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Topics - Lamberto

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Vertigo / Prova Vertigo Nitro Titanium 2022
« il: 05 Giugno 2022, 20:45:54 »



Questa esclusiva moto della Vertigo viene prodotta in 40 esemplari e rappresenta il top delle moto di serie sul mercato, esclusiva per la elevata qualità costruttiva ed i materiali nobili utilizzati.
La Titanium essendo prodotta a stagione già avanzata include già alcune modifiche che saranno presenti nel modello 2023. In particolare è già presente il nuovo impianto elettrico con la batteria, questa modifica viene da ora installata anche sulle Nitro 2022.
La batteria è stata inserita soprattutto con lo scopo di stabilizzare i dispositivi elettrici, il motore, ad esempio, in alcuni casi, veniva influenzato quando si attivava la ventola.
Ora, è sufficiente dare un piccolo colpo al pedale della messa in moto che si attiva la pompa della benzina mettendo così in pressione il circuito di alimentazione, con la successiva pedalata le condizioni sono ottimali per la accensione del motore.
Passando al telaio, questo è completamente realizzato in titanio e pesa 2,2 kg, come in titanio sono realizzate le pedane, ricavate dal pieno e lo scarico. Il tutto porta ad un risparmio di peso di oltre 2 kg rispetto alla Nitro standard, onestamente il risparmio di peso è avvertibile ma non fa di certo la differenza nella guida.
Una nota significativa è relativa al motore, il motore Vertigo pesa oltre due kg in più di un motore Gas Gas o di una Ossa, non perché non si siano utilizzati materiale pregiati, ma si è preferita la robustezza e l’affidabilità alla leggerezza, dimensionando maggiormente le componenti critiche.
La Titanium monta il top della accessoristica sul mercato, in particolare la forcella della Tech, pluriregolabile, ha gli steli con il trattamento Kashima che la rende particolarmente scorrevole.
Già dalla prima uscita le sospensioni erano perfettamente a punto, cosa mai vista in vita mia.
Gli interventi principali al telaio sono stati un allargamento dei montanti che scendono sino alle pedane, questo ha permesso di modificare l’inclinazione del monoammortizzatore posizionandolo con una inclinazione che gli permette di lavorare in modo ottimale.
Una modifica che si avverte sensibilmente è la variazione della inclinazione del canotto di sterzo, ora la forcella lavora più in piedi.
Scendendo dalla Vertigo DL 12 le differenze rispetto alla Nitro Titanium 2022 sono notevoli sia di motore che di ciclistica.
Ho provato la moto sia sul bagnato in una tipica situazione scottish che sull'asciutto giusto per avere dei riferimenti più precisi.
Partendo dalla ciclistica la Nitro da la netta impressione di una maggiore maneggevolezza e di moto più corta, il telaio, ora più largo tra le gambe, non da alcun fastidio anzi offre una migliore presa degli stivali.
La ciclistica è più reattiva e da una sensazione di maggior leggerezza, nei passaggi più tecnici la Titanium, grazie alla grande maneggevolezza, permette un ottimo controllo.
Per contro, rispetto ai modelli precedenti, avendo un interasse minore, occorre avere una posizione del corpo leggermente più arretrata per avere il massimo della trazione, che rimane sempre una delle qualità distintive del marchio spagnolo.
Il motore, in questa versione senza il peso aggiuntivo al volano, ha una risposta pronta e potente, ha tutte le credenziali per essere considerato un pronto gara.
Per i miei gusti e capacità di guida ho trovato perfetta la mappatura da pioggia che cambia il carattere della erogazione che rimane comunque bella vivace.
In ultima analisi, la Titanium appaga alla grande le aspettative di guida, è una bella moto non solo da guidare ma anche un oggetto che in garage fa piacere avere e guardare.
Vertigo in questi anni è, senza orma di dubbio, il produttore di moto da trial che più investe nella ricerca e i risultati sono evidenti, la loro tecnologia al momento non ha concorrenti e il grado di affidabilità è eccellente prova ne sia che oggi è il marchio più ricercato dagli appassionati.
Il prezzo della Titanium è di 13.500 € f.c.







































































