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Topics - Lamberto

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Accessori e attrezzature / I kit sella/serbatoio
« il: 12 Settembre 2010, 18:19:24 »
Volevo dare alcuni cenni sui kit sella/serbatoio che per la pratica del motoalpinismo sono molto utili, permettono di trasformare una moto da trial in un mezzo più comodo e versatile.
Inoltre nella guida nei tratti più impegnativi a volte permette di superarli, laddove è possibile, stando seduti sulla sella e "zampettando" per superare i tratti più ostici, questo perchè le moderne trial richiedono una corretta posizione di guida, ovviamente in piedi, per avere la necessaria trazione. In caso di posizione errata si rischia di perdere aderenza sulla ruota posteriore, ecco che alla carenza di tecnica si sopperisce stando sulla sella ed aiutandosi con le gambe per spinta ed equilibrio.
Le aziende che ufficialmente producono questi kit dedicati sono la italiana Beta e la spagnola Montesa.
La GasGas ha a listino un microsella e volendo un serbatoio maggiorato.
Relativamente a Scorpa esistono sia della 2 che della 4 T le versioni Long Ride con serbatoio maggiorato ed un piccolo sellino.

Vediamo nel dettaglio le caratteristiche di ogni kit :


BETA
Esistono kit sella/serbatoio dedicati alle REV dal 2000 al 2008 sia a 2 che a 4 tempi.
Il serbatoio permette di avere altri 4 litri di benzina oltre ai 3 del serbatoio.
A mezzo di un apposito "T" il serbatoio è collegato a monte del carburatore con la cannetta proveniente dal serbatoio principale.
Quindi con oltre 7 litri è assicurata una autonomia notevole anche con la 2 tempi.
Il primo montaggio richiede la sostituzione di alcuni bulloni originali e occorre almeno una mezzoretta per fare un buon lavoro, il fissaggio generale risulta poi di buona robustezza.
Prezzo di listino del kit 320,00 €








Ecco il kit montato anche su una EVO del 2012:




MONTESA
Parlando del kit Montesa possiamo dire che il fine è il medesimo ma le caratteristiche sono diverse.
Innanzi tutto la Cota 4RT ha 2,1 litri nel serbatoio della moto, in più nel kit sella/serbatoio trovano posto 2 litri di benzina, in totale poco più di 4 litri che regalano alla Montesa quasi una giornata di motoalpinismo.
A differenza di quello Beta il serbatoio Montesa non è collegato al carburatore quindi per "caricare" benzina occorre staccare la sella/serbatoio trattenuta da due viti con molla, togliere il tappo e versare la benzina nel serbatoio della moto.
Un appunto deve essere fatto per l'attacco anteriore della sella perchè troppo e piccolo e debole perchè basta arretrare il peso sulla sella che il fermo esce dal gancio di tenuta, il tutto si risolve creando un attacco di dimensioni maggiori.
Il kit costa 280,00 €.






Questa è l'ultima sella realizzata da Montesa, non ha un serbatoio come la vecchia versione ma ha un vano per ricoverare i ferri, è molto comoda.
Costo 238,00 €.














GASGAS
Parlando di GasGas non esiste il kit ma i pezzi separati ovvero sella e serbatoio disgiunti.
Il serbatoio contiene 4 litri e costa 252,00 € mentre la sella 110,00 €.

Serbatoio maggiorato:



Ecco la sella originale:



Ecco un'altra sella GasGas




Ecco una sella minimalista che ho realizzato:







SELLA UNIVERSALE HEBO SU SCORPA TWENTY 300

Costo della sella 110,00 €








SCORPA SR 250 2T LONG RIDE

Questa moto è l'unica che monta un kit sella serbatoio in un unico pezzo, soluzione robusta, con la stessa larghezza del serbatoio da trial.
In questo caso il serbatoio si sviluppa in altezza e sotto la sella.






SCORPA TY 250 2T
Ecco una realizzazione artigianale fatta dal mio amico Miki per la sua Scorpa, in breve descrive la sua bella realizzazione :
Il materiale usato è il CAUCCIU'-MOUSSE a cellule chiuse, quindi non assorbe H2o, lo spessore max trovato è di 3 cm., incollandone 2 strati e calcolandone la consistenza direi che è sufficiente per il risultato che mi ero prefissato.
Quel materiale si lavora molto bene con la mola angolare con i dischi abrasivi lamellari: per sgrossare ho usato una grana 60 e per finitura una grana 80 già molto usurata su metallo.
Costo accettabilissimo( 12 cm.x 100 che è poi l'altezza del foglio) 8,00€
Posizionato il tutto con velcro biadesivo di 5 cm.













