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Topics - Lamberto

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Comunicazioni / Auguri di un Buon 2012!!!!
« il: 31 Dicembre 2011, 19:07:03 »
Volevo porgere a nome di tutto lo staff di motoalpinismo.it gli auguri di un Buon 2012!!

Stiamo lavorando per dar vita alla nuova associazione e spero sia di aiuto per la pratica
della nostra comune passione, sarà necessario l'aiuto di tutti e più saremo e maggiori
saranno le possibilità si successo.
Vedo che il forum oltre a dare informazioni è servito per creare nuove amicizie e i report
stanno aumentando.
Ragazzi continuate così!!

Lo staff di motoalpinismo.it

407
Comunicazioni / Una bella iniziativa dei "LEONI", da imitare !!!
« il: 23 Dicembre 2011, 20:38:37 »
I nostri amici del motoclub "I Leoni" hanno pensato di partecipare al corso per poter far parte del corpo
della Protezione Civile, grazie alle moto da trial potranno rendersi utili in molteplici occasioni.
Ecco il loro sito:

http://gruppotrial.webnode.it/

La loro iniziativa sarà inserita nel portale di motoalpinismo.it

BRAVI!!!!!!!!!!

408
Report su uscite nel nord Italia / La prima neve in Valsesia
« il: 18 Dicembre 2011, 23:49:08 »
Oggi invitati da MadMax siamo andati a fare una uscita in Valsesia, zona trialisticamente molto interessante e dai panorami maestosi.
E' arrivato il freddo e scendere dall'auto non è proprio gradevole, per fortuna mi ero già vestito a casa e dovevo solo infilare casco e stivali.

Per l'occasione ho smontato la sella/serbatoio e devo dire che la EVO così "nuda" è proprio bella e sicuramente più agile in certi frangenti ma
devo dire che i vantaggi del kit non innegabili: autonomia, comodità nei tratti asfaltati e possibilità di zampettare nei punti a scarsa aderenza.
I contro sono il maggior peso, l'altezza sella in alcune situazioni ed una estetica poco ortodossa, ma questo è un aspetto secondario.



Ecco Madmax



Massimo e Aldo



Gran parte del sentiero si snoda in un bellissimo sottobosco con un fondo ghiacciato comunque
facile da percorrere tranne in alcuni tratti dove pendenza, foglie e radici rendevano l'aderenza scarsa.









Comincia a farsi viva la neve





In quota comincia a vedersi un bel panorama anche se il tempo non è bello



...........ed ecco la neve









Ed ecco il Monterosa, uno spettacolo unico, bellissimo





La pendenza, la neve e le numerose radici ci obbligano purtroppo a tornare indietro e tagliare
parte del percorso, scelte di questo tipo in montagna capitano, meglio rinunciare a pericoli o
a fatiche improbe anche se oggi la voglia di continuare su quella salita era forte.





Grazie agli amici e a la prochaine!!

409
Ritorna la mitica Mulatrial della Befana, i ragazzi di Sanremo stanno organizzando l'evento che si terrà l'8 gennaio 2012.
La partenza sarà dal campo sportivo e si potrà parcheggiare camper e mezzi presso il nuovo parcheggio.
Inizio iscrizioni alle ore 8,30 e le prime partenze sono previste per le ore 9,45.
Costo 35 € che comprende :
gadget, colazione, ristoro, aperitivo e pranzo.

Trasporto della tanica di benzina al ristoro a mezzo dell'organizzazione.

Mi hanno garantito per quest'anno un nuovo e bellissimo percorso, fattibile da ogni motoalpinista con varianti hard per i più bravini.

Intanto vedetevi qualche foto fatta in un precedente giro

http://motoalpinismo.it/smf/index.php?topic=762.0

410
Report su uscite nel nord Italia / Un giro speciale
« il: 09 Dicembre 2011, 23:03:29 »
Oggi sono venuti a trovarmi i miei amici pinerolesi a cui avevo promesso uno, se non il migliore, giro del ponente ligure.
Partendo molto presto alle 9 erano a Bordighera e tra la marcia di avvicinamento e preparazione siamo partiti alle 10, orario perfetto perchè il giro
è lungo e abbastanza impegnativo, volevo evitare di arrivare a tarda ora, purtroppo questi sono tra i giorni più brevi dell'anno.
Come si sa a volte in fuoristrada posso esserci degli imprevisti che allungano vistosamente i tempi, questa volta invece è andato tutto bene, ci siamo
concessi poche e brevi soste.
Il percorso per un bel tratto essendo esposto a nord ed avendo piovuto in questi giorni era piuttosto viscido e, in alcuni punti, al limite del praticabile.
Non sono presenti difficoltà estreme però la durezza del percorso è data dalla lunghezza delle mulattiere che mediamente sono piuttosto impegnativa.




Ecco il mitico Sergio pronto per la singolar tenzone



Da subito si percorre una divertente mulattiera che obbliga a tenere un certo ritmo per non essere vittima dei gradini.

















Breve sosta per un paio di panini









































Grazie amici e a la prochaine!!

