Venerdì 17 sono partito per andare a fare la Cow Adventure con la XRV 650, gommata fresca T63.
All'andata sono passato da Amphibious (su appuntamento) e ho comprato un marsupio e la frontbag, siccome avevo entrambe le cose ma non impermeabili e considerando che dopo la Cow partivo per la Spagna fino al 7 luglio, sarebbero tornate utili.
Il Parco moto domenica sera:
Il campo tende (un casino piantare i picchetti in quel terreno!)
Vedendo il parco moto, ero abbastanza spaventato dalla possibile difficoltà delle evento: il posto a me riservato era occupato da 2 ktm 530 con serbatoio maggiorato..... inoltre vedere un Alp affiancato a una R1200 GS mi ha fatto pensare che uno dei due ha sbagliato moto per questo evento (Morale della favola, l'Alp era di una ragazza, quindi mi sono tranquillizzato
). Inoltre quasi tutte le moto datate presenti all'evento erano modificate pesantemente, quindi pensavo già che tutti i relativi piloti fossero dei buoni manici.
Incontro due ragazzi con TT600 (Team Movida), ceniamo e decidiamo di fare il giro assieme il giorno successivo.
Il primo giorno.
L'inizio mi ha dato subito fiducia siccome: Appena partiti si sale su per una collina, sul primo sterrato di ghiaietta uno ci entra con la CRF1000....spalanca e finisce perterra e poco dopo, appena si presenta un po' di fango si forma una coda assai lunga. Superiamo tutti e ci portiamo in cima alla collina.
Da qualche parte sulla collina:
Si prosegue su sterrate tranquille finché non siamo usciti qui:
Quella strada l'abbiamo seguita per qualche chilometro e a me sembrava lo Zovallo (infatti era così, ma io l'ho percorso a Marzo e c'era 1 metro di neve su entrambi i lati).
Si prende una discesa che proseguendo si rivela una fangaia assurda e anche qua nuove code. (Tutti infilati nel canale di sinistra siccome 500 metri più avanti c'era un indicazione di stare sulla sinistra, ma siccome era 500 metri più avanti, siamo passati sulla destra dove inoltre c'era più grip):
Usciti dalla fangaia, ci siamo trovati davanti una triste scena:
La moto era un Africa Twin.
Proseguiamo per sterrate tranquille fino ad arrivare qui (non ricordo il nome), strada che abbiamo percorso il giorno successivo al contrario:
Foto fatta a Varese Ligure, il TT rosso ha fatto il pieno, prontamente prima di arrivare al pezzo più difficile di tutta al cow
Partiamo dal benzinaio e poco dopo entriamo in una mulattiera, mentre la risaliamo incontriamo dei monocilindrici che scendono (un 690 carenato, un drz, un ttr) i quali ci raccontano che lungo la mula c'è l'apocalisse: Massi alti "così" (indicando con la mano un'altezza a lato del manubrio) e specificando che tutto è bagnato e pieno di acqua. Da vere mucche in cerca di avventura, continuiamo a salire.
La mula inzia veramente a rampare, la pendenza aumenta e il fondo diventa leggermente viscido. Ad un certo punto mi trovo un tt fermo, riesco ad evitarlo continuando a salire, ma ero totalmente sbilanciato e inizio ad andare su in modalità pastore finché l'Africa mi fa capire che 200 kg non sono 80 kg, si impenna leggermente tendendo a destra e si accascia dolcemente tra le mie gambe.
Aspetto che gli altri passino, provo a salire ma non ci riesco, mi trovo in affano e decido di scende di nuovo qualche metro, mettermi di lato e prendere fiato.
Intanto pochi metri più sopra i TT sono fermi nella salita e seguono le indicazioni del ragazzo col Transalp che è arrivato in cima e spiega dove passare. (Il fatto che il Transalp fosse salito è stato ciò che mi ha dato la forza per andare avanti
)
Quando tutti sono in cima e la strada è libera, parto e finisco la parte soleggiata della foto di prima, dove si presentano davanti a me dei sassi alti quando il manubriod i una mini minimoto. Sto sulla destra come suggerito dagli altri e a metà mi fermo, mi sposto in centro e ritorno sulla destra per evitare un sasso siccome l'Africa non è alta. Ciò fa capire che il tutto era sì in pendenza, umido e con sassi, ma il grip non mancava.
