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Post - Bikerider

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Filmati e foto / Re: Supercross U.S.A. 2013
« il: 13 Gennaio 2013, 18:56:44 »
come sai, nel cross conta molto la testa. E dietro al numero 7 ce n'è sempre stata pochina...

Molto vero.

E' sempre apparso come un Maradona delle due ruote, cioè grande talento ma scelte pubbliche e private discutibili.

Qui in più c'è l'aggravante degli infortuni. Non ha mai avuto la testa (ancora Lei..) per gestirsi come un Reed o Carmichael, solo manetta e conseguenti grandissime "mine".

E quelle alla lunga lasciano il segno..anche nella psiche.

4607
Filmati e foto / Re: Supercross U.S.A. 2013
« il: 13 Gennaio 2013, 17:49:20 »
Stewart non pervenuto anche questa volta..

Pare che l'uomo più veloce del mondo abbia abdicato definitivamente.

In my opinion, in sx potrà vincere ancora qualche gara in giornata favorevole, ma per il campionato è definitivamente out.

4608
A vederla in azione sembra assai morbida di sospensioni. Buono per il comfort, ma per il controllo.. :SAD:

Insomma, mi rafforzo ancora di più nell'idea che la direzione sia marcatamente turistico stradale, a palese inseguimento della GS.

Poi, da guardare un filmato a guidarla ce ne passa, ovviamente.

4609
Presentazioni / Re: Saluti a tuttti!
« il: 13 Gennaio 2013, 10:56:37 »
Benvenuto.

Sul K 200 sono d'accordo con Lamberto.

Ha appena preso il M.Y. 2013 un amico provenendo da un 250 M.Y. 2011. Non l'ho ancora provato ma abbiamo già fatto un uscita insieme (sul difficile e con fondo asciutto) e nel confronto mi dice  godere di maggiore maneggevolezza e minore inerzia,  ma di sentire un po' la mancanza di spinta nelle salite lunghe e ripide e della "botta" di potenza nel superare l'ostacolo improvviso.

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Altre marche / Re: La Yamaha ritorna al trial?
« il: 11 Gennaio 2013, 12:17:38 »
be' la prima moto con il deltabox è stata la yamaha tyz, peccato costasse il doppio della beta uscita sei mesi dopo...

Quello a cui alludevo è che nei disegni il serbatoio è il o nel telaio stesso. Non mi intendo molto di moto da trial ma mi sembra che Beta sia così, ovvero telaio che fa da serbatoio, invece la tyz avesse comunque un serbatoio separato dal telaio.

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Altre marche / Re: La Yamaha ritorna al trial?
« il: 10 Gennaio 2013, 19:13:04 »
Mha mi sembra un semplice fotomontaggio ma la realtà sarebbe molto diversa ovviamente anche perchè mi pare che ci siano soluzioni un po' assurde tipo il serbatoio laterale che in caso di caduta si daneggerebbe subito....

Mi par di capire che il serbatoio è il telaio stesso..niente di nuovo, se penso a Beta e altre realizzazioni.

E poi sta cosa dell' overboost conseguente al movimento ammortizzante.. :SAD: mi pare più una roba da fumetto manga.

A me sembra niente più che un esercizio stilistico.

4612
i giornalieri li vendi sul sito de consorzio.
bonifico, paypal... non importa.
paghi e ti stampi la ricevuta.
se ti fermano la tiri fuori.


Mi è capitato di usufruire facendo enduro di un "giornaliero" per percorsi autorizzati, previo pagamento di una quota accettabile che tra l'altro è dimezzata per i residenti, cosa propedeutica a discriminare in senso positivo i locali.
Viene rilasciato cartellino con indicazione della data da ufficio comunale/turistico preposto, che va apposto visibilmente sul portanumero anteriore.
Forse in questo caso il rilascio fisico viene preferito a quello "elettronico" per delle motivazioni ragionate, credo comunque che quello che proponi possa essere alternativo, come già avviene per alcune stazioni sciistiche, ferma l'esposizione del "tagliando" che dovrebbe avere la data ben visibile per consentire un facile controllo anche visivo da parte di chiunque della liceità del conduttore.