Lamberto

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Fotografia / Brevi ma intensi momenti
« il: 11 Settembre 2010, 23:29:46 »












Lamberto

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GasGas / Gas Gas EC 300 Six Days mod. 2011
« il: 07 Settembre 2010, 21:18:19 »
Il mio carissimo amico Roberto, GasGasista anche nel midollo, stasera mi ha mandato la foto di quella che sarà
la sua "nona" GG 300, non vi nascondo che mi è venuta la bavetta alla bocca  8)





Lamberto

499
Fotografia / Emozioni
« il: 06 Settembre 2010, 18:24:44 »
Comincio con una foto a mio avviso bellissima che ha scattato Mario un amico Svizzero.


Lamberto


500
Presentazioni / Registrazione & Netiquette
« il: 02 Settembre 2010, 15:15:45 »
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501
Si, doveva essere una normale uscita, come tante, anche perchè c’erano due nuovi amici che da poco si sono avvicinati al mondo dell’enduro e quindi il giro non doveva essere troppo impegnativo.
Invece io e Gianni oggi abbiamo combinato una “birichinata” di quelle che ci ricorderemo per un pezzo, di questi capolavori ne combiniamo almeno una all’anno….ma senza volerlo!!
Alle 12 telefono a Gianni che mi conferma l’appuntamento per le 14 e intanto gli dico “sono cotto, ho tagliato e spostato alcuni quintali di legna e non è che sia in gran forma”, poi si sa come va a finire la voglia di moto prende il sopravvento e alle 14 si parte.
Dopo una decina di km un amico in una pietraia buca la gomma posteriore e alla fine l’altro “novello” decide di accompagnarlo dal gommista. Poi invece di ritrovarci al posto convenuto decidono di tornare a casa.





Io e Gianni ripartiamo e cominciamo a percorrere un tratto conosciuto bello e divertente poi, durante una sosta, mi dice “voglio provare una mulattiera che avevo percorso per 300 m e poi non mi sono sentito di continuare perché al tempo avevo l’ALP 200”, spiegandomi dove doveva arrivare la mulattiera mi immaginavo un percorso di 1 / 2 km non troppo impestato invece….qui comincia il nostro calvario.



Dopo 500 m di mulattiera divertente e scalinata incontriamo un tornantino secco e, nonostante le piccole T-Ride abbiamo un passo corto, non riuscivamo a fare la curva…e allora scendiamo dalle moto accompagnandole, solo che….sorpresa ! Altro tornante secco e poi un altro, pensiamo che se le difficoltà dovessero aumentare ce la si faceva a tornare indietro anche se a fatica.
Poi un piccolo rettilineo ci fa dimenticare di dover essere nelle condizioni di poter tornare, quindi curve e poi tornanti da fare a piedi, poi altri, poi altri e l’inclinazione della sassosa mulattiera diventa in alcuni punti ripida, certamente si potrebbe organizzare una mulatrial con i fiocchi visto i percorsi.
Dopo diverse decine di tornanti impraticabili stando in sella mi accorgo che è un’ora e mezza che sono giù dalla moto e che la sto portando a spasso, la stanchezza comincia a farsi sentire, per quanto leggera la moto man mano che scendiamo la sento sempre più pesante. Mi fermo e guardo questa valle sperduta e ci accorgiamo che dal costone di montagna che stiamo scendendo non ci sono sentieri di alcun tipo, ne vediamo uno “appeso” dall’altra parte della valle, il problema è che per passare dall’altra parte occorre superare il torrente che scorre sotto di noi di almeno 5/600 mt, mi viene lo sconforto a pensare che devo scendere per così tanti metri .



