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Varie ed eventuali => Notizie, filmati, discussioni e curiosità nel mondo delle moto da fuoristrada => Topic aperto da: steu - 07 Agosto 2012, 14:30:43

Titolo: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: steu - 07 Agosto 2012, 14:30:43
Ciao a tutti, so di toccare un argomento rovente ma oggi mi sono imbattuto in questo sito
http://www.kaps.it/index.php?lng=it&p=guida&art=27 e non ho potuto trattenermi dal mandare una e-mail al sig. Kaps... sm91
NO DICO SIAMO ARRIVATI AL DELIRIO!!!! UNA RACCOLTA FIRME PER CHIEDERE LA CHIUSURA DEI SENTIERI.... cito dal volantino "non ci si può permettere che per “divertimento” si vanificano gli interventi di manutenzione"... ma scusate ma gli escursionisti "a piedi" in montagna ci vanno per lavoro o per divertimento???

Posto la mia E-mail nella speranza che tutti insieme si riesca in qualche modo ad essere un minimo più informati e rappresentati

Buon giorno, ho sbirciato il sito e complimenti a parte, una cosa proprio non riesco a capirla, perchè state portando avanti, in questi termini, una battaglia contro l'utilizzo dei sentieri da parte delle moto.
La montagna è di tutti e sempre con massimo rispetto ed educazione può e deve rimanere disponibile a tutti.
Ci sono già numerose leggi e regolamenti che vanno ciecamente in quella direzione. Bisognerebbe invece di colpire indiscriminatamente la categoria fare le opportune distinzioni... una tra tutte potrebbe e dovrebbe essere tra le persone educate e quelle maleducate (e queste purtroppo ci sono anche tra i "pedoni"). Parlo da trialista e da amante della montagna, si deve trovare un compromesso e consentire l'accesso ai percorsi in alcune fasce orarie, in alcuni giorni, facendo delle tessere, contribuendo al mantenimento e al rilevamento dei sentieri, ecc... Benchè comprenda che il comportamento di alcuni enduristi (non me ne vogliate) contribuisca a diffondere un’immagine dannatamente sbagliata del motoalpinismo, mi sembra un po' presuntuoso arrogarsi il diritto di godersi la montagna negando a tutti gli altri di farlo come preferiscono. Molte comunità montane traggono anche dei benefici economici dal turismo “a motore” e in alcuni casi (purtroppo ancora pochi) si è giunti ad interessanti risultati, ad esempio nel Canavese e in Val Chisone. Vorrei invitarLa ad una manifestazione trialistica autorizzata in montagna per farLe vedere come i sentieri, a seguito del passaggio di qualche centinaio di moto, non riportino il minimo danno anzi, molti sentieri sono stati riaperti al transito proprio grazie al gran lavoro fatto dai moto club che organizzano queste manifestazioni.
Cordialmente La saluto
Stefano
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: trialperibosky - 07 Agosto 2012, 15:43:04
Ciao,

Vista la tua educata lettera, non ho voluto essere da meno ed anche io ho inviato il mio commento al sito da te citato! :PDT_Armataz_01_37:

Facciamoci sentire e facciamo capire che non siamo la causa di tutti i mali.

Vorrei fare presente a tutti che molto spesso i sentieri di montagna sono mantenuti aperti proporio dallo sporadico passaggio di moto da trial/motoalpinismo che limitano la crescita di erbe ed arbusti sul sedime del sentiero e lo mantengono pulito, cio' e' valido specialmente sui sentieri dove il passaggio di pedoni e' limitato. La presenza di qualche maleducato tra i motociclisti non deve portare ad azioni di chiusura contro tutta una categoria. Io sono stato a Pragelato in occasione di una manifestazione che ha coinvolto circa 150 moto da trial su di un percorso autorizzato e posso assicurarle che al passaggio degli ultimi ( tra i quali vi ero io) i sentieri risultavano perfettamente integri.
Scagliarsi contro una categoria generalizzando rischia di vanificare ogni sforzo, e' come se la gente che abita la montagna volesse chiudere il passaggio ai turisti perche' qualcuno lascia in giro la spazzatura, le sembra ragionevole?
Con i migliori saluti,

Stefano
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: cassio - 08 Agosto 2012, 00:28:18
tempo perso, fanno demagogia e basta
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: kappa - 08 Agosto 2012, 09:04:20

