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Topics - katanaman

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Report su uscite nel nord Italia / Rabagnolo Vips
« il: 12 Dicembre 2010, 12:20:53 »
Come regalo di compleanno, Manuela mi ha lasciato il sabato mattina libero per testare la nuova Cota con gli amici Betisti di Tarcento, un gruppo talebano di fan della casa di Rignano, che da integralisti non sopportano le motocaprette di altre marche.
Oggi andiamo a cercare vecchie 'zonette', così le han definite i maledetti.
Sono bravi, ma maledetti perchè riescono sempre a trovare quella curvetta in contropendenza, quel sasso nascosto, quella radice viscida, quella salita scivolosa che ti mette in crisi e apprensione e il più delle volte, rotoli giù.



A me succede sovente, ma il fango e la fatica non mi fanno paura e ...mi adeguo alla sofferenza.

La location è molto suggestiva, il rio Rabagnolo, nella sua parte meridionale, un ambientazione che oggi ricorda un pò la Scottish, nei suoi passaggi umidi.


E poi il bosco, sempre ad accompagnarci in salita, discesa e ...sudore.

Il clima non aiuta a scaldarsi, ma le foglie gelate dalla rugiada nascondono una insidiosa fanghiglia che si attacca ai tasselli delle gomme e allora, trazione addio.


Quando si riesce a salire dopo la curvetta si trova l'amico un pò piantato e se non si è pronti a deviare, ecco due caproni che spingono assieme.
Io che non sono fenomeno, sovente faccio il muflone, anche perchè il mezzo 'pesante' chiude la colonna arrampicatrice.
Come al solito dopo un pò Cristian disegna un pò di zone e ci obbliga a migliorare la tecnica.

Eccolo, così se lo vedete in giro, state alla larga, ama le curvette strette in contropendenza sul baratro.....
Lui ha una capacità di trovare linee strettissime e quindi, alza oltremodo l'asticella.


Noi da bravi apprendisti lo seguiamo e solitamente, smadonniamo quando lo sterzo decide inopinatamente di chiudersi.
Pazienza, ci vuole costanza in questo sport, e determinazione.


Ci fosse anche la manetta, Toni, Adam e Jeroni potrebbero tremare, ma........lasciamo perdere.

Aldo studia il budello creato dal suo pargolo.

Montesa a riposo.

Gruppo compatto al saluto.


Cristian in discesa.

Aldo, gran caricatore di posteriore. Dopo i 50 ci vuole esperienza.

Mandi Gianluca

PS dimenticavo, tutto ok coi talebani, gli è piaciuta un sacco la moto pesante, anche se loro rimangono sulle loro cavallette vita natural durante.....

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Report su uscite nel nord Italia / Cota inaugurata, evviva!
« il: 03 Dicembre 2010, 17:56:27 »
Nonostante un tempo da lupi e una forte quantità di umidità latente, non potevo lasciar passare ancora molto tempo prima di portare la nuova cavalla a vedere i luoghi in cui si è trasferita.
Lasciato il caminetto acceso, scendo verso il garage in cerca d'avventura.
Vengo subito accontentato....
Non mi sono ancora riparametrato sull'avviamento del 4 tempi e rimpiango ancora la leva mancina della Beta, ma dopo qualche ..bip... finalmente il piccolo giapponese decide di partire sornione.
Lo  lascio scaldare e lo mando.....da qualche parte e parto.
Devo aprofittare del silenzio venatorio e andare a riaprire qualche sentierino che i simpatici cacciatori hanno pensato bene di bloccare con dei rami.
Sono proprio dei simpaticoni, oltre ai rami hanno messo nel mezzo anche un grosso bidone di lamiera, loro si che amano la natura e la proteggono dallo scempio creato da noi motorizzati. Ma questo è territorio particolare, se verrete a trovarmi vi farò conoscere Montenars e i famigerati montei.
Devo dire che ho scelto la giornata peggiore per approcciarmi a un nuovo mezzo a motore arrampichevole.



C'è uno strato ghiacciato che copre il viscido manto di fango e foglie umide, roba da tacto de gas.
Beh, arrancando e cercando di capire che rapporto utilizzare continuo l'ascesa.

La moto mi piace, anche se non sono ancora in sintonia.


