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Varie ed eventuali => Notizie, filmati, discussioni e curiosità nel mondo delle moto da fuoristrada => Notizie e curiosità => Topic aperto da: sgnaus - 30 Maggio 2013, 15:32:30
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"...In Italia c’è la Cassa Integrazione, che si ottiene se si soddisfano precisi requisiti in una ristrutturazione aziendale. Ma i sindacati, naturalmente, dicono alla gente di organizzarsi e proclamano scioperi. Eppure a Varese anche la Whirpool sta lasciando a casa 500 dipendenti. Nel nord Italia attualmente è in atto un fenomeno di deindustrializzazione, il Paese non è più competitivo, le aziende internazionali se ne vanno..."
http://www.insella.it/news/pierer-husqvarna-tanto-italia-ce-la-cassa-integrazione
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purtroppo è la verità :SAD:
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purtroppo è la verità :SAD:
no un momento, anche solo da un punto di vista etico, lui non può giustificarsi lasciando sulle spalle della collettività italiana i costi delle sue decisioni, deve solo dire grazie alla mancanza di una vera politica industriale, ma di lì a dichiararlo apertamente ci vuole una bella faccia di ciapet soprattutto alla luce dei fatti! tanto per fare un esempio, a milano Hynes ha venduto il 40% delle sue azioni all'emiro del qatar, trasformando il cantiere di porta nuova, nel cantiere più grande d'europa. se s'investe in progresso in italia del nord, gli investitori hanno un buon tornaconto, a patto che sappiano produrre beni utili e di qualità. la crisi sta diventando una scusa per troppi industriali marcioni intenti a fallire solo per non pagare i debiti, non scordiamolo!
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purtroppo è la verità :SAD:
no un momento, anche solo da un punto di vista etico, lui non può giustificarsi lasciando sulle spalle della collettività italiana i costi delle sue decisioni, deve solo dire grazie alla mancanza di una vera politica industriale, ma di lì a dichiararlo apertamente ci vuole una bella faccia di ciapet soprattutto alla luce dei fatti! tanto per fare un esempio, a milano Hynes ha venduto il 40% delle sue azioni all'emiro del qatar, trasformando il cantiere di porta nuova, nel cantiere più grande d'europa. se s'investe in progresso in italia del nord, gli investitori hanno un buon tornaconto, a patto che sappiano produrre beni utili e di qualità. la crisi sta diventando una scusa per troppi industriali marcioni intenti a fallire solo per non pagare i debiti, non scordiamolo!
dice che in italia non conviene produrre non è giustificarsi....
purtroppo è vero...
con ciò non sostengo che quello che vuole fare sia "corretto" dal punto di vista etico,
ma le leggi italiane ed europee lo consentono e l'hanno sempre consentito:
quando Cagiva ha acquistato Husqvarna che ne ha fatto delle unità produttive in svezia?
che ne è dello stabilimento e delle manovalanze della gilera?
e della innocenti?
e dove vengono prodotte le alfa romeo? (ad arese credo che anche il museo sia già stato sbaraccato...)
se in italia fosse possibile produrre e lavorare onestamente nessuno di questi marchi sarebbe finito nelle mani degli speculatori e tutti sarebbero competitivi nella propria nicchia di mercato....
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ma l'ho premesso che manca una corretta politica industriale, ma ciò non significa che potendosela cavare coi soldi degli altri lui possa fare anche lo sborone sentenziando su di una nazione che non è la sua, pierer in fondo che ha fatto? ha detto "subentro" e poi a distanza di tempo, ha aggiunto "vi lascio a casa", se ti lamenti che in un determinato paese ci sia crisi, comportarsi così vuol solo dire pegigorare (anche se limitatamente) la situazione.
il suo non è un aiuto, è un calcio nelle palle in piena regola, quindi stia almeno zitto e la sua verità la tenga per se. prova tu ad andare a parlare della loro economia in austria... poi vediamo!
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lui possa fare anche lo sborone sentenziando su di una nazione che non è la sua,
Lo fanno ben altri e va tutto bene. Si vede che è di tendenza :SAD: Quanto alla scorrettezza, è palese, il problema è che glielo si lascia fare, come tutto il resto.