Si credono padroni dei sentieri al pari di quelli che vanno a distruggerli con la moto.
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: trialperibosky - 08 Agosto 2012, 09:13:44
Eh,eh, lo so che e' tempo perso, tuttavia io credo che a queste persone che credono di rappresentare il mondo intero, faccia bene vedere che c'e' almeno un po' di gente che non la pensa come loro.
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: alex - 08 Agosto 2012, 09:41:52
Questo è giustissimo. Purtroppo, uno solo viene sempre ignorato da un sodalizio composto da milioni di persone.  :tim:
Se poi queste pensano anche di aver acquisito un diritto assoluto..beh occorre combattere almeno in forze.
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: menca - 08 Agosto 2012, 10:19:38
tempo perso, fanno demagogia e basta

Straquoto! ........  :OK:
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: lumauno - 08 Agosto 2012, 17:48:53
Qua da noi (in Trentino), siamo oltre. La Forestale ha iniziato ha multare i rampichini (in un occasione nel basso Sarca, l'altra non me la ricordo). Siamo oltre...
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: marc59 - 22 Agosto 2012, 23:46:23
quì finisce che vendo la moto, faccio la licenza, mi compero un fucile e vado ad accoppare i cinghiali, attività altrettanto deprecabile agli occhi degli ambientalisti, con una sostanziale differenza, paghi i dovuti balzelli e non ti rompono i c@@@@@@@ :72:

fatevi un giro su YouTube alla voce hunting, altrochè il segno dei tasselli da trial sù per un sentiero  sm409
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: alex - 22 Agosto 2012, 23:50:23
se avessi visto quel che fanno i boscaioli in pieno parco dello stelvio, altro che 50.000 enduro!  sm409
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: kappa - 22 Agosto 2012, 23:54:43
quì finisce che vendo la moto, faccio la licenza, mi compero un fucile e vado ad accoppare i cinghiali, attività altrettanto deprecabile agli occhi degli ambientalisti, con una sostanziale differenza, paghi i dovuti balzelli e non ti rompono i c@@@@@@@ :72:

Sbagli di grosso invece, io conosco molto bene i cacciatori di cinghiali, informati e vedrai che non ti conviene.   :OK:
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: marc59 - 22 Agosto 2012, 23:58:44
in che senso scusa......
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: steu - 23 Agosto 2012, 11:46:23
Per chi avesse voglia di leggerla sotto posto la risposta di Kaps, in merito alla questione CAI. Tutto sommato sono opinioni condivisibili benchè un tantino "estreme". Passi la questione dei solchi sui sentieri (enduristi permettendo) ma quella sul rumore e la salvaguardia della fauna mi sembra un po' esagerata, via non penso che il periodo di riproduzione del cuculo montano o del cinghiale d'altura sia poi così disturbato da orde di trialisti inferociti..... mi sembra che si stia un po' uscendo dal seminato e poi fosse solo questo il problema basterebbe indicare il periodo "sensibile" di riproduzione e magari evitare di girare mentre il ginghiale si Tr...ba la cinghiala  :hehe:
battute a parte penso che forzatamente con il tempo bisognerà andare sempre più verso moto più silenziose, magari munite di ignettori (no oil) e forse (case costruttrici permettendo) elettriche. Nel frattempo dovremmo sforzarci tutti di essere sempre educati e rispettosi durante le escursioni perchè ogni volta che qualche motoalpinista si comporta male (specialmente incrociando pedoni o ciclisti) ne paghiamo le conseguenze tutti, insomma abbiamo una reputazione da costruire e difendere. In merito alla campagna "adotta un sentiero montano" come proposto dal CAI io sono disponibile a parlarne magari a livello di motoclub o associazione, ecc...
Saluti Stefano


Salve Stefano, grazie per aver condiviso le tue opinioni con me in merito a questo argomento... ovviamente come potrai immaginare non sei stato il solo a farlo e, come ho fatto per altri tuoi "colleghi", voglio approfondire la mia presa di posizione nei confronti dei mezzi motorizzati sui sentieri a fondo naturale in genere con pochi e accennati punti.
Innanzitutto, parto dall'ovvio, mi pare opportuno specificare che ai sensi della Legge Regionale 32/1982 art.11 comma 1 e 2, la percorrenza di itinerari a fondo naturale è espressamente vietata ai mezzi motorizzati, con lo scopo proprio di tutelare l'ambiente ovviamente nel suo aspetto ecologico e non legato all'utilizzo... questo è il punto più realistico della questione e normalmente termino il mio discorso qui... ma vorrei farti perdere 2 minuti in più per farti riflettere su alcuni argomenti che chiarificano il perchè...

Premetto che sono al corrente delle diverse scuole di pensiero tra trialisti e motoescursionisti, argomento di acceso dibattito con alcuni miei amici qualche tempo fa... ma i punti che seguono purtroppo non trascendono dall'una o l'altra categoria.