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KTM / Prova su strada KTM 390 Adventure my 2021
« il: 17 Maggio 2022, 22:39:51 »
Dopo aver passato l’inverno a pensare alla Morini X-Cape e alla Tuareg, leggendo sui vari forum sono emersi diversi problemi su entrambe le moto, problemi derivanti soprattutto dal fatto che queste sono al primo anno di commercializzazione.
Allora la Tenerè è tornata in auge, vado a provarla e vengo, come già successo, rapito dal motore, una unità eccellente, “solo” 75 cv ma tutti godibili, un motore che fa sparire dall’orizzonte la X-Cape e la Tuareg.
Però, la Tenerè, quando si inizia un percorso impegnativo con tante curve o percorrendo uno sterrato, evidenzia il peso e il baricentro maledettamente alto.
Dato che non avevo voglia di rimettermi a gestire moto pesanti ho cominciato a guardarmi in giro e tra le varie proposte del mercato ho preso in esame la KTM 390 Adventure, moto che neanche lontanamente era nei miei pensieri.
Telefono a Bibo che la possiede da un anno e mi dice che ci ha già percorso 12.000 km senza problemi, mi evidenzia pregi e difetti dandomi la totale disponibilità alla prova.
Dopo aver visto diverse prove su YouTube e valutato quanto spiegato da Bibo, mi è stato sufficiente per andare ad ordinarla presso la concessionaria Bike House Orange di Varese, qui ho trovato il gentilissimo e disponibile Davide Cerni che gestisce l'azienda ed un ottimo meccanico, Alessandro, che ha fatto in "diretta" il primo tagliando alla moto.
Ora, dopo aver percorso oltre un migliaio di km, mi sono fatto una chiara idea del mezzo e devo dire che nella sua semplicità è una moto eccellente.
Innanzi tutto va premesso un aspetto importante, l’Adventure è strettamente derivata dalla DUKE 390 dalla quale eredita telaio e motore. Quest’ultimo, per adattarlo ad un uso anche fuoristradistico, è stato addolcito nella erogazione ed ha una potenza di 43 cv.
Altro intervento è stato quello di aumentare l’escursione delle sospensioni di 28 mm portando così ad un totale di 170 mm sia davanti che dietro.
Data la derivazione stradale, l’Adventure da il meglio di sé su asfalto, è estremamente divertente, leggera da condurre, piega da paura e il motore pur non essendo potentissimo da delle belle sensazioni, la birra non gli manca! E’ pigro sotto i 4000 giri poi ha una bella progressione che si fa maggiormente sentire dopo i 6000 giri.
La posizione di guida è sufficientemente comoda, la sella, come in gran parte delle KTM, è piuttosto dura. Per ovviare a questo ho acquistato le selle ERGO, facenti parte della Power Parts della casa austriaca, ma devo dire che la situazione per me è peggiorata tant’è che ho rimontato la originale mentre quella del passeggero è leggermente migliore.
Nella guida in piedi il manubrio risulta essere basso inoltre è troppo vicino in quanto le pedane sono avanzate.
Per ovviare in parte a questi aspetti ho installato dei riser al manubrio di 2 cm e montato delle pedane regolabili della SW-Motech che mi hanno permesso di regolarle più in basso e più indietro.
La protezione dall’aria è scarsa in velocità, quindi ho installato un cupolino maggiorato.
Per ora ho solo provato la moto su asfalto ma ho già previsto alcune uscite in fuoristrada invogliato dalla leggerezza e dalla maneggevolezza della moto.
I pneumatici della Continental TKC 70 sono ottimi su asfalto e prevedo siano mediocri in fuoristrada data la minima tassellatura.
I freni sono validi soprattutto l’anteriore, l’ABS non è invasivo ed è possibile escluderlo.
Il display ed il computer di bordo sono mutuati dalle sorelle di cilindrata maggiore, le informazioni sul display sono complete considerata la categoria entry level della 390 Adventure, manca solo la temperatura esterna.
Tra le varie opzioni è possibile escludere il controllo di trazione.
Parlando delle sospensioni, ho trovato che la forcella della WP, anche se ha solo 170 mm di escursione, lavora decentemente, tenendo conto l’estrazione stradale del mezzo. Mentre la nota dolente è il monoammortizzatore che risulta essere troppo duro, ho aperto tutta l’idraulica che regola il ritorno e ridotto al minimo il precarico della molla e la cosa è leggermente migliorata ma è ancora insufficiente a mio avviso….tant’è che sono alla ricerca di qualche cosa di after market.
Il motore vibra molto poco e permette di tenere tranquillamente medie autostradali sui 110/120 km/h, il consumo medio, non tirando la moto oltre i 7000 giri si è attestato sui 30 km litro.
Il migliore range di utilizzo va dai 4000 ai 7000, oltre spinge ancora sino ai 10.000 ma non mi piace andare su questi regimi se non in qualche rara accelerata.
In ultima analisi, la piccola 390 Adventure, relativamente ad un uso stradale, svolge egregiamente il suo compito, meriterebbe una sella all’altezza. Permette di muoversi agilmente in città ma anche di fare uscite più impegnative. Non vedo l’ora di provarla in fuoristrada, so già che alcuni limiti saranno la limitata escursione delle sospensioni, secondariamente il motore, che su strada è valido, in fuoristrada la scarsa propensione a girare basso, la rende poco adatta ad un uso più impegnativo.






