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Topics - Lamberto

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Vertigo / Test Vertigo Vertical 300 m.y. 2018
« il: 22 Novembre 2017, 23:49:17 »


Dopo aver posseduto la ICE HELL 2017 è con grande curiosità che oggi ho provato la nuova Vertical 300 modello 2018, moto che Vertigo, dopo l’esperienza maturata con i modelli CAMO e ICE HELL nel 2017, ha acquisito il meglio dei due modelli.
Rispetto al modello di serie la moto provata ha le forcelle TECH RR e la taratura della frizione su 2 (può assumere i valori di 0 – 1 – 2) ovvero con l’innesto più secco, preferito dai piloti.
Partiamo dal telaio che ha le quote della CAMO, ovvero ha una minore inclinazione delle forcelle, cosa che rende la moto più maneggevole.
Le piastre delle forcelle, ricavate dal pieno, sono un elemento di pregio anche se sono più massicce rispetto a quelle della vecchia ICE HELL. Nuove geometrie della sospensione posteriore ed anche nuova la taratura del mono.
Nuova ed anche semplificata la centralina della Get realizzata appositamente per Vertigo, ora non ha più le quattro mappe ma ne ha una sola. In effetti sul vecchio modello poi si utlizzava sempre la standard.
Semplificato anche l’impianto elettrico.
Nuovi i carter motore, frizione e volano che grazie ad una nuova tecnologia costruttiva risultano essere più leggeri di 800 grammi.
Nuovo anche il disegno del cavalletto e della leva di accensione, come anche il filtro dell’aria e tutte le plastiche.
In movimento la moto risulta essere molto stretta, sembra quasi un bicicletta, l’abitabilità è ottima e la posizione di guida non è rannicchiata come su altre marche.
Si avverte anche la differente inclinazione delle forcelle, la moto ora è più svelta e meno pesante da muovere nello stretto.
Le nuove tarature del leveraggio e del mono e le TECH RR donano alla moto una trazione fantastica. Si avverte chiaramente come la ruota posteriore copia ogni sasso, mai una reazione brusca. Questo, abbinato alla erogazione del motore a iniezione, costituiscono, a mio avviso, un binomio estremamente efficace. Mi spiego meglio.
L’erogazione del motore, controllata dalla nuova centralina, non risulta mai essere violenta, la potenza è tanta però sembra di avere il controllo di trazione sulla ruota posteriore.
Prova ne sia che con la EVO 300 mi risulta facile impennare la moto al solo tocco del gas (cosa ovviamente piacevole) però scarica parecchia potenza a terra, con la Vertical è diverso, per quanto si ruoti la manopola del gas l’erogazione del motore è sempre precisa e lineare e sul viscido fa la sua differenza.
Quindi sotto sembra che ci sia meno coppia però la potenza viene erogata in modo uguale su tutto l’arco di utilizzo con un allungo notevole.
Ottimi i freni ed il comando della frizione che risulta essere costante nella risposta.
In ultima analisi possiamo dire che la Vertical è oggi sul mercato la miglior espressione della tecnologia applicata ad una moto da trial e distanzia le altre case che, seppur ottime, sono ancora alimentate a carburatore fatto salvo Montesa.
Un altro aspetto che è secondario ma comunque ha il suo peso, è l’estetica della moto, oltre ad essere unica è anche stupenda complice il telaio a trialiccio.
Il prezzo di 8.450 € ricalca quello della CAMO 2017 e si allinea a quello dei modelli Factory delle altre case.


Foto di Kermit e Lamberto


































Ecco il fotografo che si fotografa  sm442










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Drive in / EICMA 2017....di corsa
« il: 08 Novembre 2017, 22:49:11 »
Anche quest'anno ho fatto un giretto all'EICMA giusto per vedere qualche novità, il tempo era poco quindi mi sono concentrato sulle novità da motoalpinismo.