411
Report su uscite nel nord Italia / Nella tana dei "Leoni"
« il: 27 Novembre 2011, 21:45:53 »


Oggi i simpatici amici del MC "I Leoni" hanno organizzato sotto la direzione del mitico Ciry una uscita nei loro boschi dove hanno ricavato,
lavorando duramente, un percorso veramente bello, lo definirei il "Gardaland" dei trialisti, si perchè è difficile trovare in pochi km quadrati
una varietà così vasta di percorsi, curve, salite e discese di tutti i tipi con terra, sassi, fango e acqua.
Poi gradini di tutte le fogge e altezze, ma quello che soprattutto mi sono piaciuti sono i letti dei ruscelli e torrenti che attraversano questi
terreni.
Percorsi di questo tipo richiedono e danno allenamento perchè non ci sono trasferimenti o lunghi sentieri di respiro come quando a volte si
pratica il motoalpinismo.
Chiedo venia se oggi ho fatto poche foto dato che ero un pò preso a stare in piedi  sm444 sm444, ma i ragazzi de "I Leoni" ho visto che ne
hanno scattate diverse e il presidente ha fatto anche i filmini, quindi rimando a loro il caricamento di immagini.
Con due angeli custodi come il Menca e Geko ho avuto le "dritte" sul percorso e le marce da mettere, garantisco che mettere la marcia giusta
per affrontare un tratto che non si conosce fa la differenza soprattutto quando le capacità tecniche sono scarse.
Oggi ho cominciato a prendere confidenza con la EVO che trovo stratosferica  sono grato a Menca e Geko per avermi convinto sulla scelta, poi
anche tutti gli amici del gruppo che in precedenti uscite mi avevano fatto provare le loro EVO.
Un grande ringraziamento ai Leoni per la pazienza e la disponibilità, sicuramente ci vedremo a breve per un altro giro!








Vito




Sandro (Geko)




C'era anche un ottimo ristoro, il the caldo è una manna dal cielo nel freddo della mattina.


Sandro (Geko)














Max (Madmax56)








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Filosofia motoalpinistica / SPOSTATO: QUALE MOTO??
« il: 27 Novembre 2011, 18:51:02 »

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Report su uscite nel nord Italia / Il ritorno alle origini
« il: 19 Novembre 2011, 22:24:46 »
Oggi uscita con il mio amico Giuliano, ci conosciamo da circa trent'anni e per quasi venti abbiamo fatto coppia fissa
gironzolando per le Prealpi varesine.
Per entrambi oggi era una uscita un po speciale perchè Giuliano finalmente ha preso in mano la Scorpa Long Ride ed io
sono riuscito a rodare la nuova EVO 2012.
Le foto sono pochine perchè il giro era lungo in rapporto al tempo che avevamo a disposizione.


Ecco Giuliano orgoglioso vicino alla Scorpa



I colori dell'autunno sono i più belli dell'anno












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Prima ancora di fondare motoalpinismo.it pensavo alla creazione di una associazione che potesse unire tra loro gli appassionati delle discipline fuoristradistiche per cercare di tutelare i nostri interessi, per infondere una educazione comportamentale e delle regole agli appassionati, per creare un modulo operativo per porsi presso le autorità locali per ottenere permessi alla circolazione o per avere aree per praticare le nostre discipline motoristiche e per altre altre idee che mi piacerebbe realizzare.
Parlando con amici ed appassionati ho visto che l’idea era piaciuta ma non mi ero ancora  deciso a partire per i numeri sono troppo bassi.
Però recentemente ho conosciuto i ragazzi del motoclub Valli del Canavese ed ho visto che grazie alla loro attività sono riusciti ad ottenere nel tempo percorsi per praticare il motoalpinismo, quindi la cosa mi ha dato coraggio perché forse la mia idea di creare una associazione, prendendo a modello questi ragazzi, permetterebbe di ottenere degli buoni risultati su base nazionale se si unissero i vari motoclub e gli appassionati.
Certo che mettere in piedi una cosa del genere occorre la collaborazione di tanti ed allora mi sono detto facciamo un sondaggio tra gli amici di motoalpinismo.it e vediamo se i tempi sono maturi per fare qualcosa.
Attendo quindi le vostre considerazioni e proposte.

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GasGas / GASGAS 300 standard e racing
« il: 16 Novembre 2011, 21:49:53 »
All'Eicma ho fotografato questi due gioielli, quest'anno sono molto belle dopo il rifacimento di telaio e strutture.
La linea è ora più moderna e accattivante oltretutto penso sia migliorata anche l'ergonomia viste le linee più rastremate.
Roby immagino già quella che ti accatti  :hee20hee20hee:




























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VOGLIAMO CHIARIRE DUE ASPETTI

1 - trial ed enduro

Come ho scritto in home page, il motoalpinismo è un termine che racchiude discipline motoristiche diverse, quindi in quanto tale qui possono esprimersi tutti gli
utenti di queste discipline, è normale che a seconda dell'appartenenza si cerchi di difendere i propri interessi, questo però deve essere fatto in modi educati e civili.
Anche uno stupido si rende conto che i danni arrecati, a parità di percorso, da una moto da enduro rispetto ad una da trial sono maggiori per via della potenza e del
tipo di coperture, però c'è anche la variabile delle capacità di guida e questa non è una differenza da poco, perchè un trialista scarso fa molti più danni di un endurista
esperto.
E' onesto dire che parità di numero di moto che transitano in un dato sentiero nella media delle capacità dei piloti praticanti i trialisti fanno meno danni.
C'è a mio avviso anche una terza variabile, l'educazione, nel modo di condurre la moto e nel rapportarsi con le persone che si incontrano, qui devo dire che purtroppo,
per esperienza, ho trovato più enduristi maleducati che trialisti sia perchè sono molti di più gli enduristi sia perchè questa disciplina attira anche determinate categorie
di persone.
In quasi quarant'anni di fuoristrada ho visto convivere felicemente enduristi e trialisti, ma alla base di tutto c'è sempre stata l'intelligente gestione del territorio e del
RISPETTO reciproco.
Nel praticare entrambe le discipline ho cercato, nell'ambito del possibile, di transitare nei luoghi adeguati al mezzo che stavo utilizzando, non ci vogliono menti eccelse
per capire che questo è una questione solo ed esclusivamente di EDUCAZIONE.
Sono ripetitivo e barboso ma è così, se mancano questi principi fondamentali facciamo morire definitivamente il fuoristrada già così mal messo.

