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Topics - Lamberto

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Enduro stradali / Le enduro stradali in fuoristrada
« il: 28 Agosto 2023, 22:27:33 »


Pur avendo posseduto diverse enduro stradali mai prima d’ora mi ero cimentato  in percorsi fuoristrada perché il peso e la scarsa maneggevolezza mai mi hanno ispirato a percorrere certe strade.
Ora, grazie alla maneggevolezza della KTM 890 Adventure, pur tra mille remore ho voluto provarla su un percorso che comprendesse sia la classica Via del Sale che tratturi abbastanza impegnativi limitrofi ad essa.
Dopo un trasferimento stradale di una sessantina di km ho iniziato il percorso in off su un tratto non impegnativo giusto per prendere le misure e, dopo alcuni km, gran parte dei pregiudizi erano fugati, l’890 in piedi si guida bene (ho alzato il manubrio), l’avantreno, granitico, mi ha tranquillizzato da subito e tolto lo stress. I passaggi più impegnativi li ho affrontati a bassa velocità assecondando la moto, nelle discese con sassi smossi la moto viaggia sicura. Il motore, in modalità off road, è eccellente, tanti bassi e dolcezza di erogazione non mettono in difficoltà, sui rettilinei è incomparabile la goduria che la moto trasmette, rapidità nel prendere la velocità, stabilità del telaio la fanno da padrone. Ovviamente con sospensioni con solo 200 mm di escursione occorre fare attenzione a buche profonde o sassi fissi perché vengono fuori i limiti della Adventure, per fare percorsi più impegnativi ci sono i modelli “R” e “Rally” dotati di un telaio con maggior interasse e sospensioni con maggior escursione e migliore qualità.
Ripeto, la maneggevolezza di questa moto è quello che fa un grande differenza rispetto alle concorrenti, anche in casa KTM, ad esempio, la 990 Adventure moto stabile e precisa sul rettilineo però molto impegnativa nei percorsi guidati. Dopo questa uscita di oltre 200 km sono stato contento di essere riuscito a togliermi i dubbi che avevo ma mi ha anche confermato che questo genere di mezzi, sicuramente poliedrici però non possono fare bene tutto.
Quindi l’off road lo fanno ma sicuramente non permettono di giocare e divertirsi come si può fare con moto più leggere, ovviamente questa è una personalissima opinione determinata dalle mie mediocri capacità ed esperienza, questi mezzi in mano a gente capace possono dare grandi soddisfazioni.




































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Honda / Prova CRF 300 L - Una piccola grande dual
« il: 03 Agosto 2023, 22:47:12 »



Grazie ad un amico ho avuto a disposizione una HONDA CRF 300 L, evoluzione del modello 250 L dalla quale eredita diverse strutture e parti del motore ma per il resto la versione 300 è stata interamente rivista.

La versione 300 è stata commercializzata dal 2021 ed ha avuto un ottimo successo a livello planetario grazie alle prestazioni e ad un prezzo interessante.
In Italia costa 5.690 + immatricolazione e messa in strada, alla fine chiavi in mano costa 6.000/6.100 €.

Pur essendo la CRF una piccola cilindrata centra appieno il concetto di dual, vediamo quindi le principali caratteristiche:

Il telaio è stato interamente rivisto, è stato reso più flessibile, è stato riposizionato il motore, realizzato un nuovo forcellone in alluminio. Le sospensioni hanno guadagnato una maggiore escursione arrivando ora a 260 mm.

La posizione di guida non è cambiata, manubrio arretrato in stile crossistico, sella comoda per una giornata di fuoristrada.

E’ stato ridotto il peso di 4 kg, ora in ordine di marcia con il pieno di benzina pesa 142 kg.