Non ho perso tempo a fotografare la Beta, EVO e ALP 200, sono le stesse hanno cambiato il colore del telaio e qualche adesivo  :V:

Montesa è sempre la stessa uguale uguale, per l'amor di Dio, moto eccezionale....però uno sforzo di fantasia...

GASGAS invece sta introducendo una interessante novità, ma non con le tradizionali moto a motore endotermico, ma con i nuovi modelli elettrici.
C'è una versione monomarcia a mio avviso meno interessante, quella che mi è piaciuta e la versione elettrica con 6 marce!
Quindi meno traumatico il passaggio al nuovo motore e minor consumo grazie alle marce.
Il peso è come la versione standard di 67 kg!!!!!
Autonomia di tre ore.
Prevista la consegna tra un anno  :tris:













GASGAS 250 CONTACT
Questo modello è il top per chi vuole una moto facilmente fruibile per il motoalpinismo ed essere a codice stradale.
La CONTACT prevede una comoda sella e soprattutto l'avviamento elettrico, unica moto da trial a possedere questo dispositivo.
La ciclistica risulta essere semplificata quindi le sospensioni sono di discreto livello, più che sufficienti per la destinazione d'uso.







VERTIGO

Chi è in forte fermento con i motori a 2T a iniezione è la Vertigo che ha rivisto profondamente le sue moto.

Innanzi tutto sono sparite le CAMO e la ICE HELL lasciando spazio alla sola VERTICAL che si inserisce a metà tra le vecchie versioni.

Sono già oltre due mesi che il nostro Andrea Buschi sta strapazzando la nuova versione, mi ha riferito di essere molto soddisfatto sia come guida che come affidabilità.

Rimane sempre in produzione acquisendo le migliorie 2018 la stupenda TITANIUM.

Viene inoltre presentata la nuova VANDAL che sarà disponibile dal marzo del prossimo anno.
Qui la Vertigo ha voluto creare una moto più tradizionale, quindi telaio classico a doppia culla ed una maggiore semplicità costruttiva e conseguentemente costerà sensibilmente meno rispetto alla VERTICAL.
Con quest'ultima condivide le sospensioni ed il motore, questo si differenzia solo per il fatto di avere, nel modello VANDAL, la pompa dell'acqua interna.
Questa nuova moto avrà una maggiore maneggevolezza, diciamo in stile GASGAS.
A breve faremo il test della VERTICAL per la VANDAL ci sarà ancora da aspettare.

TITANIUM




VERTICAL










VANDAL












Passiamo ora alla SCORPA che presenta un bellissima FACTORY, per gli altri modelli sono state introdotte diverse migliorie che hanno affinato ulteriormente le prestazioni di queste ottime moto.










KTM
Ecco la nuova FREE RIDE 250 4T, moto che a sostituire i modelli 250 2T e la 350 4T, riunendo le caratteristiche di entrambe perchè il motore 250 4T è più brillante del 350 e dovrebbe pesare qualcosa meno.
Modifiche alle geometrie del telaio per rendere la moto più maneggevole.
Come il precedente 4T ha due silenziatori per avere un minor impatto sonoro.
Non si sa prezzo e data di consegna.









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Vendo / TRAFIC 2016 125 cv - Twin Turbo
« il: 18 Ottobre 2017, 10:24:33 »
Vendo per acquistarlo uguale ma la versione passo lungo.

Renault Trafic TECH DCI 125 CV Twin Turbo Euro 6, dell’ottobre 2016, KM 30.000
Omologato come autocarro 5 posti. - Condizioni perfette - In garanzia
Facendo le veci di auto familiare l’ho dotata di diversi accessori e optionals:
Navigatore Touch screen
Radio bluetooth + USB
Pack Luxe + selleria Java
Climatizzatore
Porte scorrevoli laterali sia destra che sinistra
Airbag laterale torace e a tendina. Airbag passeggero
Radar parcheggio posteriore più retrocamera
Fendinebbia, cruise control, vetri scuri laterali e posteriori
Gancio traino
Sedile posteriore con braccioli, con la possibilità di reclinare lo schienale e di ribaltare
tutto il sedile. Ho fatto mettere questa opzione per far spazio per caricare più moto.
Con i 5 posti a sedere dietro ci sta una moto da trial o una enduro (WR 250 R).
Togliendo il sedile posteriore ci sta qualsiasi moto, tipo GS 1200 ecc.
Bollo annuale 56 €
Prezzo intrattabile 20.000 € - IVA Compresa, il mezzo è fatturabile
Ho pagato questo mezzo 27.200 € con lo sconto del 30% (listino 39.000 €)





























