...secondo me la difficoltà e la fatica dipendono solamente dal tipo di percorso 

tutto il resto sono pippe 

Citazione da: gianga - 30 Dicembre 2013, 16:37:35

Mi pare di aver capito che con la moto da trial vi stancate.
Il motore è parte integrante di una moto e determina più di altre cose il grado di fatica necessario alla conduzione.
Con un 300 ad ogni accelerata bisogna tenersi forte per non restare indietro, e tenersi forte significa stancarsi. Questo vale soprattutto per la moto da trial dove si stà in piedi, con un'enduro ci pensa l'attrito tra sella e sedere a contrastare la spinta della moto.
Quasi lo stesso problema ce l'ha il 4t che è stancante per via del freno motore che ad ogni chiusura del gas vi spinge contro il manubrio.
Con un 300 avete una moto che costantemente vi vuole schizzare via da sotto i piedi, dovete combattere per non farla sgommare, impennare e ribaltare ad ogni accelerata. Per non contare la pressione psicologica di chi ha paura di essere disarcionato da un momento all'altro.
Moltiplicate questo sforzo aggiuntivo per 10000 accelerate ad uscita e vi renderete conto che con una moto che accelera meno vi ridurreste meno stanchi.

Scusami ma quali moto 300 cc hai provato?
La mia 300 è di una dolcezza disarmante, il problema è tenere la moto quando inizi a ballare tra sassi smossi, gradini e quant'altro.
La cilindrata maggiore aiuta anche sul viscido perchè tiene bene anche rapporti lunghi, certo che se provi la 300 di qualche pilotone allora è un discorso diverso

Citazione da: alex - 30 Dicembre 2013, 13:17:05

No, è una cosa di età  

E adesso si vede che hai superato anche quell'età per la moto da trial 

Hai centrato il problema!

La stessa cosa sta avvenendo a me.
Si perchè alla nostra età utilizzare le moto da trial non è uno scherzo perchè questo tipo di moto richiedono più di tutte le altre una certa preparazione fisica, con le enduro bene o male te la cavi sempre se non vai a cercarti l'impestato.
Con le trial se fai percorsi scorrevoli è una rottura di scatole e se cominci a fare le cose divertenti dopo alcune decine di metri si segna il passo e il fiatone ti stronca, mancano le forze e si comincia ad avere paura data l'insicurezza determinata dalla mancanza di forza nelle braccia e nelle gambe.
Fin che uscivo tutti i week end i problemi sono stati inesistenti a meno di percorsi durissimi, mentre da un paio di anni le mie uscite sono diminuite drasticamente al punto che la preparazione fisica è nulla e quindi qualsiasi uscita diventa una sofferenza e non un divertimento.
A 20/30 anni questa mancanza di fisico è già più tollerata anche se è comunque determinante per il divertimento ma dopo i 50 o sei allenato o i tempi di recupero diventano lunghi e non compatibili con quelli dei tuoi amici di escursione.
Quindi poche balle Sergio, diciamo che un'era è finita....però sono convinto che si troveranno sicuramente altri interessi che daranno lo stesso delle soddisfazioni.
La vita è questa e pretendere di essere sempre uguali è cosa effimera, meglio sapersi adeguare agli eventi.
Per ora la bici non la prendo in considerazione anche se la bipa mi incuriosisce  preferisco piuttosto una moto da free ride.