1- Percorrenza di terreni ad esempio come quello della parte superiore della Grand Hoche sopra Beaulard, costituito da calcari finissimi, oppure in zone particolarmente impervie e di substrato più o meno incoerente, di certo risentono tantissimo delle inevitabili smosse del terreno che si provocano specialmente nei tornanti ove, anche un minimo solco causato dalla ruota che nella curva è meno carica, comporta, con le successive piogge, la formazione di un solco sempre maggiore che ridurrà rapidamente la vita del sentiero faticosamente creato dal lavoro di molte braccia molti decenni fa... e, ripeto, sul versante di fine pietraia della Grand Hoche tale fenomeno è particolarmente evidente... ma ne è un semplice e minimo esempio di tutto il catalogo, anche fotografico e video, di cui dispongo.

2- Se un sentiero si perde e quindi tende a scomparire è semplicemente perchè  la sua percorrenza non è più d'interesse da parte della maggior parte delle persone e ritengo quindi che non debba per forza essere continuamente riaperto a meno di casi eccezionali o di sentieri inseriti a Catasto Sentieri (L.R. 12/2010) che comunque interdisce ancor di più l'utilizzo di mezzi a motore sugli stessi.

O per lo meno, se a qualcuno interessa che quel dato sentiero continui ad esistere, se ne faccia carico poichè come ben sai, comuni, province ed altri enti negli ultimi anni, per decisioni politiche assurde fanno decisamente fatica a star dietro a situazioni ben più gravi e urgenti di questa (pulizia sentieri) proprio per la mancanza di fondi... anche per questo il cai, nei mille volti e considerazioni belle e brutte di cui gode, in molti casi ha organizzato gruppi di volontari che adottano un sentiero da mantenere pulito...

3- per pulire bene un sentiero dalle frasche pietre etc... ci vuole ben di più che uno o più passaggi in moto (ho fatto manutenzione sentieri in valli di lanzo per parecchio tempo e credimi so esattamente cosa voglia significare)

ora non devi fraintendermi e quindi considerarmi un Uomo di Legge e basta... sono anche una persona con qualche competenza in materia di ecologia nel vero senso del termine ovvero lo studio dell'ambiente e delle relazioni che intercorrono tra gli esseri viventi, mi spiego meglio; non ti sembra che fauna e flora siano già abbastanza stressati e relegati in ambienti sempre più miseri e ai confini marginali, proprio dal nostro modo invadente di colonizzare il territorio? Io credo di sì e penso sia innegabile da parte di chiunque quindi dammi una ragione del perchè, anche lì, in montagna dove hanno potuto trovare faticosamente rifugio dalla pianura ormai devastata, noi dobbiamo portare rumore (ricorda che i decibel che emette la tua moto sono percepiti in maniera eccezionalmente maggiore di quello che possa sentire tu o io), gas di scarico e disturbo solo per diletto nostro?

Potrà sembrarti un aspetto marginale ma ti assicuro che non lo è affatto... specialmente perchè la maggior parte delle persone non si ricorda neppure che esistano periodi in cui specialmente la fauna vive momenti molto delicati (per esempio in primavera ci sono specie che nidificano o comunque si riproducono) che non devono essere in alcun modo squilibrati... e ritengo che un motore a scoppio che passi anche ad alcune decine di metri da una tana, nido o quant'altro possa arrecare altroché disturbo... probabilmente anche l'abbandono della sede riproduttiva e il rischio di contribuire alla messa in pericolo di quella specie... e nella maggior parte dei casi ripeto senza volerlo fare apposta ma solo per caso e per non averci riflettuto su...

.. e questa è la ragione vera per la quale in teoria i mezzi motorizzati sono proibiti in ambienti naturali.

Quindi Stefano, scusami se mi son dilungato troppo... e ti ringrazio se mi hai letto sin quaggiù... rifletti su questi punti... vai pure in moto ma non su sentieri o in mezzo al bosco che è troppo delicata credimi... o per lo meno frequenta solo i percorsi delle carrozzabili militari sterrate, giustamente aperte al transito motorizzato ove il disturbo è, per lo meno, contenuto (sia per chi a piedi non ha voglia di incrociare qualcuno in moto sia soprattutto per l'aspetto ecologico di cui ti accennavo in precedenza), in val di susa/chisone/zona di confine ne abbiamo circa 720km... da 300m di susa ai 3000 dello chaberton...

spero di aver chiarito qual è il motivo reale di una mia/nostra netta presa di posizione in merito all'argomento.