Di @Dani capisco le motivazioni e in parte le condivido, tanto che ritengo ci siano alcune situazioni delicate in cui più che i locali non si può veramente fare accedere, perché non sopportano proprio orograficamente e per tolleranza da parte dei residenti e limitrofi una numerica di utilizzatori oltre quella locale, purché scarsa. Come succede a dei siti turistici a "numero limitato" come addirittura la stessa Venezia è diventata.
Fuor di polemica però ritengo che ci siano delle pecche importanti nel principio di esclusiva territoriale che enuncia. Così d'acchito mi viene di dire che la discriminante più logica sarebbe quella comportamentale e non geografica; sono sicuro che varrebbe di più un forestiero educato e silenzioso di un locale meno virtuoso. Inoltre, quale è il limite territoriale e chi lo decide? Salvo luoghi specifici (esempio la tal mulattiera) non stiamo parlando di una pista da cross, che occupa uno spazio ristretto e ben definito, ma di percorsi che in un giorno possono farci coprire più di 100 km. Per cui come dicevo, chi decide chi e da dove? E' da intendersi locale uno del Comune? della Provincia? E se voglio invitare un amico o un parente, ho diritto solo perché lui ha un legame con me che abito lì?
Si rischia (come in tanti altri settori della vita italiana succede) che si acquisiscano dei privilegi arrogandoseli per mancanza di regolamentazione, che ripeto @Dani, non volermene, è esattamente la situazione che descrivi, almeno in termini formali.
Poi capisco bene che ti riferisci a una realtà di equilibri raggiunti con i residenti che vanno preservati,  pena, l'impossibilità di girare.

Io di natura sono un animo libero, refrattario alle regolamentazioni e alle imposizioni, fautore della autoregolamentazione basata su buon senso ed educazione, però mi trovo contro il mio desiderio a constatare che forse occorre regolamentare l'attività al fine di salvaguardare i diritti, scopo per cui sono nate le Regole/Leggi. Attenzione, intendo proprio preservare i diritti, non negarli.

E intendo i diritti di tutti, non quelli particolari, cioè:

I diritti dei residenti. Che vedano regolamentata in termini di numeri e spazi la "circolazione", a tutela dei luoghi e perché no, delle persone.
I diritti dei locali. Che vedano acquisita per regolamento la facoltà di percorrere i propri territori in moto, non per "gentile concessione"dei      residenti.
I diritti dei non locali. Che vedano regolamentata, ma possibile, la facoltà di percorrere quei territori senza vedersela negata da interessi personali.

So bene che non godiamo di buona pubblicità perché ritenuti inquinatori, fracassoni, pericolosi e devastatori dell'ambiente. Ma le opinioni non fanno il Diritto e sapete quanto me che non siamo il male del mondo.

Vorrei finire con una piccola provocazione: vivo in una città inquinata, col livello di qualità della vita in costante calo, causa anche l'inquinamento dell'aria e acustico e il traffico congestionato. I fattori negativi enunciati sono causati per il 60/70% da cittadini provenienti da fuori del mio Comune e i costi ricadono quasi solo su noi locali (dalla salute, al ripristino delle strade, al recupero dei monumenti deturpati dai fattori inquinanti etc.).

Cosa ne pensate se decidiamo di chiudere l'accesso ai non residenti e limitare la circolazione a noi locali...?




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Filmati e foto / Re: Tutto pronto per la partenza della Dakar
« il: 09 Gennaio 2013, 23:17:54 »
sta bastonando un bel po' di maschietti!  :OK:
Però secondo me quella il pisello ce l'ha...  :arar:

Le palle di sicuro.  :arar:

4614
Filmati e foto / Re: Oggi le comiche!
« il: 09 Gennaio 2013, 23:16:29 »
mi vuria: fam foem frech e fastidi!
devo però trovare lo spelling giusto!
 :57:

fam fum frech e fastidi

Trad. io vorrei: fame, fumo, freddo e fastidio.

