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Notizie, filmati, discussioni e curiosità nel mondo delle moto da fuoristrada / Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
« il: 07 Agosto 2012, 14:30:43 »
Ciao a tutti, so di toccare un argomento rovente ma oggi mi sono imbattuto in questo sito
http://www.kaps.it/index.php?lng=it&p=guida&art=27 e non ho potuto trattenermi dal mandare una e-mail al sig. Kaps...![sm91](https://www.motoalpinismo.it/smf/Smileys/classic/91.gif)
NO DICO SIAMO ARRIVATI AL DELIRIO!!!! UNA RACCOLTA FIRME PER CHIEDERE LA CHIUSURA DEI SENTIERI.... cito dal volantino "non ci si può permettere che per “divertimento” si vanificano gli interventi di manutenzione"... ma scusate ma gli escursionisti "a piedi" in montagna ci vanno per lavoro o per divertimento???
Posto la mia E-mail nella speranza che tutti insieme si riesca in qualche modo ad essere un minimo più informati e rappresentati
Buon giorno, ho sbirciato il sito e complimenti a parte, una cosa proprio non riesco a capirla, perchè state portando avanti, in questi termini, una battaglia contro l'utilizzo dei sentieri da parte delle moto.
La montagna è di tutti e sempre con massimo rispetto ed educazione può e deve rimanere disponibile a tutti.
Ci sono già numerose leggi e regolamenti che vanno ciecamente in quella direzione. Bisognerebbe invece di colpire indiscriminatamente la categoria fare le opportune distinzioni... una tra tutte potrebbe e dovrebbe essere tra le persone educate e quelle maleducate (e queste purtroppo ci sono anche tra i "pedoni"). Parlo da trialista e da amante della montagna, si deve trovare un compromesso e consentire l'accesso ai percorsi in alcune fasce orarie, in alcuni giorni, facendo delle tessere, contribuendo al mantenimento e al rilevamento dei sentieri, ecc... Benchè comprenda che il comportamento di alcuni enduristi (non me ne vogliate) contribuisca a diffondere un’immagine dannatamente sbagliata del motoalpinismo, mi sembra un po' presuntuoso arrogarsi il diritto di godersi la montagna negando a tutti gli altri di farlo come preferiscono. Molte comunità montane traggono anche dei benefici economici dal turismo “a motore” e in alcuni casi (purtroppo ancora pochi) si è giunti ad interessanti risultati, ad esempio nel Canavese e in Val Chisone. Vorrei invitarLa ad una manifestazione trialistica autorizzata in montagna per farLe vedere come i sentieri, a seguito del passaggio di qualche centinaio di moto, non riportino il minimo danno anzi, molti sentieri sono stati riaperti al transito proprio grazie al gran lavoro fatto dai moto club che organizzano queste manifestazioni.
Cordialmente La saluto
Stefano
http://www.kaps.it/index.php?lng=it&p=guida&art=27 e non ho potuto trattenermi dal mandare una e-mail al sig. Kaps...
![sm91](https://www.motoalpinismo.it/smf/Smileys/classic/91.gif)
NO DICO SIAMO ARRIVATI AL DELIRIO!!!! UNA RACCOLTA FIRME PER CHIEDERE LA CHIUSURA DEI SENTIERI.... cito dal volantino "non ci si può permettere che per “divertimento” si vanificano gli interventi di manutenzione"... ma scusate ma gli escursionisti "a piedi" in montagna ci vanno per lavoro o per divertimento???
Posto la mia E-mail nella speranza che tutti insieme si riesca in qualche modo ad essere un minimo più informati e rappresentati
Buon giorno, ho sbirciato il sito e complimenti a parte, una cosa proprio non riesco a capirla, perchè state portando avanti, in questi termini, una battaglia contro l'utilizzo dei sentieri da parte delle moto.
La montagna è di tutti e sempre con massimo rispetto ed educazione può e deve rimanere disponibile a tutti.
Ci sono già numerose leggi e regolamenti che vanno ciecamente in quella direzione. Bisognerebbe invece di colpire indiscriminatamente la categoria fare le opportune distinzioni... una tra tutte potrebbe e dovrebbe essere tra le persone educate e quelle maleducate (e queste purtroppo ci sono anche tra i "pedoni"). Parlo da trialista e da amante della montagna, si deve trovare un compromesso e consentire l'accesso ai percorsi in alcune fasce orarie, in alcuni giorni, facendo delle tessere, contribuendo al mantenimento e al rilevamento dei sentieri, ecc... Benchè comprenda che il comportamento di alcuni enduristi (non me ne vogliate) contribuisca a diffondere un’immagine dannatamente sbagliata del motoalpinismo, mi sembra un po' presuntuoso arrogarsi il diritto di godersi la montagna negando a tutti gli altri di farlo come preferiscono. Molte comunità montane traggono anche dei benefici economici dal turismo “a motore” e in alcuni casi (purtroppo ancora pochi) si è giunti ad interessanti risultati, ad esempio nel Canavese e in Val Chisone. Vorrei invitarLa ad una manifestazione trialistica autorizzata in montagna per farLe vedere come i sentieri, a seguito del passaggio di qualche centinaio di moto, non riportino il minimo danno anzi, molti sentieri sono stati riaperti al transito proprio grazie al gran lavoro fatto dai moto club che organizzano queste manifestazioni.
Cordialmente La saluto
Stefano