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Dopo una nottata di forte vento siamo partiti alla volta del Colle della Melosa con un tempo eccezionalmente terso che ci ha permesso di vedere dei panorami incredibili per centinaia di km.

Ecco la motoretta ancora pulita.....



Quando esco con Gianni, che per brevità d’ora in avanti chiamerò VBP (Very Bastard Person)   sm442 , non ci si annoia mai, infatti, invece di fare il trasferimento per asfalto alla sera ci eravamo accordati di percorrere due belle sterrate che avrebbero allungato la fase  di avvicinamento di una quindicina di km ma resa la cosa sicuramente più divertente.
Peccato che tra una sterrata e l’altra il VBP sentenzia: “invece di pettinare le bambole facciamo la tratta “A” o la “B” (non si possono nominare), tratti fatti “n” volte negli scorsi anni quando avevo la enduretta da 95 kg  :73:. Optiamo per la meno lunga, pensando di soffrire meno……ma dopo tanti anni e tante belle pioggie la mulattiera è profondamente cambiata, già allora era hard enduro ora è perfetto per il trial…..quindi inizia il classico sport del “tira tu che spingo anch’io”.  :73:  sm444






Motorette al pascolo......




Dopo la seconda sterrata prendiamo un altro bellissimo sentiero guidato in mezzo al bosco che ci porta diritto a Colle Langan a pochi km dal Colle della Melosa dove si trova il rifugio Allavena.
Oggi è l’ultimo giorno ufficiale di apertura della VDS e al rifugio stanno sbaraccando, prendiamo l’ultima fetta di torta della stagione e partiamo.

La giornata è stata perfetta non solo per il tempo ed i percorsi ma anche perché finalmente sono riuscito a trovare la moto giusta per questo tipo di percorsi, dopo aver concluso il rodaggio delle sospensioni al mattino, al pomeriggio mi sono goduto un ottimo assetto sia nei tratti più veloci che in quelli accidentati. Bella moto la WR R, ed anche VBP è rimasto sorpreso dalle prestazioni della motoretta.
Certo non bisogna pretendere performance da racing.




Motoalpisti tedeschi armati di tutto punto




















Aggiustatina ai nuovi Gaerne GX 1 rivelatesi ottimi per questo tipo di utilizzo







Abbiamo percorso alcuni tratti classici della VDS ma anche nuovi tagli che VBP conosce, visto che ogni tanto gira con la trial in lungo e in largo.
Alcuni tratti fanno parte di percorsi da mountain bike, così abbiamo endurato in modo più impegnativo del solito.
Dal Redentore, che segna il confine tra Piemonte, Liguria e Francia, si godeva una vista straordinaria della Corsica.




















Eccoci nel bosco delle Navette, luogo molto particolare dai caldi colori





La tratta dal Bosco delle Navette al Marguareis l'abbiamo percorsa sulla solita pista, praticamente deserta, in totale avremo incrociato due auto e pochissime moto.








Pranzo al Rifugio Don Barbera con la classica polenta con salsiccia, fagioli e formaggio.... BURP!!
Per parecchi km la salsiccia saltava nello stomaco insieme alla moto! sm415










Si riparte e, dopo aver passato la parte più caratteristica del massiccio del Marguareis, data la giornata limpidissima vediamo in distanza l'innominato Monviso  :arar:








A pochi km dai forti sopra Limonetto la strada era chiusa per lavori, per le sole moto era possibile percorrere un bellissimo sentiero in cresta che ci ha permesso di vedere il Colle di Tenda da una angolazione mai vista, il sentiero poi si congiungeva ai forti.