Rispetto alla versione 250 l’insieme delle modifiche hanno cambiato decisamente il comportamento della moto, ora risulta essere più leggera di avantreno ma più stabile.
Le sospensioni sono tarate morbide ed assorbono tutto però il monoammortizzatore oltre ai 40 km/h non è in grado di assorbire buche e avvallamenti, l’idraulica non lavora e si sente solo l’effetto della molla.
Per poter esprimere un giudizio più obbiettivo sulle forcelle bisognerebbe montare un monoammortizzatore di qualità e capire come lavorano, comunque così standard mi sono piaciute abbastanza, sicuramente molle progressive più sostenute sarebbero consigliabili.
I freni sono ottimi e l’ABS è escludibile a mezzo di apposito pulsante. Il pedale del freno non è pieghevole mentre la leva del cambio si. Una mancanza piuttosto grave è l'assenza della piastra sottomotore, andava benissimo anche quella prodotta dalla Acerbi in robusta plastica.
Il display non è a colori ma risulta essere sempre ben visibile e contiene tutte le informazioni necessarie.

Il motore con l’aumento di cilindrata (ora di 286 cc) ha guadagnato rispetto al 250 2,5 cv e una maggiore coppia su tutto l’arco di utilizzo, per ottenere questo è stata rivista sia l’aspirazione che lo scarico. Azionare la frizione è come avere quella di una moto da trial, è leggerissima, inoltre con il 300 è stata installata la versione antisaltellamento.
Una cosa che ho particolarmente apprezzato è il cambio a 6 marce che è stato modificato inserendo una prima corta ed una sesta lunga, grazie a questa si viaggia tranquillamente a 110/120 km con il motore che gira senza sforzo permettendo di fare anche lunghi trasferimenti su asfalto.
La progressione, grazie alla corretta spaziatura del cambio, ha sempre un ottimo cambio marcia e i bassi sono ottimi senza mai un cedimento.
La prova si è sviluppata su un percorso di 130 km di asfalto e 90 di fuoristrada con diversi livelli di difficoltà in modo di poter verificare le caratteristiche “dual” della CRF e devo dire che ha superato brillantemente la prova, inoltre risulta essere poco stancante.
Il consumo è stato oltre i 30 km/litro.













































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Nel prossimo fine settimana 14 e 15 luglio sono nel ponente ligure e si potrebbe fare un bel raduno solo asfalto o misto.......

Nel fine settimana seguente in Lombardia/Piemonte......

Allora cosa facciamo?

Chi c'è?

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Drive in / Forum, Facebook e Whatsapp, come cambiano i tempi
« il: 06 Febbraio 2023, 18:18:25 »
Con l'avvento dei social come Facebook, Instagram ecc. le modalità di comunicazione hanno subito una rapida accelerazione per via del facile accesso a mezzo dei telefoni cellulari e per le rapide modalità di utilizzo. Tanto è vero che con il passare dei mesi ho notato una diminuzione dei post sul nostro forum, soprattutto quelli del Drive In.
Ora una parte dei post del forum si è trasferita su Facebook nel gruppo motoalpinismo.it dove contiamo oltre 2.400 iscritti secondariamente un piccolo gruppo di amici ha creato una chat su Whatsapp dove giornalmente avvengono discussioni da bar dove Valchisun posta di tutto provocando gli amici collegati in discussioni da lana caprina, sesso degli angeli e non solo. :arar:
Comunque il forum rimane lo strumento ufficiale di comunicazione inoltre si presta per la sua struttura, al contrario di Facebook e Whatsapp, ad  essere una "banca di informazioni" oltre che una community. Quindi, prove di moto, consigli, organizzazione di raduni e quant'altro rimangono prerogativa del forum poi, per chi volesse, può iscriversi al gruppo motoalpinismo.it su Facebook oppure mandarmi un messaggio via Whatsapp al nr 346/3822324 per chiedere l'iscrizione alla chat.


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Insomma "gna famo più", avere la K 890 nuova che mi guarda con gli occhi dolci e lasciarla li..............e allora bando alle ciance chi ha voglia di fare un giretto? Magari al pomeriggio così oltre che essere più caldo non dovrebbe esserci del ghiaccio sulle strade.
Va bene qualsiasi giorno, eviterei la domenica per il traffico.

