Visualizza post

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i post inviati da questo utente. N.B: puoi vedere solo i post relativi alle aree dove hai l'accesso.


Topics - Dynamite

Pagine: 1
1
Drive in / diffidate di questo individuo
« il: 05 Giugno 2011, 21:00:43 »
Via sms mi chiede di andare a girare in bici come ai vecchi tempi...
quando in garage ho un trial che scalpita come un cavallo imbizzarrito!

Evvabbè dai, 10 inuti di meditazione e riprendo il controllo... :angel:

Nonostante le previsioni meteo, è una giornata soleggiata e mi sbrago
al mare, in attesa che arrivi l'ora per andare in moto.
In compagnia o da solo, io oggi vado in moto.

Ci accordiamo, partenza ore 16.30. Lui vorrebbe partire alle 15.15, quando
la temperatura esterna è ancora vicina alla fusione del nocciolo... vabbè...

Si parte, è nuvoloso, ma i raggi del sole baciano ugualmente la nostra
ascesa in mulattiera. Poi, nel giro di una manciata di minuti, il tempo
peggiora rapidamente e inizia a piovere. Giro abortito, rientriamo dalla
stessa mula appena risalita, l'altro versante della montagne è flagellato
da pioggia e vento.

Si vola in discesa per levarci dalla mulattiera prima che diventi sapone.
Piove forte, ma ne usciamo interi. Man mano che si scende, la pioggia
diminuisce, col chiaro intento di prenderci per il culo. E ci riesce.

A valle praticamente è asciutto. Ma ormai la giornata è andata...
Per non restare con l'amaro in bocca, la ricetta è semplice: parcheggiare
le moto scalpitanti e scendere col triciclo a paperella!!

matty-78 ci mostra la sua VERA, profonda passione:



fortuna che ci sono anche uscite come questa:


Dia non te la prendere, l'importante è divertirsi  :singing:

2
Visto che sono in procinto di cambiare la mia REV, mi sono preso la briga di verificare,
di persona, i pesi delle varie moto di mio interesse, partendo ovviamente dalla mia.

Questo per evitare di impazzire dietro ai pesi dichiarati dai costruttori, non sempre veritieri,
ma nemmeno dietro alle "dicerie" di internet, dove una moto la trovi qui a 65kg e la
a 75kg…

PRECISAZIONI:
- tutte le moto sono state pesate in perfetta sospensione sulla stessa bilancia, con le ruote
perfettamente staccate da terra, anche se dalle foto questo non si capisce bene. E previa
precisa impostazione a zero della tara del cavalletto.
Quindi ritengo le misure precise al grammo (anche perché la bilancia è quella che uso sul
lavoro e quindi verificata).

- tutte le moto sono state pesate al rientro da un'uscita, più o meno tutte col 50% di benzina
nel serbatoio, così come usate dal loro proprietario (quindi con le eventuali protezioni su).
Il test infatti è stata una mia improvvisata.

RISULTATI:

1. BETA REV 270 2007: 73,65kg, nel serbatoio circa 1,5 litri. Compreso ciclocomputer, con
rilevatore alla forcella e magnete sul raggio.

2. BETA EVO 290 2010 (di Matty-78): 73,55Kg, nel serbatoio circa 2 litri. Comprese protezioni
varie in carbonio (forcellone, telaio centrale, espansione, foderi forcella) e contaore al manubrio.

3. GAS GAS 290 2010: 70,9Kg, nel serbatoio circa 1,5 litri. Comprese protezioni in carbonio varie
e senza il cavalletto (circa 700gr).

4. MONTESA 4RT 2007: 77,15kg, nel serbatoio circa 1 litro. Comprese protezioni forcellone e
ciclocomputer.






La qualità delle foto è scarsa, poichè fatte con l'iphone. come detto è stata una "verifica"
improvvisata.

Ciao, Dy

3
Accessori e attrezzature / Navigazione gps nel trial
« il: 12 Ottobre 2010, 21:37:51 »
Qualche giorno fa il nostro amico matteo (matty-78) mi ha chiesto lumi relativamente all'utilizzo del navigatore gps nelle uscite trial.

La domanda va inquadrata nell'ambito di uscite "esplorative" motoalpininistiche e non della "zona" dietro casa.

Le ragioni, sostanzialmente due:

1. rilevare una traccia da consultare ed eventualmente trasmettere a terzi, per poterla caricare, a loro volta, sul gps, o per lo meno per farsi un'idea del giro;
2. sapere sempre dove ci si trova.

A parte una parentesi lavorativa nel settore delle applicazioni militari (di cui non posso divulgare dettagli per ovvie ragioni) la mia esperienza dell'uso gps sulle due ruote deriva principalmente dalla mountainbike e, solo marginalmente per una questione di "giovinezza" :), nel trial.

La mia opinione in merito prende in considerazione le specificità della moto da trial, che differiscono in modo sostanziale dalla mountainbike. Non prendo in esame il caso dell'Enduro, perché non ho esperienza in merito e preferisco che si esprima chi invece ne ha.

Relativamente al trial, ho potuto constatare due aspetti specifici:

1. frequenti contatti del corpo sul manubrio, rispetto alla guida in mountainbike;
2. difficoltà a leggere il gps rispetto alla mtb, dovuta alla necessità di prestare molta più concentrazione nella guida rispetto alla bici (quando non in discesa).

Per questi due fattori, la mia scelta del GPS ideale si orienta verso i modelli:
- da polso
- non cartografici

MOTIVAZIONI:

I GPS da polso, generalmente, comprendono una fascia che permette di indossarli al polso, appunto. Inoltre, la loro forma è generalmente ortogonale rispetto al braccio, di modo da non ostacolare il movimento della mano.

