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Topics - katanaman

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1
Compro / Cerco dr 350 400
« il: 03 Febbraio 2014, 16:47:12 »
Come da titolo cerco Suzuki DR 350 o 400, in buone condizioni e prezzo ragionevole, se avete amici parenti nemici o qualcuno che ne abbia una e non la vuole più fate un fischio....
Mandi Gianluca.

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Fotografia / Slovenia
« il: 02 Luglio 2013, 09:31:33 »

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Scorpa / Manuale uso e manutenzione T-Ride 290 2T
« il: 21 Aprile 2013, 17:06:36 »
Segnalo per chi non lo possedesse che sul sito della Sherco, alla sezione Download è disponibile il manuale di uso e manutenzione della nuova T-Ride a 2 tempi.
Mandi e buona manutenzione.
Gianluca.

4
Fotografia / Una Sherco tra i grebanos
« il: 10 Marzo 2013, 10:36:05 »
In esplorazione ieri, per capire in nuovo mezzo.....


Scusate la qualità delle immagini, ma la macchina fotografica era a casa, pioveva che Dio la mandava e il cellulare, fa un altro lavoro, di base.
Mandi Gianluca.

5
Sherco / Sherco X-Ride, non male questa moto da vecchi
« il: 04 Febbraio 2013, 16:31:24 »

Finalmente è arrivata e sono subito corso a provarla e devo dire che non è poi così male questa moto da 'vecchi' o 'donzelle'....

Un giro veloce su sentieri conosciuti per salutare la 'madonnina' dei cacciatori.
Non ho toccato niente delle regolazioni, solo dato un serraggio ai bulloni importanti , accesa e via.
Non aspettatevi un vero report, per quello c'è tempo.
Devo dire che rispetto alla vecchia T-Ride a 4 tempi è molto più leggera e amichevole, probabilmente il motore dalla risposta dolce rende più facile tutti gli esercizi di souplesse e gestione della frizione.
Le sospensioni mi sono sembrate consone all'uso della moto, morbide ma abbastanza sostenute per affrontare mulattiere e sentieri di buona difficoltà, sicuramente va prima in crisi il pilota della moto.
Forse l'endurista puro che vuole motore e stabilità la troverà moto per signorine, per me è un prodotto centrato sull'obiettivo di divertirsi e girare in tranquillità sui percorsi che una volta si 'battevano' coi 305 o con le Alp 2 tempi.
Poi ognuno ha il suo limite e di conseguenza i percorsi in cui forse preferirà il trial duro e puro o l'enduro bello pesante.
Promossa anche se la qualità costruttiva è .....da trial moderno, non Montesa però......:-)
Mandi mandi
Gianluca

6
Report su uscite nel nord Italia / In Carnia per sentieri
« il: 28 Agosto 2012, 16:14:38 »
Aprofittando della necessità dell'amico Patrick di provare per bene la sua nuova Scorpa son salito in Carnia per un bel giretto tranquillo tra sentieri e boschi più freschi che qui in collina.
Unendo l'utile al dilettevole ho fatto anche una prova comparativa di due generazioni di moto francesi che poca fortuna hanno riscosso in Italia, le Scorpa.
Devo dire che la versione di Patrick è veramente a punto dopo la cura Grossi e il suo bello scarico allungato.
Una moto precisa e amichevole, morbida il giusto di sospensioni e con una bella dolcezza di erogazione che ti aiuta in ogni frangente delicato.
Non son un trialista, quindi le miue sensazioni sono di motoalpinista da sentiero.
Perciò devo dire che alla fine la nuova è più snella e affascinante, ma la vecchia non è poi così male, contando che il pilota comunque fa molta differenza e che si può sempre dimagrire la persona, prima dei mezzi, forse costa anche meno.
Il giro è stato un continuo saliscendi lungo belle pinete, ideale per sgranchire le membra di Patrick che per problemi fisici si era un pò allontanato dalla moto.
Ora che pare ripreso speriamo continui, così andiamo alla scoperta di tanti bei posti nelle vallate vietate di Carnia.....
Mandi Gian.