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Ed anche il 19° raduno è passato alla storia.
Grazie alla bella giornata e ad una temperatura ideale ci ha reso ancor più piacevole l’uscita con gli amici di motoalpinismo.it.



Tutti arrivati puntualissimi allo stadio di Varese siamo partiti all’orario stabilito, d’altronde la mattinata era abbastanza “piena”, comunque ci siamo potuti anche permettere delle brevi soste per goderci i panorami offerti da questa stupenda zona a nord della provincia di Varese.

Eccoci al luogo di ritrovo con un parterre molto variegato di bellissime moto e non è mancata anche la Harley Davidson.
Oltre ai vecchi amici, oggi si sono aggiunti anche Ivano e suo figlio Gabriele.















La prima parte del percorso si è snodata tra i boschi del Brinzio e della Valganna per poi salire a Marzio per poi scendere a Brusimpiano sul lago di Ceresio (di Lugano per gli Svizzeri).


La prima sosta a Lavena Ponte Tresa sul confine con la Svizzera.







Poi abbiamo ripreso conteggiando il torrente Tresa, che fa da confine, sino ad arrivare a Luino, poi, arrivati a Maccagno, abbiamo lasciato il lungo lago per iniziare la salita che come destinazione aveva il passo dell’Alpe di Neggia.
La prima fermata ad una chiesa dove si gode un fantastico panorama.












Poi, dopo un breve tratto, ci siamo fermati per un caffè nei pressi del lago d’Elio.












Ripartenza con destinazione l’Alpe di Neggia.







Scollinando siamo scesi sul versante nord che ha degli scorci stupendi sulla parte terminale del lago Maggiore e della città di Locarno.

Lungo lago sino a Luino dove abbiamo fatto una sosta tecnica e quindi partenza per il ristoro, la salita a San Michele è un susseguirsi di curve strette veramente goderecce…..quasi per tutti  sm442

Eccoci arrivati al Ristoro San Michele







Ripartiti per visitare il borgo di Arcumeggia dove sono presenti numerosi dipinti quindi ripartenza con alcuni che sono andati a casa mentre altri si sono recati a Brinzio per il caffè di fine giornata.

E’ stata una bella giornata e, come sempre, la compagnia degli amici, le chiacchere davanti ad un tavolo hanno reso la cosa estremamente piacevole.

Vi ringrazio tutti per la partecipazione, ora ho in programma di organizzare delle uscite in Piemonte sulle loro zone stupende, queste saranno uscite miste asfalto e sterrato, si potranno fare da giugno in avanti in quanto ora sono chiuse al transito.

Ragazzi ancora grazie e alla prossima!!   sm440

Foto: Lamberto, Zio Gio’ e Geko

Grazie a Beppe che mi ha aiutato nella gestione del giro

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E' un raduno che possiamo fare da ora in avanti, a parte il week end della S. Pasqua.