Sono inoltre piccoli e questo fa si che non siano cartografici, perché lo schermo è comunque piccolo e sarebbe poco fruibile con una rappresentazione cartografica della realtà.

APPROFONDIMENTO

La ragione della scelta di un GPS da polso è dovuta al fatto che, nel trial, gli spostamenti sulla moto sono marcati e spesso, almeno il sottoscritto che è un principiante, finisce a contatto col manubrio. Il GPS da polso, venendo montato al manubrio tramite la fascia (generalmente a velcro), fa si che il suo sviluppo dimensionale segua il profilo del manubrio stesso e non sporga verso il pilota, cosa che lo mette al riparo da contatti con quest'ultimo, che potrebbero essere pericolosi per entrambi (pilota e GPS).

La ragione della scelta di un modello non cartografico è condizionata sicuramente dalle dimensioni ridotte del GPS da polso, ma è legata anche all'impossibilità di distrarsi nella guida. Naturalmente ci si può sempre fermare, questo è chiaro, ma la differenza di approccio rispetto alla bicicletta è molto grande. In bicicletta si pedala da seduti, a velocità generalmente più contenuta di quanto non avvenga col trial e quindi si può consultare il GPS "in marcia", a meno di non trovarsi in discesa, situazione in cui, però, non si sta certo a guardare il GPS.
Insomma, guidare la moto da trial è un pò come guidare la mtb in discesa: sei in piedi, non ti puoi distrarre e quindi non guardi il GPS. Per cui la cartografia serve a poco.

Altra ragione della scelta di un GPS non cartografico è dovuta al fatto che, salvo rare eccezioni, non esistono cartografie che riportino i sentieri fuoristrada. Quindi nel 99% dei casi, la cartografia si limiterebbe a riportare le strade asfaltate, cosa non particolarmente utile in fuoristrada. Certo si transita sempre per strade e paesi, ma per la navigazione off road vera e propria, la cartografia ha senso se riporta in modo comprensibile e riconoscibile la realtà che stiamo "navigando" in quel preciso istante.

Al riguardo posso dire che, anche nella mia esperienza con apparati di navigazione militare, la cartografia non era presente (evidentemente per lo stesso motivo).

Per concludere, quindi, a mio avviso il GPS nella pratica del trial ha senso:

- quando si va in esplorazione in posti nuovi;
- in giri motoalpinistici di una certa lunghezza, o in posti completamente sconosciuti;
- per rilevare percorsi da analizzare e condividere;
- per sapere sempre dove ci si trova.

Un aspetto importante è anche quello di scegliere un GPS con batterie sostituibili (di norma batterie mini-stilo di tipo AAA).
Questo perché un GPS dotato di batteria interna dedicata ti molla senza appello una volta che questa è scarica, mentre se hai un modello con pile mini-stilo, basta portasi dietro un ricambio e la navigazione è assicurata.

Dal punto di vista delle funzioni di navigazione, ritengo che quelle essenziali per l'utilizzo che ho spiegato siano:

- indicazione del posizione (da preferisi in coordinate UTM, perché espresse in metri, che sono una cosa più facilmente comprensibile ed interpretabile rispetto ai gradi);
- visualizzazione della traccia percorsa;
- funzione di trackback per ripercorrere al contrario il percorso effettuato;
- navigazione goto (per potersi approssimare ad un waypoint, o punto noto);
- possibilità di rilevare waypoint sul percorso:
- possibilità di esportare ed importare tracce, rotte e waypoint;
- possibilità di interfacciarsi al pc, in modo da poter elaborare e studiare i propri percorsi, visualizzarli su una cartografia o fotografia georeferenziata della zona percorsa ed importare tracce, rotte e waypoint.

Quest'ultimo punto meriterebbe una trattazione a se, che al momento non affronto per motivi di lunghezza del post, ma anche perché, con tutta sincerità, ho esperienza di un solo programma, scelto dopo un attento studio e consultazione con esperti in materia (per cui non mi sono interessato ad altri programmi alternativi).

Tutto quanto sopra è scritto, naturalmente, a titolo di opinione personale. Probabilmente ci sarà chi ha usato, senza problemi, GPS cartografici (a colori) piuttosto ingombranti sul trial. Io ho cercato di illustrare quella che per me è la configurazione ideale, sulla base delle mie esperienze dirette. Che non preclude affatto di poterlo lasciare montato anche affrontando una "zona" improvvisata nel bel mezzo di un giro esplorativo o motoalpinistico, senza correre rischi.

Spero con questo post di aver scritto qualcosa di utile per il forum. Per lo meno, all'amico matteo, ho dato una risposta completa!!
Ciao, Dy.

4
Presentazioni / Ciao a tutti!
« il: 08 Ottobre 2010, 10:40:35 »
 ^-^ Sono felice di essere entrato in questa community di appassionati di moto.

Mi unisco a voi su segnalazione di matty-78, compagno di uscite sulle due ruote, sia a motore, che senza motore.

Fino a poco tempo fa ho vissuto la montagna, ed il bosco in particolare, solo in MTB, come freerider. E' una sensazione davvero particolare "passare dall'altra parte", ma devo dire che mi riconosco totalmente nello spirito di questa community, basato sul rispetto dell'ambiente, delle persone e degli animali del bosco, vivendo la montagna in moto nel modo "meno invasivo possibile, cercando di non lasciare traccia del proprio passaggio".

Perciò, grazie matteo per avermi segnalato motoalpinismo.it e grazie a chi lo ha fondato e ci permette quindi di ritrovarci qui.

Fabio ;)

Pagine: 1