Ora, dopo due ore e mezzo che porto la moto a mano ormai non sono più lucido, non sento le braccia, inciampo e cado e questo succede sempre più spesso e il bello che sono a piedi con a fianco la moto. Salgo sulla moto percorro 10 m e poi un sasso mi sposta l’avantreno e “sbam” contro una roccia con il braccio. Gianni anche lui provato ha qualcosa in più da spendere, è avanti di una cinquantina di metri, in questi momenti di stanchezza vedere ancora vicino il compagno è importante sotto l’aspetto psicologico, il non vederlo mi darebbe idea di essere oramai proprio alla frutta.
Mi fermo, mi siedo sulla moto, il cuore batte almeno a 150/180 battiti al minuto e si che sono bradicardico, il problema è che non rallenta, anche dopo alcuni minuti è ancora li stessa frequenza, occhi chiusi, respiro profondamente e poi riparto.
I tornanti non smettono, 5/10 metri di discesa rettilinea a gradini e poi tornante, una sequenza allucinante, non sono cotto, di più. Ad un certo punto vedo fermo Gianni, decido di fermarmi anch'io ma non riesco ad arrestare la moto se non dopo la curva, sono sfinito, lui prende la moto e la porta giù tagliando per la piccola scarpata.
Tolgo casco, zaino, marsupio, gilet e mi sdraio per terra come mai mi era successo, per fortuna non sono disidratato ho portato con me un paio di bottiglie di te che mi aiutano.
Ripartiamo, il torrente lo distinguo chiaramente è circa 200 m sotto di noi, oramai dopo un paio di tornanti ci si ferma, si parla ma la nostra allegra ironia che ci accompagna di solito ora è sparita ed ognuno è immerso nei suoi pensieri. Io penso ad un elicottero, si perché non abbiamo ancora passato il torrente e il sentiero dall’altra parte non promette niente di buono, mi tranquillizzo pensando che il cellulare ha campo e quindi alla mal parata possiamo avvertire casa. Per km non si vede altro che boschi e dirupi, non una casa o qualcosa che fa pensare alla civiltà.
Penso al report che vorrò scrivere, penso che questo non è moto alpinismo ma una pazzia, ma io e Gianni siamo così ogni tanto vogliamo cercare, provare percorsi nuovi e quindi mi dico “caro mio fa parte del gioco, pensa a spostare la moto”.



Dopo il milionesimo tornante ecco un albero che ci ostruisce il passaggio, le moto vanno sollevate di peso “cavolo in questo sentiero si vede che non passa mai nessuno, è proprio sperduto”.
Altri tornanti e poi arriviamo al torrente, c’è un ponte.







Non sappiamo dove siamo ma essere arrivato al ponte mi conforta, mi tornano un po di energie e ci vogliono anche perché comincia ora una salita non proprio semplice, incontriamo frane e il sentiero è stretto, siamo appesi e in alcuni tratti guardo sotto e ci sono decine di metri di verticale, però il sentiero non è impossibile è la stanchezza che non mi permette di tenere bene il manubrio, ho paura che un sasso mi faccia partire l’avantreno e giù…allora metto la prima e vado avanti lentamente, poi finalmente il sentiero viene protetto da pali e cavi di acciaio e la cosa mi tranquillizza.








Frane, scalini insomma non manca niente, addirittura vedo un tratto che mi ricorda una mulattiera di Songavazzo (BG) dove passava la mitica valli, non è delirio è vero.






Mi fermo e vedo a circa 2 km in  linea d’aria il tetto di una casa, finalmente! Ovviamente sono rinfrancato ma il sentiero non migliora anzi, però siamo vicini, sono cinque ore e mezza che siamo in moto e sono oltre tre ore che triboliamo, comunque ci ritorna il sorriso ormai siamo quasi alla fine della nostra avventura.
Piano piano arriviamo in paese è quasi ora di cena.



Ci fermiamo in piazzetta e ci godiamo la birra di fine giro, questa volta me la sono goduta più del solito.
Sicuramente una sfaticata di questo genere non l’abbiamo mai vissuta e, davanti alla birra dico a Gianni “una mattina presto, sul fresco, la faccio in salita con la moto da trial”.
Non c’è niente da fare, siamo malati.

Lamberto

502
Presentazioni / Idee in movimento
« il: 12 Maggio 2010, 21:21:13 »
L'idea di creare un portale ed un forum dedicato al motoalpinismo balenava da tempo nella mia testa ed ora finalmente ho iniziato a realizzare questo mio desiderio, gli amici sono i benvenuti e spero con il loro contributo di fornire un servizio agli utenti e a chi pratica questo bellissimo sport.
Un caro saluto.

