Mi ricordo di una gare degli assoluti d'Italia di motocross a Valmanera d'Asti di almeno una decina di anni fa', con le prime Honda Crf 450, aveva una potenza devastante, anche i piloti ufficiali dopo pochi giri erano bolliti, troppa trazione sul duro, mi sembra che i 250 girassero perfino con i tempi piu' bassi

Pure adesso al mondiale e nel national AMA i 250 girano piu' bassi spesso e volentieri.

Parlavo di "moto facile" per l'utenza del regionale di motocross e del pilota che va' in pista solo per divertimento, per fare enduro invece rimarra' una bestia grama lo stesso!Comunque la tendenza, gia' iniziata dalla Yamaha con la Yz con il motore "girato", oppure la nuova Wr 450 con il telaio della Yz 250 F, o anche la Ktm con il Sx 350, e' quella di proporre delle moto easy ala portata anche di chi non si allena adeguatamente ma vuole ancora fare del fuoristrada in pista e non!Molti crossisti della domenica continuano a girare e a divertirsi con le Yamaha Yz e le Ktm Sx a due tempi, a Baldissero e' sempre pieno di moto da cross a due tempi, ci sara' un motivo, no?

Analisi corretta, a paragone. In effetti rispetto alle altre cross 450 Honda e'da anni piu' "friendly" (ma non e'sempre stato cosi'..).

I 450 li hanno resi piu' fruibili tutte le case, perche' il campione le sfrutta, ma per la maggior parte degli altri e' troppa roba, come dice giustamente @Alex.

Qualche altra precisazione forse va fatta, per esempio la YZ col motore girato e' tutt'altro che amichevole, meglio la versione precedente da questo punto di vista.

Il K 350 e'ovviamente piu' leggero e non ha la botta del 450, pero' se ci vuoi combattere con i quattroemmezzo devi essere allenato perche' per farla andare devi tenerla su di giri quasi quanto un 250.

Il due tempi sicuramente per peso ed inerzie stanca meno, a me piace parecchio, anche li' pero' devi farla correre rispetto al 450 che ha piu' coppia e ti tira fuori anche con un filo di gas.

L'enduro e' un altro capitolo ancora..

Azz. Che bello! 

Così dovrebbe. Quel che mi rompe è che ci fanno pagare i nostri giocattoli come un utilitaria, ma ci montano delle sospensioni "economiche" su cui devi sempre spendere soldi, perché per qualità dei materiali e possibilità di personalizzazione non sono mai all'altezza.

Do il mio contributo.

Doverosa premessa, la moto va sempre guidata e da sola non va. 

La mia forcella era già "preparata" e personalizzata dal sospensionista, "rifatta" un mese fa.

Ho passato una giornata da Guido Sala inventore e costruttore delle DYVA che e' persona "particolare" ma squisita (panino a pranzo a cura della mamma.. )  innamorata del suo prodotto e meticolosa nel lavoro a cui ho potuto assistere in ogni istante, compresa prova sul campo a fine lavoro, con personalizzazione in diretta.

Rispetto a prima diciamo che la classica coperta corta non c'è. Ovvero la puoi tenere sostenuta e perciò avere maggiore sicurezza e direzionalità, senza avere un idraulica troppo dura che poi fai fatica a far lavorare e se non sei perfettamente dritto sul sasso, ti scarta di lato con relativo spaghetto, se non di peggio. 

Infatti sabato endurando ho preso un paio di sassi piantati in queste condizioni, tra cui uno in discesa veloce, per cui ho detto: "ahia, ci siamo", invece si è mossa, ma non l'ho persa..e il mio fisico provato,  ha ringraziato. Questo per me è un vantaggio importante, maggiore  sicurezza.

Domenica sono andato a Vercelli in pista da cross e qui sono rimasto piacevolmente sorpreso del fatto di non avere dovuto indurire, cosa che di solito tocca, causa soprattutto i salti.
Invece non ho toccato niente, magari avrei potuto affinare, ma lei ha lavorato comunque sufficientemente bene. Il che per un pilota (io non più) vuol dire passare dalla linea tosta al fettucciato mantenendo buone prestazioni senza toccare niente.

Altra cosa positiva, qui puoi regolare l'idraulica come al solito, ma anche il sostegno, senza dovere aprire la forcella e cambiare lamelle o molle (nei limiti), solo con una chiave da 17. Non è poco..

Difetti? In quel poco, mi sembra che sulla sollecitazione secca veloce mi picchi un po' sulle braccia, ma è giusto dire che sono appena rodate e non ho ancora toccato un click. Vedremo più avanti.

Altro problema (ma la forcella non c'enta..) è che lavorando meglio davanti, adesso sento di più i limiti del mono..

Per dittatori cinesi. 

E' un uomo e soprattutto un medico fuori dagli schemi, ancorche' bravissimo.

Ho avuto la fortuna di conoscerlo e pur in pochi minuti ho percepito la persona.Correvo in velocita' su pista allora, e mi ero fratturato lo scafoide la settimana prima.
Mi presentai lo stesso alla prima gara a Misano e fui fortunato, in quanto correvamo insieme ad una prova dell'europeo (in 125 primo"aspar" Martinez e secondo..proprio lui, VR46, giovanissimo!) per cui c'era la Clinica Mobile.

Volendo provarle tutte per gareggiare, mi presentai da loro con la mia mano scassata e..sorpresa, c'era proprio lui!

Mi chiese se volevo correre..e poi si volto' a guardare da un altra parte per non influenzarmi!

Io dissi di si', che ci tenevo proprio e allora lui torno' a guardarmi e dette ordine di farmi una fasciatura semi rigida che mi mise in condizione di correre..

Mi sbagliero' ma la sensazione fu che lui faceva cosi' con tutti i piloti, da me che ero nessuno, al campione del mondo. Li rispettava, loro e la loro volonta', mettendoli in condizione di vivere la loro passione.