Cordialmente ti saluto, alla prossima!

Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: lazzaro54 - 23 Agosto 2012, 12:14:50
con gente così non sto nemmeno a discutere .....
se loro non percorrono un sentiero perchè non hanno alcun  interesse è giusto che tale sentiero si chiuda naturalmente, fa niente se può essere utilizzato per altri scopi .... i padroni della montagna sono loro ....

 alla fine certe volte, vedendo di recente i telegiornali, penso che questa gente si meriti incendi, catastrofi, frane e quant'altro viene proposto  in questo periodo ....
il bosco cresce e cade incontrollato, non c'è più nessuno che lo controlla, lo cura e lo pulisce e così il primo rogo trova sterpaglia con cui è facile attecchire, il primo acquazzone porta a valle gli alberi caduti e al primo ostacolo fanno diga e l'acqua straripa e fa un disastro che neanche 123.456.789 moto da trial che passano tutte assieme in un sola giornata sarebbero in grado di fare ...
io spesso percorro sentieri in cui non incontro anima viva, gli animali semplicemente si spostano e poi li ritrovi il giorno dopo nello stesso punto, probabilmente sono più intelligenti di certi esseri umani che si fanno le seghe mentali sulla riproduzione del cinghiale che invece tromba alla grande  e se ne fotte di tali disquisizioni ....

per anni, quando facevo enduro, siamo stati vessati nel parco dell?olona (allora non ancora parco) da Rangers, Guardia nazionale e GEv che ci rompevano i coioni ..... per cosa? per una traccia in un bosco larga 50 cm ..... andate a vedere ora che razza di ferita hanno provocato per fare la Pedemontana ..... lunga per chilometri, larga 300 metri .....

ma che annassero a ....................
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: kappa - 23 Agosto 2012, 12:38:27
...
io spesso percorro sentieri in cui non incontro anima viva, gli animali semplicemente si spostano e poi li ritrovi il giorno dopo nello stesso punto, probabilmente sono più intelligenti di certi esseri umani che si fanno le seghe mentali sulla riproduzione del cinghiale che invece tromba alla grande e se ne fotte di tali disquisizioni ....


 :PDT_Armataz_01_37:

Non so se qualcuno di voi ha fatto mai caso ai nidi che ci sono lungo l'autostrada, o a tutti quegli uccelli che nidificano in città. Se leggete bene il Signore ritiene che il rumore del moto "possa" arrecare disturbo ed usa la parola "probabilmente".
In ogni caso, tutte le opinioni sono degne di rispetto e tutti possono sollevare dubbi, quello che talvolta mi irrita è solo la supponenza di sentirsi nel pieno diritto di imporre le proprie ragioni come verità assoluta. Oppure sentirsi superiori ad altri nei propri diritti, come quello che va a piedi su una carrareccia e non ha voglia di incrociare qualcuno in moto, ma stattene a casa tua allora, se frequenti un luogo pubblico ed aperto al traffico, devi essere disposto ad accettare gli altri.
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: lazzaro54 - 23 Agosto 2012, 12:58:11
...
io spesso percorro sentieri in cui non incontro anima viva, gli animali semplicemente si spostano e poi li ritrovi il giorno dopo nello stesso punto, probabilmente sono più intelligenti di certi esseri umani che si fanno le seghe mentali sulla riproduzione del cinghiale che invece tromba alla grande e se ne fotte di tali disquisizioni ....


 :PDT_Armataz_01_37:

Non so se qualcuno di voi ha fatto mai caso ai nidi che ci sono lungo l'autostrada, o a tutti quegli uccelli che nidificano in città.

avevo disquisito con una gEv qualche anno fa su Soloenduro proprio su questo argomenti, dicendo che rondini piccioni, corvi, persino falchi (ce n'è uno che gira proprio sopra casa mia e io abito a ... MILANO ...,) cicogne, gabbiani ecc. nidificavano in prossimità di città trafficate ma lui rispose che quelle erano specie particolari che si adattavano ...... con gente così cosa vuoi dire ?

anche se trovo che stia meglio in montagna, io trovo che se prendi un gallo Forcello o Cedrone, lo metti in un qualsiasi parco di città e gli dai da mangiare quello nn ci pensa nemmeno ad andarsene .....
dicono che i cinghiali scappano e non si riproducono se disturbati? e quelli adottti dai cittadini sulle alture di genova (lo hanno fatto vedere in tutti i TG) cosa sono ? cavalli?