2 - Le moto
Anche in questo caso è comprensibile che taluni amino parlare bene del proprio mezzo, è un piacere, parimenti non dobbiamo dire che quello che non abbiamo perchè non ci
piace deve per forza fare schifo ed esprimersi con giudizi forti che potrebbero andare ad offendere chi magari ama quel tipo di moto.
Questo per dire che è bello parlare di moto, siamo qui per questo, parliamone appassionatamente ma con le giuste parole.

Quanto sopra scritto è perchè abbiamo notato che ultimamente alcune persone non si sono comportate secondo i toni che vogliamo che ci siano in questo forum, ci sono altri
siti dove si può litigare e dare libero sfogo alle proprie frustrazioni, altri siti dove la vostra moto verrà portata all'altare della miglior moto del mondo senza alcun difetto.
Qui siamo una piccola comunità, libera e indipendente, dove deve innanzi tutto esserci amicizia e armonia, ci piace discutere anche animatamente, desideriamo avere consigli
come cerchiamo di darne. Delle moto vogliamo parlarne in termini oggettivi, dobbiamo far valere la capacità di critica sia in senso positivo che negativo.
Pesando le parole perchè quanto si scrive per alcuni possono essere informazioni importanti.
Chi non vuole adeguarsi a queste semplici regole di vita è pregato di andare da un'altra parte, non ci piace il verbo "bannare" e speriamo di non doverlo fare.

Lamberto

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VOGLIAMO CHIARIRE DUE ASPETTI

1 - trial ed enduro

Come ho scritto in home page, il motoalpinismo è un termine che racchiude discipline motoristiche diverse, quindi in quanto tale qui possono esprimersi tutti gli
utenti di queste discipline, è normale che a seconda dell'appartenenza si cerchi di difendere i propri interessi, questo però deve essere fatto in modi educati e civili.
Anche uno stupido si rende conto che i danni arrecati, a parità di percorso, da una moto da enduro rispetto ad una da trial sono maggiori per via della potenza e del
tipo di coperture, però c'è anche la variabile delle capacità di guida e questa non è una differenza da poco, perchè un trialista scarso fa molti più danni di un endurista
esperto.
E' onesto dire che parità di numero di moto che transitano in un dato sentiero nella media delle capacità dei piloti praticanti i trialisti fanno meno danni.
C'è a mio avviso anche una terza variabile, l'educazione, nel modo di condurre la moto e nel rapportarsi con le persone che si incontrano, qui devo dire che purtroppo,
per esperienza, ho trovato più enduristi maleducati che trialisti sia perchè sono molti di più gli enduristi sia perchè questa disciplina attira anche determinate categorie
di persone.
In quasi quarant'anni di fuoristrada ho visto convivere felicemente enduristi e trialisti, ma alla base di tutto c'è sempre stata l'intelligente gestione del territorio e del
RISPETTO reciproco.
Nel praticare entrambe le discipline ho cercato, nell'ambito del possibile, di transitare nei luoghi adeguati al mezzo che stavo utilizzando, non ci vogliono menti eccelse
per capire che questo è una questione solo ed esclusivamente di EDUCAZIONE.
Sono ripetitivo e barboso ma è così, se mancano questi principi fondamentali facciamo morire definitivamente il fuoristrada già così mal messo.

2 - Le moto
Anche in questo caso è comprensibile che taluni amino parlare bene del proprio mezzo, è un piacere, parimenti non dobbiamo dire che quello che non abbiamo perchè non ci
piace deve per forza fare schifo ed esprimersi con giudizi forti che potrebbero andare ad offendere chi magari ama quel tipo di moto.
Questo per dire che è bello parlare di moto, siamo qui per questo, parliamone appassionatamente ma con le giuste parole.

Quanto sopra scritto è perchè abbiamo notato che ultimamente alcune persone non si sono comportate secondo i toni che vogliamo che ci siano in questo forum, ci sono altri
siti dove si può litigare e dare libero sfogo alle proprie frustrazioni, altri siti dove la vostra moto verrà portata all'altare della miglior moto del mondo senza alcun difetto.
Qui siamo una piccola comunità, libera e indipendente, dove deve innanzi tutto esserci amicizia e armonia, ci piace discutere anche animatamente, desideriamo avere consigli
come cerchiamo di darne. Delle moto vogliamo parlarne in termini oggettivi, dobbiamo far valere la capacità di critica sia in senso positivo che negativo.
Pesando le parole perchè quanto si scrive per alcuni possono essere informazioni importanti.
Chi non vuole adeguarsi a queste semplici regole di vita è pregato di andare da un'altra parte, non ci piace il verbo "bannare" e speriamo di non doverlo fare.

Lamberto






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Scorpa / Foto della nuova T-Ride 2T
« il: 09 Novembre 2011, 20:29:04 »
Chicco Molteni mi ha spedito con il telefonino una foto della nuova T-Ride 2T, come si può vedere la moto è del tutto simile alla precedente versione, dove possiamo
vedere la sostanziale differenza è nella larghezza della culla ora parecchio più stretta.
Sicuramente la leggerezza, la potenza e la erogazione del motore renderanno divertente questa moto, certo che sotto l'aspetto estetico potevano cambiare anche
perchè non è il massimo interessante invece il prezzo che orientativamente sarà intorno ai 5.500€.