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Drive in / Augurii per il S.Natale e per un Felice anno 2023
« il: 23 Dicembre 2022, 14:37:49 »
A nome dello staff di motoalpinismo.it volevo porgere a tutti gli amici del forum i più sinceri auguri di
Buon Natale e di un sereno anno nuovo
 :baci:
 :singing:

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My Trial / Attenzione!!! Sconto 20%
« il: 26 Novembre 2022, 22:54:11 »
Daniele di Mytrial mi ha comunicato che sino al 4 dicembre digitando WEEK (in maiuscolo) nel campo buono sconto viene applicato lo sconto del 20%.

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Domenica siamo usciti con due nuovi amici del forum, Riccardo e Andrea, quest'ultimo possessore di una fiammante EM trial 2023 in versione full.

Già la partenza prometteva bene......





Allora si scaricano le moto





Intanto faccio una breve prova della EM 2023 in versione trial full optional, devo dire che ricalca in tutto e per tutto il riuscito modello 2022 tranne alcune piccole modifiche di carattere estetico.
Insomma è una moto veramente a punto ed è sempre più bella, quello che non concepisco che va bene la novità, ma il prezzo è veramente alto avendo un motore elettrico.
E' solo grazie agli incentivi statali che il prezzo diventa paragonabile a quello delle classiche trial sul mercato, è un pò come il prezzo del gas.....una speculazione, questa è la mia personale opinione.
Ci sono costi di sviluppo ma sono legati alle modifiche legate all'adattamento della parte elettronica e della frizione perchè per il resto è una normale moto da trial.
Comunque rimango un fautore di questa moto e spero in futuro di poterla acquistare appena avrà una autonomia maggiore.



Ed eccoci nel bosco












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Lo ritengo un confronto tanto assurdo quanto interessante non per comparare le prestazioni fine a se stesse perché per diversità di motorizzazione non sarebbe corretto quanto per le sensazioni che queste moto danno a chi le guida.

Partiamo dalla Titanium che ritengo in assoluto la migliore moto da trial da me posseduta, non solo per il prezzo e la esclusività ma proprio per i contenuti oggettivi che questa moto possiede.
Grande utilizzo di materiali nobili in particolare il titanio, sospensioni al top e motore esagerato fanno di questa un mezzo da competizione già così come viene consegnata.
Grazie all’utilizzo di questi materiali il peso è di soli 66 kg, il livello di assemblaggio è al top, la cura è maniacale nel posizionamento delle varie componenti, Vertigo più di ogni altra casa motociclistica ogni anno sforna nuovi modelli con importanti cambiamenti sia a livello di motore che di ciclistica e telaio.

La Beta Evo Factory è anche lei un top di gamma, anche qui vengono utilizzati materiali tipo il magnesio per i carter del motore o il titanio quale unico materiale componente lo scarico.
Altri componenti sono in lega di alluminio e le sospensioni, pur essendo decisamente migliori di quelle standard, non sono a livello delle TECH pluriregolabili, ultra leggere e con trattamento degli steli di Kashima e al retrotreno un mono Reiger a 3 regolazioni queste in dotazione alla Vertigo. Sono loro che fanno la grande differenza consideriamo però che per acquistare la Titanium occorrono ulteriori 5.000 €.
Le Evo sempre uguali a se stesse hanno ricevuto una significativa modifica del telaio dal 2013 e da allora gli interventi non sono stati sostanziali ma mirati comunque all’affinamento generale del mezzo sino ad arrivare oggi allo stato dell’arte. Quello che è strano che mentre quasi tutti adottano l’iniezione anche sul due tempi GasGas e Beta sono ancora legate al carburatore.

Saliti a bordo qui già si notano le prime differenze, pur essendoci solo mezzo centimetro in più di interasse a favore della Vertigo quest’ultima ha una abitabilità migliore, le pedane sono più arretrate, la Evo da la netta sensazione non solo di pedane un po’ più avanzate ma anche quando la si guida sembra più corta, ed è qui che mi ha stupito in positivo, perché pur pesando 7,5 kg in più della Titanium non fa sentire il peso e la maneggevolezza è migliore.
Per contro in mezzo ai sassi ha più la tendenza a scartare o ad impuntarsi in discesa mentre la Vertigo è una spada, grazie al telaio e alle sospensioni lei viaggia diritta dando la netta sensazione di stabilità. Questo si paga con un maggior carico sull’anteriore.

