Non conosco i fatti, comunque i due piloti citati sono molto forti e abbastanza esperti.

I "mostri" hanno sempre il loro fascino. Come lo avevano le 500 GP o le bicilindriche della Dakar o le Gruppo B nei rally e via dicendo.

La competizione ma soprattutto lo spettacolo e la popolarità si nutrono anche di questo.

Che poi tutte quelle citate siano morte (e con loro molti piloti) non è un caso.

i link non sono vietati mi pare, e comunque ho riportato qui l'intera recensione, se non ti piace non leggerla.

se non ti interessa sei sempre liberissimo di non leggerla

Questo è un principio di vedere le cose che di solito non utilizziamo qua dentro.

Essendo un forum, tra l'altro piuttosto "intimo", si dovrebbe usare la logica del "leggerla" per cui scegliere argomenti e modi di porli che invoglino a farlo, in quanto si posta proprio per questo e di conseguenza certe affermazioni suonano fuori luogo.

Per il resto non entro nel merito dell'opportunità di postare contenuti che possono essere intesi come promozionali né del modo di commentarli.

Ho come l'impressione che il fuoristrada (in moto) non se lo pongano neanche come pensiero. Vista anche una Legge regionale molto restrittiva.

Spero di sbagliarmi.

Eri già tu! Tutto e il contrario di tutto 

Citazione da: Bikerider - 12 Aprile 2016, 18:58:04

Se arrivasse Lorenzo, il Dovi potrebbe essere la scelta più logica.

why?

Rispetto a Iannone:

Caratterialmente è più capace di convivere con una prima guida, tanto più se dal carattere particolare come Lorenzo

È miglior collaudatore, cosa utile in squadra con un compagno che non conosce la moto

Non pare il tipo che giochi sempre a "ce l'ho più lungo io" cosa che Lorenzo soffre

Non è amico di Rossi

Se arrivasse Lorenzo, il Dovi potrebbe essere la scelta più logica.

L'ho avuta e ci ho fatto della bella strada, compreso un indimenticabile viaggio in solitaria in Europa, per quanto non fosse una vera moto da turismo, infatti dovetti tornare anticipatamente rispetto al programma, causa male alle ! Ma pur sempre dopo 6000 km. Era molto versatile comunque, tanto che ci feci una giornata in pista ad Adria dove vennero fuori i limiti dovuti alla poca luce a terra e soprattutto a sospensioni troppo lunghe, ma che goduria quel motorone! Era pur sempre un Ducati e spingeva come un forsennato a dispetto della poca cavalleria e allungo. Infatti ero continuamente al limitatore. Si sentiva proprio che in Ducati le corse le hanno nel DNA e nella tradizione. Ciclisticamente  invece non mi ci sono mai trovato, la trovavo scoordinata come tutte le Rosse avute e provate. Ma è un fatto mio, che amo.le moto smooth a causa del mio stile di guida, che sia strada o fuori.
Insomma, come tutte le moto non ben definite, fa un po' tutto, ma niente veramente bene. Fugo' tutte le mie perplessità su Ducati sfoggiando una grandissima affidabilità, fuori del fatto che ogni tanto.perdesse qualche bullone per le vibrazioni. 
Una moto che non mi ha mai conquistato, per i motivi detti, ma della quale ho bei ricordi per via delle avventure vissute in sua compagnia. A riprova di quanto sia piu importante quello che fai in moto, della moto con cui lo fai 

Guardando a prima vista (ammetto che non ho tempo e perciò potrei sbagliarmi) mi pare che l'analisi non sia corretta in ragione di altri piloti che hanno migliorato i tempi nella seconda parte di gara, probabilmente perché la pista andava asciugandosi.