Poi il solito tratto sino al bivio che porta a Casterino (a dx) o al paese di Tenda (a sx) nel mezzo c’è una mulattiera che VBP dice che un suo “caro amico” aveva consigliato di fare con il GS 1200 in salita !!! :paura:
Una mulattiera così me la ricordo solo nella bergamasca, tanti tanti sassi e bella pendenza dove se volevi fermarti non bastavano una decina di metri perché la moto galleggiava sui sassi e non si fermava, insomma tanta fatica dato il peso della moto e le braccine sifilitiche, intanto il VBP se la rideva con la sua leggera WRF.
Mi sono ripreso la rivincita quando, arrivati a Casterino, e dovendo fare un lungo tratto su asfalto, VBP mi chiede la mia motoretta perché ha le chiappette malconcie……giusto perché sono buono gli ho concesso la mia motoretta.  sm440
E' stata duretta, nove ore di moto, 200 km totali dove diversi tratti sono stati impegnativi ma ne è valsa la pena e così, la prossima volta, sapremo bene cosa fare per mettere in pratica il nostro motto: “nel dolor la felicità!”.
Mi spiace per chi non c’era, comunque, se non ci sarà troppa neve, a novembre abbiamo l'intenzione di fare una replica.  :arar:

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Beta / Test EVO 300 2T modello 2017
« il: 01 Ottobre 2017, 19:01:36 »
Anche se è disponibile da pochi giorni sul mercato la versione del 2018 ho avuto modo di provare ora con tutta calma la versione 2017 e devo dire che il poter mettere a punto la posizione di guida ed avere la moto a punto fa la sua gran bella differenza, purtroppo quando si fanno le comparative il tempo è poco e bisogna prendere la moto come è, magari, come è capitato alcune volte, scarburata o con qualche cosa da sistemare.
Questo per dire che le sensazioni provate in questo test sono molto più precise.
Premetto che ho già avuto una EVO nel 2012, l'anno in cui venne introdotto il motore da 300 cc, sono passati alcuni anni e devo dire che la moto provata oggi è molto diversa sotto tutti gli aspetti.
Anche se tra di noi diciamo che la Beta Evo è sempre la stessa, in verità i continui affinamenti hanno portato alla stato dell'arte una moto che esiste da un decennio.
Nella versione 2017 Beta ha introdotto sulle EVO numerose modifiche contrariamente alla versione 2018 dove sono stati modificati i cuscinetti di banco, la taratura delle sospensioni, rinforzati i mozzi e realizzati nuovi adesivi (informazioni prese dal sito Beta), questo per dire che ormai siamo al top per questo modello. C'è anche da dire che pur essendo la EVO la moto da trial più venduta sul mercato, i numeri sono talmente ridotti oggi che non permettono grandi investimenti.
Comunque Beta ci ha abituati in trent'anni di trial a proporre modelli con cambi generazionali importanti, quindi mi aspetto prima poi qualche grossa novità.

Come sempre non mi perdo in numeri e tecnicismi rilevabili dalle schede tecniche piuttosto mi oriento sulle sensazioni che possono interessare al motoalpinista medio che ovviamente ha esigenze molto diverse dall'agonista.

Indubbiamente la EVO ha una sua personale originalità estetica e pratica, in quanto ha un telaio in alluminio che funge anche da serbatoio (2,8 lt).
Questo telaio determina la sostanziale differenza dalle concorrenti, ovvero una marcata rigidità nei tratti sconnessi lasciando alle sole sospensioni il compito di ammortizzare.
Le sospensioni del 2017 non sono neanche parenti di quelle del 2012 dove, ad esempio, il mono era pessimo e non assecondava nulla.
Oggi le sospensioni sono molto più scorrevoli e il mono è quello che mi è sembrato più a punto, occorre puntualizzare che la moto provata aveva una decina di ore di strade di campagna quindi le forcelle dovevano essere un attimo rodate.
In definitiva la maggior rigidità comporta un maggior sforzo alle braccia/spalle per tenere il manubrio, lo sforzo lo si sente soprattutto in discesa quando ci sono gradini e pietre fisse.
Per contro i pregi sono molteplici, vediamoli in dettaglio.