Mettiamo in moto i mezzi ed anche qui ci sono delle differenze, la Titanium richiede uno sforzo sensibile per essere messa in moto, la compressione è notevole. Con questa versione è già disponibile la batteria che stabilizza l’impianto elettrico, grazie ad una pompa è sufficiente  dare un piccolo colpo al kick starter per attivare la pompa che mette in pressione il carburante poi occorre una lunga e decisa pedalata e la moto parte senza indugi.
Invece sulla Evo lo sforzo alla leva è minimo, la pedata non deve essere secca ma abbastanza morbida quasi in stile Montesa dove qui deve essere ancora più lenta.
E’ importante sulla Evo tirare l’apposito pomello per farla partire a caldo e non sbaglia mai un colpo.

Una volta partiti sulla Titanium ti senti un re, tutto è al suo posto le sospensioni tarate sul rigido sono comunque belle scorrevoli, il motore è una bomba perché anche nella mappa rain è sempre presente e non si teme alcun ostacolo perché la moto da fiducia occorre “solo” avere il fisico (che non ho) per farle fare quello che vuoi, senti che ti asseconda tant’è dopo un paio di uscite ho osato tratti mai percorsi in precedenza. La sensazione che le sospensioni spianano tutto è evidente, risalendo un tratto di torrente è bastato lavorare di gas e la moto è salita senza scomporsi sempre in grande aderenza. Ti senti bravo ma poi onestamente capisci che questa moto ci mette tanto del suo.
Il motore c’è sempre sotto, in mezzo e poi allunga all’infinito.
L’attacco della frizione è spettacolare, morbido ma efficace se si vuole lo scatto deciso.
Insomma non saprei cosa chiedere di più.

Ecco invece la Beta, che per prestazioni soprattutto di motore non può competere con la Vertigo, ma qui viene il bello, il carattere del motore 4 tempi è in puro stile motoalpinistico morbido nella erogazione con una tiro da trattore, una potenza inarrestabile se poi si da gas c’è tanta roba, però non c’è allungo, per averlo occorrerebbe installare lo scarico della Arrows.
A me piace così anche se il range di utilizzo non è esteso, non mi piace tirare le marce e a maggior ragione il 4 T mi piace guidarlo sottocoppia tanto sale ovunque, potenza ne ha, poi lo scarico silenzioso ti fa sentire più in armonia con il contesto dove ti trovi.
Andiamo per ordine, innanzi tutto il suono, lo scarico originale veramente strozzato fa si che il rumore sia ovattato anche quando i giri del motore salgono, è sicuramente la moto da trial più silenziosa dopo le elettriche.
Il motore ha un attacco della frizione deciso e la forte coppia erogata amplifica l’innesto, grazie alla indicazione di Teo91 di spostare il braccialetto della leva verso l’interno questo fa si che il movimento della leva si allunga e si riesce meglio a modulare la partenza. Poi grazie anche ai consigli di NonnoMiki che mi ha suggerito di utilizzare un olio più denso e, se proprio necessario, scaricare in parte il carico sulle molle della frizione per migliorare l’attacco.
Per ora già la modifica della posizione della leva mi ha reso migliore la gestione, poi il cambio dell’olio sarà un ulteriore passo. Dellera della Mototekna suggerisce di mettere un maggior quantitativo di olio motore così che lo scarico dell’olio sui dischi risulti essere più difficoltoso con la conseguenza di lasciare ancora tracce d’olio che ammorbidiscono l’innesto.