Vabbè, per apparire bisogna pur soffrire.

White Cota.

Finito il bosco basso, entriamo nella zona delle conifere, qui la neve è in maggior quantità e ha ammantato tutti i rami, pare quasi di essere in Superman, nella caverna al Polo Nord.




Sotto la nebbia copre come una morbida coperta i miei paesani, chissà cosa pensano di certi pazzi che con questo tempo si infilano su per sentieri.

Ma io son un pò ab...normal, indi lascio che parlino.
Ed ecco il nostro eroe, intirizzito ma ancora vivo, anche se pare quasi abbia una paresi. La vecchiaia......


Ci vediamo con nuove avventure a 4 tempi, mi spiace Valchisun, non arrabbiarti se anche io sono passato al lato oscuro del trial-motoalpinismo.

Mandi mandi.

PS scusate la qualità deòòe foto, ma oggi il cellulare era il massimo obiettivo.

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Report su uscite nel nord Italia / Trial Day novembre
« il: 15 Novembre 2010, 15:50:09 »
Ogni tot di tempo non sappiamo cosa fare e allora ci viene l'idea di organizzare un ritrovo-garetta-show clownesco per mettere insieme appassionati di trial nuove, vecchie e arrugginite per passare qualche ora sui percorsi che abitualmente frequentiamo.
Ecco allora che ci mettiamo di buona lena per creare delle 'zonette' di varie tipologie per avvicinare e non far allontanare adepti da queste strane moto senza sella e con volonterosa propensione al salto della cavalletta.
Purtroppo per voi non ho fatto foto, per vedere qualcosa vi allego il link al sito del motoclub, per farvi un'idea della competitività di tal manifestazione culinarsportiva.
http://www.associazionemotociclisticafriulana.com/-_trial_day_14_novermbre_2010
Solitamente l'argilla di questo territorio fa tribolare anche il mese di luglio dopo due mesi di asciutto, con le foglie cadute per linverno imminente e le copiose precipitazioni delle ultime settimane potete solo immaginare l'inferno che si è creato dopo le prime scivolate.
Abbiamo avuto la fortuna di avere la partecipazione di piloti del Triveneto di trial e devo dire che vedere in azione gente preparata tecnicamente, dà la possibilità di imparare sempre qualcosa, anche se certi numeri sono fuori portata per gente 'comune'.
Lo spirito però è quello di riunirsi, stare insieme in compagnia, condividere e magari riuscire a trovare un intesa per proporre alle amministrazioni la possibilità di creare ambienti in cui poter vivere serenamente la nostra voglia di stare nella natura anche in compagnia di un mezzo a motore, senza per questo essere sempre visto come un 'furfante'.
Un saluto a tutti e un arrivederci, nel fango.
Mandi Gianluca. :character0029:

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Comunicazioni / Avviso a Friulani e limitrofi del forum.
« il: 21 Ottobre 2010, 07:50:46 »
Domenica 24 ottobre, a partire dalle ore 10 in località Col Roncon, sulle colline tra Fagagna e San Daniele si terrà un raduno moto fuoristrada d'epoca con giro enduristico di 15 km tra le colline e prove di abilità in fettucciato.
Abbinata una gara di 4 ore endurance a coppie per moto moderne.
Se siete in zona, io sarò lì tutto il giorno a sbandierare.
Mandi.

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Basta un'oretta, talvolta, per ritrovarsi nella natura più rigogliosa e silenziosa, e dimenticare una brutta giornata.






Ecco allora che vi porto con me in un posto in cui da 'piccoli' si andava a fare il bagno d'estate.
Era festa ogni pomeriggio, si rischiava l'osso del collo, ma si sorrideva e se qualcuno non voleva entrare nelle gelide acque, prima o poi, ci cadeva dentro.
Ora l'acqua non è più così 'sana', il paese a monte ha il depuratore malridotto e 'scarica' tutto quel che passa.
I giovani preferiscono la playstation e.......gli sport dei 'genitori'.
Chissà, forse andare in questi posti ci mantiene giovani.


Beh, ringrazio la Betina che mi ha accompagnato.





PS messaggio per i trialisti puri: lo so, i paramani su una trial fanno ca.....re, ma che volete, io sono un dilettante, e ci tengo alla 626.

Mandi Gian.