gli animali si adattano, se si estinguono non è per una moto che passa nei boschi, ma perchè qualcuno costruisce case riducendo il verde, sparge inquinanti su monti e prati o meglio ancora ne va a caccia .....
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: kappa - 23 Agosto 2012, 13:05:55
I Cinghiali ed i Caprioli sarebbe l'ora che smettessero un pò di riprodursi, nella mia zona ad esempio stanno fancendo dei danni che l'amministrazione pubblica (noi contribuenti) paghiamo a caro prezzo.
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: marc59 - 23 Agosto 2012, 13:08:30
il sig kaps forse dimentica che nel nostro paese ci sono sì le aree protette, i parchi nazionale e regionali (ed io di certo non mi sognerei mai di entrare con l'enduro nel parco del Ticino............poi ci sono quelli che lo attraversano su imbarcazioni a motore e vabbè) ma ci sono anche migliaia di km. di sentieri letteralmente abbandonati, quelli che una volta erano piccoli e VIVI paesi montani sono spesso oggi ridotti ad un cumulo di case chiuse, malridotte ed abbandonate (dalle mie parti è così).
Posso girare per ore dentro questi sentieri senza incontrare anima viva, tranne qualche sporadico cacciatore o cercatore di funghi, e allora cosa facciamo? chiudiamo anche questi?, li facciamo diventare tutti aree protette? protette da chi? (dove li trovano i soldi per il personale) e vietate all'ingresso di chi? di 10 moto da trial che si disperdono in centinaia di km.di sentieri.

D'altra parte è pur vero che è quasi impossibile mettersi a discutere con gli integralisti, succede quello che è successo a me lo scorso autunno in pieno periodo di caccia, ho trovato il khomeinista di turno, ha minacciato di prendermi il numero di targa, perchè a suo dire disturbavo la fauna!!..................periodo di caccia............sembrava di essere a Beirut  sm470 sm470 sm470

sapeste quante poiane vedo tutti i giorni appollaiate sulla rete di recinzione, a 3 metri dalla carreggiata della Milano/Genova................ma per favore, che non dicessero idiozie :72:
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: diegog - 23 Agosto 2012, 13:09:04
I Cinghiali ed i Caprioli sarebbe l'ora che smettessero un pò di riprodursi, nella mia zona ad esempio stanno fancendo dei danni che l'amministrazione pubblica (noi contribuenti) paghiamo a caro prezzo.
vero,  doverebbero aprirgli delle case di tolleranza, cosi controllano meglio le nascite.  :arar:
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: menca - 23 Agosto 2012, 13:22:45

Con certa gente non c'è speranza!  :tris:
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: diegog - 23 Agosto 2012, 16:25:54
comunque è vero,  cinghiali ormai se ne trovano dappertutto...  guardate un po dove li ho trovati sabato scorso:

(https://fbcdn-sphotos-d-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash4/s480x480/405501_3985792556431_604057981_n.jpg)
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: alex - 23 Agosto 2012, 20:56:44
Pretestuoso. Tutto combinato a modino, basato su pretesti farciti di parole che fanno effetto. Loro non sono amanti dell'ambiente, lo usano a proprio comodo. Sia d'estate che d'inverno, in montagna ci sono schiere di macchine parcheggiate nei prati e nei boschi, dove c'è l'attacco dei sentieri CAI.
La vogliono semplicemente tutta per loro, girano con 2 bombolette e basta una strisciata bianco-rossa su un sasso a decretarne diritti assoluti per loro e divieti altrettanto assoluti per tutti gli altri.
odiano tutti, ciclisti, motociclisti, automobilisti (perchè,loro ci sono arrivati a dorso d'asino, i parcheggi li hanno rimpiti i vecchietti della messa?) perfino gli altri escursionisti non CAI. Buttano avanti quello stemmino come fosse una croce di fuoco durante l'inquisizione, se ne fanno baluardo e vessillo, e pensano di poter dettare legge sul territorio, e purtroppo glielo lasciano fare, perchè sono milioni e tutti tesserati. Nonchè elettori. Come i motociclisti, ma chi emette le tessere se ne sbatte, anzi peggio, fa finta di interessarsene per poi dire "ragazzi, ci ho provato!"
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: kermit - 24 Agosto 2012, 08:55:22
 :tris: :tris:
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: Michel - 15 Ottobre 2012, 12:39:42
Se mi girano a sentir queste cavolate! Io lavoro in campo veterinario e vi dico tranquillamente che gli animali si adattano alla presenza antropica... anzi è addirittura provato che nelle città molte specie di volatili trovano rifugio sfuggendo dai predatori e dalle insidie del bracconaggio. I sentieri si devono chiudere? Mi verrebbe da dire... vah, meglio che stia zitto!Se sentissero queste cose mio nonno e mio bisnonno che quei sentieri li han vissuti e mi han educato a tenerli aperti con la roncola, si rivolterebbero nella bara. Perché io, oltre ad andarci in moto me li tengo pure puliti.Il mondo è mio quanto degli altri! Dobbiamo metterci anche noi a sistemar sentieri e poi lasciam fuori quelli del CAI  sm453
Ce le moto scavino: si è vero, come anche quando si tira la legna del resto... ma se si crea una cunetta basta andar col piccone e metterla a posto, non vedo il problema  :OK:
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: sgnaus - 15 Ottobre 2012, 17:32:24
demagogia o no, io gli ho scritto, se tutti lo facessimo forse (e sottolineo il "forse") conteremmo qualcosa di più. qui sotto quello che gli ho scritto:

