Ciao a tutti, propongo anche a voi un quesito fatto in altro forum, nella certezza di ottenere qualche risposta in più...

dopo aver praticato per vari anni con varie moto,  sono rimasto per molti anni relativamente fermo se non per qualche occasionale uscita con qualche vecchia moto a prestito e adesso vorrei riprendere con una moto usata.
Ammetto di non avere molte risorse e devo per forza rivolgermi a un usato entro une certa cifra, diciamo entro i 1000 euro circa passaggio escluso...
avrei trovato presso un privato una Beta Techno 250 del 1999 in condizioni eccezionalmente buone in tutti i sensi e in ordine con documenti e collaudo. La moto mi piace ma non la conosco tecnicamente, per questo vorrei chiedere a tutti coloro che l'hanno posseduta o la conoscono se può essere considerata una moto valida per ricominciare e quali siano i suoi punti deboli o difetti cronici, sempre nel caso ci fossero.
So bene che una Rev3 o altri modelli più recenti sarebbero più evoluti ma devo obbligatoriamente restare entro una certa soglia di prezzo pur garantendomi un trial di "nuova generazione"...
inoltre lo scopo del mio acquisto è di andare un paio di domeniche al mese in un trial park vicino a casa e se mi gira la voglia magari a una paio di mulatrial, tutto qui... non sono in grado e non mi interessa saltellare da un pietrone all'altro, mi basta divertirmi con una moto onesta e relativamente affidabile...
Riassumendo, una Techno, anche se altrove è stata definita un cancello, potrebbe essere al caso mio? Grazie a tutti...

Oggi, per evadere un po' dall'alpinismo e rientrare nel mondo del trial, ho fatto la prima gara sociale di stagione del mio motoclub, un club formato quasi esclusivamente da trialisti.
Solita organizzazione, zone toste segnalate dalle frecce rosse e in questa occasione addirittura nere con passaggi difficilissimi fatti apposta per alcuni "ospiti illustri", zone blu e zone gialle...
Io mi aggrego al gruppo che segue le gialle, d'altronde voglio solo divertirmi e poi con una Fantic 301 del 1986 sono sufficienti, si guida copiato e la moto rende bene.
Termino la gara in ottima posizione lasciandomi alle spalle moto come GG, Beta Evo, eccetera.
Mi ritorna in mente il solito pensiero. le moto moderne hanno senso per un bacino di utenza che ne sa sfruttare solo il 10% delle possibilità? Oppure sono solo sfizi, seppur legittimi, per chi vuole a tutti i costi staccare un assegno a un rivenditore e godersi un giocattolo nuovo ma in realtà poi, cartellino alla mano, non cambia assolutamente nulla?
Nel mio caso il possesso di una moto storica è una precisa scelta personale, non ho e non intendo avere dei trial moderni e partecipo al campionato per moto storiche ma mi viene da riflettere sempre...

Salve a tutti, mi presento, come giusto, a questo forum.
Sono OTS, nickname che è il semplice acronimo di Old Trial Style.
Trialista di vecchia data ma involontariamente “snaturato” in quanto nato e tutt’ora vivente nella provincia di Venezia, ma da sempre appassionato di moto da trial, di trial e di moto alpinismo, mi sono ultimamente avvicinato sempre più a quest’ultima affascinante specialità, per la quale ritengo che le moto da trial siano da sempre le più adatte.
Sono affascinato, un po’ come tutti, dalle moderne e spettacolari tecniche di guida del trial moderno ma consapevole però che quel mondo è oramai ben distante dalla pratica che i poveri mortali come me possono mettere in atto. Lentamente quindi mi sono avvicinato e appassionato sempre più alle vecchie moto da trial, ai marchi storici spagnoli e italiani, a quelle per intenderci che andavano ancora guidate e non spostate o fatte saltellare, quelle con ancora una sella che possa meritare seppur minimamente questo nome,  o magari un sellino biposto, quelle che ancor oggi permettono un enorme divertimento nelle gare di trial d’epoca.
Per questo motivo mi sono regalato una bellissima Fantic 301 in buono stato,  quella che è stata, a mio modesto avviso, la più bella moto da trial mai prodotta dopo la storica Fantic 240, fermo restando il massimo  rispetto per le grandi capostipiti spagnole.
Ora  non resta che regalarmi un bel carrello usato (di cui sono alla ricerca) dopodiché romperò le scatole a qualcuno di voi nella speranza che qualche anima pia voglia guidarmi in qualche bell’itinerario delle sue zone per qualche escursione in compagnia!
Per la cronaca amo la buona compagnia, la buona tavola e il buon vino