Dopo aver consultato la cartina sapete che le due stradine vanno verso lo stesso punto, per dove andate?

Sabato 25 non dovevo essere libero quindi niente di organizzato, che fare? Dovevo provare la macchinetta fotografica, inutile farlo in casa, meglio andar in montagna no? Perche' non prender su la wr250r e  fare un giro in moto fin da casa come ai vecchi tempi?
Prima ancora di iniziare a salire provo a vedere se mi ricordo quello che ho imparato dalle istruzioni e gli scorci paesaggistici non sono cosi' male sulla Valsugana:




Mi mancava qualche pezzo bianco nella collezione cartografica, e punto all'estremo nordovest dell'Altopiano dei 7 Comuni.
Purtroppo mi ritrovo a soffrire parecchio il freddo (solo maglia  e protezioni....) gia' quando si comincia a salire, ma quello che vede l'occhio mi distoglie il pensiero:


 Proviamo un po' di zoom, per la prima volta...:


Uuuu, un gregge.... :


Ma dove cavolo sei direte voi... beh, sull'asfalto.... L'asfalto e' stata la parte migliore dal punto di vista della guida... dopo il gregge comincia la sterrata, la wr250r non mi convince... ho ancora su le gomme piu' stradali e in curva scivola sia di anteriore che di posteriore costringendomi ad  andare piano.... non mi fermo neanche a fare foto perche' non vedo l'ora di terminare la strada bianca che gia' so a memoria...., e ci sono solo alberi intorno... e penso, ma chi me lo fa fare? perche' non ho preso su l'altra moto?  che senso ha tutta questa fatica? il manubrio sembra troppo indietro, le pedane sono troppo avanti, la sella e' troppo dura, le mani mi fanno male, quando cambio marcia in piedi la moto si sbilancia leggermente....  e poi dicono che la posizione in piedi sulle enduro o dual e' piu' comoda delle trial... mah, riprovo a stare seduto, ma i colpi sui sassi e sul sedere sono forti e mi stanco inutilmente... finalmente si arriva al capolinea:


Oh, andiamo  a vedere il pezzo che mi manca....  stavolta la strada bianca e' piu' facile e il panorama delle malghe mi fa dimenticare la fatica, penso che potrei estrarre la macchinetta ma la moto comincia  a scartare, se non voglio perdere l'equilibrio devo tenere sempre il gas aperto e il peso indietro... speriamo bene... cancello chiuso.... oh, beh, poco male, lo apro.... faccio per chiuderlo e leggo dall'altra parte: blablabla veneto blablabla....
Vuoi vedere che ho oltrepassato il confine? Riporto indietro la moto in un istante nonostante il peso e  richiudo subito il cancello....
Vabbeh, e ora che si fa? mamma che freddo....... ma non potevo stare a casa? OK, scendiamo di quota allora.... giu' per l'asfalto..... ci sarebbe una sterrata  che abbrevia il percorso.... no, troppo in quota, meglio scendere direttamente, infatti dopo un po' comincia il tepore....
Comincio   a stufarmi anche dell'asfalto... ma che motoalpinista sono? Coraggio, fuori subito la fida cartina e facciamo un po' di  esplorazione, ma prima di arrivare alla meta prefissata godo del paesaggio:











Oh, cosa vedo, una carrareccia verdeggiante, sembra fatta apposta per la wr-r... mi fiondo dentro ma...

...ahime', dura poco...

Oh, e quello cos'e', il dente del gigante? Ma no, sara' il dente del nano...:


Giro l'angolo e, oh oh:


Oh, c'e' una sorpresina nel verde.....:




Sembra piu' facile di prima, ma ad occhio non lo e', evidentemente mi sto abituando al peso della moto in questione, pero' poi la discesa mi preoccupa e  decido di scendere dalla moto... la decisione si rivelera' saggia in quanto  gli stivali  tendono a  sprofondare sul terriccio e i sassi rotolano giu' che e' un piacere, se scendevo con la Poni mi piantavo li'...:


Peccato perche' piu' avanti  il terreno e' piu' compatto...

 ...e trovo uno scorcio tra i rami:


Ritorno sui miei passi, contento perche' ci tornero' con l'altra moto, he heh... :twisted:  :twisted:  :twisted:

Ancora asfalto ma presto arriva un'altra sorpresa:


Ehm,... della serie "la vedo dura".... oltre ad esserci poco spazio e una certa altezza, la curva ha un buco (frana) sulla destra che la restringe ulteriormente (dove nella foto c'e' l'ombra):

Diciamo che non fara' parte della mia collezione visto che soffro di vertigini...

Proseguo e altra sorpresina:


Come di consuetudine del giorno, proseguo a piedi,  e pure con la massima attenzione perche' il sentiero fa una curva a 90 gradi e scende con un bel  precipizio sulla sinistra, a cui nemmeno mi avvicino...