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Drive in / Jarvis e Erzberg, un rapporto difficile
« il: 10 Giugno 2012, 13:52:01 »
Incredibile in Austria per la seconda volta consecutiva Graham Jarvis domina il mondo delle gare di enduro estremo ma perde un check point e stremato arriva al traguardo e si becca la dichiarazione di Karl Catoch che risulta squalificato.
I suoi occhi dicevano tutto, incredibile dopo tanta fatica.
Forza Graham.
Vince Johnny Walker e secondo per ora il nostra eroe del trial Dougie.
Mandi mandi Gianluca

8
Dato che Giulio mi ha chiesto un'anticipazione di quanto potrà ammirare chi sarà ospite della Mountaintrial della Bernadia ho aprofittato per muovere la truppa per un controllo dello stato del percorso.



Così mi sono occupato di fare qualche foto, anche se purtroppo la foschia dovuta all'alta pressione non ha aiutato le immagini a imprimersi col mar Adriatico che in lontananza si fa guardare dai temerari saliti sulle pendici del Bernadia in 'sella' a capre motorizzate e saltellanti.




Oggi il gruppo è variegato e troviamo vari reperti della tecnica motoristica mondiale, le case italiche sono principali protagoniste ma vi è anche un pesante mezzo moderno di provenienza nipponica.
Beta la fa da padrone con 3 realizzazioni in telaio alluminoso, Aprilia presenta la soluzione raffreddata ad aria e quella acquosa e dulcis in fundo il fotografo-seguidores riempie il sentiero di mille parti in movimento, valvole camme e chi più ne ha più ne metta.


Il giro è variegato e credo potrà soddisfare chi vuol fare una passeggiata tra i boschi e le doline, chi vorrà piegare leve e ossa sulle aguzze pietre e chi deciderà di ....scoprire un Friuli diverso.
Non solo vino e polenta, ma laghi sotterranei, orridi, argilla, postazioni militari ex guerre e un 'barcon'(finestra) sulla pianura friulana da una delle prime montagne delle nostra Prealpi Giulie.




E tanti trois(sentieri)(ma se cambiate l'accento potreste anche trovar donnine).

Che dire, vi aspettiamo il 27 maggio.
Mandi Gianluca.

9
Report su uscite nel nord Italia / 1000 metri
« il: 09 Dicembre 2011, 18:08:23 »
Oggi, sfruttando l'invito di Dario, trialista gemonese, ho fatto un giro nella sua 'palestra' di allenamento, un sassaia infernale, con massi smossi e arrotondati, ghiaia sdruciolevole e mille tranelli in cui perdere aderenza.
La partenza è stata subito difficoltosa, le braccia hanno iniziato a soffrire subito, dato che su questi terreni devi trovare ritmo e coordinazione per procedere con equilibrio e brio.
10 minuti e.....quando finisce sta roba?
Poi pian piano il gasolio ha cominciato a circolare e anche la pesantissima Cota ha ritrovato la compagnia del suo conduttore e allora via col sentiero che sale al Re dei denti dei re.

Dario mi porta su una nuova traccia riaperta da poco, che incrocia il più comune e frequentato sentiero del club alpino.
Una via tracciata in un bosco verticale, con roccette sporgenti, che non ti lascia spazio per respirare e ti porta velocemente a quote interessanti.
Per le braccia provate dal torrente in secca non è il massimo, ma il motoalpinista sa che dietro la sofferenza si cela la scoperta e con essa la gioia.
Allora avanti, salire.
Si arriva in un punto panoramico a scorgere il tagliamento nel suo scorrere verso sud.
E' presto, saliamo fino alla piana erbosa.

Seguo Dario che si arrampica verso i pascoli estivi, le mucche ci hanno lasciato la scena libera.

Peccato che la foschia e l'umidità riempiano l'ambiente, ma forse per questo riusciamo a essere soli quassù.
Che si fa?
Ci guardiamo e decidiamo che arrivati qua bisogna affrontare con baldanza le ultime salite per guadagnare la vetta e salire alla chiesetta in cima.
E allora via, si sale.