CICLISTICA
Va detto che si avverte subito di avere una moto "corta", svelta. Guardando poi gli interassi di altre moto effettivamente la sensazione era corretta.
Questo si traduce in facilità di spostamento della moto tra i sassi, ovviamente sto parlando di guida classica con le ruote per terra che copiano il terreno.
Si ha la netta sensazione di avere le pedane sulla ruota ed in effetti la EVO ha una trazione da riferimento.
Avendo piovuto durante la notte dopo diverse settimane di secco, abbiamo trovato lastre di roccia molto viscide e la moto non ha avuto alcun problema.
Come detto le sospensioni sono di buon livello, con la riserva sulla forcella che sarà da valutare meglio dopo il rodaggio ed eventuali tarature, la prova è stata fatta con i settaggi della casa.
Relativamente ai freni diciamo che l'anteriore lavora bene ed è modulabile, il posteriore è piuttosto deciso e porta facilmente al bloccaggio.


MOTORE
E' vero che è vent'anni che lo costruiscono ma ragazzi, ora siamo alla eccellenza. Certo esistono motori più piccoli e leggeri ma che non fanno certo rimpiangere qualche etto in più del Beta.
Rispetto alle annate precedenti è cambiato tanto. In primis il cambio, di una precisione tipicamente giapponese, corsa corta ed innesti perfetti.
Relativamente alla alimentazione è ovvio che le motorizzazioni a carburatore faranno sempre più fatica ad essere al passo con le normative sempre più restrittive, però questa versione a carburatori non fa rimpiangere l'iniezione.
L'erogazione ha una schiena incredibile anche con la mappa RAIN, è quella consigliabile per il motoalpinismo, molto potente ma non possente come la HARD che ha una erogazione quasi da enduro, perfetta per chi deve affrontare scalini molto elevati.
La progressione è rapida e, come detto sopra, solida, robusta. Su una salita ripida con un grip scarso stavo procedendo a metà gas in terza, chiudo parzialmente il gas e riapro, il motore, nonostante il basso numero di giri, riprende con grande forza e mi porta in cima nonostante non fossi convinto di arrivarci  sm444 quindi l'erogazione aiuta tanto riducendo anche l'uso della frizione. Quest'ultima piuttosto on/off da fredda, una volta in temperatura lavora bene.
Piccola nota, ma significativa, in questi giorni ho messo in moto la Evo almeno una trentina di volte....è partita sempre a caldo e a freddo alla prima pedalata!  sm414

Quindi una bella moto che ha anche la possibilità di montare il kit sella/serbatoio (da 4 lt) che permette di fare lunghe escursioni di motoalpinismo.
I consumi sono ottimi rispetto alla media.
Dato che il modello 2017 e molto simile al 2018 se qualcuno volesse acquistare questa moto il momento è ideale in quanto qualche rimanenza c'è e il prezzo sarà sicuramente interessante.




























In modalità semiseria ON










In modalità semiseria OFF  sm444 sm444





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Bellissima uscita con gli amici di sempre nonché "zoccolo quasi duro"  sm442 di motoalpinismo.it, ovvero Aldo e Sergio in arte Valchisun.
C'era anche la new entry Giuseppe, mio vicino di casa, anche lui appassionato di motorette.
Il giro, di 120 km, è stato interessante sino all'ultimo km ed ha giustificato alla grande la lunga trasferta  :baci:
Aldo ha inserito in unico anello due percorsi tipici della zona: la "Strada dei cannoni" e la "Gardetta".
La prima, interessante e più impegnativa, presenta un percorso coperto in diversi punti di rocce fisse che qualche tratto ha richiesto un attimo di attenzione, la Gardetta invece è la classica strada sterrata poco impegnativa ma stupenda sotto l'aspetto panoramico perché le diverse forme delle montagne e le differenti qualità delle rocce donano colori molto diversi.
 