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Report su uscite nel nord Italia / A passeggio qua e là
« il: 13 Ottobre 2010, 09:09:36 »
Ora che gli eroi della caccia solcano i boschi bisogna fare molta attenzione.
E allora i momenti in cui liberare la mente nel bosco vanno un pò mediati con le 'necessità' di altri, ecco allora che lunedì arriva alla bisogna.
Era un pò che la Scorpa mi chiedeva di uscire, ma ultimamente non resisto al fascino della Betina e allora...


Ma torniamo a noi, oggi esploriamo un pò di Taglia.......Mento, a nord, verso i carnici territori.



Percorso scorrevole e poco tecnico, con qualche sasso s mettere un pò di sale alla salita, ma in generale relax e pace.
Finchè non decido di affrontare un sentierino che avevo già adocchiato passando di qui con il DR.

Con la pocosmilza gialla non mi ero addentrato perchè preferivo evitare di fare pesi e contorsioni, ma la francese, nonostante sia alquanto particolare, ti invoglia a testare le sue capacità dove altre ti invitano a 'girare'.
Ci sono ancora troppi rami e fronde e allora con un pò i graffi in visu arrivo alla fine con ancora una parte da esplorare.
La prossima volta vengo con la ballerina.


Continuo verso nord, ho visto una sterrata che promette panorami e infatti, l'istinto è premiato.
Anche questa è una sterrata abbastanza semplice, con buona pendenza e qualche scalino creato dalle pioggie friulesi, sempre copiose e insistenti.
In cima comunque è uno spettacolo per occhi e cuore.


A un passo dal baratro fermo la motina, contenta di essere qui, si è dimenticata della gelosia verso sua cugina di Rignano, meglio così.....






Si allungano le ombre, del resto le giornate si accorciano, il rientro si propina.
Laggiù il Festa col S.Simeone


Un'ultima pausa ad 'ascoltare' l'acqua e la sua voce silente, che affoga i suoni della civiltà e ci ricorda che la natura va sempre rispettata, anche se l'ominide non se ne ricorda sempre.





E qui mi ricollego per la brutta notizia che ho da darvi, pare che per il famoso giro in maglia rosa, le amministrazioni evolute della Carnia abbiano deciso di asfaltare (certo con bitume ecologico, però), anche la famosa Panoramica delle Vette.
Chissà se questo è progresso.

E noi continuiamo a essere Billy the Kid, mah?

Mandi Gian.

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Fotografia / Passeggero su T-Ride
« il: 25 Settembre 2010, 13:53:40 »

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Report su uscite nel nord Italia / Via Salata 2010
« il: 24 Settembre 2010, 18:10:34 »
Con ritardo colpevole eccomi qua a postare qualche pensiero riguardante l'incontro mototrip-motoalpinistico dello scorso week-end.
Il meteo ha cercato di mettere incertezza nei partecipanti, ma alla fine l'avventura è partita e si è svolta alla 'grande'.
Per noi che partiamo da Udine la Via del Sale non è proprio dietro l'angolo, 1300 chilometri di macchina tra andata e ritorno, ma gli splendidi scenari, la compagnia, le 'guide' locali ci hanno fatto dimenticare le ore di trasferimento tra camion e cantieri autostradali.
Arrivati a destinazione grosse nuvole si stagliano sulle alpi al confine francese, preoccupanti.
Ma il buon Bert ci rassicura: "Qui non piove mai!"
Evviva.
Comunque il programma si modifica, data la possibilità di pioggia sabatina.
Ecco allora la proposta, giro locale al sabato e alla domenica gita sociale sulle dissestate strade in quota della Salt Road.

Sabato mattina partenza in un clima umido, infatti la guida locale rosso-blu voleva quasi dare forfait.
Si vede che la vecchiaia fa brutti scherzi.

Alla partenza il mio compare di viaggio, il Maximiliano, è preoccupato, Bert è partito con la Cota e pare che Gianni lo segua a ruota nella scelta del mezzo.




Ci sarà da spingere per i turisti dell'est coi loro mezzi enduristici, su queste strette stradine.
Vabbè, avanti all'avventura.
Iniziamo pian piano e poi saliamo sempre più, verso la vetta, e osserviamo lontano le casette francesi, mentre di qua il mare fa capolino tra nebbie e nuvole.
Uno spettacolo!