Arriviamo e con sorriso guardiamo in basso casa, ingrigita da questa bruma uggiosa.

E' tempo di ritrovare le quote solite, si scende per la via breve ma impervia del versante nord, una serie di scalini umidi e infidi sui quali meglio non perdere concentrazione.
Si passa per un'altra novità di Dario che mi mostra la variante esse stretta, un toboga tra le rocce che sarebbe meglio affrontare col secco, ma oggi siamo lanciatissimi e allora giù.
Dopo vario peregrinare siamo di nuovo in palestra, ancora qualche esercizio per stretchare i muscoli e poi via a casa.
Alla fine abbiamo salito i 1000 metri che ci separavano dalla vetta.
Scusate per la qualità delle immagini, ma solo il telefonino mi ha accompagnato e ho dovuto far di necessità virtù, prometto di essere più attento la next time.

Mandi
Gianluca.

10
Report su uscite nel nord Italia / A scuola in Valsesia
« il: 06 Dicembre 2011, 18:26:27 »
Ogni tanto bisogna staccare la spina e andare a fare qualcosa che aiuti la nostra mente a scappare dal caotico mondo che ci circonda.

Io che scappo ogni volta che mi perdono di vista stavolta ho unito utile e dilettevole e mi sono rimesso a studiare, sono andato a scuola.
Si, sono vecchio e bacucco, potrei andare bene forse per un recupero anni.....



Ma la moto da trial è un attrezzo delicato e particolare, e i motopesantisti, nonostante mille chilometri percorsi, non sempre riescono a andar d'accordo con una cavalletta impazzita e saltellante.


Ecco allora l'idea, andare a farsi insegnare qualcosa da un maestro d'eccezione, alla scuola internazionale di trial della Valsesia di Mario Alesina.



Io non devo diventare un campione, speravo solamente di riuscire a guidare meglio la mia pesante Cota, e dopo una settimana devo dire che sono contento dei tips and tricks che Mario mi ha donato.
Una esperienza che consiglio a tutti quelli che ogni tanto si sentono in difficoltà davanti alle prestazioni monstre delle moderne moto da trial.

Poi l'ambiente della Valsesia vale la gita anche per la varietà di paesaggi, ambienti, persone, colori che propone.




La mia fortuna è continuata nel fine settimana, quando ho potuto mettere subito in pratica le cose imparate in uno splendido giro sopra le nuvole del lago in compagnia di  Menca, Madmax, Lamberto e Vito.
Bellissimo giro, su e giù per boschi fino a scoprire la famosa Madonnina dei trialisti.

Ora vi aspetto dalle mie parti, quando volete anche a nordest, nonostante tutto, abbiamo qualche bel posto da scoprire con lo spirito del motoalpinista.

Mandi Gianluca

 :eicma:


11
Una setimana di trial in giro per il nord Italia mi è costata questo, beh, poteva andarmi peggio.
La prossima volta li faccio per gli ospiti di Vallecrosia/Varese.

E per tua figlia il famoso frico

Mandi e alla prossima.
Gianluca.

 :hee20hee20hee: :hee20hee20hee: :hee20hee20hee: :hee20hee20hee:

12
Report su uscite nel nord Italia / Colline colline colline.......
« il: 31 Maggio 2011, 08:42:26 »
Domenica, dato che i giovani del Collinare si muovono solamente nel weel-end ho aprofittato per provare meglio la Bert-bike e scendere verso le loro zone per esplorare nuovi canali e sentieri.
Appuntamento al ponte romano del Pieli ore 930.
Parto da casa alle 830, devo andare a cercare un collegamento per arrivare a casa del famigerato Maxgsx senza toccare asfalto, e sulle mappe di google ho intravisto un pertugio in cui buttarmi dentro col Wr.



La traccia si rivela azzeccata e sono al meeting point con 15 minuti di anticipo, sulle strade bianche la Yamaha vola, anche se poi in mulattiera va anche meglio, quelli di Scorpa devono proprio spiegarmi l'adozione del famigerato Dell'Orto.
Dato l'anticipo mi diletto a salire una traccia nel bosco che ho notato arrivando.