Ritrovo a San Damiano Macra, scaricate le moto Aldo mette a punto il percorso mentre la "sposa" (Valchisun) si vestiva  sm444 , non posto le immagini che potrebbero turbare anche il pubblico adulto  sm403




Le moto utilizzate sono state la Alp 4.0 di Giuseppe, la KLX 250 di Aldo, la Beta X Trainer 300 di Sergio e infine la mia Yamaha WR 250 R alla sua prima uscita fuoristradistica.






Si parte ed il primo tratto di salita ci porta al monte Birrone, peccato che non c'era un chiosco perché una "rossa" me la sarei bevuta  :arar:









Il nostro opinionista monomandatario, perchè innamorato di Marquez  :V: , sullo sfondo il suo amato Monviso  :hehe:





Lungo la Strada dei cannoni









E' lui o non è lui? Ceeeerto che è lui!!  :omo:





Arrivati alla colletta di Sampeyre scendiamo verso Marmora dove ci fermeremo a mangiare in un posto conosciuto perché meta del pranzo dell'ultimo raduno stradale.
Troviamo questo orrido che richiama in parte le Gorges du Verdon.



La strada è molto trafficata allora ci permettiamo di scattare questa foto  sm409



Eccoci arrivati a Marmora grazioso borgo dove nel ristorante ci serve una altrettanto graziosa fanciulla





Il momento è sacro e il nostro Sergio si concentra, in effetti erano diversi i titoli mondiali di trattoria presenti  :arar:





....altro che E-Bike, carbonio e batterie, questa si che è tecnologica  sm442



Si parte alla volta della Gardetta, anello di poco più di trenta km che merita di essere visitato































Siamo quasi al termine del giro e il due tempi ha bisogno di essere rifocillato!




Come detto sopra il giro è stato molto bello e sicuramente vorrò tornare a primavera per vedere con colori diversi questi stupendi posti.

Le moto si sono comportate molto bene e non ci sono stati problemi di sorta. Sono rimasto molto soddisfatto della piccola WR moto adatta a questo genere di uscite, parca nei consumi (oltre 30 km/litro) come anche la KLX 250. La X Trainer, moto votata all'estremo, in questo genere di percorsi rideva sotto i baffi. adoremus

L'Alp, moto nota per la sua affidabilità, se l'è cavata altrettanto bene.

Un grande grazie agli amici che ci hanno portato in questi posti.

Alla prossima!!

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KTM / Impressioni KTM 1090 Adventure
« il: 30 Luglio 2017, 22:12:24 »
Ho avuto l'occasione di provare questa nuova moto della KTM, parlo della versione standard con le ruote da 19".
Posizione di guida da attacco, come sempre sulle "K", viene voglia di prendere una sterrata.
Il motore, ora potenziato, eroga 125 cv che vengono erogati con estrema linearità con una progressione piena che regala una guida veloce e fluida nei percorsi extra urbani.
Dopo i 6000 giri diventa grintoso ma, non essendo una moto demo, non ho voluto tirare oltre ma le premesse per divertirsi ci sono tutte.
Se il motore l'ho trovato perfettamente in linea con lo stile KTM, quello che mi ha stupito è stata la ciclistica che rispetto al vecchio 1050 risulta più rigida.
La precisione di guida è da riferimento, la moto risulta molto stabile e non trasmette reazioni strane al manubrio, ho percorso una curva 120 km/h in tutta tranquillità, mi sembrava di andare alla metà della velocità, ho iniziato ad accelerare ancora in curva e la moto sembrava su un binario.
La frenata, ottima per modularita', è potente e il telaio rigido assicura stabilità.
Magari il paragone può sembrare blasfemo per i puristi dei vari marchi ma questa moto mi ha dato una sensazione di sicurezza che sino ad oggi avevo provato solo con i BMW GS.
Una gran bella moto, purtroppo la prova è stata breve ma i pochi km percorsi sono stati sufficienti per comprenderne i punti salienti.
Per gli amanti dei passi di montagna c'è ora una nuova arma letale, rispetto alla sorella maggiore, la 1290, ha 35 cv in meno e una elettronica semplificata e sospensioni meno sofisticate, d'altronde per contrastare l'Africa Twin hanno dovuto contenere i costi....si fa per dire... perché costa sempre un botto.