Sono capitato per caso, su questo sito e, da appassionato della montagna, sono talmente rimasto colpito dal vostro volantino contro le moto da non potermi esimere dallo scrivervi.
Prima di tutto desidero sottolineare che concordo pienamente con voi riguardo al fatto che l’ambiente alpino sia splendido e fragile, ma tra i vari motivi della sua fragilità ci sono prioritariamente e sicuramente lo sfruttamento boschivo incontrollato e abusivo, la mancanza di piani di manutenzione di ampie aree del nostro amato territorio, la cementificazione incontrollata, la costruzione di argini fluviali innaturali, la mancata manutenzione degli alvei, la costruzione d’impianti di risalita dal forte impatto ambientale, l’asfaltatura di quasi la totalità delle strade che contribuisce alla canalizzazione innaturale dell’acqua piovana.
La convivenza che voi definite per ovvie ragioni “difficile” tra motociclisti e pedoni, è il frutto di anni di vessazione indiscriminata nei confronti dei motociclisti che, certamente mal rappresentati, si vedono ormai costretti a praticare il proprio sport in modo quasi “carbonaro” e per giunta, con la consapevolezza di non essere ormai più a norma su alcun tracciato, dal momento che quasi tutto il territorio del Nord Italia è identificato come parco ed è quindi fatto divieto alle moto di circolare anche laddove, sono ammesse le automobili a vario titolo, o dove è paradossalmente ammessa la caccia. A tale proposito, proprio per porre fine ad uno squilibrio di trattamento a spese dei motociclisti, sarebbe molto più civile invece che inveire contro gli appassionati, identificare dei percorsi praticabili, ben segnalati e sorvegliati, invece di disseminare il territorio con una ridda di divieti “a prescindere” ridicoli e immotivati.
Il motociclista è un utente della montagna esattamente come lo sciatore, il biker, o il pedone, un utente che paga il suo contributo anche in termini di incremento turistico delle aree geografiche visitate, il motociclista non è un barbaro che arriva e si appropria di un territorio, quindi non si può continuare a dichiarare una sorta di “guerra santa” contro il transito delle moto, senza farsi carico del fatto che i motociclisti hanno tutto il sacrosanto diritto di esistere, pagano le tasse come tutti e non sono meglio o peggio di qualunque altra categoria d’utente della montagna, non sono peggio dei pescatori o dei cacciatori, non sono peggio degli sciatori o dei pedoni, non sono peggio dei bikers che, tanto per fare un esempio, discendono i sentieri a velocità folli, spesso superiori a quelle di qualunque mezzo motorizzato. La continua attenzione fortemente negativa, esercitata in questi anni nei confronti dei motociclisti e la conseguente chiusura del dialogo, oltre che della circolazione, è di fatto l’unica responsabile delle continue infrazioni  che si riscontrano oggi da parte dei motociclisti, che si vedono ingiustamente esclusi dalla circolazione in montagna anche quando fanno parte di moto club e associazioni che, della montagna, si prendono cura a proprie spese.
L’unico interesse che si muove dietro siffatta presa di posizione delle organizzazioni che si definiscono ecologiste, è l’acquisizione di un potere sempre maggiore da parte loro mediante anche una facile leva sull’opinione pubblica bombardata da anni da informazioni fuorvianti se non addirittura false e così facendo, queste associazioni possono gestire in completa autonomia il territorio a proprio uso e consumo e secondo i propri esclusivi interessi.
Auspico sinceramente che il dialogo tra gli appassionati della montagna non abbia mai fine e che nel contempo, finisca immediatamente la messa all’indice di una parte degli appassionati che hanno come unica colpa, quella di voler praticare la montagna in moto. Tanto sentivo di dovervi.
Diego Pagliari     
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: steu - 15 Ottobre 2012, 17:58:41
 smbrv smbrv smbrv
Sarà anche come sparare ad un muro di gomma ma almeno il ns piccolo contributo alla CAUSA l'abbiamo dato...
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: menca - 15 Ottobre 2012, 19:16:21