Qui si conclude la parte più difficile della Cow adventure.
Da qui in avanti solo sterrate semplici e scorrevoli fino ad arrivare a vedere il mare:
Il campo nella spiaggia di Rapallo
Foto di sabato sera (in ordine da sinistra: io, l'uomo del ttr, Dario dell'organizzazione, l'uomo del transalp e i due ragazzi del team Movida):
Secondo giorno.
Giornata tranquilla, sterrati semplici e scorrevoli, siamo ripassati nel pezzo più difficile della Cow (in discesa questa volta). Ho visto venire giù l'R1200 GS e devo dire che è venuto giù veramente ben (in piedi, senza mettere giù i piedi una volta).
Dopo pranzo siamo usciti dal ristorante e iniziava a piovigginare. Ci siamo messi i vestiti per l'acqua e siamo partiti, fino ad arrivare in una strada sterrata che era una vera fangaia ma con grip, finché ad un certo punto ci siamo trovati davanti ad una sbarra chiusa. Non sapendo cosa fare, abbiamo cercato soluzioni alternative li in zona, senza trovare nulla. Inoltre avevamo il dubbio che forse era stata chiusa per evitare di passare di lì (Per via della pioggia, per un cambiamento dell'ultimo minuto, ecc). Avremo passato più di mezzora a pensare su cosa fare, nessuna moto era arrivata nel frattempo. Incominciò a diluviare fortemente e quindi decidemmo di ritornare a Farini su strade normali e di andare a casa.
ARrivati a Farini abbiamo scoperto che il lucchetto della sbarra doveva essere aperto e si vede che qualcuno lo ha chiuso.
Per concludere è stato un evento stupendo, un giro bellissimo (non ho raccontato tutto, si potrebbero passare ore siccome il percorso era assai variato, dallo scorrevole ai sentierini più stretti), gente stupenda e grande divertimento. Sicuramente un evento a cui cercherò di partecipare nuovamente!
Ringrazio tutti i partecipanti dell'evento che hanno reso possibile creare una vera grande famiglia, ringrazio i due compagni del Team Movida per avermi accolto e per avermi fatto passare un weekend tra battute e fango, i due col Transalp e il TTR per avermi aiutato nel punto difficile e per le risate della cena del sabato, gli organizzatori per aver realizzato un evento stupendo e Bibo, per aver preso le mie borse con l'attrezzatura da campeggio per spedirmele così da non dovermele portare dietro in Spagna.
Pulita e ingrassata la catena, mi sono avviato Verso il Moncenisio, dove mi sono incontrato con mio padre (Su una Matchless G80TCS Typhoon del '60).
Lunedì mattina siamo partiti alla volta di Leoncél.
Qui siamo sul Moncenisio
Qui sul Col de la Croix-de-Fer
Gorges de la Bourne nel Vercors
Pont-en-Royans
Il Vercors
Il primo problema salendo il Col de la Machine: Il galleggiante si è bloccato.
Col de la Machine
Il giorno seguente siamo partiti per Millau, ma in zona Crest è diventato evidente che l'albero motore della Matchless era sbiellato. Siamo tornati indietro finché possibile, siamo arrivati poco dopo Gap e il rumore è diventato assai forte da fermarci e rinunciare al tutto. Mentre mio padre si organizzava per ritornare a casa, io mi sono fiondato in Val di Susa, dove ho provato a salire sul Sommelier (attorno ai 2600 metri c'era troppa neve sulla strada):
Ho provato lo stesso per il Jafferau, ma c'era neve anche lì.
Qui il forte Foens:
Il monte Seguret
Visto che la strada era chiusa, sono sceso e salito dall'altra parte.
La galleria dei SAraceni, purtroppo chiusa.
Il forte Pramand
Iniziava a diventare tardi, ma ciò non mi ha impedito di salire a Sestriere e di fare Assietta e Finestre di sera (
Alla sera mi sono trovato con mio padre a Torino (Non avevo mai visto Torino, è stupendo il centro storico!). Il giorno seguente lui ha preso il treno e io sono tornato a casa passando per la Panoramica Zegna.
Peccato per la rottura, ma in ogni caso sono stati 5 giorni di fuoco stupendi!
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