419





Quest’anno siamo riusciti a realizzare la comparativa dei modelli 2T 2012 prima del salone questo grazie alla collaborazione di Mauro Bertana titolare della B.M.Racing di Bricherasio (TO) http://www.bmracing.it/ nostro amico e partner consolidato.
La comparativa dei modelli 4T è rimandata a data destinarsi in quanto la Beta non ha ancora disponibile la moto dato che stà dando precedenza alla produzione dei 2T che sono maggiormente richiesti.
Quest’anno abbiamo cambiato non solo la location, infatti ci siamo trovati nell’area autorizzata di proprietà di Bertana, ma abbiamo anche voluto effettuare i test con le moto strettamente di serie dove l’unico intervento è stata la classica carburazione dopo il montaggio.
Abbiamo aggiunto alle marche presenti lo scorso anno la Ossa che, in versione 2012, offre una moto scevra dai difetti presenti nella versione 2011 anno in cui ha debuttato.
Relativamente ai tester quest’anno abbiamo preferito inserire solo motoalpinisti di vario livello di capacità, quindi abbiamo escluso i giudizi dei piloti che, date le loro esigenze, non sono rapportabili ai nostri.
Come leggerete ci sono interpretazioni alcune volte piuttosto divergenti questo a causa dei gusti, delle capacità e dalla interpretazione dei mezzi, cercando di lasciare da parte, per una volta, la simpatia per una marca o l’altra.
Per rendere più comparabile e leggibile i test ho creato una tabella dove ogni tester ha indicato il proprio giudizio secondo il seguente criterio :

insufficiente – sufficiente – buono - ottimo

Poi ogni tester per ogni moto ha fatto una breve relazione per meglio spiegare il proprio giudizio.

Quest’anno hanno partecipato alla prova:

Menca – Massimo Mencarelli
Motaldo – Aldo Solaro
Valchisun – Sergio Comba
Lamberto – Lamberto Galanti

Foto mie e di Diegog

Qui il link al filmato realizzato dal Motoclub Leoni con le foto della prova : <a href="http://www.youtube.com/watch?v=iceqQoul_8M&amp;feature=uploademail" target="_blank" rel="noopener noreferrer" class="bbc_link bbc_flash_disabled new_win">http://www.youtube.com/watch?v=iceqQoul_8M&amp;feature=uploademail</a>

Ringrazio tutti gli amici che hanno contribuito a questi test ed un ringraziamento particolare a Mauro Bertana che con grande professionalità e disponibilità ci ha messo a disposizione quattro moto intonse per lasciarle alle nostre “cure”.

In ordine alfabetico di marca e nome del tester




BETA EVO 300 2T 2012






















Aldo
Moto più pesante di anteriore delle altre, grande stabilità, gran motore.
Difetti: leggermente meno bilanciata in senso laterale delle concorrenti, richiede giuda e posizione del corpo più rigorosa.

Lamberto
Quest’anno dove ha goduto dei maggiori interventi è a livello di motore, mentre gli aggiornamenti al telaio erano stati fatti nella versione 2011 migliorandone la stabilità.
Come dicevo il motore ha subito degli interventi in primis alla cilindrata passata da 290 a 300 cc, poi sono stati rivisti completamente il pistone e il disegno della camera di scoppio.
Il risultato è rilevante, in effetti l’erogazione è variata parecchio rispetto alle annate precedenti, ora la potenza è tanta sin dai primissimi giri ma è una potenza morbida con tanta schiena, questa erogazione rende la vita più facile soprattutto nei tratti più impestati dove si lavora molto con l’apri/chiudi del gas.
Il motore non ha mai una incertezza ed anche senza l’ausilio della frizione riparte dopo una chiusura in modo dolce e vigoroso senza far perdere aderenza. Insomma a mio avviso è il miglior propulsore delle moto provate.
Della EVO non mi è piaciuto il mono dal comportamento anomalo con una progressione non lineare, sicuramente da “far curare” da uno specialista.
Come anche è perfettibile, a mio avviso, l’avantreno che ho trovato “da interpretare” e non molto preciso, probabilmente il telaio in alluminio richiede un periodo di affiatamento.
I comandi sono buoni, ottimo l’innesto della frizione ma il comando risulta essere duro. Il freno anteriore, forse perché nuovo di pacca, l’ho trovato un po spugnoso e non efficace come altri in prova.
Ottima la stabilità grazie ad un telaio piuttosto rigido che perdona poco gli errori ma garantisce precisione nella traiettoria.

Massimo
Pregi: un mulo, parte sempre al primo colpo in qualsiasi posizione tu metta, il suo motore progressivo e potente aiuta molto, riesce a toglierti da ogni situazione, una direzionalità e stabilità ottime soprattutto nelle discese più difficili, nelle curve strette guidate in discesa è il massimo che si possa avere, la Beta penso che a livello di affidabilità sia la migliore, ottima per motoalpinismo.
Difetti: si vede che in Beta hanno voluto togliere l'effetto on/off alla frizione, risultato adesso mi sembra troppo dura la leva, …..... anzi è dura!
Il freno anteriore ( forse perchè la moto era nuova) era troppo spugnoso.
Nei percorsi di zona è quella che mi ha stancato di più a livello fisico.