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...Quanto alla scorrettezza, è palese, il problema è che glielo si lascia fare, come tutto il resto.
esatto
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mah... tutti che che fanno i santoni del marketing e della fantaeconomia.
c'è una fabbrica sull'orlo del collasso, sta fallendo.
il proprietario la mette in vendita.
un acquirente la compera.
non è un filantropo, ne l'esercito della salvezza.
è un imprenditore. lui compra il marchio e la storia di questa azienda, come Luxottica ha comprato rayban.
come delvecchio il buon pierer compra un'immagine e la porta via dal suo paese.
come cagiva fece tanti anni fa.
i lavoratori svedesi, come quelli americani e quelli italiani restano senza lavoro.
ora... se il vecchio proprietario (con lo stato italiano o meno) avesse detto: vendiamo ma la produzione deve rimanere qua... cosa sarebbe successo?
oppure: se ktm non avesse comperato... cosa sarebbe successo?
insomma... perchè tutto questo rancore nei confronti di ktm??? perchè non ha lasciato la produzione in italia?
perchè avrebbe dovuto farlo?
il suo lavoro è dare il massimo profitto ai suoi azionisti.
il lavoro del nostro governo è salvaguardare lanostra economia, i nostri imprenditori, i nostri operai...
non confondiamo... non facciamo gli sdegnati...
le vostremoto se fossero completamente costruite in europa con pezzi fabbricati in europa quanto costerebbero?
le avreste ugualmente?
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...Quanto alla scorrettezza, è palese, il problema è che glielo si lascia fare, come tutto il resto.
esatto
concordo....
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.........
oppure: se ktm non avesse comperato... cosa sarebbe successo?
a questo penso di saper rispondere:
avrebbe chiesto la cassa integrazione BMW!
insomma... perchè tutto questo rancore nei confronti di ktm??? perchè non ha lasciato la produzione in italia?
perchè avrebbe dovuto farlo?
da parte mia nessun rancore verso ktm.....
un po' di più verso bmw....
il suo lavoro è dare il massimo profitto ai suoi azionisti.
il lavoro del nostro governo è salvaguardare lanostra economia, i nostri imprenditori, i nostri operai...
sull'efficacia dei nostri governi dagli anni '80 in poi non parlo perché non si parla di politica....
non confondiamo... non facciamo gli sdegnati...
le vostremoto se fossero completamente costruite in europa con pezzi fabbricati in europa quanto costerebbero?
le avreste ugualmente?
non sono sdegnato, ma è parecchio che non compro moto europee nuove.............
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mah... tutti che che fanno i santoni del marketing e della fantaeconomia.
c'è una fabbrica sull'orlo del collasso, sta fallendo.
il proprietario la mette in vendita.
un acquirente la compera.
non è un filantropo, ne l'esercito della salvezza.
è un imprenditore. lui compra il marchio e la storia di questa azienda, come Luxottica ha comprato rayban.
come delvecchio il buon pierer compra un'immagine e la porta via dal suo paese.
come cagiva fece tanti anni fa.
i lavoratori svedesi, come quelli americani e quelli italiani restano senza lavoro.
ora... se il vecchio proprietario (con lo stato italiano o meno) avesse detto: vendiamo ma la produzione deve rimanere qua... cosa sarebbe successo?
oppure: se ktm non avesse comperato... cosa sarebbe successo?
insomma... perchè tutto questo rancore nei confronti di ktm??? perchè non ha lasciato la produzione in italia?
perchè avrebbe dovuto farlo?
il suo lavoro è dare il massimo profitto ai suoi azionisti.
il lavoro del nostro governo è salvaguardare lanostra economia, i nostri imprenditori, i nostri operai...
non confondiamo... non facciamo gli sdegnati...
le vostremoto se fossero completamente costruite in europa con pezzi fabbricati in europa quanto costerebbero?
le avreste ugualmente?