Uffa,.... ma sto facendo esplorismo senza moto.... vabbeh, per stavolta guardiamo altrove e facciamo finta di niente.... ooooops, occhiooooo, non calpestiamole!!!!:


OK, per oggi  va cosi'.... ma mi rifaro'...

FINALE:

Giro del 28 maggio rimandato al 2 Luglio...


Ho in programma tal giorno un giretto DUAL molto facile per sterrate bianche e marroni senza grosse asperita' e un po' di asfalto...

Zona ancora da delineare nei dettagli ma probabilmente comprendera' varie zone dell' Altopiano dei 7 Comuni che sta attorno ad Asiago.
Lo scopo per me e' di stare con degli amici che altrimenti non vedrei piu'...visto che solitamente uso un'altra moto su altro tipo di percorsi...
Tracciato fattibile anche con passeggero per i piloti esperti, nessuna strada vietata.
In caso di rischio pioggia molto elevato si rinvia al sabato 2 Luglio.


Al momento siamo gia' in 7 moto, ci sta ancora qualcuno...
Faccio notare la presenza di principianti e l'animo turista del giro... ; astenersi motociclisti racing e/o troppo veloci, a meno che non vogliano prendersi la briga di andar avanti/indietro come fotografi...

Per partecipazione scrivete qui o mandate un messaggio privato e avrete il mio numero di telefono.

Vi ricordate quando vi ho presentato il moto-pianurismo? Ebbene stavolta ci siamo alzati..... Faceva ancora freddo per avvicinarsi alle Alpi, ma non abbastanza da impedirci di portarci verso le colline a nord di Vicenza.

Protagonisti in due: il sottoscritto, alla prima uscita con la scorpettina 125


e Cichetelo che per motivi tecnici ha lasciato a  casa la Rev per uscire con la fidissima Alpetta.


Giretto di circa 100 km, con qualche piccolo tratto di asfalto che non infastidisce certo le moto se non per le povere gomme...; diversi tipi di fuoristrada, da stradine bianche che danno sui panorami a sentieri in mezzo ai boschetti, da prati nascosti a mulattiere dall'aspetto alpino...
Non essendo mai stato in quella zona o quasi mi stupisce subito il fatto che a soli pochi metri sul livello del mare gia' cominciano  i bei panorami. Si comincia con dei viottoli immersi nel verde e marrone, giusto per farmi prendere confidenza con le marce e capire che con 3a e 4a si fa tutto il necessario, ... per il momento...
Approfitto di un attimo di pausa per ricordae a Cichetelo che c'ha la macchina fotografica e mi metto in posa, ansioso di farmi fotografare con la mia seconda moto.


Dopo un po' ci troviamo al centro di un piccolo avvallamento, dove c'e' qualcuno che svolazzando ci indica un bellissimo torrentino, .... fermi tutti, ora di fotografare di nuovo...




Poi si comincia a salire un po' di quota... il panorama agli occhi diventa piu' vasto, peccato ci sia un po' di foschia in lontananza nonostante la giornata sia di sol, ma qualcosa si riesce a vedere con piacere all'orizzonte


.... e pure per terra...


A maggiore altitudine i sentieri cominciano a farsi piu'  invernali nel colore




e a volte anche molto avvincenti...


Comincio a  stupirmi di me stesso e torno a piedi a vedere dove sono passato... continuo a fare paragoni con l'altra moto, con cui non sarei stato capace di fare diversi passaggi che invece ho trovato facili...
La scelta di percorso si rivela molto valida, si susseguono vari tipi di terreno, con colorazioni sempre diverse, non mancano sassi di varie dimensioni; peccato non avere foto della lunga sassaia in discesa e della salitina fangosa, o di qualche tornantino a gomito, ....pazienza...
Anche la discesina del seguente tratto e' comunque stata una bella soddisfazione per un pivellino come me...


Non mancano momenti di relax sulle nostre selle passando su altre stradine molto semplici ma panoramiche


che quasi invogliano ad aumentare il passo, ma per far durare di piu' i bei momenti  manteniamo una andatura da trial...
In una zona d'ombra troviamo pure della neve ghiacciata... uauuuuu, che bello arrivare a terra con i piedi e sentirsi sicuri quando la moto fa "swissshhh"...


E... prima di fermarci a mangiare... una foto commemorativa....


Prossima volta,... sempre piu' in alto.....
           

http://www.youtube.com/watch?v=hbswtCM-R6c&feature=related

No, avete capito male, non e' uno scontro tra due moto, ma solo una uscita amichevole per confrontarle, il titolo serviva per attirare l'attenzione....
Visto il maltempo dei giorni precedenti e la neve ed il freddo in montagna si decide di fare una uscita turistica urbana, ovviamente almeno in parte fuoristradistica.
Ospite Cichetelo con l'Alp200...