 Bravo Sgnaus!!   ....   :PDT_Armataz_01_37:
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: ilario - 15 Ottobre 2012, 21:36:38
Bravo,ben fatto!
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: Valchisun - 15 Ottobre 2012, 21:40:55
Ottimo, speriamo che ci "sentano", se non altro sanno che non avranno vita facile nella loro "crociata" contro chi non la pensa come loro e per essersi autonominati  "padroni della montagna", troppo facile scagliarsi contro una categoria che ama la montagna e la rispetta, molto probabilmente ancora piu' di quei benpensanti ambientalisti della domenica, mi piacerebbe che andassero a chiedere a chi in montagna ci vive, cosa pensano di tutti quei parchi e di quei s.i.c. (siti ad interesse comunitario), che hanno di fatto tolto la proprieta' dei terreni e dei boschi ai loro legittimi proprietari!
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: enrico - 10 Settembre 2013, 18:30:42
Questo dai cugini Emilio-Romagnoli


-=... fatte salve le prerogative del CAI

Visto che in questi mesi abbiamo quotidianamente lavorato sul testo della legge regionale dell'Emilia Romagna denominata REER, ne conosciamo ormai i contenuti a memoria, anche a salti, proprio come la tabellina del 7.

Il CAI - Club Alpino Italiano è un'associazione, un ente privato. Certamente è riconosciuto dallo stato, ma opera coerentemente e risponde al proprio statuto.

Il CAI NON È UN ENTE PUBBLICO

e pertanto lo stato o le regioni non possono demandare a lui la gestione esclusiva della "cosa pubblica".

Lo dico io? Si, ma lo ha detto prima la COSTITUZIONE ITALIANA, non un regolamento regionale (tipo le PMPF...).

Nessuno vuole essere irriconoscente nei confronti di chi, da più di cento anni, ha a cuore porzioni importanti di patrimonio pubblico, soprattutto per ciò che riguarda la montagna e lo fa con passione e per il bene comune.

Ci domandiamo, però, come una regione che legiferando scrive giustamente cose del tipo "... fatte salve le prerogative del CAI" e prevedere contributi pubblici per esso

- possa continuare a non vedere, a non prendere atto che lo stesso ente privato, stizzito dalla fine del proprio monopolio d'opinione e di interesse, accusi i "concorrenti motorizzati (vergogna!)" di essere una potente lobby di potere, quando la storia dice che la co-protagonista di questa legge è ENDUROTERAPIA (entità astratta, pura idea e spremuta e succo di passione) e che i suoi rappresentanti sono stati gli interlocutori di chi quella legge ha scritto e approvato, gli stessi esponenti politici che hanno discusso anche ed ovviamente con i rappresentati del CAI e di numerosissime altre realtà della regione;

- quanto a lungo possa far finta di non aver sentito e/o letto le loro dichiarazioni su tutti i giornali con le quali preannunciano di boicottare la legge democraticamente appena approvata perché da loro ritenuta sbagliata, quando nella legge stessa sta scritto che chi infrange la legge, oltre alle sanzioni, perderà eventuali contributi pubblici in essere (versione stringata, chi vuole maggiori dettagli si legga l'articolo 15 comma 7 della REER).

- di dimenticare che "la legge è uguale per tutti".

Detto questo, aggiungiamo che Enduroterapia e il CER non hanno mai chiesto di togliere "qualcosa" al CAI, nemmeno si è mai sognata di "toccare i loro soldi", abbiamo semplicemente rivendicato il diritto di esistere e di convivere nella nostra regione con tutti, secondo leggi giuste e condivise che ci impegnamo a far rispettare a tutta la categoria che "ci siamo presi la briga" di rappresentare.

Ma se il CAI continuerà con questa politica oltranzista, continuando a chiedere la nostra ELIMINAZIONE, anziché convocarci per discutere come da questa legge si possa serenamente ripartire da capo per vivere assieme, non ci sarà nemmeno il bisogno di nostre ulteriori richieste, faranno tutto da soli.

È chiaro il messaggio?
Si vede il marsupio?

Noi siamo più che pronti al dialogo, la nostra posizione è chiara, quella sancita dalla legge REER: noi "fuori" da parchi, sic e ZPS e dentro altrove, tranne alcuni percorsi che, giustamente ed entrando nel merito, con il contributo costruttivo di tutti, i vari sindaci individueranno e vieteranno a determinate categorie di veicoli.