Scoprirò un bel passaggio tra le piante, con due belle esse in salita, ma oggi mi pare di essere in forma, sono salito bene.
Speriamo di andare a ficcarci in qualche bel .....buco.

Eccoci qua al ritrovo, arriva Manuel(Teron), che guida a velocità spaventosa e senza mollare mai anche il Califfo del Nonno. MaxFlaiban, che dopo la gita in Liguria continua a mandarmi affan... per i posti in cui lo porto assieme a Furia cavallo del West.
Dopo un pò ecco un cupo borbottio, Maxgsx è arrivato in compagnia di Luca, con la sua cessobike(un Crf450 a carburatore che però il pilotone che gliel'ha venduta ha trasformato in 490 iniezione perdendo l'avviamento a bottone e creando un mostro inguidabile per una persona normale, Luca è realmente bradipizzato e quindi...)
Ma in Friuli bisogna avere cavalli e cilindrata, la tecnica di guida per i più è un optional che raramente serve, vuoi mettere un bel Skrapovic.

Partiamo e subito siamo in un profondo buco.



La motocesso decide di esplodere, non abbiamo capito ancora come perchè bradipo non ha spiegazioni, comunque la pedalina di messa in moto è saltata dalla sua sede e si è portata appresso due bei pezzi di semicarter.
Comunque inizia l'operazione Mc Gyver e con la mia corda da motoalpinista trasciniamo il ferro fino alla strada, 45 minuti di sudore e ....zanzare.
Avanti.

Campagna friulana con prealpi sulle sfondo, là si sale con la Cota, è meglio!!!!!

Purtroppo Maxgsx decide di aiutare il Bradipo e lascirci soli, va a recuperare il barel a casa e rientra con la motocesso a casa.
Noi ci ributtiamo nei meandri in salita e discesa delle colline rodeanesi.

Il Teron a fare da apripista con la solita andatura veloce, Maxflaiban con la solita carburazione grassa di Furia e io a chiudere la colonna dietro ai duetempisti, è il mio destino anche qui oltre che con gli amici trialisti, sono un uomo da valvole, io.
Il forte Roncon.

Ecco i paladini.Il Teron.

Maxflaiban, colui che non vuol essere messo su internet senza liberatoria sulla privacy.

Maxgsx, un uomo immolato al sacrificio, gli va sempre storto qualcosa.....

Eccolo in action col ferro 400 d'epoca.....

Il bradipo non c'è, anche la fotocamera si è rifiutata palesemente di riprenderlo col suo motocesso.

Rientrando passo a salutare l'uomo sacrificio, che vedendomi vorrebbe uscire di nuovo col trattore per viottoli, ma il generale biondo, lo ferma e allora dopo un caffè in compagnia non mi resta che rientrare verso la base.

PS va un gran bene sto Wr piccolo Bert, avevi gran ragione. Alla faccia di tutti i supermotoroni friulesi.
Mandi a tutti.

13
Report su uscite nel nord Italia / Sveglia e andare
« il: 12 Maggio 2011, 10:29:07 »
Dopo la trasferta ligure mi mancavano un pò i sentieri con mille scalini e allora ho deciso di andare a cercarne qualcuno anche io.



Location il T roi da i 5 00 chiamato così perchè la paga giornaliera per la sua realizzazione era di 500 lire(no, non euro).
Un toboga di sassi fissi che sale in un bosco di faggi, carpini, castagni, che non dà un attimo di tregua dalla partenza fino al culmine con la moto e vi garantisco che a piedi è devastante sia in salita che in discesa, ma qui purtroppo la colpa sono le mie ginocchia da vecchio.

Partenza all'alba, questi sono posti abbastanza frequentati, perciò per non disturbare i fruitori della montagna è meglio evitare le ore centrali della giornata.

Gemona riposa.