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Beta / Ritorno all'enduro
« il: 18 Luglio 2017, 12:58:22 »
Dopo un "travagliato"  sm444 periodo dove ho valutato le amate free ride, alla fine ho scoperto questa fantastica motoretta che sino ad oggi non avevo mai preso in esame.
Moto maneggevolissima e motore semplicemente fantastico, non gli manca nulla.
Ora è al salone di bellezza per le personalizzazioni del caso.


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Qui si batte la fiacca, prima delle ferie si potrebbe fare un giro per sterrate?
Assietta, Via del Sale, Dordona o simili....chi si aggrega?
Qualche idea alternativa?

145
Enduro stradali / BENELLI TRK 502
« il: 27 Giugno 2017, 16:11:18 »
Qualcuno ha avuto modo di provarla?


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Drive in / GP Assen
« il: 25 Giugno 2017, 14:23:14 »
Era un pezzo che non vedevo un GP così emozionante, bello, bello, bello!!

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Sono a Bordighera in questi giorni con ls GSina, se qualcuno ha voglia di fare un giro....

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Report su uscite nel nord Italia / Un pò di sale
« il: 31 Maggio 2017, 14:47:46 »


Gianni ed io abbiamo deciso di prendere bombarda e bombardella e provare ad assaggiare lo stato della Via del Sale dopo l'inverno.
Il percorso previsto era relativamente breve anche perché, poi ci è stato confermato, in quota c'è ancora la neve in alcuni tratti.
Questa volta cambiamo il punto di attacco, partiamo da Ventimiglia e facciamo asfalto sino a Tende dove prendiamo una stradetta mal messa che, a causa delle radici dei pini, è piena di woops obbligandoci alla guida in piedi.


Inizio della piccola strada presa a Tende




Man mano che si sale l'asfalto si è disintegrato lasciando spazio al pietrame utilizzato come fondo. Sin qui tutto bene poi inizia la sterrata prima a sassi fissi poi sempre più smossi e con qualche gradino. Certamente in nostri mezzi non sono proprio l'ideale per questo percorso però ormai siamo in ballo e balliamo.
Nel punto più difficile, come da copione, incontriamo due vetture da fuoristrada, un Discovery ed una Chevrolet degli anni 70 larga come un bilico che non lasciava spazio alle moto, la pendenza ed i sassi smossi ci hanno messo in difficoltà tant'è che tra spinte e preghiere in armeno antico alla fine ce l'abbiamo fatta.
Percorriamo ancora questa lunga salita e finalmente arriviamo ad una sella dove prendiamo fiato.

























Data la presenza di neve non prendiamo per Limone ma scendiamo verso Casterino/Valle delle Meraviglie.
































Bene, questa prima uscita è fatta, aspettiamo ancora qualche settimana prima di fare il percorso completo.

Grazie al Genoano per la compagnia e, alla prossima!!!

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Vendo / FORCELLE TECH RR
« il: 01 Maggio 2017, 12:05:49 »
Causa cambio moto vendo forcelle TECH RR in perfette condizioni, neanche un segno.
Sono praticamente rodate (4 uscite). Semplicemente eccezionali.
900 €







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Compro / Cerco Montesa Cota 4RT
« il: 20 Aprile 2017, 14:28:01 »
Per un mio amico di Varese cerco una Cota 4RT anche non recente purché in buone condizioni.

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