Juve che lui esibisce orgogliosamente dicendo ad ogni malcapitato avventore che lì sopra ci sono le firme ORIGINALI di tutti ma proprio tutti i giocatori. C’è anche quella di Moggi? Vorrei chiedergli, ma ben consapevole della reazione, me ne guardo bene.
Ora, io sono uno che di calcio ne capisce quanto una vacca spagnola, ma il Tony, inizia come da copione la sua implacabile litania, partitone ieri sera eh? Riccardo (mio figlio) gioca ancora? eh quest’anno sono cazzi , ma di chi? penso io, e abbozzo un timido sorriso nella vana speranza di arginare il torrente in piena.
Il Tony  sa perfettamente il fatto suo, mi sconvolge questa sua maniera di essere così, multitasking, riesce a parlare di mille cose, ma la precisione del suo taglio è assoluta e di prodigiosa velocità, ma come fa?
Invidio da morire questa sua dote direi quasi soprannaturale, io che non riesco neanche a mettermi le dita nel naso e leggere una mail nello stesso tempo.
Ecco signore, servito, grazie Tony.
In quel mentre entra un signore, Tony lo saluta apostrofandolo in questo modo: allora Gigi? Le moto? Le hai messe via?
Moto? Mi giro, un rapido sguardo, mi rigiro verso Tony e mi esce come un canto liberatorio: le moto non si mettono via, MAI.
Il distinto signore mi guarda, sorridiamo e ci scambiamo un rapido cenno d’intesa.
Sono entrato in casa che fischiettavo come un fringuello in amore, mia moglie mi guarda e mi fa: tutto bene?
Tutto bene, tutto bene oggi.

Scavando nella mia biblioteca ho riesumato un antico e prezioso reperto del 1979, si intitola Trial e motoalpinismo, è stato scritto da Piero Kuciukian con la collaborazione di Silvano Piacentini.
Nell' introduzione al capitolo sul motoalpinismo si legge quanto segue:
"La passione per il fuoristrada, sia come turismo sia come sport, si sta allargando a macchia d'olio. Il motociclista è spinto verso questa pratica sportiva dalla saturazione delle strade e dai limiti di velocità che hanno reso quasi penoso il tradizionale impiego di un mezzo a motore. Ma, oltre che da questi motivi contingenti, il motociclista è attratto dal fuoristrada anche e forse soprattutto dalla entusiasmante bellezza di questa attività, caratterizzata dal contatto diretto con la natura, dalla scoperta di luoghi sconosciuti o noti solo a pochi privilegiati, dalle soddisfazioni particolari che la guida del fuoristrada offre quando si presentano difficoltà impreviste, e sempre diverse, da affrontare e superare. C'è insomma tutto un fascino, una poesia del fuoristrada che contribuisce a richiamare un numero crescente di appassionati verso questa attività, interesse che logicamente giustifica la gamma sempre più vasta di modelli offerti dal mercato."

Quando si parla di corsi e ricorsi storici.

Molto attuale vero?