In attesa che i vertici regionali e provinciali del CAI ci chiamino per fissare il primo incontro, invitiamo tutti (i nostri e i loro) a meditare e a rivalutare antichi valori quali tolleranza, ragionevolezza, rispetto, legalità e ottimismo e di accantonare definitamente l'ideologia e l'interesse di parte.

Buon "lavoro" a tutti. -=
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: alex - 10 Settembre 2013, 18:54:21
Bella Enrì!!  :OK:
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: vin-lap - 10 Settembre 2013, 19:03:37
Citazione
Detto questo, aggiungiamo che Enduroterapia e il CER non hanno mai chiesto di togliere "qualcosa" al CAI, nemmeno si è mai sognata di "toccare i loro soldi", abbiamo semplicemente rivendicato il diritto di esistere e di convivere nella nostra regione con tutti, secondo leggi giuste e condivise che ci impegnamo a far rispettare a tutta la categoria che "ci siamo presi la briga" di rappresentare.

Ma se il CAI continuerà con questa politica oltranzista, continuando a chiedere la nostra ELIMINAZIONE, anziché convocarci per discutere come da questa legge si possa serenamente ripartire da capo per vivere assieme, non ci sarà nemmeno il bisogno di nostre ulteriori richieste, faranno tutto da soli.

:OK:
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: lazzaro54 - 11 Settembre 2013, 09:21:33
l'espressione ''si vede il marsupio?'' è bellissima ......  :arar: :arar:
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: luca x - 27 Novembre 2013, 18:36:39
ho letto anch'io "l'interessante pagina web" di questo signore che si nasconde dietro uno pseudonimo.

parlo come motociclista ma anche come nipote di montanari (di quelli veri, che da piccoli giocavano tentando di catturare i cuccioli di volpe ...).

mi sembra tanto che il signore in questione possa essere catalogato nella categoria degli integralisti secondo cui non si deve fare assolutamente nulla se no si disturbano le cavallette che si ...... :mukka:.

non ci siamo proprio.
a voler prescindere dal fatto che quelli che annualmente riempiono i "crotin" delle malghe con immondizia di vario tipo (ivi compresi gli assorbenti igienici) non sono tutti motociclisti (altrimenti non sarebbero sentieri ma autostrade) il non fare nulla ha portato alla più totale rovina l'ambiente montano.

mi spiego meglio.
i vecchi raccoglievano le foglie per due ordini di motivi: servivano da lettiera per le bestie e non intasavano i canali di scolo dell'acqua obbligandola a cambiare corso .... il non far nulla ha fatto sì che oggi l'acqua scava liberamente ovunque. poi si lagnano che ci sono le frane.
i vecchi sostenevano le falde della montagna costruendo i muretti a secco: oggi se tocchi una pietra ti becchi una denuncia e la montagna frana;
i vecchi salivano in montagna con le vacche (anche decine di capi) e percorrevano gli stessi sentieri che oggi le moto rovinerebbero. il Signor Kaps o come si chiama ha mai provato a passare su un sentiero percorso da decine di capi dopo un'abbondante piovuta?  ci provi e mi faccia sapere le condizioni in cui l'ha trovato.

potrei portare decine di altri esempi ma mi fermo qui.

solo un'unica ulteriore osservazione: il Signor Kaps sarà anche tanto forte nel leggersi le leggi regionali e nell'interpretarle a suo uso e consumo ma ha mai letto la legge fondamentale d'Italia?
la Costituzione - pur parafrasando - dice che tutti hanno lo stesso diritto di circolare ovunque sul territorio dello Stato.
alla luce del ragionamento che fa il Signor Kaps se solo lui e i suoi amici possono andare liberamente per monti e noi no, allora noi possiamo vietargli di circolare in qualsiasi modo (a piedi, in moto, in macchina) in città?

grazie per la pazienza.
Luca
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: alex - 27 Novembre 2013, 19:26:07
Luca, grande!  :PDT_Armataz_01_37: smbrv
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: Valchisun - 27 Novembre 2013, 20:38:56
C.a.i. = 2,5 Milioni di Euro di finanziamenti statali, a loro interessa la montagna....di soldi!
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: kermit - 28 Novembre 2013, 00:57:17
 :PDT_Armataz_01_37: luca
Titolo: Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
Inserito da: 4everstroke - 06 Dicembre 2013, 20:00:18
 smbrv
Bravo Valchi,
Hai fatto centro!