La grande differenza tra le due moto è l’approccio alla guida, la Titanium per la forte presenza del motore e per l’assetto ti porta ad una guida di attacco mentre la Evo la guidi in souplesse, ci vai a spasso.
E’ un approccio tecnico-filosofico differente, comunque non si pensi che il 4 T Beta dorma, tutt’altro anzi, sui ramponi sale con scioltezza senza perdere un giro.
Un altro aspetto che porta ad avere una guida più turistica è la rapportatura della Evo perché le prime tre marce sono ben spaziate poi la quarta allunga decisamente e non permette di andare poco più forte della terza e quindi utilizzo maggiormente quest’ultima marcia e riduco un poco la velocità. La 4 T ha cinque marce contro le sei della Vertigo.
La Beta a parità di uscita mi stanca un po’ meno perché, come dicevo sopra, l’approccio alla guida è diverso più rilassato.
Un consiglio ai signori della Vertigo: montate le ventole della Beta, si perché non so per quale motivo dopo solo 2/300 metri dalla partenza si attacca la ventola di raffreddamento che fa un rumore dell’accidenti e si spegne quando spegni la moto oppure dopo una lunga discesa fatta quando la temperatura è sotto zero.

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Accessori e attrezzature / Spostare le pedane
« il: 08 Novembre 2022, 08:43:47 »
Sul KTM 890 ho la necessità di spostare in avanti le pedane del passeggero, qualcuno ha avuto questa necessità o ha idea di come si possa farlo?
Ho cercato in rete ma ho trovato diversi prodotti tutte adatti ad abbassarle ma non spostarle in avanti.
Grazie

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Viste le stupende giornate di questo autunno non si può rinunciare ad un bel giro sulle nostre Prealpi e l'occasione era ghiotta per fare una comparativa tra due delle enduro stradali di media cilindrata più apprezzate del mercato, la nuova Aprilia Tuareg 660 e la KTM 890 Adventure S.
Quindi telefono al mio amico e lo invito per un giro di poco più di 100 km ma con una bella varietà di percorso ideale per testare e apprezzare le caratteristiche delle moto. Poi non c'è come scendere da una moto e salire immediatamente su un'altra per comprendere le caratteristiche di un mezzo e fare confronti.

Innanzi tutto due numeri giusto per dare una prima indicazione sulle due moto:

                                       Tuareg 660              890 Adventure
-----------------------------------------------------------------------
Cilindrata                     :        659 cc                     889 cc
Cavalli                         :          80                         105
Coppia                         :          70 nm                   100 nm
Altezza da terra            :          86                           85
Interasse                     :       1525                       1528
Corsa sospensione ant. :        240                         200
Corsa sospensioni. post.:       240                         200
Peso a secco                 :       187                         196

Salendo sulle moto la posizione di guida risultano essere piuttosto differenti, partiamo dalla KTM 890 che per la particolare forma del serbatoio risulta essere bassa davanti agli occhi, tipo una moto da enduro, inoltre i 40 mm di corsa in meno delle sospensioni fanno si che anche l'assetto risulta essere più basso. Come primo step ho alzato di un cm il manubrio ma penso che lo alzerò ancora per migliorare la guida in piedi.
La posizione sulla Tuareg differisce per vari aspetti, innanzi tutto il serbatoio è alto, ci si sente dentro la moto, il manubrio è alto e le manopole sono verso l'alto, personalmente ruoterei il manubrio all'indietro. Le pedane sono avanzate rispetto a quelle della KTM. Insomma due assetti molto differenti, mentre a livello di larghezza di serbatoio sono entrambe belle strette sia nella guida da seduti che in piedi.
Le selle, entrambe in versione Power Parts, ovvero con l’imbottitura in gel, ma siamo comunque a livelli appena sufficienti di comfort
I parabrezza sono sufficienti, non eccellono in protezione dall’aria, quello sulla KTM l’ho montato nella posizione più alta (sono due).