Luogo di partenza: Varese - Stadio
Lunghezza del percorso: circa 170 km
Tipologia di moto: dato il tipo di percorso vanno bene tutte le moto, con il numero di curve che ci sono non si può correre (a parte gli ingarellamenti da un quarto d'ora  sm442 ......vero Aldo e Sergio  :098:).
Tipologia del percorso: molto verde e panoramico, si comincia dai laghetti di Brinzio, Valganna e Ghirla, si sale sino a Marzio per poi scendere sul lago di Ceresio o di Lugano (a seconda della sponda).
Si seguirà il lungo lago sino a Lavena Ponte Tresa per poi costeggiare il fiume Tresa sino a Luino sul lago Maggiore.
Qui seguiremo il lungo lago sino alla cittadina di Maccagno per poi salire verso il passo della Forcora sino ad arrivare all'Alpe di Neggia (1400 mt slm) in territorio elvetico, si scollina per scendere sino a Gambarogno, seguiremo poi il lungo lago (Maggiore) sino a Luino, procederemo per Mesenzana per salire verso il passo del Cuvignone, pochi km prima del passo ci fermeremo al Ristoro San Michele per il pranzo.
Quindi scenderemo sino ad Arcumeggia, ridente cittadina le cui case sono state dipinte da noti pittori (merita la visita).
Dopo la sosta scenderemo in Valcuvia, da qui, se l'orario lo permetterà, ci sono ancora dei bei percorsi da fare, oppure si può rientrare a Varese per strade veloci.

Ora di ritrovo: dalle 8:00
Ora di partenza: 9:00
Ora di pranzo: 13:00

A metà mattina è prevista una sosta per un caffè.

La data, come da titolo, è da stabilirsi.

Orientativamente potrebbero essere:
sabato 23/4
sabato 30/4
sabato 7/5

Chi vuole partecipare indichi per piacere le date preferite.

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Drive in / Travagli invernali
« il: 27 Marzo 2022, 09:48:21 »
Le interessanti novità nel settore delle enduro stradali del 2021 mi hanno creato un po’ di mal di pancia.
Il mercato ha proposto la Aprilia Tuareg è la Moto Morini X Cape nel segmento delle cilindrate medie.
Le ho provate entrambe, la X Cape un paio di volte, perché, nonostante un motore non entusiasmante risulta essere molto regolare, ma è la ciclistica che mi è piaciuta per la maneggevolezza è la solidità che trasmette, riesce a nascondere bene la stazza di 230 kg in ordine di marcia, comunque i kg sono tanti.
La Tuareg, che ha le carte per essere la prima della classe, anch’essa non mi è piaciuta per il motore, che risulta essere più brillante grazie agli 80 cv ma sotto è piuttosto vuota e rattella quando si viaggia a regimi costanti, forse per la magrezza della alimentazione. Per il resto la ciclistica è buona e mi sono piaciuti i freni.
Come ho sempre pensato il primo anno di vita non è l’ideale per acquistare una moto, in effetti sui vari forum e pagine FB sono emersi diversi problemi soprattutto per la X Cape.
Mi piacerebbe confrontare le sensazioni con chi ha provato questi modelli.
Comunque, nonostante attratto indubbiamente da queste novità, mi sono orientato su una moto più leggera, perché è questa la principale delle caratteristiche che desidero, quindi ho preso una KTM 390 Adventure , ho commissionato a mia mamma la realizzazione di un cappuccio fatto all’uncinetto per coprire il fanale :V: per il resto mi sembra abbia delle ottime qualità.
Prima dell’acquisto mi sono confrontato con Bibo  sm440 che, dopo un anno, ha già percorso 12.000 km ed è molto soddisfatto, inoltre non ha riscontrato problemi di rilievo. Quando arriverà condividerò le sensazioni.
Intanto sto preparando un bel giro sul lago Maggiore, molto panoramico, che prevedere alcuni passi tra cui uno in Svizzera, circa 170 km. A la procaine!

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Enduro stradali / Impressioni di guida sulla Moto Morini X Cape 649
« il: 10 Febbraio 2022, 21:35:41 »


Oggi ho provato la Moto Morini X Cape 649 grazie alla gentile disponibilità del concessionario Tre Vall Moto di Germignaga (VA), nella mezzora messami a disposizione ho provato la moto su asfalto e non in fuoristrada e spero in futuro di poterlo fare perché, contrariamente a quello che pensavo, nonostante il peso ragguardevole in ordine di marcia di 230 kg la moto risulta essere molto maneggevole. Ma andiamo per ordine.