Lamberto

503
Scorpa / Prova T-Ride 2009 - Les jeux sont fait !!
« il: 12 Maggio 2010, 21:19:41 »



Dopo aver posseduto la T-Ride 2008 ho voluto acquistare il modello 2009 convinto che le modifiche apportate dalla Scorpa dopo un anno di esperienza avrebbero fatto crescere questo prodotto che già dalla prima serie evidenziava un potenziale notevole. In effetti non sono rimasto deluso, anzi, le numerose piccole modifiche hanno reso la T-Ride molto più piacevole da guidare.



Le vicende della casa francese hanno avuto un felice epilogo in quanto Marc Teissier proprietario della Sherco e socio della Scorpa ha rilevato quest’ultima trasferendo la produzione presso uno stabilimento Sherco e la produzione sarà avviata già da questo mese.
L’attivo importatore italiano che non ha mai smesso di credere nel marchio transalpino ha intenzione nel prossimo futuro di dedicarsi, oltre alle gare di trial come ha fatto sin da ora, anche alle moto cavalcate enduro e trial di maggior interesse con l’intenzione di fornire assistenza ai propri clienti.
Con la T-Ride Scorpa ha creato intelligentemente un nuovo segmento di mercato che si rivolge ai fuori stradisti che amano il moto alpinismo anche piuttosto impegnativo, le quote di telaio molto vicine a quelle di una moto da trial rendono la moto molto maneggevole e facile da condurre.
Si rivolge anche agli enduristi che cercano un mezzo meno impegnativo per altezza, potenza e dimensioni.

Esame statico....
Le infrastrutture sono le medesime dello scorso anno quindi abbiamo un mezzo contenuto nelle dimensioni, il radiatore di derivazione trialistica è in un pezzo unico e si posiziona tra i travi anteriori del telaio questo permette di avere i convogliatori molto stretti, quindi il movimento delle gambe non trova nessuna sporgenza in qualsiasi posizione ci si trovi. Inoltre la marmitta/silenziatore trova posto sotto la cassa filtro e il parafango posteriore senza creare nessuna sporgenza.





Accendiamo il motore….
Il rumore di scarico è pieno, direi racing però, data l’utenza e l’utilizzo a cui si propone, l’avrei preferito più silenzioso.
I comandi a mano e a pedale sono ben posizionati, l’altezza del manubrio permette un totale controllo sia nella guida da seduti che in piedi, posizione quest’ultima che fa meglio apprezzare le doti di questa moto.
La sella è molto comoda e consente di stare ore in sella senza grossi problemi.
Il motore ha subito una serie di interventi che lo hanno reso più fruibile, innanzi tutto è stata messa a punto la carburazione nota dolente della versione 2008, ora il motore gira pulito e senza incertezze.
In movimento….
La cosa che mi ha colpito maggiormente è la dolcezza di erogazione e il gancio marcia che è notevole, questo perché il motore ha avuto una cura “trialistica” avendo ricevuto un appesantimento del volano.
Grazie a questo intervento è meno evidente il freno motore e nell’apri e chiudi del gas la guida risulta essere più fluida.
La disposizione delle marce è perfetta e permette di affrontare qualsiasi tipo di percorso anche il più impegnativo, manca purtroppo a mio avviso una sesta marcia per il trasferimento.
Ho avuto nel precedente modello una corona di 3 denti inferiore e, se da un lato i trasferimenti erano agevolati, la prima marcia risultava essere troppo lunga nel difficile costringendo ad un uso frequente della frizione con la conseguenza di far aumentare la temperatura del motore.
Quindi consiglio di lasciare i rapporti originali.
Con la nuova carburazione il motore prende bene i giri ed il cambio marcia ha sempre un’ottima progressione, la schiena è notevole e l’intervento dei pesi sul volano si sente nei tratti più impegnativi rendendo di fatto difficile lo spegnimento del motore.
La buona stabilità già mostrata sul modello 2008 con il nuovo modello è aumentata e la sicurezza nel veloce ora è rassicurante in quanto le forcelle ed il mono sono molto più sostenuti.
Nella guida in piedi con il totale controllo del mezzo viene naturale cominciare a spingere e a raggiungere velocità non indifferenti complice l’avantreno che trovo rassicurante, inoltre gioca a favore della stabilità la minor altezza da terra.
Le curve secche, magari con un gradino si possono affrontare in stile trialistico con una volè che il ridotto passo agevola oppure stando seduti ed aiutandosi con il piede che toccando facilmente terra permette di fare da perno in queste situazioni.
Nelle curve veloci la moto rimane ben controllabile, certamente il passo corto e le sospensioni con 200 mm di corsa che tanto ci aiutano nelle situazioni più critiche possono creare qualche problema se si affrontano una serie di buche ad alta velocità ma come sappiamo questa moto non è stata concepita per questo, comunque in un fettucciato c’è da divertirsi dato che la maneggevolezza nelle curve è notevole.
La nuova taratura delle sospensioni si sente anche nei passaggi tecnici soprattutto in discesa dove il minor affondamento delle forcelle rende la guida più precisa riducendo anche i trasferimenti di carico sull’avantreno.
Belli i nuovi dischi Wave della Braking, come pompe quest’anno abbiamo AJP sia all’anteriore che al posteriore. La frenata all’anteriore è modulabile e la leva ha una discreta corsa.
Il freno posteriore l’ho trovato notevole perché si modula bene e si blocca la ruota solo se si vuole senza brutte sorprese.