Sergio
La Evo modello 2012 a due tempi ha subito una sostanziale "rivoluzione" rispetto al precedente modello, e cioe' l'adozione della termica a cilindrata piena, molto simile al motore gia' adottato sulla serie 290 Factory uscita nella primavera 2011.
Il motore e' migliorato  moltissimo perdendo quella "cattiveria" nel passaggio dai bassi ai medi regimi del precedento 290, sicuramente non e' solo l'adozione del pistone al massimo della rettifica consentita, ma ci sono state tante piccole migliorie sul motore che hanno reso l'erogazione della potenza molto piu' "elettrica", molto dolce e regolare ai bassi regimi, migliorando l'intero feeling della moto, di conseguenza la Evo 300 sembra piu' facile, piu' amichevole anche nella conduzione alle bassissime velocita' sui sentieri piu' impegnativi, coadiuvati dal "solito" telaio in monoscocca d'alluminio che rende stabilissima e "ferma"  nelle manovre in surplace, si puo' arrivare in un tornantino strettissimo con la percezione del perfetto controllo delle moto, anche la stabilita' della moto in discesa e' notevole, la sensazione e' di avere un telaio piu' direzionale e di un avantreno meno "in piedi", adattissimo ad avere la moto sotto controllo anche nelle discese prese in stile "enduristico".
Il telaio in monoscocca in alluminio comunque valorizza maggiormente le doti di guida di un pilota gia' piu' smaliziato, visto che la maggiore rigidita' del monoscocca tende a seguire perfettamente le traiettorie impostate con decisione, ma il motore dall'erogazione cosi' "elettrica" viene in aiuto anche al neofita o a chi non e' un perfetto trialista.
Le note dolenti della Evo 300 sono la scarsa efficienza dei freni, non all'altezza delle colleghe, i freni rallentavano solo piu' che bloccare la moto, sicuramente dovuto al fatto di essere completamente nuova e con zero km e zero rodaggio.,pero' anche le altre moto erano tutte nuove e mai state usate prima, ed il monoammortizzatore che e' parecchio "legnoso" nel funzionamento, tende a far abbassare di molto la moto nelle prima parte dell'escursione per poi andare a lavorare sul tampone nell'ultima parte, e la cosa mette un po' in crisi l'aderenza sul viscido costringendo a lasciare qualche piede in piu'...
Sempre in ottica motoalpinistica, c'e' da ricordare che la Evo puo' essere dotata del kit sella-serbatoio che aumenta l'autonomia del mezzo senza essere costretti a portarsi serbatoi "supplementari" nello zaino.






GASGAS















Aldo
Moto matura equilibrata e completa, molto leggera di anteriore ma ugualmente stabile con buona trazione .  Difetti: messa in moto dura e a corsa corta, sensazione di cambio delicato e rumoroso.

Lamberto
E’ a mio avviso la miglior moto del lotto, è quella che ha una media più alta perché è valida in tutti i settori.
Ottimo il motore anche se nella prima apertura l’ho trovato meno presente rispetto a Beta e Sherco, ottimo il telaio e le sospensioni che lavorano bene in armonia. Dopo pochi minuti sembra di averla sempre guidata, è precisa e sincera, un bel mezzo. I comandi sono morbidi e precisi.
Difetti? Il kick starter richiede un po di pratica per far partire il motore. Il cambio ha la solita spaziatura non proprio lineare ed il cambio non sembra essere un gioiello della meccanica. Dove ho sempre trovato difficoltà con le Gasgas è nel trovare la giusta posizione per dare aderenza perché basta poco per perderla, le altre moto sopportano meglio gli errori di posizione.

Massimo
Pregi: appena salito mi sono trovato subito, come se avessi sempre guidato quella moto, la posizione di guida ottima, comandi leve tutto al posto giusto, distribuzione dei pesi perfetta, il mono posteriore una favola, il motore c'è, basta e avanza, nei colpi di accelleratore è sempre pronto mai un incertezza e poi la Gas Gas a un rumore allo scarico che è troppo bello da sentire.
In zona penso che non abbia rivali. Una moto per piloti che abbiano un poco di esperienza
Difetti: purtroppo la Gas Gas ha il problema dell'avviamento, la leva troppo corta, i soli tre ingranaggi creano problemi nell'avviare la moto.
Il cambio mi è sembrato un po' ruvido ( anche in questo caso la moto era nuova e quindi doveva essere rodato) nella guida devi caricare il posteriore un po' più delle altre.

Sergio
La nuova Gas Gas modello 2012 non ha subito grandi modifiche rispetto al modello precedente, tranne una rivisitazione estetica, nuova mascherina e faro anteriore piu' piccoli, e diverso sistema di leveraggio del monoammortizzatore.
In marcia si apprezza la perfetta ergonomia della moto, sembra di conoscerla da sempre (sara' perche' e' uguale alla mia....), la differenza dalla 2011 e' proprio la diversa progressione dell'ammortizzatore che rende la moto ancora piu' piantata a terra, quindi migliore trazione e motricita' anche sui tratti viscidi, il mono sembra copiare perfettamente le asperita' e se si "schiaccia" sulle pedane si ha una spinta ancora migliore nella risalita di un gradino anche di notevoli dimensioni, un bel passo avanti per una moto che e' perfettamente a suo agio nelle zone, anche quelle piu' guidate ed impegnative.
Un altra caratteristica della Gas Gas e' il nuovo telaio in tubi tondi in lega d'acciaio, gia' presente sul precedente modello e  che rende la moto molto piu' stabile, anche grazie all'allargamento del telaio in zona pedane di circa 2 cm., la moto e' diventata stabilissima nel manovre da fermo, e' la sensazione di leggerezza dell'anteriore non disturba assolutamente la stabilita' del mezzo, ma nel contempo si puo' arrivare molto sotto ad un gradino con la sicurezza di risalirlo senza sforzo. Anche la forcella Marzocchi da 40 mm. con canne in alluminio sembra migliorata in scorrevolezza, adesso "parte" meglio e non picchia sui polsi in discesa!
Veniamo al motore, la Txt Pro ha sempre avuto la caratteristica di avere un motore con poco effetto volano, dall'erogazione progressiva, dai bassi agli alti regimi senza picchi di potenza, che rende la moto molto gestibile ai bassi regimi ma con una progressione "pulitissima", anche se il carburatore Dell'Orto mitiga leggermente l'allungo del motore, con il Kehin Pwk da 28 mm., l'allungo e' ancora piu' "gasante"....
La Gas Gas e' una moto adattissima a fare le zone, ma si presta bene ad un motoalpinismo parecchio impegnativo, in fine dei conti anche i sentieri piu' tecnici diventano delle zone lunghissime e sovente al limite della percorribilita', in queso caso si puo' apprezzare la leggerezza estrema della moto, anche quando si tratta di spostarla di peso, la sicurezza di guida e la stabilita' del mezzo da fermo o alle bassissime velocita' , in pratica e' un mezzo che stanca meno, grazie anche alla leggerezza dell'avantreno.
I difetti sono sempre i soliti, cioe' il rumore "fastidioso" del cambio quando si innesta la quarta marcia, ma e' il prezzo necessario da pagare per avere una larghezza del carter da "bicicletta", otto ingranaggi del cambio fanno le veci dei soliti dodici che hanno i cambi di tutte le altre moto a sei marce. Mentre un altra nota "dolente" e' la difficolta' nell'avviamento con il kick starter, in quanto la pedivella di avviamento va' a battuta troppo presto sulla pedana destra, ma e' soltanto  questione di farci la mano, anzi il piede!