è il motivo per cui l'economia ha ucciso il mercato: perché ognuno di questi super imprenditori del put, ha guardato il suo proprio interesse senza pensare alle conseguenze. ma non ci avevano detto che la concorrenza è l'anima del mercato? non ci avevano insegnato che il monopolio è in contrapposizione al libero mercato? e allora di che sdegno si parla? qui la questione è di SOPRAVVIVENZA altro che sdegno. certo pierer o quell'altro mago dei veleni marchionne hanno ragione imprenditorialmente parlando, vanno a produrre all'estero, in america, marchionne probabilmente si porta là pure la base logistica, che male c'è? fa l'interesse delle proprietà... certo, peccato che quando la fiat era in crisi il nostro stato finanziava gli incentivi di cui fiat prendeva gli utili dalla vendita di macchine e prima ancora la cassa integrazione copriva l'immobilità del mercato. di chi era la colpa della mancata vendita delle auto? delle altre case che producevano auto migliori? o degli operai? e allora perchè invece di essere noi a pagare il fio questi santoni dell'economia, quando le cose vanno male non si pagano loro i costi del loro fallimento o non li si mette in condizione di produrre senza poter decentrare le aziende? perché i loro utili non vengono redistribuiti nell'ammodernamento delle aziende e nella società attraverso le tasse ma vengono investiti in speculazioni finanziarie? vogliamo chiamarla mancanza di lungimiranza? vogliamo chiamarla miopia politica? vogliamo chiamarla come bisognerebbe chiamarla semplice idiozia? a me va benissimo, ma ciò che tu hai detto è proprio l'assurdo senso del liberismo sfrenato che non lascia possibilità a chi è fuori, anche solo temporaneamente, dal mercato di rientrare, è il cancro della nostra società, il freno a mano tirato dello sviluppo. la mancanza di moralità uccide gente, fatevene una ragione
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vin-lap, sono d'accordo con te.
sgnaus, continui a confondere il commercio con l'etica sociale.
il commercio ha la sua etica ma non è quella sociale.
poi dici che il commercio ha ucciso il mercato...
guarda che il commercio vive sul mercato.
è prima di tutto il mercato che crea il commercio.
il commercio soddisfa i bisogni dei clienti.
se i clienti vogliono spendere 1000 lire per le manopole, il produttore va a farle in cina.
se non è capace di fare qualcosa che valga di piu' e si capisca...
chi sa produrre in italia esiste ancora.
certo è gente coi controcog....i.
tanto per citarne uno, il buon guido sala che produce le valvoline per le wp... lavora notte e giorno, ha surclassato tutti i produttori di forcelle del mondo col suo sistema (non voglio fare pubblicità, esagero per spiegare il concetto).
è anche bravo a fare altri particolari meccanici come leve, pedane ecc.
e se li fa pagare... perchè i suoi prodotti sono superiori a quelli che costano meno.
perchè lui sa fare cose che i cinesi non sanno fare.
è tutta l' la faccenda... non puoi competere con dei mostri potentissimi se ti metti sullo stesso piano loro.
devi avere un'identità, ci deve essere un motivo per cui vale la pena scegliere te.
se non esiste, chiudi.
colpa di bmw, di cagiva, del magazziniere non lo so.
non di kakkatiemme pero'...
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no un momento, anche solo da un punto di vista etico, lui non può giustificarsi lasciando sulle spalle della collettività italiana i costi delle sue decisioni, deve solo dire grazie alla mancanza di una vera politica industriale, ma di lì a dichiararlo apertamente ci vuole una bella faccia di ciapet soprattutto alla luce dei fatti! tanto per fare un esempio, a milano Hynes ha venduto il 40% delle sue azioni all'emiro del qatar, trasformando il cantiere di porta nuova, nel cantiere più grande d'europa. se s'investe in progresso in italia del nord, gli investitori hanno un buon tornaconto, a patto che sappiano produrre beni utili e di qualità. la crisi sta diventando una scusa per troppi industriali marcioni intenti a fallire solo per non pagare i debiti, non scordiamolo!
Sgnaus personalmente concordo che l'economia non dovrebbe essere solo numeri né un giochino da manager rampanti che fanno e disfano con leggerezza e senza controllo. Inoltre le idee e le capacità ancora danno frutti, ci sono molti esempi a riguardo.