Io poi alle 830 devo essere in negozio, quindi, avanti, bisogna andare senza perdersi in chiacchiere.
Dicevamo della prima parte irrespirabile, al bivio che divide i due versanti del Quar   si passeggia su una costina, con il panorama delle prealpi e del Collinare friulano che ci tiene compagnia.




Peccato per un pò di foschia...
Laggiù anche il Tagliamento, quasi asciutto per l'estate(infatti l'altro giorno sono riuscito a guadarlo tranquillamente con la ex Bert bike Yamaha).






La vegetazione inizia a diradarsi, ecco i prati della classica sfumatura verde-marron tipici della montagna che vigila sul mi paese.





Qui non abbiamo il brillante verde delle hills irlandesi, ma ci accontentiamo, anche perchè lassù, sulla cresta alta c'è ancora il segno dell'erba bruciata da qualche buontempone per Pasqua.
Ma si sa che il danno maggiore per la montagna sono i cerberi con le loro moto da cross che imperversano sui sentieri.



Ecco, i sole inizia a fare capolino da est, e il colore inizia a prender vita.






Un attimo di tregua sulla terrazza panoramica del Ciuc de C rooos e via a scendere verso la pista forestale che ci riporta alla 'civiltà'.






Casa laggiù.....


Decido di scendere per il Troi dai cjaciadoors, con la piscina per i cinghiali asciutta, che aspetta la stagione autunnale per riempirsi di selvatici pelosi maiali e dei loro ammmiratori pistolettanti.




Un' occhiata all'orologio, è ora di andare.
Via a riprendere la strada che ci riporta a casa.
Tè, crostata doccia e via a lavorare.
Mandi a duc.
Gianluca.

14
Drive in / Forestale Team Friuli
« il: 06 Febbraio 2011, 17:14:51 »
Qui in Friuli la forestale ha deciso di dare un taglio netto alle scampagnate tra i boschi degli attempati trialmotoalpinisti che con i loro trespoli per cocorite vanno a spasso per sentieri, hanno comperato alcune Cota Repsol ufficiali Toni Bou, le hanno taroccate un pò e hanno assunto Lenzi, Grattarola, Bosis e Maurino per il loro Forestal Team, che parteciperà alle più importanti manovre di caccia al motorizzato che si terranno in Europa e pare anche una tappa in Japan.
Speriamo di non incontrarli.
Ecco in esclusiva le foto della moto prototipo incriminata.
Mandi mandi.






 sm454

15
Drive in / Montesa Cota HRC kit, part no. 024589974500
« il: 13 Dicembre 2010, 09:08:43 »
Oggi faccio gli anni, e ieri sera come da tradizione con gli amici abbiamo fatto una bella festa in casa, per stare un pò in compagnia.
I Fratelli Dalton di Flaibano, Massimiliano (capo di Furia cavallo del West, per capirci) e Alessandro, sono stati così premurosi da farmi un regalo dal ricco catalogo after-market ufficiale HRC, frutto di anni di sviluppo e di ricerca e approvato anche dal mitico Toni, quello che salta sulle pietre con la gomma anteriore in aria, mica un dilettante qualunque....
Il kit costa un botto, ma so che sul sito della mitani in questi giorni c'è uno sconto particolare per ordini urgenti.
Secondo me ne vale la pena.
Ecco le foto del kit, a breve la prova particolareggiata.

La scatola.







Il kit nel suo complesso, notare le lavorazioni di pregio dal pieno.







Particolare: notare la leva di comando alleggerita al limite di carico di rottura (il kit normale non ha questa lavorazione, infatti questo è un pezzo ufficiale team Repsol, nemmelo Laia può fregiarsene).



Il kit richiede un aggiornamento della centralina scaricabile online sul sito ufficiale HRC, mediante server protetto e oscurato, protocollo tcp/ip japuntat.
Nella confezione manuale di istruzioni in 12 lingue, ferramenta per il montaggio e catalogo completo cartaceo HRC.



Grazie ancora ai fratelli Daltonianflaibanensi, detti anche Flaibanboys.
Mandi a tutti Gianluca.

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