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Montesa / Test 4Ride 2018
« il: 19 Maggio 2018, 19:50:43 »
La Red Moto srl di Desio, importatore delle moto Montesa (e di altri modelli off road della HONDA, vedi post sulla visita), mi ha consegnato una fiammante 4Ride 2018, moto che anelavo da tempo di poter provare sui terreni nei quali di solito giro con la moto da trial.
La 4Ride è una moto che più di ogni altra mi ha fatto sentire a mio agio in qualsiasi situazione, è poliedrica.
Nel trial il motore Montesa, che in questa versione ha i rapporti al cambio più lunghi rispetto alla Cota 4RT, nei passaggi più impegnativi ti aiuta grazie alla dolcezza “piena” della sua erogazione, non essendo nervosa come alcuni 2T si guida più rilassati, nel pieno spirito motoalpinistico che rappresenta questa moto.
Un discorso particolare per le sospensioni, come taratura di serie la forcella scorre bene come su una trial, è troppo libero il ritorno quindi occorre frenarla con l’apposito registro.
Relativamente al mono l’ho trovato cedevole e sfrenato il ritorno (peso 85 kg+ il vestiario).
Ora proverò ad intervenire sui registri prima della prossima uscita.
Il motore e il telaio, identici alla trial, permettono di fare i passaggi trialistici, occorre tenere presente che in caso di difficoltà, mettere il piede della salvezza potrebbe essere un problema data la presenza della sella che, a moto scarica, è alta 89 cm che si riducono di 3/4 cm dato l'affondamento delle sospensioni.
Se si è allenati, problemi zero, è come avere una trial di vent'anni fa, certo è che se si ha l'allenamento da "ragioniere" e qualche ora sulle spalle di sentieri, gli 81 kg dichiarati si sentono quando si fanno discese impegnative o passaggi particolarmente ostici.
Nell’enduro si possono affrontare tutti i tipi di percorsi a patto di non esagerare con l’andatura perché il passo corto e le sospensioni vanno al limite.
L’enduro hard è il suo pane e qui ci si diverte veramente tanto, poi oggi il motore non ha più come una volta un marcato ritardo alla risposta del gas, è quasi pronto come un 2T e la spinta è sostanziosa e il freno motore è stato ridotto sensibilmente.
Dato l’insieme motore/ciclista/comfort la 4Ride permette di fare anche uscite tipo “Via del Sale” da oltre 200 km.
Nei trasferimenti la sella comoda e il motore 4 tempi permetteno di farli senza patemi ovviamente andando ad andature sui 60/70 km/h che si possono tenere tranquillamente a dispetto di un motore 2T che mal sopporta questo tipo di andature.
Da seduti si possono cambiare le marce senza dover agire con il tacco.
La leva della messa in moto è più lunga rispetto alle prime Cota ed inoltre le sospensioni di maggior escursione portano la pedivella ad una altezza che per i più bassi potrebbe creare delle difficoltà, certo che se mettessero un per motorino d’avviamento sarebbe la ciliegina sulla torta.
L’avviamento, come sempre per questo motore, richiede una sua modalità che, una volta appresa, assicura sempre un pronto avviamento.
Nella guida in piedi, arretrando, i polpacci sentono le fiancatine che si allargano ma non danno fastidio; le larghe pedane ed i comandi sono ben posizionati.
In movimento il manubrio, a mio avviso, è basso e sembra di avere la moto alta dietro, sensazione che viene accentuata dal fatto che il mono essendo sfrenato “spinge” in avanti.
Un manubrio con piega diversa o un paio di cm di riser migliorano sicuramente la situazione.
Il serbatoio ha una capienza di circa 4,4 lt e sotto la sella c’è un vano dove ci sta comodamente una bottiglia da 1,5 lt + alcuni attrezzi. Con sei litri si gira quasi una giornata se poi si mettono nello zaino 2/3 litri si possono fare lunghe escursioni.
In conclusione, una ottima moto, costruita con la consueta qualità Montesa è oggi la più leggera delle Free Ride sul mercato.
Il prezzo per la versione 2018 è di 7.990 € franco concessionario, prezzo importante, però se vi interessa la 4Ride consiglio di andare dai concessionari e di richiedere il modello 2017 che è in promozione.