Oggi ho percorso 130 km ad andatura media senza eccedere perché sono in rodaggio ed ho percorso 25 km litro, penso che a regime il consumo sarà sui 20, quindi i 7 litri di serbatoio danno una buona autonomia.
Il peso dichiarato è di 95 kg, oltre ad essere contenuto il nuovo setting delle sospensioni fa si che la sensazione di leggerezza sia aumentata per i minori trasferimenti di carico.






Conclusioni…
Come accennavo all’inizio del report la moto si presta sia a percorsi “tosti” che tanto affascinano una fascia di utenza di irriducibili, come accontenta l’amatore che vuole divertirsi avendo in mano un mezzo leggero e con un motore dai bassi eccellenti. In ogni caso è una moto poco stancante cosa che per chi non è allenato è un aspetto non indifferente.




















Ecco le pricipali modifiche che la casa dichiara realizzate sul modello 2009 :
OMOLOGAZIONE EURO 3
-Nuovo radiatore rinforzato e interamente montato sul silentblock
-Nuovo forcellone
-Nuove piastre superiori e inferiori
-Nuovo perno direzione
-Nuovi cavallotti manubrio
-Nuova catena di trasmissione secondaria con anelli che assicurano una migliore tenuta nel tempo e una resistenza a tutte le prove
-Nuova regolazione dell'ammortizzatore SACHS
-Disco freno ant: 260 mm Braking "Wave"
-Pinza freno ant: AJP 4 pistoncini
-Disco freno post: 200 mm Braking "Wave"
-Pinza freno post: AJP 2 pistoncini


Lamberto

504
Report su uscite nel nord Italia / In cima al mondo
« il: 12 Maggio 2010, 21:16:57 »
Sabato sono venuti a trovarci i nostri amici di Pinerolo Sergio (Valchisun) e Aldo e per l'occasione Johax ha tolto dal magico cilindro un percorso molto bello sotto l'aspetto panoramico e tosto sotto l'aspetto tecnico, non tanto per grossi ostacoli ma per le lunghe ed impegnative mulattiere che hanno messo a dura prova i nostri muscoli.
Lascio parlare alle immagini, riprese da me e Johax, su come si è svolta questa uscita che oltre ad appagare la vista si è caratterizzato per i penetranti profumi di rosmarino e timo e della fitta macchia mediterranea.







































































































Lamberto

505
Report su uscite nel nord Italia / Miniraduno sulla via del sale
« il: 12 Maggio 2010, 20:58:01 »
Sabato 1° agosto abbiamo fatto un miniraduno nel ponente ligure con l'obbiettivo di percorrere una parte della via del sale. Partecipanti : Husqvarna100, Brianza, Ciccio72, Luca, poi come "locals", Johax, Maurizio e Piero. Moto: 4 ALP 200, una Husqvarna 450, una Yamaha XT 600, una DRZ400 ed infine la mia TM 144. Punto di ritrovo colle Langan per poi iniziare l'off road dal colle della Melosa, purtroppo dopo poco più di un km Luca deve dare forfait causa la rottura del carter con conseguente perdita d'olio. Ciccio72 con il bicomponente ripara il danno ma la perdita d'olio è tale che Luca decide di tornare.
Il tempo bello e la temperatura mite ci hanno permesso di passare una giornata di fuoristrada divertente e al temine tutti a cena.