E avanti fino al pranzo, quando il nostro accompagnatore più posato ci lascia per impegni inderogabili e ci lascia nelle mani del 'pazzo' rosso-blu vestito che decide di passare in luoghi umidoimpervi.



Strano, qui è sempre asciutto, ma le pietre umide sono una saponetta.
Qui ci venivo con l'Alp, dice lui.....
E io lo guardo e penso "Squilibrato, con quell'ammasso di ferro e plastica anni 80".
E passano le ore e i sentieri si susseguono.
Sassi, radici strappi, odor di sottobosco, rose canine spuntano qua e là.
E giù il mare si congiunge col cielo a formare un tutt'uno, che noi abbiamo la fortuna di ammirare da quassù.




Poi il WR ci abbandona, la candela non c'è più e allora via a casa.
Domani è un altro giorno, ci aspetta una long way up and down.

Domenica Max non vuol partire per la Via Salata, dice che il giro di sabato gli è bastato e vuole stare a dormire.
Devo minacciarlo con le cattive.
Tanta strada per poi fermarsi a dormire.
Alla fine la spunto, ma siamo in ritardo e quindi dobbiamo abortire la prima parte di sterrati onde evitare di arrivare tardi all'appuntamento in Melosa con i 'giovani varesotti'.
Via di asfalto, e anche oggi la guida genoana tiene medie da stradale su questi toboga bitumati.
Io penso che non può fare così, chi lo sente il Max poi, quando si lamenta perchè ha consumato troppa mixela?
Vabbè, speriamo che si tranquillizzi.
Dopo l'incontro via a salire e scendere.
Iniziano i primi sterrati, i camosci, cambia la vegetazione.


Siamo in alto e continuiamo a salire.


Chilometri e chilometri di sassi si susseguono sotto le nostre ruote.
Che spettacolo.



Non c'è troppo traffico, non si leva tanta polvere.



E quell'altro voleva stare a dormire......



Continuiamo in un susseguirsi di panorami, asfalti e sterrati, sassi piantati e terra smossa. Il paradiso di chi ama la montagna, il dislivello, l'essere con noi stessi mentre ci confrontiamo con una natura tanto splendida quanto forte e pericolosa, se non viene rispettata.
Volare giù di qua non deve essere piacevole, perciò ci vuole concentrazione continua.Però questa attenzione viene ripagata da un sorriso che riempie il cuore.

T-Ride in cima al mondo.......




Pausa, foto, chiacchierata, battuta, confronto, manutenzione, pranzo.... I momenti insieme si susseguone ed è già tardi, bisogna aumentare il passo perchè le giornate si accorciano.
Dopo curve e sassi eccoci di nuovo alla Melosa, lasciamo i nostri compagni lombardi e rientriamo a valle, derapando tra i tornanti.
Ecco il mare, eccoci a casa di chi ci ha gentilmente ospitato.
Stanchi e impolverati carichiamo i cavalli in carrozza e via verso le strade del rientro.
Il buio ci accompagna e ci porta nei luoghi lasciati solo pochi giorni prima.
Nel cuore ci rimane la gioia di una splendida esperienza.
E nuovi amici che speriamo di riincontrare presto.

Un grazie a Bert e Gianni per accoglienza e gentilezza e per averci sopportati e accompagnati in tanti splendidi posti.
Grazie anche a Claudio,Luca e Zio Giò, per la compagnia e la simpatia.
Sembrava quasi che fossimo un gruppo che si conosceva da tempo, anche se ci eravamo appena visti.

Mandi e alla prossima.
 

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Fotografia / Parcheggio ......umido
« il: 21 Settembre 2010, 10:14:11 »

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Presentazioni / Mandi
« il: 20 Settembre 2010, 14:40:28 »
 ^-^ Mandi a tutti dal far east del Friuli, da un apprendista scopritore di luoghi in cui rilassare la mente facendo del 'sano' motoalpinismo.
Sperando un giorno di riuscire a uscire dall'ombra in cui ci dobbiamo nascondere per divieti e leggi repressive, per poter esprimere il nostro amore per la montagna senza passare per delinquenti motorizzati.....

E speriamo di vederci spesso su sentieri e mulattiere in cerca della 'cima perfetta'.

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