Però, al di là della scarsa eleganza nelle affermazioni (va anche contestualizzato, forse a un giornale non del proprio paese, nel proprio paese, non avrebbe reso palesi gli stessi concetti) questo concetto: " Nel nord Italia attualmente è in atto un fenomeno di deindustrializzazione, il Paese non è più competitivo, le aziende internazionali se ne vanno" possiamo confutarlo con ragione?
A me quello che preoccupa è la sostanza, ovvero che il Paese è pericolosamente vicino alla rovina, o comunque per certo in forte recessione con quel che ne consegue e che è sotto gli occhi di tutti. Focalizzarsi sulla forma e non occuparsi della sostanza a mio personale avviso è uno dei tanti mali italiani (Sganus sia chiaro, non è mia intenzione polemizzare con te o fare un attacco personale).
Che le cose vadano male mi preoccupa davvero, non lo scandalizzarsi perché uno dei teutonici (non noti per eleganza e raffinatezza) fa un affermazione, ahimè vera! Anche perché a lui le cose vanno bene.
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vin-lap, sono d'accordo con te.
sgnaus, continui a confondere il commercio con l'etica sociale.
il commercio ha la sua etica ma non è quella sociale.
poi dici che il commercio ha ucciso il mercato...
guarda che il commercio vive sul mercato.
è prima di tutto il mercato che crea il commercio.
il commercio soddisfa i bisogni dei clienti.
se i clienti vogliono spendere 1000 lire per le manopole, il produttore va a farle in cina.
se non è capace di fare qualcosa che valga di piu' e si capisca...
chi sa produrre in italia esiste ancora.
certo è gente coi controcog....i.
tanto per citarne uno, il buon guido sala che produce le valvoline per le wp... lavora notte e giorno, ha surclassato tutti i produttori di forcelle del mondo col suo sistema (non voglio fare pubblicità, esagero per spiegare il concetto).
è anche bravo a fare altri particolari meccanici come leve, pedane ecc.
e se li fa pagare... perchè i suoi prodotti sono superiori a quelli che costano meno.
perchè lui sa fare cose che i cinesi non sanno fare.
è tutta l' la faccenda... non puoi competere con dei mostri potentissimi se ti metti sullo stesso piano loro.
devi avere un'identità, ci deve essere un motivo per cui vale la pena scegliere te.
se non esiste, chiudi.
colpa di bmw, di cagiva, del magazziniere non lo so.
non di kakkatiemme pero'...
ma hai letto quello che ho scritto? temo di no
comunque io non confondo un bel fico secco, semplicemente attribuisco a cesare ciò che è di cesare e, in questo caso il problema è doppio: politico ed economico. per meglio dire di una certa frangia di imprenditori che, non dimentichiamolo, quando compiono operazioni di menefreghismo assoluto, mettono in disgrazia prima di tutto altri imprenditori, quindi il mio (e grazie a dio non solo mio...) pensiero non è rivolto solo alla fascia più debole del processo produttivo, ma a tutti gli apaprtenenti di un settore messo in crisi dalla prevaricazione.
io la penso così e nulla mi convince del contrario, il vero problema è proprio dato dal fatto che troppo spesso si giustifica una certa brutta razza di imprenditori, mentre non si considera che altri imprenditori e operai sono in sofferenza
addio!
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devi avere un'identità, ci deve essere un motivo per cui vale la pena scegliere te.
se non esiste, chiudi.
colpa di bmw, di cagiva, del magazziniere non lo so.
non di kakkatiemme pero'...
Ecco, non fa una grinza. Pierer non ha fucilato una azienda, ha rilevato l'onere di darle il colpo di grazia come si fa ad un cavallo azzoppato. Che poi non è bello, ma ha la sua logica, che comprende il padrone del cavallo.
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devi avere un'identità, ci deve essere un motivo per cui vale la pena scegliere te.
se non esiste, chiudi.
colpa di bmw, di cagiva, del magazziniere non lo so.
non di kakkatiemme pero'...
Ecco, non fa una grinza. Pierer non ha fucilato una azienda, ha rilevato l'onere di darle il colpo di grazia come si fa ad un cavallo azzoppato. Che poi non è bello, ma ha la sua logica, che comprende il padrone del cavallo.