In movimento la Tuareg risulta essere più leggera di avantreno, la frizione come per la KTM è a cavo, sulla Aprilia il comando è morbido sulla KTM è più sostenuto anche per far fronte ad una cavalleria più esuberante comunque non stanca....almeno su medie distanze, sulle lunghe proveremo.
A livello di sospensioni la Tuareg è un pò più confortevole per via della maggiore escursione, comunque la taratura è piuttosto stradale.
l'interasse delle due moto è praticamente identico e sono entrambe molto maneggevoli la KTM, a causa dei serbatoi a lato del motore e della minore altezza risulta esserlo un pò di più.

Parlando di motore qui fare i paragoni non è corretto perché le cilindrate sono differenti ed anche le sensazioni. L’Aprilia girando la manopola del gas è progressiva ma senza spinta poi in alto va in coppia, la KTM già a basso regime si sente la spinta e pelando il gas si fa tanta strada poi basta aprire un poco e la spinta è sensibile poi verso i 5000 giri è veramente tanta. Il motore KTM è docile sotto grazie alle masse volaniche e piacevole da guidare anche in souplesse.
Passando al reparto freni sulla Tuareg occorre tirare bene la leva altrimenti si va lunghi, sulla 890 la frenata è più pronta e crea meno ansia nelle staccate però non siamo a livello di moto stradali.
In definitiva due ottime moto con destinazioni d’uso un po’ differenti che vede la Tuareg più adatta al fuoristrada mentre l’890 Adventure è un buona stradista che può permettersi delle sterrate ma senza esagerare con i sassi.




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Vendo / Vertigo R2 ottobre 2020 *** Venduta ***
« il: 04 Novembre 2022, 21:06:11 »
Vendo per conto del mio amico Giancarlo la sua Vertigo R2 in ottime condizioni, la moto ha circa 80 ore di uso esclusivamente motoalpinistico.
La richiesta è di 5.300 €


























































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Quando si fa un raduno nel comprensorio di Pragelato è sempre un successo visto la bellezza del percorso autorizzato, poi il meteo ci ha favoriti alla grande.
Tutto questo comunque è potuto succedere grazie alla regia di NonnoMiki ed i suoi amici che ci hanno guidato lungo i sentieri e la natura tinta dei colori autunnali ha fatto da cornice ad una stupenda giornata.
Un ringraziamento particolare a Sauro che ha portato la sua triall EM elettrica solo per farcela provare, grazie anche a Kermit che anche lui ci ha permesso di provare la sua bellissima moto.
Ebbene si, il livello raggiunto da queste moto è veramente alto, al punto da non far rimpiangere quelle con il motore a scoppio.
Il motore delle EM non è neanche parente dei primi modelli che avevamo provato, è dolce e progressivo ma anche estremamente potente ed efficace.
Poi quello che colpisce è il sentire solo un leggero rumore dello scorrimento della catena e il rumore delle ruote sulle pietre e sulle foglie.
In estrema sintesi la moto di Sauro è la versione top da trial, dotata di ottime sospensioni, della frizione, di diverse mappature ed anche di uno switch che permette di modificare il comportamento del motore facendo si che non abbia un effetto on/off ma che ci sia una potenza residua che dia tiro al motore anche a gas chiuso, questo in particolare per quando si affrontano i gradini. La moto di Kermit è la versione Escape (motoalpinismo), dotata di sella e di una autonomia maggiore delle batterie. La Escape in versione base non è dotata di frizione e questa mancanza fa si che non si senta il sibilo che invece il motore dotato di frizione emana.
La Escape quindi risulta essere completamente silenziosa facendo udire solo il rumore di scorrimento della catena.
Queste due moto hanno giustamente attirato l’attenzione di tutti perchè abbiamo fatto mille domande e richiesto di provarle e alla fine in generale il giudizio è stato molto positivo.
Sarò ripetitivo ma incontrare i vecchi amici è sempre un grande piacere e questa volta ho sentito ancor di più il loro affetto e la gioia di stare insieme, posso dirlo senza tema di smentita:
LA COMPAGNIA DI MOTOALPINISMO.IT E’ PICCOLA MA FANTASTICA.
Qui includo anche gli amici di NonnoMiki che negli ultimi raduni erano sempre presenti.
Poi quello che mi fa piacere è vedere amicizie cementate e persone che si scambiano le uscite tra loro, insomma quello che per me è l’essenza e la giustificazione dell’esistenza del nostro forum.
Grazie al contributo di Stefano, Sauro, Michel e Kermit questa volta le foto sono tante, ne ho fatta una cernita sperando di rendere l’idea di come abbiamo trascorso la nostra giornata.
Ancora grazie amici per aver partecipato a questo evento.







































































































































