La differenza tra il 2017 e il 2018 sono la sella che nel modello 2017 è bicolore, gli adesivi e la forma del paramotore, quindi dettagli marginali.
Ecco, come consuetudine alcune foto:
La 4Ride è una moto che più di ogni altra mi ha fatto sentire a mio agio in qualsiasi situazione, è poliedrica.
Nel trial il motore Montesa, che in questa versione ha i rapporti al cambio più lunghi rispetto alla Cota 4RT, nei passaggi più impegnativi ti aiuta grazie alla dolcezza “piena” della sua erogazione, non essendo nervosa come alcuni 2T si guida più rilassati, nel pieno spirito motoalpinistico che rappresenta questa moto.
Un discorso particolare per le sospensioni, come taratura di serie la forcella scorre bene come su una trial, è troppo libero il ritorno quindi occorre frenarla con l’apposito registro.
Relativamente al mono l’ho trovato cedevole e sfrenato il ritorno (peso 85 kg+ il vestiario).
Ora proverò ad intervenire sui registri prima della prossima uscita.
Il motore e il telaio, identici alla trial, permettono di fare i passaggi trialistici, occorre tenere presente che in caso di difficoltà, mettere il piede della salvezza potrebbe essere un problema data la presenza della sella che, a moto scarica, è alta 89 cm che si riducono di 3/4 cm dato l'affondamento delle sospensioni.
Se si è allenati, problemi zero, è come avere una trial di vent'anni fa, certo è che se si ha l'allenamento da "ragioniere" e qualche ora sulle spalle di sentieri, gli 81 kg dichiarati si sentono quando si fanno discese impegnative o passaggi particolarmente ostici.
Nell’enduro si possono affrontare tutti i tipi di percorsi a patto di non esagerare con l’andatura perché il passo corto e le sospensioni vanno al limite.
L’enduro hard è il suo pane e qui ci si diverte veramente tanto, poi oggi il motore non ha più come una volta un marcato ritardo alla risposta del gas, è quasi pronto come un 2T e la spinta è sostanziosa e il freno motore è stato ridotto sensibilmente.
Dato l’insieme motore/ciclista/comfort la 4Ride permette di fare anche uscite tipo “Via del Sale” da oltre 200 km.
Nei trasferimenti la sella comoda e il motore 4 tempi permetteno di farli senza patemi ovviamente andando ad andature sui 60/70 km/h che si possono tenere tranquillamente a dispetto di un motore 2T che mal sopporta questo tipo di andature.
Da seduti si possono cambiare le marce senza dover agire con il tacco.
La leva della messa in moto è più lunga rispetto alle prime Cota ed inoltre le sospensioni di maggior escursione portano la pedivella ad una altezza che per i più bassi potrebbe creare delle difficoltà, certo che se mettessero un per motorino d’avviamento sarebbe la ciliegina sulla torta.
L’avviamento, come sempre per questo motore, richiede una sua modalità che, una volta appresa, assicura sempre un pronto avviamento.
Nella guida in piedi, arretrando, i polpacci sentono le fiancatine che si allargano ma non danno fastidio; le larghe pedane ed i comandi sono ben posizionati.
In movimento il manubrio, a mio avviso, è basso e sembra di avere la moto alta dietro, sensazione che viene accentuata dal fatto che il mono essendo sfrenato “spinge” in avanti.
Un manubrio con piega diversa o un paio di cm di riser migliorano sicuramente la situazione.
Il serbatoio ha una capienza di circa 4,4 lt e sotto la sella c’è un vano dove ci sta comodamente una bottiglia da 1,5 lt + alcuni attrezzi. Con sei litri si gira quasi una giornata se poi si mettono nello zaino 2/3 litri si possono fare lunghe escursioni.
In conclusione, una ottima moto, costruita con la consueta qualità Montesa è oggi la più leggera delle Free Ride sul mercato.
Il prezzo per la versione 2018 è di 7.990 € franco concessionario, prezzo importante, però se vi interessa la 4Ride consiglio di andare dai concessionari e di richiedere il modello 2017 che è in promozione.
La differenza tra il 2017 e il 2018 sono la sella che nel modello 2017 è bicolore, gli adesivi e la forma del paramotore, quindi dettagli marginali.
Ecco, come consuetudine alcune foto: