Una carrellata sui test delle novità enduro, trial e cross di quest'anno
http://www.moto.it/prove/le-prove-di-enduro-motocross-e-trial-di-moto-it-del-2016.html

Forse pochi collegano Leila a questa perla del cinema contemporaneo

https://www.youtube.com/watch?v=a-_2nzER7bI

Dai, hanno cambiato davvero tanto  http://www.performancemag.it/novita-2017-la-nuova-crf450rx-lenduro-honda/
Ora per 15 anni siamo a posto 

Ad Aliverti hanno regalato una cassetta di sangiovese di quello buono e se l'è evidentemente cuicciato tutto. Oppure ha ancora qualche timballo che gli gira per l'intestino. Oddio, a voler forzare un argomento magari trovi anche che ti va dritta e la metti in modo che non si possa dirti di no, ma lui lo fa troppo spesso e la gente s'è scafata. Come sarebbe, Beirer vince in M3 e Nakamoto fa le vendette trasversali col cross? Vi prego!
Honda con Gajser non ha certo programmato un bel nulla, ha avuto un culo formidabile ed al massimo ha investito finalmente in un pilota che è cresciuto bene e si è dimostrato vincente dopo i vari Bobrishev, Nagl e compagnia bella. E, ma lo dico io, per il fatto che KTM ha un posto in prima fila ipotecato da un pilota di primissimo ordine, ma che non può essere più il vincente a raffica di una volta.
Poi Aliverti non dice (probabilmente perché non lo sa) che KTM sta tirando ceffoni da quintale anche in AMA, alla faccia dei Roczen, Seely, ed andando indietro Canard, Barcia.... poi mi fermo perchè prima c'era un Ryan Villopoto che è riuscito a far vincere perfino la Kawasaki.
La Dakar? Walkner, Pryce, Sunderland e Ramirez al posto di Meo non sono Coma e Despres, ma in seconda fila possono contare su giovani aggressivi che crescono pian piano all'ombra del team Redbull. Vedi Przygonski, tanto per dirne uno. Comunque, per Honda è adesso o mai più.
Enduro: non ci fosse stato un certo Mika Ahola, Honda non comparirebbe neppure nella Hall of Fame. Ma era Ahola.
Chiusura di articolo: la cosa più triste di tutte. Due moto da strada e sterrati messi a simboleggiare una rivalità offroad. Usare le CRF450RX e la 450 Rally raggiunge un pubblico troppo limitato e toglie consensi degli inserzionisti?

Allora: tra le varie possibilità prese in considerazione per questi nuovi nati "narcolettici" c'è chi ha deciso di usare le vacanze di Natale per sistemare la banda di squish in maniera canonica, ossia asportando del materiale dal fondo della testa per ridurre l'effetto "Bella addormentata nel bosco".  Senonché:



Et voilà lo scherzetto.
A sinistra la testa di un 2016, a destra quella del 2017. E che ci togli lì? premettiamo che ragiono sempre con quello che avevo in mano quasi ogni giorno un sacco di anni fa.
Indubbiamente, così a guardare senza aver mai provato, in questo modo il lavoro ai bassi è assicurato. Ma è anche vero che probabilmente la vera forza del motore KTM, ossia quello di "tenere" la marcia anche in condizioni impossibili come fosse un grosso 4T, ce lo si può dimenticare: quella testa somiglia in modo incredibile alle teste anni 80. Per cui sarebbe (condizionale, eh!) sospettabile che, scendendo di giri anziché resistere, una scalata di marcia ci porti a una botta di medioalti simile a quella che ultimamente ho imparato a conoscere col GG 250. Andando sistematicamente in crisi e addio superiorità dei motori kappa.
Del quale, pare impossibile, non riesco a trovare una foto della testa "rovesciata" dalla parte della camera di compressione per verificare. Al riguardo ed allargando il tema, un giorno vi chiederò perché in discesa il motore tende a pistonare più di quanto mi aspettassi. Anche se probabilmente mi risponderete "anticipo", cosa che non credo.

E per la SuperDuke ancora niente? Avranno pensato "Famoje fa er Natale in pace"   

Scusatemi se non c'è una moto 

Ti stava accoppando ? E come mai non ci è riuscito?

Perchè l'erba cattiva non muore mai, non lo sai?
L'ho già raccontata qualche volta. ero commissario di percorso, nel 99, non nel 2000 a proposito. Nella speciale su sabbia del Bahia  -allora mondiale- che si teneva a Bibione le dune formatesi grazie alle reti di contenimento (reti da cantiere fissate a montanti di un paio di metri) costituivano un terreno perfetto. Chagin e Pialin, coi 2 Kamaz, fecero lo stesso identico tempo. Il che, a percorso identico e mezzo identico, significa solo che spinsero in fondo il piede e non lo alzarono più fino al traguardo, nessuna variante ammessa, nessuna possibilità di fare la differenza.
comunque davanti a me arrivò un fotografo che si piazzò con un millemila mm appoggiato al montante della rete, che faceva una sorta di paletto in una curva. Il fatto è che come al rallentatore vedo ancora il kamaz che arriva a bomba, le tre facce di granito in cabina, Chagin che pareva un automa, nessuna espressione, nessun movimento facciale. poi la mia mano che si allunga e tira dietro il fotografo mentre il Kamaz dopo un istante porta via il paletto e se lo maciulla tra le ruote. Tutto qua.