 Da una prima analisi statica la moto risulta ben costruita e, nonostante il prezzo entry level (7.490  € + immatricolazione e messa in strada - circa 400 €), le finiture sono più che accettabili.
La versione da me provata aveva la sella ribassata a 82 cm, risultata essere duretta ma non scomoda data la forma indovinata, ovviamente andrebbe provata per qualche ora.
I comandi al manubrio e ai piedi sono nelle posizioni corrette, il manubrio, grazie al tipo di lavorazione delle piastre delle forcelle è possibile spostarlo avanti e indietro.
Per la guida su strada preferirei il manubrio leggermente più indietro mentre nella guida in piedi risulta essere perfetto per posizione, altezza e larghezza.

La strumentazione TFT da 7” è a colori e ben realizzata, inoltre è collegabile al telefono, altre chicche che di solito si trovano su moto di prezzo ben più alto, sono i cerchi tubeless, la doppia presa USB al manubrio, il controllo della pressione dei pneumatici, i pulsanti dei comandi retroilluminati, infine il parabrezza è regolabile in altezza senza l’utilizzo di strumenti.
L’ABS è della Bosch ed è disattivabile per fare fuoristrada.

Avviato il motore lo scarico risulta essere molto silenzioso e certamente poco appagante per gli smanettoni. Dopo poche centinaia di metri si ha il pieno possesso della moto che risulta essere facile da condurre.
Come accennavo sopra il peso della moto è ragguardevole in rapporto alla cilindrata, a secco è di 213 Kg e in ordine di marcia circa 230, però, nonostante questo, la moto è leggera da manovrare e anche facendo le manovre da fermo non mette in soggezione.
Mi è venuto spontaneo paragonare la X Cape alla TRK 502 e 502 X moto che ho posseduto che per segmento e peso si avvicinano molto. La TRK 502 è una moto molto comoda però il peso è avvertibile alla stregua di un GS 1200, ecco che qui la X Cape fa valere la freschezza del progetto e pare essere 30/40 kg in meno delle moto menzionate. Per correttezza di informazione non ho avuto il tempo di provare la X Cape in montagna sui tornanti ed in salita, situazioni in cui si può meglio “misurare” le caratteristiche di una moto, comunque ho fatto tante curve e la moto si è comportata bene e grazie anche ai pneumatici Pirelli Scorpion Rally STR la tenuta è ottima.
Passando ai comandi la frizione non è delle più morbide ma non è stancante, i freni (Brembo) sono buoni e se si utilizza la moto senza pretendere prestazioni al limite si sono comportati bene.
Il cambio ha una corsa leggermente lunga ed è un pochino rumoroso però funziona bene.
Quello che mi ha colpito in modo favorevole, come dicevo sopra, è stata la maneggevolezza e la solidità dell’insieme, in questo sono complici le sospensioni che hanno una taratura stradale.
La forcella Marzocchi da 50 mm ha una corsa da 170 mm e il mono Kayaba da una corsa da 160 mm, quindi misure inferiori alle concorrenti tipo il Tenere che ha 210 mm di escursione e la Tuareg 240. Questo per dire che la corsa più corta porta ad avere una moto più rigida però molto più precisa sull’asfalto, in fuoristrada sicuramente sarà più reattiva.
Comunque le sospensioni lavorano bene.
Quello che invece non mi ha favorevolmente impressionato è stato il motore, è regolarissimo e lineare, non ha incertezze e sino a 4000 giri sale senza spingere in modo sensibile e senza alcuna vibrazione, è perfetto per andare a spasso. Quando si arriva sui 5000 giri si sentono vibrazioni al manubrio e alle pedane per poi scomparire prima dei 6000, regime dal quale il motore mostra più vigore, non sono andato oltre i 7000 perché la moto aveva solo 500 km.
Passando alla guida in piedi ci si trova benissimo, è stata una sorpresa, la sella è sufficientemente stretta e il manubrio al posto giusto e si ha un’ottima padronanza del mezzo tant’è che mi sarebbe piaciuto provarla sullo sterrato….ovviamente non di più dato il peso.