:OK:
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Ma alla fine ai lavoratori dell' Husqvarna potranno essere liberi di dire hanno una "Dirompente deflagrazione dell' umore " ?, un modo come un ' altro di dire che si sono rotti i c.......i e che dal loro punto di vista l' Austriaco e un pezzo di m....a ? Almeno quello ! sm409
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Comunque non c'erano grosse alternative, nel senso che l'Husqvarna non poteva ancora andare avanti per molto i quelle condizioni, perdendo la bellezza di trenta milioni di Euro l'anno, la Bmw non ha voluto o saputo investire per rinnovare la gamma della casa di Varese, anzi ha ancora accelerato l'aumento delle perdite tirando fuori la Nuda 900 cercando di riciclare il motore della F 800 Gs, anche la Nuda e' stato un flop colossale,e lo stesso vale per le nuove scrambler 650 Terra e Strada sempre adottando motorizzazioni Bmw prodotte dalla Kymco, altro investimento a bassissimo costo, adesso ci sono voci che lo stabilimento ex Husqvarna di Cassinetta di Biandronno interessi alla Mv Agusta che sta' aumentando la gamma ed incrementando le vendite con la serie delle piccole tre cilindri, c'e' ancora la tenue speranza che si riesca a mantenere la produzione della future Husqvarna a Varese con un intervento da parte del governo italiano o dalla regione Lombarida, attirando la Ktm con sgravi fiscali o qualche particolare agevolazione, anche se ci credo poco...
Pare che l'acquisizione da parte della Pierer Industries sia stata fatta per una somma ridicola, del tipo trenta milioni di Euro senza lo stabilimento, ma con migliaia di moto ancora a magazzino!
Un'altro rumours sembra che sia la sparizione del marchio Husaberg per lasciare spazio al nuovo marchio acquisito!
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Comunque non c'erano grosse alternative, nel senso che l'Husqvarna non poteva ancora andare avanti per molto i quelle condizioni, perdendo la bellezza di trenta milioni di Euro l'anno, la Bmw non ha voluto o saputo investire per rinnovare la gamma della casa di Varese, anzi ha ancora accelerato l'aumento delle perdite tirando fuori la Nuda 900 cercando di riciclare il motore della F 800 Gs, anche la Nuda e' stato un flop colossale,e lo stesso vale per le nuove scrambler 650 Terra e Strada sempre adottando motorizzazioni Bmw prodotte dalla Kymco, altro investimento a bassissimo costo, adesso ci sono voci che lo stabilimento ex Husqvarna di Cassinetta di Biandronno interessi alla Mv Agusta che sta' aumentando la gamma ed incrementando le vendite con la serie delle piccole tre cilindri, c'e' ancora la tenue speranza che si riesca a mantenere la produzione della future Husqvarna a Varese con un intervento da parte del governo italiano o dalla regione Lombarida, attirando la Ktm con sgravi fiscali o qualche particolare agevolazione, anche se ci credo poco...
Pare che l'acquisizione da parte della Pierer Industries sia stata fatta per una somma ridicola, del tipo trenta milioni di Euro senza lo stabilimento, ma con migliaia di moto ancora a magazzino!
Un'altro rumours sembra che sia la sparizione del marchio Husaberg per lasciare spazio al nuovo marchio acquisito!
con questo riconfermo la mia opinione che il danno maggiore è stato fatto dalla gestione BMW (se per incapacità o interesse "finanziario" non lo so...).
Quando anziché parlare di
"trattenere ktm con "sgravi" o "agevolazioni"",
si instaurerà un "regime fiscale" conforme agli altri stati europei a cassinetta e nel resto d'italia si potranno produrre moto (e anche altro...),
con quale marchio è, per me, indifferente....
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Sono contento di non aver comprato una Kappatiemme.... sm019
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Sono contento di non aver comprato una Kappatiemme.... sm019
Tientela stretta, nel bene o nel male, è una delle ultime vere Husky.