OSSA






















Aldo
Moto veramente facile se la si lascia correre, diversa dalle altre tre che alla fine sono simili, motore dosabile e progressivo, gran mono, più pesante di anteriore ma sensazione di forcella dritta.
Difetti: lieve ritardo in apertura gas, sibili in rilascio, larga tra le caviglie.

Lamberto
La novità che ovviamente per me che non l’avevo ma guidata aveva creato delle grandi aspettative.
Devo dire che pur essendo una moto relativamente giovane ha una qualità ed una precisione costruttiva che altre case hanno raggiunto in anni di perfezionamenti.
E’ la moto più precisa di tutte, comandi morbidi e potenti, frizione ottima e cambio buono.
La progressione è eccellente, mai un buco ed ha una linearità unica che nessuna realizzazione a carburatore è in grado di dare. Spinge con qualsiasi rapporto.
E’ facile grazie anche ad un avantreno granitico….anche troppo, se da un lato aiuta nelle zone accidentate regalando precisione di traiettoria per contro è duro in certi frangenti, poi trovo non equilibrato il peso anteriore rispetto ad un posteriore di una leggerezza incredibile. Insomma, sposterei all’indietro il baricentro.
Altra cosa che non mi è piaciuta è l’erogazione nella prima apertura perché è ritardata e poco potente, richiede una guida anticipata quasi da 4 T.
Una nota di merito al mono che lavora in un modo egregio, le sospensioni sono settate per un uso amatoriale ed aiutano molto il pilota, sicuramente per un uso racing devono essere riviste.
E’ una moto molto particolare e molto bella, un oggetto che oltre a divertire fa godere averla in garage e soprattutto è una novità.

Massimo
Pregi: la più bella esteticamente, anche a livello finiture, la prima impressione è quella che sembra di guidare la Gas Gas, anche in questo caso la posizione di guida è ottima, comandi e leve comodi, forche e mono da numero uno, il motore sembra elettrico ( anche dovuto al sibilo della ventola) sempre pronto, il posteriore è leggerissimo ma grazie al mono la moto non perde aderenza.
Anche in questo caso è una moto per piloti con un poco di esperienza.
Difetti: l'ho trovata un pochino pesantina sul davanti.
Il motore anche se migliorato non è al pari delle altre come potenza ( anche in questo caso basta e avanza la potenza che ha, almeno per piloti del mio calibro)
Anche la Ossa ha avuto problemi di avviamento.