Quindi la sensazione è di una moto compatta, facile che può permettere un utilizzo a 360°, con i dovuti accessori mi azzarderei a fare anche una Via del Sale, anche se ho sempre preferito utilizzare moto più leggere visto il progressivo degrado di questo percorso.






















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Di seguito inserire qualsiasi domanda e risposta
Grazie

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Allora ragazzi vediamo di mettere a fattor comune un po idee e di proposte per giri in moto sia in fuoristrada che stradali, per quest'ultime dobbiamo soffrire ancora un mese ma poi si parte.
Innanzi tutto il discorso deve valere per qualsiasi regione e per qualsiasi tipologia di moto.
Più proposte mettiamo e meglio è, vediamo di costruisci un nostro catalogo.
Lo spirito che dovrà accumunare queste proposte è quello di stare in compagnia, divertirci senza dover fare cose esageratamente impegnative.


I dati da inserire per ogniproposta sono i seguenti:

Numero progressivo:
Tipologia di moto: (Trial - Enduro - Scrambler - Stradale)
Periodo previsto:
Titolo dell'evento:
Durata in ore prevista:
Lunghezza in km: (ovviamente il trial è escluso)
Altre informazioni:

Su un post parallelo andremo a scrivere i nostri commenti facendo riferimento sempre al numero progressivo attribuito al giro, questo per rendere più leggibili le proposte.

Forza usciamo dal letargo ed inseriamo le proposte!

Comincio con la prima:

Numero progressivo: 01
Tipologia di moto: (Scrambler - Stradale)
Periodo previsto: da aprile a ottobre, direi il primo di farlo ad aprile
Titolo dell'evento: Giro dei laghi della Lombardia
Durata in ore prevista:una giornata
Lunghezza in km: Orientativamente 260 km, sto affinando il percorso quindi potrebbero esserci delle variazioni
Altre informazioni:giro decisamente panoramico che percorre i lungo lago di alcuni dei laghi più belli d'Italia.
Sono previsti alcuni tratti in Svizzera.
Ottimo pranzo.

A breve ne inserirò delle altre

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Comunicazioni / Motoalpinismo.it - Il punto della situazione
« il: 04 Gennaio 2022, 09:29:02 »
Cari amici e utenti di motoalpinismo.it,
volevo fare il punto sulla gestione del forum relativamente all’esercizio 2021 appena concluso, esercizio che dopo i numerosi interventi fatti a gennaio ci hanno permesso di rispondere in modo più efficace agli attacchi degli hacker. Non abbiamo abbassato la guardia tenendo monitorato quotidianamente il forum e penso che i risultati ci diano conforto.
Volevo ancora ringraziare chi mi ha aiutato lo scorso anno, è stato un aiuto significativo e apprezzato anche moralmente. Il 2021 è stato un anno topico in termini di spese di gestione e conto, salvo sorprese, di ridurle per il 2022.
Per quest'anno non ho ancora una proposta strutturata per gli eventuali contributi, l'anno scorso qualcuno aveva fatto cenno a qualche proposta e qui vorrei coinvolgere chi volesse ad esporre idee, non solo per gli aspetti economici, ma anche per migliorare l'offerta e l'utilizzo del forum.
Bene, allora ancora auguri di Buon Anno e tanta moto!

Lamberto

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Drive in / Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo
« il: 24 Dicembre 2021, 11:12:34 »
Amici, anche quest'anno siamo arrivati alla fine dell'anno, un pò provati dalla pandemia e dai soliti problemi, ma, con del sano ottimismo, ci rivolgiamo al nuovo anno.
L'unica cosa certa, in questo mondo incerto, è che le giornate dovranno allungarsi....o anche qui ci sono dei dubbi?  :hehe: Sai mai che qualcuno ci metta lo zampino!
Vabbè Tanti Cari Auguri da tutto lo staff di motoalpinismo.it e speriamo di vederci presto in moto!