Vi posto intanto alcune foto in attesa di quelle degli amici e dei loro commenti.
















































































506
Ieri si è disputata la Pistonata delle Alpi Marittime classica di fine stagione che
si svolge con partenza da Sanremo (IM) ed arrivo a Taggia (IM).
Il percorso di circa 140 sotto l'aspetto fuoristradistico è stato deludente per la
grande presenza di asfalto, a rimediare alla cosa c'è stato un clima eccellente
ed i panorami di rara bellezza che cominciavano a colorarsi con quelle sfumature
che solo l'autunno può dare.

Eccoci alla partenza !!

Le due T-Ride creano sin da subito curiosità tra piloti e pubblico ed io e Gianni
siamo entrambi presi a dare spiegazioni alle numerose domande.





Ecco Gianni all'inizio dell'unico tratto impegnativo dove diversi enduristi
hanno dato forfait per la difficoltà del percorso che, anche se aveva un grip
notevole comprendeva rocce con gradini, radici scavate sotto, sassi smossi
insomma il massimo che si possa desiderare per divertirsi.
In questo frangente le piccole T-Ride hanno tirato fuori la loro anima
trialistica e grazie all'ottima trazione siamo arrivati indenni anche se con
un bel fiatone dato lo scarso allenamento.







si creano gli inevitabili "tappi"




si riprende



questi colori ci hanno accompagnato nell'entroterra ligure


iniziamo a viaggiare in quota ed i panorami cambiano....









Ci sorpassano una banda di scalmanati coprendoci di sassi e dopo alcuni
chilometri ne troviamo uno che ha fatto un volo....





Eccoci a quello che doveva essere un ristoro peccato che non c'era più nulla da mangiare



Dopo il benzinaio decine di chilometri di asfalto per giungere all'arrivo


Comunque posti belli o posti brutti quello che fa la differenza sono gli amici !!







...poi viene la moto






...ehm ehm....dimenticavo LA MONTAGNA !!



Lamberto

507
Report su uscite nel nord Italia / 2° Cuscus day
« il: 12 Maggio 2010, 20:55:31 »
Non cominciate a pensare male, non è un raduno di bande malfamate bensì un ritrovo di amici provenienti da ogni parte di Italia per passare un paio di giorni insieme con l’unico obbiettivo di scherzare e girare insieme in moto.
Tutto nacque un paio di anni fa tra amici virtuali che si scrivevano quotidianamente sul forum di Soloenduro, ma non per parlare di moto, in effetti si scriveva sul “fuori argomento”.
Pian piano si delineava un gruppo unito di giovani e vecchietti che con un divertente spirito goliardico scherzavano e crearono due fazioni, nella fattispecie: gli amanti/possessori di Husqvarna e gli amanti/possessori di KTM.
La classica contrapposizione umana, leggi Inter/Milan, Roma/Lazio ecc.ecc.
Quindi ogni minima debacle motoristica o problema di qualsivoglia natura era lo spunto per beffeggiare gli amici della fazione opposta.
Con il tempo venne il desiderio di conoscerci e inventai l’evento denominato “Cuscusday” raduno esclusivamente dedicato a questa ristretta cerchia di amici.
Perché CUSCUSDAY? Il nome cuscus identifica le moto Husqvarna, si perché la piccola bimba di un mio amico un giorno disse al papà “cosa sono le Ciusquarna?”, e da allora le Husqvarna non esistettero più, però Ciusquarna era lungo da scrivere e leggere ed ecco che nacque il vezzeggiativo/dispregiativo CUSCUS.
Il primo raduno ovvero il primo Cuscusday lo facemmo a giugno di quest’anno a Colfiorito di Foligno in provincia di Perugia, il secondo invece in questi giorni nelle terre del ponente ligure.
L’occasione ha ovviamente, da bravi italiani, il suo momento topico nella cena pre-uscita, poi il giorno seguente ci si dedica garruli all’andar per montagne.
Il bello di questo eterogeneo gruppo è che è composto anche da giovani universitari tra cui alcuni piloti di provata fama che per un giorno depongono le armi e a passo turistico si divertono con gli amici di tutti i giorni.
Non vi nascondo che trascorrere qualche ora di spensieratezza ed allegria con questi ragazzi è qualche cosa di straordinario, la leggerezza e lo spirito dell’insieme rendono estremamente gioiose queste ore.
Vi posto alcune foto scattate, tutti i partecipanti hanno una buona conoscenza delle tecniche enduristiche e in questi due giorni sono stati percorsi sentieri e mulattiere piuttosto impegnativi.
Dato che ormai faccio coppia fissa con Johax anche lui era della partita.