Sergio
Questa e' stata la moto "rivelazione" della prova delle moto in versione 2012, ed e' quella che ho potuto guidare per piu' tempo, proprio perche' e' la piu' grande novita' nel panorama delle moto da trial degli ultimi anni ed e' quella che piu' mi ha incuriosito ed "intrigato" per le soluzioni innovative e rivoluzionarie che adotta,ricordo che attualmente e' l'unica moto a due tempi dell'intera produzione motociclistica mondiale ad adottare l'iniezione elettronica "indiretta", innanzitutto perche' avevo avuto occasione di provare la prima versione che mi aveva lasciato qualche dubbio, dubbi che mi sono completamente spariti con la nuova 2012!
Innanziutto il motore della 2011 lo avevo trovato troppo "povero" di coppia ai bassi regimi, esagerando un po', lo avevo definito addirittura un 125 cc., mentre la nuova versione e' finalmente dotata di una "schiena" ai bassi regimi a livello delle concorrenti, anzi, non sembra piu' nemmeno "parente" della prima versione, l'erogazione e' elettrica, spinge ai bassi regimi perfettamente, con una pulizia di carburazione (si dovra' dire di iniezione?) sconosciuta alle altre moto, e poi il motore allunga agli alti regimi, sembra che non finisca mai, addirittura si faceva un rampone parecchio ripido di una ventina di metri con la seconda invece che con la terza inserita come con le altre moto!Sicuramente i progettisti sono intervenuti creando nuove mappature e tarature in collaborazione con i tecnici della Kokusan che forniscono l'impianto di iniezione elettronica, migliorando il riempimento nella prima fase di apertura del comando del gas.
Fin dal primo approccio si instaura subito una notevole confidenza,sembra di averla guidata da sempre, la zona posteriore della moto e' rastrematissima e non c'e' niente che sia di intralcio alle gambe del pilota!La leva della frizione e' stata resa molto piu' morbida e modulabile, anche la molla di ritorno dell'iniezione elettronica e' stata resa piu' morbida, quindi l'acceleratore e' piu' dolce da azionare, un altra caratteristica positiva e' la trazione e l'aderenza che trasmette il monoammortizzatore Ohlins della serie Ttx che monta di serie la Ossa Tr 280 I, il sistema Ttx e' differente dal funzionamento degli ammortizzatori tradizionali, ha una tripla camera con il passaggio del olio in tubi concentrici anziche' nelle tradizionali lamelle, il sitstema garantisce una costanza di rendimento anche con l'aumento della temperatura di esercizio, visto che e' posizionato nelle vicinanze del  tubo di scarico, dato che il cilindro e' stato posizionato all'indietro. Le prestazioni del monoammortizzatore, coadiuvato da un telaio con una distribuzione dei pesi ottimale permette alla Ossa di sfruttare ogni minima asperita' del terreno per fare decollare la moto e saltare dall'altro lato del sentiero, cosi'' non ci sia annoia nemmeno nei trasferimenti....
Nelle zone la moto e' estremamente "precisa", si ha sempre l'esatta percezione dell'avantreno, la moto segue esattamente la traiettoria impostata dal pilota, il posteriore e' leggerissimo, anche nella risalita degli scalini, se si sposta il posteriore nelle manovre da fermo si avra' la sicurezza che quando lo si rimette a terra sara' nella posizione voluta, con la moto perfettamente in equilibrio, basta dire che mi sembrava perfino di essere capace ad andare in moto, piu' di cosi'....(ho scritto: "sembrava"!)
Anche nei sentieri in discesa presi a velocita' quasi "enduristica" la moto ha una stabilita'  eccezionale, proprio grazie all'avantreno piantato e direzionale, anche quando si mette la ruota anteriore sul viscido la sensazione di sicurezza e' totale e quello e' un vantaggio anche per fare motoalpinismo, se vogliamo fare un paragone, ha una certa similitudine di comportamento con l'avantreno molto "piantato" della Montesa Cota a quattro tempi, ma con una sensazione di leggerezza enorme, il posteriore proprio non si sente, e la moto e' in assoluto  piu' leggera di tutte le trial, siamo intorno ai 66 chili senza benzina contro i 78 della Montesa!
Anche la forcella Marzocchi con canne in alluminio da 40 mm. identica a quella della Gas Gas Txt Pro e' migliorata molto, parte bene ed e' gia' morbida di funzionamento anche da nuova.
La moto e' dotata di un ottimo equilibrio di telaio e di motore, adatta sia a fare le zone che anche a percorrere i sentieri di montagna piu' estremi ed impegnativi, oltretutto i tre litri di capacita' del serbatoio permettono alla Ossa una maggiore autonomia di carburante rispetto alle altre, anche il fatto di avere il radiatore posizionato dietro al serbatoio non crea alcun problema di raffreddamento, sulla versione 2012 sono state aperte delle feritoie sulla parte superiore della moto per migliorare l'estrazione dell'aria calda.
Veniamo alle "note dolenti": la posizione del manubrio con le estremita' troppo rialzate costringe ad una postura con i gomiti troppo girati verso l'alto, alla lunga puo' far indolenzire i polsi, il pedale del freno posteriore e' troppo incassato all'interno, ci si arriva soltanto con la punta del piede in una posizione non "istintiva" per eventuali frenate di "emergenza,le viti Torx con cui e' avvitata tutta la moto sono molto difficili da serrare adeguatamente, occorre controllarne il serraggio sovente, il filtro dell'aria e' posizionato in una zona diffcilissima da raggiungere che rende la sua manutenzione un' "avventura", e poi la messa in moto e' abbastanza complicata, occorrera' sicuramente imparare il "trucco" per avviare la moto agevolmente.
Comunque e' stata la moto che in assoluto mi ha regalato piu' emozioni e divertimento di guida, direi che e' o.k.!






SHERCO

















Aldo
Moto  equilibrata come il Gas Gas, ingiustamente sottovalutata, ottima trazione motore più che sufficiente.  Difetti : cambio ruvido.

Lamberto
Ho dovuto guidarla per una mezzoretta di seguito prima di entrare in sintonia perché la posizione di guida con le pedane alte, il manubrio basso richiedono assuefazione però alla fine ho cominciato a divertirmi, grazie ad un motore forte (anche se un po scarburato) e ad una ciclistica da bici, l’avantreno è molto leggero. I comandi sono buoni, freni e frizione sono di buon livello, il cambio è un po ruvido e la spaziatura infelice.
Le sospensioni sono valide ma non arrivano ai livelli di Gasgas e Ossa.
Rispetto al modello 2011 ho trovato un netto miglioramento in tutti i settori, bella moto.

Massimo
Pregi: la Sherco mi ha stupito, non ha niente che eccelle in modo particolare, (forse l'aderenza posteriore è la migliore) ma ha tutto quello che serve per divertirsi con una moto da trial, parte subito, leggera soprattutto il davanti, posizione di guida buona, comandi e leve buoni, freni buoni, sospensioni buone, motore al pari della Beta, come ho già detto un'aderenza posteriore eccezionale anche se sbagli i pesi lei ti porta su, una moto facile, con la Sherco ho girato per quasi un'ora e non ero stanco.
Una bella motoretta adatta anche ai principianti.
Difetti: nelle curve strette tende ad allargare, andare diritta (penso che sia dovuto al fatto che il davanti della moto sia molto leggero, basta caricare di più il davanti e lavorare col freno posteriore)