Kermit!  :96:  :arar:





4615
Ognuno ha una filosofia sua propria, e dal momento che queste valgono tutte in modo uguale nessuna è quella sbagliata. Semmai c'è un distinguo che può essere comportamentale, di approccio alla disciplina (motoristica) e di convenienza/rispetto generale cui si è o non si è sensibili, che dovrebbe essere, quello si, un principio comune ma non è detto che tutti lo rispettino. Un po' come dire che chi butta una carta a terra è un fetente: magari di sbagliato fa solo quello... non si tratta di essere ecologisti, si tratta solo di essere consapevoli che alla lunga, da quel che facciamo otterremo qualcosa, in una direzione giusta per tutti, in un'altra penalizzante per una categoria intera.
Diciamo che qui nel forum preferiamo l'approccio rispettoso quanto più è possibile, e sta a ciascuno di noi usare un proprio metro. il commento generalizzante non è necessario postarlo, se non si è d'accordo. basta non leggere, ci sono tante altre discussioni.
L'unica azione di sensibilità possibile, è quella di evitare di diffondere le gesta da duri e puri "alla soloenduro", ma anche questa è una richiesta e non un obbligo.  :OK:




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Moto d'epoca / Re: Omobono Tenni
« il: 09 Gennaio 2013, 22:44:55 »
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Omobono Tenni

« Mi ritirerò solo quando avrò trovato uno più veloce di me. »
Tommaso Omobono Tenni (Tirano, 28 luglio 1905 – Bremgarten bei Bern, 1º luglio 1948) è stato un pilota motociclistico italiano, soprannominato anche The Black Devil.
Biografia

Si trasferì con la sua famiglia nel 1920, quando aveva solo 15 anni, a Treviso. Qui iniziò un periodo di apprendistato in un negozio di motociclette. A 19 anni aprì il suo negozio di moto e iniziò la sua carriera da motociclista. Vinse la sua prima gara a Postumia il 24 maggio 1924 con una G.D. 125 e da questa data collezionò una serie incredibile di vittorie e record sul giro.
Entrò in Moto Guzzi nel 1933 e la sua prima gara con la Casa di Mandello fu il “Trofeo della Velocità” a Roma sul circuito Littorio con la Bicilindrica 500 dove fece una tremenda caduta a 180 km/h; si rialzò, ma un guasto alla Moto gli impedì di ripartire.
Poi vittorie e giri veloci: Verona, Pesaro, Treviso, Gran Premio d’Italia, Pescara, Circuito della Maddalena, la Milano-Roma-Napoli, Berna, Taranto.
Vinse il campionato italiano classe 500 con la Moto Guzzi negli anni 1934 e 1935
La sua vittoria più celebre fu al Tourist Trophy del 1937 sull’Isola di Man su una Moto Guzzi 250, diventando il primo motociclista non Inglese a vincere quella che all'epoca era la gara più famosa al Mondo. Era la seconda volta che ci provava e la Stampa Inglese lo aveva accolto con un titolo “l’Uomo che viene dalla terra dei Cesari”. Dopo aver preso la testa della corsa, cadde al termine del primo giro, perdendo la prima posizione e 35 secondi. Lanciatosi in una rimonta forsennata, chiudendo il 4º giro con 29’8”, riconquistò il comando, ma al settimo e ultimo giro si dovette fermare per cambiare una candela. Nonostante tutto inflisse più di mezzo minuto al secondo arrivato, il campione inglese Stanley Woods, e 4 minuti e ½ al terzo. Chiuderà in 3h32m6sec alla media di 74 miglia ora (poco più di 120 km/h). Nello stesso anno, con la vittoria nel Gran Premio motociclistico di Svizzera, conquista il titolo di Campione d'Europa nella classe 250.
Si fece notare anche nelle corse automobilistiche, partecipando a varie competizioni tra le quali la Mille Miglia del 1936 che vinse nella sua categoria su una Maserati Tipo 4CS 1500[1], il Gran Premio di Montecarlo e il Gran Premio di Germania, sul circuito del Nurburgring, dove riuscì a segnare il miglior tempo sul giro.
Il 27 luglio 1939 fu vittima di un incidente di gara che lo tenne lontano dalle competizioni per molti mesi. Durante le prove sul Circuito del Lario, per evitare l'impatto con carretto trainato da un asino che transitava sul percorso di gara, sfuggito al controllo degli organizzatori, Tenni uscì di strada precipitando in una scarpata e fratturandosi il piede e il braccio destri. Dopo la pausa della Seconda guerra mondiale riprese nel 1945 con numerose vittorie importanti e conquistò il suo secondo campionato europeo, nel 1947, questa volta nella classe 500. Nello stesso anno vince per la terza volta il campionato italiano classe 500 sempre in sella alla Moto Guzzi.
Il 1º luglio 1948 morì durante le prove del Gran Premio di Berna alla curva Eymatt, la stessa curva dove alcune ore dopo perse la vita Achille Varzi.
La salma del campione fu trasportata da Berna agli stabilimenti Moto Guzzi di Mandello del Lario dov'era organizzata la veglia funebre. All'alba del 4 luglio la bara venne trasportata a Treviso da un camion della Moto Guzzi bardato a lutto, seguito dall'alto da aerei dell'Aero Club Treviso che lanciarono fiori per il tragitto da Castelfranco a Treviso, unitamente alle migliaia di tifosi che lo attesero sul ciglio della strada per l'ultimo omaggio.
La Moto Guzzi gli ha dedicato un monumento che campeggia nel Museo ed una versione speciale della V11 Le Mans, ed è da molti considerato il pilota che più ha dato lustro alla casa di Mandello. Ad Omobono Tenni è intitolato lo stadio di calcio di Treviso.