Base di partenza casa mia.

Le foto di questo report sono in parte mie ed in parte di alcuni partecipanti.






Il "cancello" della mia casa/cantiere è stato debitamente vestito (per chi non lo avesse ancora capito io sono pro-KTM) :D


Ovviamente avevo previsto un apposito parcheggio per le Cuscus :D





Al Cuscusday hanno partecipato PILOTONI blasonati !!



Partenza:








Ecco Alessandro ripreso mentre scende dopo aver risalito un insidiosa salita, a onor della cronaca devo dire che l'ha tentata solo lui.






































































Al termine si torna a casa



Lamberto

508
Ieri sono venuti a trovarci Claudio (Husqvarna100) e Ambrogio (Brianza) ormai abituè della nostra zona, con loro hanno portato Pinuccio (Pinuz58) nuovo iscritto al nostro forum.
Gianni (Johax) ha messo a disposizione casa sua (ed anche delle ottime torte!!) per fare il campo base.
Come avevo promesso agli amici il giro sarebbe stato più tecnico dei precedenti e più movimentato in quanto abbiamo utilizzato in gran parte sentieri e non strade sterrate.
Abbiamo percorso un crinale nell'estremo ponente ligure che per tutto la prima parte ci ha regalato panorami molto belli sul mare nonostante la giornata non fosse serena.

Eccoci agli ultimi preparativi :



Si parte e dopo 2 km di asfalto siamo in mulattiera e dopo 100 m sento un rumore strano provenire dall'avantreno....avevo perso una vite che fermava la pinza freno anteriore e la seconda era svitata quasi del tutto.
Fisso alla bene e meglio la pinza e parto per andare a cercare un ferramenta mentre i miei amici continuano l'uscita.
Dopo una ventina di minuti la moto è sistemata e parto a manetta, per recuperare il tempo perso passo per la "frana" per accorciare il percorso.
Questo tratto lo percorro solitamente con Gianni, da soli è meglio evitare.



Ed ecco i miei amici che mi aspettano al punto concordato.



Oggi il parterre delle moto prevede due Montesa Cota 4RT e tre Scorpa T-Ride ....quasi un mini raduno 8)  :shock:




Pinuccio si è impegnato sui percorsi per lui completamente nuovi e in quanto a determinazione non manca



Il grande Claudio, ora in simbiosi con la sua Cota, ha fatto vedere passaggi trialistici superati con una invidiabile tecnica.


Gianni anche se ha da poco acquistato la T-Ride ha già acquisito una buona conoscenza del mezzo e soprattutto si è adeguato immediatamente allo stile di guida completamente diverso che questa moto richiede rispetto a quello della sua vecchia ALP.


Ambrogio ha una guida pulita, tipicamente trialistica ed è bello vederlo guidare e pensare che non è tantissimo che si è dedicato a questo sport, lo stile fa capire la sua predisposizione.
















Ogni tanto qualche aiutino ci vuole nei passaggi più ostici



Una sosta in quota per ricaricare le pile....


Si riparte







Ecco la banda dei carbonari al completo.



Grazie amici della bellissima giornata e alla prossima !!

Lamberto

509
Report su uscite nel nord Italia / A scuola da trial
« il: 12 Maggio 2010, 20:53:19 »
Ieri ho ricambiato la visita dei miei amici pinerolesi andando da loro a fare una uscita con le moto da trial,
gran parte dei partecipanti ha un trascorso come agonista nei vari campionati di trial, Marco poi ha fatto l'italiano e ho visto e goduto delle
sue ottime performances...un'altro pianeta!!
Io mezzo endurista e mezzo trialista con uno stile di guida indefinibile di fronte a dei manici mi sono sentito come un alunno nel consiglio dei professori.
E' stata una bellissima giornata di vero trial, tempo soleggiato e compagnia divertente.

Copertina dedicata a Michele che, nonostante abbia ripreso la moto da trial da poco tempo, dopo un fermo di 10 anni, ha fatto vedere dei numeri non indefferenti.
Insomma a parte Marco per noi inarrivabile, i più anziani ci hanno bagnato il naso, comunque anche Aldo e Sergio si sono difesi molto bene.
Io sono stato rimandato a settembre del 2014 dichiarando di studiare a memoria la nuova Beta più impegnativa perchè più reattiva della Montesa che avevo prima.