Sergio
L'edizione 2012 della Sherco e' una moto che ha subito parecchie rivisitazioni rispetto alla precedente versione, monta il nuovo monoammortizzatore Olle R 16 V, la forcella non e' piu' una Paioli ma una Tech da 39 mm. con 165 mm. di escursione., ed il carburatore ora e' il Kehin Pwk da 28. mm. con un nuovo collettore specifico, anche la scatola filtro e l'elemento in spugna e' stato modificato, molto belle le piastre di sterzo in lega anodizzata color oro, un'altra caratteristica della Sherco e' di avere il serbatoio posto nella zona posteriore della moto, in posizione simmetrica al silenziatore in modo di  abbassare il piu' possibile il baricentro del mezzo.
Veniamo alle impressioni di guida:la posizione delle pedane e' leggermente piu' avanzata e piu' alta delle altre moto, di conseguenza il pilota e' proiettato leggermente piu' sulla ruota anteriore, nonostante cio' la Sherco puo' vantare una trazione ed una motricita' eccezionale, forse superiore a tutte le altre moto, se non ci si e' abituati puo' perfino mettere in imbarazzo perche' non ci si aspetta che la ruota posteriore "attacchi" in quella maniera.
L'erogazione del motore e' sempre in stile Sherco e cioe' una grande "botta" di coppia ai bassi regimi di giri ed un allungo leggermente minore, anche se l'adozione del Kehin ha un po' mitigato quella caratteristica di scarso allungo, l'erogazione brusca ai bassi e' anche accentuata da un innesto eccessivamente on-off della frizione, difficile da modulare a moto ferma, il cambio e' invece ottimo negli innesti con una corsa della leva cortissima, ma la cosa che mi e' piaciuta meno sono i continui colpi a gas chiuso, un fastidioso "tan,tan,tan" che spingono la moto in avanti, molto probabilmente si tratta della pompa benzina che "spinge" troppo carburante all'interno della vaschetta piu' che di carburazione eccessivamente grassa, sicuramente e' un difetto che si puo' ridurre con una differente taratura del carburatore, ma la moto era ancora nuova e da rodare come tutte le altre.
Anche la Sherco sorprende per la leggerezza estrema dell'avantreno, dall'aderenza "esagerata", e dalle sospensioni notevolmente migliorate rispetto alle precedenti versioni, specie il monoammortizzatore si e' dimostrato parecchio reattivo e molto meno legnoso dei precedenti mono Olle, direi una ottima moto da zone, forse un po' meno intuitiva delle altre.


 



Conclusioni:

Aldo
Tutte le quattro moto vanno molto bene, Beta, Gasgas e Sherco sono molto simili e alla fine a mio parere, per un motoapinista conta l'affidabilità e la facilità  globale di gestione,  per quanto riguarda la Ossa nel modello 2012 sono spariti  quasi tutti i difetti di gioventù : sarà sufficiente?

Lamberto
Quattro splendide realizzazioni dove a mio avviso emerge la Gasgas come mezzo più completo, poi viene Ossa, Beta ed infine Sherco.
Comunque la migliore per il motoalpinismo penso sia la Beta, per diversi fattori:
-   L’affidabilità generale e la robustezza dimostrata negli anni
-   La facilità di avviamento
-   La stabilità
-   Il costo dei ricambi
-   La possibilità di montare il kit sella/serbatoio
Per contro rispetto alle altre moto provate è quella che impegna maggiormente il fisico nelle zone, nei punti dove occorre controllare al massimo la moto, le altre sicuramente sono più leggere da gestire.

Massimo
Penso che la moto perfetta non esista, anche perchè ognuno di noi ha caratteristiche diverse (e meno male che è cosi !!)

Sergio
Facendo una classifica personale fra le quattro moto, metterei al primo posto la Ossa Tr 280 I, al secondo la Gas Gas Txt Pro 300, la Beta Evo 300 al terzo posto ed al quarto la Sherco S.t. 290.


IL TEST


Intanto cominciamo a scaldarci i muscoli...






Controllo della pressione e poi viaaaaaaaaaaaaa...........................





































































A la prochaine!!


420
Oggi finalmente ho mantenuto la promessa ed ho onorato l'invito dei ragazzi del MC I Leoni capitanati dal Menca, il giro da loro organizzato è stato stupendo, una bella giornata di motoalpinismo.
Devo dire che ultimamente ho la fortuna di partecipare a questi giri organizzati dagli amici, uno più bello dell'altro, indimenticabili!
La compagnia di questi ragazzi è quanto di più coinvolgente si possa desiderare perchè sono disponibili, affiatati, si gira in tutta tranquillità, insomma ti mettono subito a tuo agio.
La giornata è iniziata con nuvole basse e c'era nebbia in quota poi, per fortuna, questa si è diradata.

Partiamo e dopo pochi tornanti siamo già saliti di diversi metri









Oggi nella compagnia dominano le EVO, sono ben sei, due Scorpa ed un Fantic con telaio in alluminio, una vera chicca





















L'altra chicca era la EVO 2012  baci
Il buon Geko, proprietario della EVO 2012, me la presta  sm412, ero veramente curioso di provarla, beh devo dire che questa moto che immaginavo migliorata nella erogazione rispetto alla versione 2011 si è rivelata molto meglio delle mie più rosee aspettative. Beta ha fatto un mezzo miracolo riuscendo a realizzare una moto con una dolcezza di erogazione ed un innesto della frizione degna di una Montesa però con una differenza sostanziale, la potenza viene erogata immediatamente e la schiena del motore è notevolmente più consistente della Cota, bella, bella, bella!!
Questa erogazione facilita l'utenza amatoriale, permette di salire con un filo di gas e nonostante il viscido o gli ostacoli il motore non ha mai un cedimento.
Comunque rimandiamo le considerazioni sulle moto 2012 dopo il nostro consueto test che faremo grazie alla disponibilità della BM Racing.



















































Finalmente la nebbia si sta diradando































Non amiamo fare le zone, ma in questa zona non ci batte nessuno :hee20hee20hee:





Ci si riveste per fare la seconda parte del percorso





























Il bravo Menca fa le pubbliche le relazioni con il pastore e sua moglie



Arriviamo in paese e trovo una signora al lavatoio, una immagine di altri tempi!




Siamo arrivati giusto in tempo, il sole sta tramontando su questa bella giornata di motoalpinismo.



Grazie Leoni, a la prochaine!!


Lamberto

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