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Comunque non c'erano grosse alternative, nel senso che l'Husqvarna non poteva ancora andare avanti per molto i quelle condizioni, perdendo la bellezza di trenta milioni di Euro l'anno, la Bmw non ha voluto o saputo investire per rinnovare la gamma della casa di Varese, anzi ha ancora accelerato l'aumento delle perdite tirando fuori la Nuda 900 cercando di riciclare il motore della F 800 Gs, anche la Nuda e' stato un flop colossale...
ed è questo il punto, per quale motivo gli evidenti errori imprenditoriali in italia devono essere pagati dai dipendenti, dai fornitori (che non sono altro che altri imprenditori) e dallo stato? io non discuto le logiche imprenditoriali, ma la mancanza di assunzione di responsabilità bidirezionale che preveda un dare e un avere, quando le aziende vanno bene gli utili sono privati, quando invece le cose vanno male si spalma il letame sulla collettività. allora la domanda sorge spontanea, ma è giusto permettere che l'imprenditoria si muova senza assumersi la responsabilità delle conseguenze delle proprie scelte imprenditoriali? troppa gente pensa che un'azienda sia esclusivamente proprietà del suo imprenditore, ma ciò è vero solo formalmente, perchè le aziende pagano delle tasse alla collettività e sono responsabili del movimento di ingenti somme di capitale che determina l'economia di un paese, la politica stessa in italia si è sempre stata fortemente condizionata dalla grande industria, non è accettabile che gli industriali si dimentichino di tutto quello che hanno ricevuto dal paese che li ha ospitati e non è possibile che altri imprenditori arrivino sul nostro territorio, senza dover essere obbligati a rendere conto delle proprie volontà come invece avviene in francia, svezia, germania tanto per fare degli esempi e questa, non c'è dubbio che sia una palese mancanza della nostra politica. però non è accettabile che un imprenditore sfrutti brutalmente tale situazione e non si curi delle conseguenze che le sue decisioni comportano sugli esseri umani che vi lavorano con una logica che malandrina che sa di becero opportunismo, mascherato da un barbino inetresse nazionale "assumerò personale in austria!" dai, siamo seri per favore, che si chiami bmw, ktm o cagiva a me non importa nulla, ma che taluni imprenditori sfruttino le miserie umane, è una palese dimostrazione di sciacallaggio
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io sono contento di aver comprato KTM, come lo sono stato di Honda, Yamaha ecc.
questi campanilismi spicci e superficiali non fanno per me...
inutile discuterne ancora.
statemi bene.
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ragazzi, se facciamo persistere la piega ideologica per la prima volta chiudo la discussione di autorità. :singing:
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hai ragione, non dovevo intitolare il 3D con l'aggettivo "simpatico" parlando di pierer...
:bins:
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Mi piacerebbe vedere come gestirebbe la cosa uno che fosse nei panni di Pierer, cioe' con un'azienda da gestire e se si comporterebbe diversamente!
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m'incuriosirebbe di più vedere come arriverebbe pierer a fine mese con 700-900 euro di cassa integrazione e null'altro...
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Ragazzi, è chiaro che l'argomento non è così banale e richiede a mio avviso analisi piuttosto articolate perchè schierarsi da una parte e dall'altra assicuro che di ragione
ce n'è per tutti, certo è giusto pensare e proteggere i più deboli ma è altrettanto importante che un imprenditore possa gestire al meglio le proprie aziende e questo
anche nell'interesse di chi ci lavora dentro.
Io trovo latitante completamente lo stato italiano nell'affiancarsi agli imprenditori, invece di fare "squadra" con loro per ottenere risultati, gli imprenditori, soprattutto di
piccole e medie aziende, sono vessati da mille orpelli e gabelle che rendono onerosa e difficile la gestione della azienda invece di essere aiutati nella produzione di beni e servizi.
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m'incuriosirebbe di più vedere come arriverebbe pierer a fine mese con 700-900 euro di cassa integrazione e null'altro...
Quello se vuoi te lo dico io, lascia che Pierer faccia il suo :hee20hee20hee:
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m'incuriosirebbe di più vedere come arriverebbe pierer a fine mese con 700-900 euro di cassa integrazione e null'altro...
Quello se vuoi te lo dico io, lascia che Pierer faccia il suo :hee20hee20hee:
che glielo lasci fare io o meno, pierer fa il suo, non temere... senza problemi!