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Comunicazioni / Dal 16/12/21 il fuoristrada termina
« il: 14 Dicembre 2021, 21:55:21 »
La legge del 1’ dicembre 2021 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale ed è in vigore dal 6/12/2021.
In estrema sintesi questa legge proibisce il transito veicolare sulle strade sterrate a qualsiasi mezzo a meno che il transito sia dovuto per giustificati motivi tipo la manutenzione, trasporto ecc.ecc.
In caso di sanzione questa non sarà appellabile.
Se prima avevamo qualche speranza in caso di ricorso ora non ci sarà più ed inoltre ora tutte le strade saranno proibite.
È lasciata alle regioni l’ultima parola sulla interpretazione di questa assurda legge.
Non so cosa si potrà fare, di sicuro mi aspetto e spero in una levata di scudi di motociclisti, automobilisti, ciclistici ecc.

La legge porta le firme in calce dei Ministri Stefano Patuanelli, Dario Franceschini e Roberto Cingolani......





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Drive in / Corsi e ricorsi
« il: 04 Dicembre 2021, 17:04:15 »
Ogni tanto tra gli amici del forum ci scambiano telefonate sui vari argomenti fuoristradistici e ho notato che il denominatore comune, a chi ne è sprovvisto, la voglia di ricomperare una enduro, magari vecchia maniera o chi addirittura punta all'ultimo modello.
Come siete messi mentalmente?  :arar:

Magari siete passati già all'acquisto? Che cosa avete comperato?

Visto che deve passare un lungo l'inverno   :omo:

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Mytrial ci ha comunicato che per una settimana su ogni articolo c'è uno sconto del 20%!!!!!








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Comunicazioni / Registrazione con account mail gmail. com
« il: 29 Ottobre 2021, 10:53:40 »
Per lungo tempo avevo inibito la registrazione agli utenti che avevano come account mail gmail.com questo perchè oltre il 90% di chi si registrava erano tentativi di introdursi per poi o creare attacchi piuttosto che di aprire post che pubblicizzavano prodotti discutibili o siti porno.
Ora attraverso una serie di filtri e controlli non è più necessaria questa restrizione, quindi è possibile inserire gli account mail con gmail.com

Lamberto

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Dopo il fermo dovuto al Covid finalmente oggi siamo riusciti a realizzare il 18° raduno di motoalpinismo.it.
Rivedere alcuni amici dopo tanto tempo è stato emozionante e man mano che passano gli anni mi sento sempre più legato a loro, senza retorica, è un piacere stare insieme, il giro in moto poi è la ciliegina sulla torta.
Il capitano NonnoMiki ha organizzato in modo impeccabile la giornata, un grande grazie a lui, a Motaldo e Coach (Mauro) che hanno tracciato e pulito il percorso che era, come in tanti altri boschi, cosparso di piante cadute. Un grazie anche ai due Roberto e gli altri amici che ci hanno pazientemente seguito lungo il percorso.
Il clima era perfetto, il percorso vario, che comprendeva diverse salite da non chiudere mai il gas hanno reso l’uscita divertente.
Poi il pranzo è, come sempre, un momento conviviale e piacevole.
Dopo, c’è stata la seconda parte del giro alla quale non ho partecipato perché ci aspettavano i 200 passa chilometri di rientro  sm442 .... tutte balle  :arar: ero cotto e il pomeriggio era prevista una sessione per manici….poi terminata col buio!!  sm419 sm409
Lascio ai partecipanti di postare le foto e i relativi commenti.
Infine i complimenti a Sauro e Pietro che hanno affrontato una lunga trasferta per essere dei nostri, spero che partecipino anche al prossimo raduno che faremo ad Albenga ospiti di Enzo, anche lui oggi si è "sparato" una bella trasferta.
Un caro saluto anche a Franz58 che al mattino ci è venuto a trovare.

























Ecco Enzo in posa nostalgica  :hehe:
















Enzo in azione nella palestra dell'ardimento




NonnoMiki












Il "sasso di Grattarola" ovvero un masso con un dente in negativo dove sale Grattarola durante l'allenamento  sm414 onestamente non so come faccia anche perchè senza possibilità di rincorsa e senza invito!




NonnoMiki salta sul sasso del Gratta  :hee20hee20hee:








CAMPIONI DEL MONDO!......di trattoria












Invece chi è diventata campionessa del mondo di trial è la quindicenne Andrea Rabino  smbrv




Un selfie con Giovanni Priotti il primo trialista italiano, già nel 1962 partecipava alle gare!







Foto di NonnoMiki





Ragazzi, grazie della splendida giornata!



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