Come se la cavera' l'Alp200 nei tratti asfaltati e nelle stradine di semplice ghiaia?
Ospitante Rerechan con la wr-r, che per accontentare la alp dovra' farla condurre nei posticini meno facili della pianura tra alto padovano ed est-vicentino...


Si parte alternando strade asfaltate, viottoli bianchi di campagna, tratturi verdi e marroni con pozzanghere giganti (purtroppo non fotografate); non mancano tratti molto fangosi, a volte ostici sia per la Alp con le gomme da trial consumate che per la wr con delle gomme dure da misto a profilo tondo.
Si fa una prima sosta per dare una occhiata al panorama vicino ad un fiume, in una zona aperta al traffico.
Cichetelo sembra contento nonostante non ci troviamo in mezzo a panorami montani:


Rerechan dal canto suo, non ha il tempo per mettersi in posa per la foto, impegnato a cercare qualcosa, non occorre dire cosa...:


Approfittiamo della sosta per scambiarci le moto, del resto ci siamo incontrati anche per questo. Le moto hanno entrambe i rapporti molto accorciati. L'alp dimostra subito le sue doti "montane" sui sassi; Rere si trova un po' male col manubrio cosi' basso rispetto alla wr nonostante i risers, ma in compenso la seduta sulla sella della alp sembra davvero ottima e sullo stretto si guida con molta facilita' vista la statura del sottoscritto..., per non parlare del motore che veramente stupisce in terza al minimo, merito probabilmente del volano, anche se si nota una piccola mancanza di freno motore nelle discese. La wr purtroppo denota subito la sua mole, ma per fortuna da una buona impressione come forcella (strano ma vero...). Ovviamente la wr e' anche piu' potente ma nel giro in questione la cosa non ha importanza e si gira ad una andatura un po' inferiore alla solita di Rere, specialmente su asfalto.
Continuiamo ancora un po' sulla bassa pianura per ammirare qualche bel tratto...:


...prima di muoverci in una zona quasi piu' collinare, dove il terreno  e' gia' molto piu' autunnale rispetto a prima:


A tratti il fango ci mette un po' in difficolta' viste le gomme di entrambi, ma con qualche derapatina involontaria ce la facciamo a superarlo per arrivare alla zona dei piccoli guadi



Dove ci viene anche la voglia di entrare dentro ai torrenti veri e propri nonostante le gomme inadatte....





...ma la cosa piu' difficile e' stata tirar fuori l'anteriore della wr da un buco dentro l'acqua...sembravano le sabbie mobili... Tentiamo di esplorare una collina ma un cartello di proprieta' privata ci ferma, in conpenso abbiamo la fortuna di trovare una pizzeria/ristorante lungo il tragitto, dove gentilmente ci fanno entrare anche con gli stivali sporchi; si mangia e si riparte per un labirinto di strade sterrate di campagna semi-collinare.
Prima di chiudere il giro di oltre un centinaio di km troviamo  un' occasione per una foto semplice ma d'atmosfera che racchiude il giusto feeling per un giro di questo tipo, laddove i due protagonisti hanno scoperto di avere molti pensieri motoristici in comune; questo e' servito d'allenamento, poi si continuera' altrove...



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Una volta c'era un paese dove c'erano tanti bar... talmente tanti che la gente era convinta che ogni sei mesi ce n'era uno di nuovo, (chiaro che cio' puo' facilmente sembrare) e tutto il paese era convinto che li' ogni sei mesi  nascesse un nuovo bar...
In realta' non era vero ma i bar erano talmente tanti che non si poteva dimostrare che non fosse vero, perche' se veniva fuori un bar nuovo ogni sei mesi non tutti se ne accorgevano; dopo un paio d'anni cominciarono a saltare fuori sempre nuovi bar, uno ogni sei mesi circa...merito della gente che ne era convinta...
 smco2
Ora veniamo al sodo...: ho sentito voci che nel 2011 verra' messa in commercio una moto da motoalpinismo con motore 250cc da circa 25 cv che necessita di poca manutenzione, con un peso totale della moto di circa 80 kg e una altezza sella di 80cm; non ho idea della marca ma si vocifera che avra' anche la possibilita' di  scegliere tra doppio cambio manuale (a 5 marcie) e cambio a 8 marcie.
Nel primo caso (forse con un aumento del peso pero') il guidatore puo' impostare tra cambio normale e ridotto (con velocita' massime rispettivamente di 120 e 80 km/h); nel secondo caso semplicemente c'e' un cambio unico a 8 marcie che permette una accelerazione fulminea ma anche una vel. di 130 km/h (a vostro rischio).
SPARGETE PURE LA VOCE...
Spargete spargete, e dite pure che ve l'ho detto io, che e' una garanzia...

Che veicolo usate per trasportare la vostra trial verso il luogo di divertimento?
Ovviamente la domanda non e' rivolta ai fortunati che hanno le zone giuste vicino casa propria...