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Drive in / Asciugandosi la bavetta
« il: 12 Ottobre 2022, 17:09:42 »
 sm409

Sabato ho provato la 790 R di Bikerider e, come accennavo nel report, mi è piaciuta....non poco.
Oggi colto da malsani pensieri sono andato dal concessionario KTM e mi sono seduto su una fiammante 890 R e ho cominciato a perdere la bava come il mio cane quando vede i biscotti  :arar:
Tocco con entrambi i piedi ma non con l'intera pianta e questo mi inquieta visto che spesso viene con me mia moglie.....comunque è lei la mia moto.
Allora ho preso una 890 standard e l'altezza è tutta un altra cosa molto più rassicurante, quindi gioco forza devo orientarmi su questa....a meno che...... sm442
Comunque ho riprovato la moto per una bella mezzora e non c'è storia, grande motore e ciclistica eccellente, una maneggevolezza che la Tuareg e la Tenerè se le sognano.
Cavolo, solo a scrivere ritorno a sbavare, ho già utilizzato due pacchetti di fazzoletti di carta :hehe:

 :omo:
 

15
Pur se ridotto di circa due terzi il giro previsto, causa il peggioramento delle condizioni metereologiche, questo non ci ha impedito di trascorrere un bel pomeriggio in moto con vecchi amici.
Siamo partiti da Varese con un bel sole e l'aria limpida poi, una volta giunti sul lago di Lugano, il cielo ha cominciato a velarsi, solo nell'ultimo tratto del percorso abbiamo preso un pò di pioggerella ma nulla di significativo.
Le novità di oggi sono in primo luogo la Triumph Scrambler 1200 di Kermit, moto in stile vintage, curata e dalle sospensioni di qualità con forcelle Showa e ammortizzatori Ohlins. Poi l'altra novità è stata la KTM 790 R di Bikerider, moto che ho provato e pur se con una forte connotazione fuoristradistica mi è piaciuta molto su asfalto, proprio bella di motore e la ciclistica la rende stabile e maneggevole.
Il giro è iniziato con il trasferimento verso il lago Ceresio, passata la dogana dopo un breve tratto siamo arrivati a Lugano dove abbiamo purgato il traffico del sabato pomeriggio, poi sono anche riuscito a prendere una strada a fondo cieco  :V: giusto per completare l'opera. Per fortuna il bel lungo lago sino a Porlezza ha fatto subito dimenticare il traffico cittadino. Dopo una breve sosta a Porlezza abbiamo percorso un tratto di lungo lago per poi iniziare la salita a Lanzo d'Intelvi, grazie ai larghi tornanti ed alle infinite curve abbiamo percorso i 20 km sino a Lanzo ad andatura allegra godendoci il percorso.
Arrivati a Lanzo ci siamo fermati per una piacevole sosta in una piazza (soprannominata il balcone d'Italia) da dove si gode una vista stupenda sul lago e sulla città di Lugano. Ripartiti siamo scesi rapidamente verso Campione d'Italia per poi percorrere il lungo lago, arrivati nei pressi di San Vitale Kermit e Bikerider hanno preso la direzione di Mendrisio mentre io, Gianni e Claudio abbiamo ripreso il lungo lago sino a Porto Ceresio per poi prendere in direzione Varese.
E' stato un piacevole pomeriggio, sicuramente da ripetere, mentre il giro completo sarà da rimandare a quando la primavera ci darà temperature gradevoli.

















Lago visto da Porlezza












Lanzo d'Intelvi












Foto di Gianni






Aggiungo le foto giratemi dal Kermit








La Triumph prima dell'acquisto






Ora






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