 

Eccoci alla base, oggi ci sono  2 GasGas, 2 Beta, una Scorpa ed una Montesa.











ll percorso parte in un bel sottobosco che salendo diventa sempre più impegnativo vuoi perchè viscido e poi per le radici che vanno a nozze con il fango !!








Sergio


Michele


lo scenario è bellissimo



Il bello di questo gruppo è la goliardia e gli sfottò che hanno reso divertente l'uscita, nelle zone più impegnative il tifo era da stadio !



Come sempre l'obbiettivo non riesce a rendere l'idea delle pendenze presenti.

Ecco Aldo che porta a termine una zona particolarmente impegnativa


Eccomi alla partenza non tanto convinto, cosa che nel trial non deve assolutamente esistere piuttosto è meglio rinunciare


e il conseguente piede a terra


Ecco che Marco fa vedere come si sale !



Sergio che sale in perfetto stile una curva non proprio delle più semplici


Intanto rimiro il paesaggio ignaro di quello che mi aspetta...


Gasp !! Vedo la parete e qualcuno mi dice "forza che è l'ultima".....balla gigantesca



il prof. Marco ci fa vedere come si fa e non contento scende anche...



Ci sono anche percorsi alternativi comunque sempre impegnativi, soprattutto quel passaggio era esposto





Il Monviso sullo sfondo




Marco


Michele


Piero


Panorami unici


Ecco la compagnia



In questa immagine c'è a mio avviso tutto il piacere di andare per montagne, cercare di essere il più discreti possibile per non interferire
con la bellezza di questi posti



Parcheggiamo le bellezze davanti ad una trattoria, siamo a 1484 mt di quota e fa un bel freschetto.


Nel ritorno, causa un mio impegno, non ho avuto tempo per scattare altre foto, comunque abbiamo fatto un bellissmo toboga in mezzo ai boschi, molto stretto e divertente.
Siamo anche passati davanti a due baite dove vecchine senza tempo svolgevano i lavori all'aperto, scene molto belle e rare.

Ragazzi veramente grazie di questa stupenda giornata, vi aspetto da me per la prossima.

Lamberto

510
Report su uscite nel nord Italia / Una Scottish in riviera
« il: 12 Maggio 2010, 20:52:20 »
Ieri giornata di festa, sono venuti a trovarci i nostri amici di Pinerolo, compagnia simpatica e divertente che come sempre ha reso la giornata di motoalpinismo allegra e serena.
Le previsioni del tempo davano: sole sole sole e ancora sole..... invece si parte al mattino con nebbia, pioggia e un pò di neve una atmosfera tipicamente Scottish.
Poco prima del sospirato sole abbiamo sentito addirittura i tuoni!


Arriva Gianni (Johax) a casa mia per caricare la sua T-Ride in versione trializzata, ovvero parafango anteriore basso e nuova centralina.





Io invece porto la Scorpetta da trial che ho da poco comperato e mai provato:



Ed eccoci al campo base:


Arriva anche Max (Pisolomax) a salutarci, nella foto da sinistra Nonnomiki (Miki), Gianni (Johax) e Max (Pisolomax):





Finalmente si parte in questa atmosfera uggiosa, le foto risultano essere un pò sfocate purtroppo la nebbia era fitta:























Il mitico Sergio (Valchisun) che prova la mia moto


Arriva ora di mangiare e la nostra tappa preferita è il ristorante di Davide Dall'Ava a San Romolo, oltre a mangiare bene troviamo Davide campione assoluto di enduro del campionato Ligure :




Ecco Davide simpatico padrone di casa :



Si riparte:





Un raggio di sole....


Abbiamo risalito km di sentieri diventati ruscelli visto le copiose precipitazioni dei giorni precedenti :


Ora il cielo è sgombro e i panorami sono impagabili:




Un tratto di mulattiera impegnativa, nonostante le piogge il grip era comunque buono





In alcuni tratti di trasferimento abbiamo trovato pozzanghere molto profonde dove se sbagliavi la traettoria rimaneva fuori dall'acqua il serbatoio e il manubrio ...ne sa qualcosa Johax :shock:


Alcune istantanee della natura che ci circondava :






Ormai tramonta il sole ed è ora di tornare alla base:


Ecco le condizioni delle nostre moto alla fine del giro:



Comunque nonostante il terreno pesante è stata una bella giornata di fuoristrada e di divertimento.



Amici carissimi alla prossima !



Lamberto

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