 :paura: e voleva ripartire! In più, 180 km/h con l'equipaggiamento di allora..

4617
Filmati e foto / Re: Oggi le comiche!
« il: 09 Gennaio 2013, 22:18:43 »
Io invece ho il tatuaggio sulla schiena: wurstel, peperoni e tanta senape! :tris: :57: :57: :57:

Ognuno ha il proprio ambito di eccellenza.

 :72:

4618
Filmati e foto / Re: Oggi le comiche!
« il: 09 Gennaio 2013, 22:09:16 »



4619
Notizie e curiosità / Re: Sei come la mia Moto
« il: 07 Gennaio 2013, 23:58:24 »
Come non condividere..

 :grazie:

4620
Filosofia motoalpinistica / Re: Una rete vera e non virtuale
« il: 07 Gennaio 2013, 23:41:55 »
Oooh ma che bel topic, grazie ad @Alex di averlo rispolverato, così ho potuto scoprirne l'esistenza e al Valchi di averlo iniziato (come fa con quasi tutti del resto  :arar:).

Ma un ringraziamento particolare al Boss, Lamberto, che ci mette così tanto del suo per fare quello che ha dichiarato, con grande passione e altruismo, pare riuscendoci  :PDT_Armataz_01_37:, il tutto condito dall'essere una persona generosa e squisita.  adoremus  :grazie:

Tra le millemila qualità del web, c'è anche quella di dare casa alle comunità di appassionati come noi.

Pensate che strumento potente è. Una capacità impressionante di azzerare le distanze, aggregare, condividere.
Ai molti di noi diversamente giovani   :93:  non sarà difficile confrontare questa situazione privilegiata con quella dei tempi in cui è nata la nostra passione. Quando nemmeno c'era il cellulare, altroché!  sm91  (vabbè, non è che son tutti vantaggi però :73:).

Allora, altro che agorà virtuali!

Porto il mio esempio: dopo anni che non toccavo la moto da fuoristrada, causa anche i problemi alla schiena che mi hanno allontanato dal cross, il richiamo si è fatto sentire prepotente. Per cui ho cominciato a seguire un forum di enduristi per capirci qualcosa in un mondo completamente nuovo, mi sono iscritto, ho partecipato ad una cena organizzata sul forum stesso e lì ho conosciuto i compagni con cui ho comiciato a condividere, dal week end dopo e ormai da quasi quattro anni, non solo magnifiche uscite in moto, ma anche una bella amicizia.

Penso e spero di potere avere un percorso simile in  questo ambito, incontrare presto una parte di voi, magari ad una mulatrial o in qualche occasione organizzata sul forum.
Devo tra l'altro dire che ci sono già persone gentili che mi hanno invitato ad uscite e con rammarico non ho potuto accettare per vari motivi, tra cui la difficoltà a girare infra settimanalmente. Mentre ad altri non mi avvicino ancora io, perché totalmente digiuno di uscite con moto da trial. Ma è solo questione di tempo, perché la voglia è forte e il mezzo c'è.

In attesa di questo, chi volesse girare con moto da enduro (principalmente zone di Marc59 e dintorni) è il benvenuto, noi si esce quasi sempre di sabato.

 :s_hi: