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Le moto e gli accessori => Moto d'epoca => Topic aperto da: Valchisun - 22 Marzo 2018, 14:39:02

Titolo: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: Valchisun - 22 Marzo 2018, 14:39:02
Maltry Trans Ama 321, meta' degli anni settanta...

(http://www.twnclub.ch/classic_trial_files/Caglio2015/2015_Caglio_Pics/4291_TransAma.jpg)

A quei tempi c'era ancora voglia di sperimentare, di tentare nuove strade, di portare una moto da trial al massimo dell'essenzialita', la Maltry aveva la prerogativa di avere la scatola filtro nel cannotto di sterzo, la pompa della benzina azionata dal movimento del forcellone, le sovrastruttire erano ridotte ad un sottile foglio di plastica...
Adesso la Beta ha, da anni, pronta e collaudata, la nuova Evo con iniezione elettronica e motore piccolo, anche la Gas Gas ha la moto nuova pronta da industrializzare, ma creare gli stampi e industrializzare un nuovo motore costa, circa, un milione di Euro, chi puo' ancora permetterselo, di questi tempi?
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: Enzo - 22 Marzo 2018, 14:57:14
Vertigo?
Sherco?
Trs?
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: alex - 22 Marzo 2018, 14:58:06
Ma se hanno tutto pronto come hanno fatto con gli stampi? hanno fatto i carter prototipo da pieno?
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: Valchisun - 22 Marzo 2018, 15:16:38
I carter di un prototipo vengono fusi in terra, mica industrializzano gli stampi se non sanno ancora quando partira' la produzione di serie...
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: Enzo - 22 Marzo 2018, 16:16:16
Vertigo?
Sherco?
Trs?
Come sopra :arar:
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: alex - 22 Marzo 2018, 16:27:10
I carter di un prototipo vengono fusi in terra, mica industrializzano gli stampi se non sanno ancora quando partira' la produzione di serie...

Certo, salvo rifare lo stampo per un secondo eventuale prototipo.
Mi sa che adesso usano più probabilmente una gravità in conchiglia, anche per la prototipazione. Lo stampo costerà di più (ormai relativamente, visto che non si parla di stampi per macchinari industriali ma per un oggetto semplice e di dimensioni ridotte, però di sicuro un solo prototipo non basta, e se poi devi far partire il prodotto hai già tutto pronto.
Ma mi permetto di dire che queste procedure, per quanto di per sè economiche rispetto a una fusione o pressofusione, sono comunque soldi buttati. Se non fai partire un prodotto che lo sviluppi a fà?
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: Valchisun - 22 Marzo 2018, 17:32:25
Nel caso della Beta, si tratta di rifare gli stampi di un telaio monotrave in alluminio idroformato, mi sa' che quello rimarra' tale e quale e cambieranno soltanto il motore...
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: old-cat - 22 Marzo 2018, 18:15:05
Io dico che Beta prima porterà a termine la gamma enduro, dove hanno numeri nettamente superiori al trial, oramai manca "solo" il 250/300 4T
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: old-cat - 22 Marzo 2018, 18:18:07
Valchi, stavo guardando la Trans Ama e la Fantic appena dietro, ma si usava avere la leva del cambio così alta?
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: pogopogo - 22 Marzo 2018, 19:51:01
..non cambiavi, buttavi dentro una marcia e la frizione cercavi di usarla poco che di norma aveva un comando duro come il granito...  si teneva la leva alta per non dar colpi accidentali contro le pietre
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: Valchisun - 22 Marzo 2018, 20:12:44
La "tendenza" era proprio quella di tenere la leva del cambio il piu' alto possibile per evitare bruschi incontri...Ovviamente si usava il tallone per mettere le marce alte e la punta dello stivale per scalare, non era il massimo della comodita', per scalare le marce dovevi, quasi sempre, alzarti in piedi... :omo:
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: pogopogo - 22 Marzo 2018, 20:34:55
..tra gli usi e costumi dell'epoca c'era anche quello di non usare i guanti "perché tolgono la sensibilità"... anche in pieno inverno! Le volte che sono arrivato a casa con due surgelati tio "filetti di merluzzo" non le ho mai contate, ma appena cambiata la moda mi sono adeguato..
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: alex - 22 Marzo 2018, 21:35:20
Pensa che io non riesco a guidare senza guanti. Nemmeno d'estate, e nemmeno per strada.  :V:
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: Enzo - 23 Marzo 2018, 06:23:02
Pensa che io non riesco a guidare senza guanti. Nemmeno d'estate, e nemmeno per strada.  :V:
Ho il medesimo "difetto" anche io .Comunque siamo passati dal " nessuno investe più nelle moto da trial ” ( anche se non è vero , visto le marche che ci sono ) alla guida senza i guanti. :arar:
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: Bikerider - 23 Marzo 2018, 07:45:24
Siamo anziani e ci dimentichiamo di cosa abbiamo detto prima  :hee20hee20hee:
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: pogopogo - 23 Marzo 2018, 20:29:10
...si, ma ci si ricorda benissimo delle cose accadute trenta o quarant'anni fa...
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: alex - 23 Marzo 2018, 20:43:32
E' la demenza senile, azzera la memoria breve.  sm444
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: ilario - 24 Marzo 2018, 10:02:53
Questa era una moto bella da vedere ma inguidabile (almeno con i parametri odierni).
La Hiro (creata a Saronno da tecnici Cagiva che la avevano creata durante una delle ricorrenti crisi della ditta madre) produceva splendidi motori ma con il "taglio"crossistico.
Malgrado i vari tentativi di di parzializzare,addolcire,smorzare ci si ritrovava sempre con un motore puntuto in alto e morto in basso,
ci fu poi il periodo del --appesantisco il volano,gli do piu' massa ed il risultato fu di avere un trattore nei bassi ma che non prendeva
i giri manco a spingerlo,si cerco' poi un compromesso e come tutti i compromessi non accontentava nessuno.
Quello era pero' un momento glorioso per l'economia ed i soldi giravano,bastava creare la novita' e c'era sempre qualcuno che abboccava.
Non che ora sia molto diverso,l'acquisto e' condizionato piu' dalla moda e dalla pubblicita' che dalla sostanza.
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: Michel - 25 Marzo 2018, 06:40:35
Scusate l'OT, ma dietro alla moto postata da Valchi c'è un fantic 240 con uno strano silenziatore: qualcuno mi sa dire cos'è?
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: Enzo - 25 Marzo 2018, 08:06:34
Sembra un silenziatore fatto in casa , e pure brutto.
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: pogopogo - 25 Marzo 2018, 11:32:16
Scusate l'OT, ma dietro alla moto postata da Valchi c'è un fantic 240 con uno strano silenziatore: qualcuno mi sa dire cos'è?

..sembra un silenziatore fatto con una gavetta in alluminio.. e sì che l'originale è poco più di un tubo, non penso sia cosi' complicato rifarlo simile...
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: old-cat - 25 Marzo 2018, 15:43:32
Dai ilario, raccontaci qualcosa della Hiro (sono sicuro che tu sai... :tim:), un'azienda tra le più importanti, a mio avviso, tra quelle che hanno vissuto la storia del fuoristrada di quegli anni.
Nella seconda metà degli anni settanta dopo che il nuovo (allora) Sasch 7 marce non si rivelò così valido come il vecchio 6 M, quasi tutti gli assemblatori passarono a montare i loro motori.
Chi erano, che progetti avevano, perché hanno smesso, dove sono finiti....
Dai, dai...  sm471
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: ilario - 26 Marzo 2018, 11:34:09
Molti rimpianti ed occasioni perdute!
Cerchero' di essere il piu' sintetico possibile ma stiamo parlando di 70 anni di moto e penso di essere tra i pochi "supestiti"in grado di
parlarne.
La provincia di Varese e' geograficamente una provincia povera,terreni alluvionali,basse colline,argille e ghiaia,molti laghetti,paludi e marcite  nei punti in piano,lago Maggiore ad ovest la ricca Milano a sud e la poverissima Svizzera a nord(solo negli ultimi 50 anni
diventata ricca con i soldi e le ditte lombarde).
Niente materie prime,niente agricoltura--l'unico sbocco era il cervello e le braccia e l'Olona--lungo le sue sponde si e' sviluppata l'industria Varesotta--otto tessiture che superavano i 10.000 dipendenti con il Bustese che ne contava 27.000.(sono tutte scomparse
negli anni settanta perché le proprietà decisero di investire altrove) e la meccanica di precisione Isotta Fraschini ,decine di marchi
motociclistici e AEREO --le prime mongolfiere a Busto Arsizio e Gallarate(chiamati ironicamente Brusabalon -bruciapalloni dai Bustocchi
perché il loro primo tentativo fini' in rogo) .
Tutto l'aereo Italiano era progettato e prodotto nel Varesotto--Siai Marchetti-Agusta-Caproni-Macchi-piu' molti altri minori.
L'industria motociclistica importante nacque nei primi anni del dopoguerra perché l'AEREO venne "cancellato"dai vincitori (che si appropriarono di studi e progetti) proibendo qualsiasi attivita'che non fosse di manutenzione dei mezzi statunitensi.
Le nostre ditte si convertirono mettendosi a produrre moto e motocarri.
Macchi Aeronautica=Aermacchi   Agusta Aeronautica=Mv Agusta  Piaggio=Vespa ecc.ecc.ecc.
Veniamo a noi!
Mio padre(motorista aeronautico) era il motorista sull'aero del conte Corrado Agusta--dopo vari anni di raid(a farsi sparare nel sedere
come ai tordi uno a pilotare e l'altro a rabberciare i buchi con il fil di ferro) si convertirono a costruire moto--mi sono visto passare
in casa la storia del motociclismo Italiano.MV.Gilera,Guzzi,Benelli,Aermacchi,Aspes ecc.ecc.ecc.
Con il ritorno della possibilita' di ritornare a lavorare per l'aereo molti marchi abbandonarono la moto(che non era ancora diventata
l'oggetto del desiderio e rimpiazzata dall'auto come strumento di lavoro).
Furono anni duri e bui rischiarati solo dalla competizione e la storia la conosciamo.
Aermacchi abbandona ed e' assorbita da Harley ,che vuole avere in Europa uno sbocco per le sue moto.
Investono parecchio ma il tutto coincide con il periodo piu' turbolento nella storia dell'industria Italiana(scioperi selvaggi come se piovesse) Harley da un ultimatum comunicando che non sono piu' disponibili ad accettare una situazione del genere e che al primo
sciopero avrebbero chiuso (vi erano allora 750 dipendenti).
Lo stesso pomeriggio erano tutti fuori (e li rimasero perché la dirigenza usci' mettendo i lucchetti ai cancelli e chiudendo definitivamente).
Ora entra in gioco Castiglioni.Claudio Castiglioni era mio amico d'infanzia perché ,nato e cresciuto a 3 km da me ,veniva a passare le
vacanze scolastiche da sua zia che era la mia vicina di casa,la vicinanza di eta' e la mancanza di alternative ci faceva passare moolto tempo assieme.
I Castiglioni sono dei piccoli imprenditori che producono fibbie e bottoni per l'industria calzaturiera (altra ex eccellenza Varesotta)
che con la crisi del settore decidono di investire nell'immobiliare a cui fa gola la proprieta' Harley(3/4 km fronte lago per 1 in profondita'
piu' tutti gli immobili).
Passano tre anni e Harley mette in vendita ,nessuno si fa avanti pensando a cifre astronomiche,Castiglioni offre due miliardi ed Harley
accetta.Pochi giorni dopo ci sono le ruspe ed i rottamai al lavoro per radere al suolo e trasformare in villette a schiera.
Chiamo Claudio e gli faccio presente che sta facendo una emerita ca**ta ,siamo i piu' vecchi fornitori della ditta e conosciamo bene
la situazione,c'erano 4 miliardi di moto gia' pronte e che andavano solo assemblate,mi comunica che gli andava bene ma che gli avrei
dovuto dare una mano perché la prime cose che sono andate distrutte erano i serbatoi ed i parafanghi(allora in lamiera)--lampo di
genio di Tamburrini che propone di produrli in plastica----i primi al mondo!
Riassunti 70 dipendenti con l'obiettivo di eliminare il magazzino e poi demolire---il primo anno si produssero 70.000 moto -80.000 il
secondo ed ordini di 110.000 il terzo,numeri che non si raggiunsero mai perché vennero rilanciati marchi come MV-Husqvarna-Ducati-
Morini--erano quasi chiuse le trattative per l'acquisto di BMW (che stava attraversando un periodo nerissimo).
Fu l'inizio della fine--si riusciva a produrre a fatica il 50% degli ordini e si lascio' lo spazio a Beggio(che era un assemblatore per Cagiva)
di sfruttare i fornitori Cagiva che faticavano ad essere pagati.
La crescita di Beggio e l'intestardirsi a fare rinascere Ducati provoco' una grossa perdita economica e di materiale umano che porto'
alla migrazione del reparto corse quasi al completo(che aveva portato alla conquista di decine di campionati mondiali e Parigi Dakar)
e permettendo ad Aprilia di conquistare il ricchissimo palmares di cui si puo' fregiare.
Qui nasce la Hiro,Battaini che era il responsabile del reparto corse Cagiva non accetto di passare al nemico e creo' con alcuni fidati tecnici a Saronno la Hiro.
Non certo degli sprovveduti,tecnicamente e progettualmente i numeri uno.
I loro motori erano mooolto prestazionali e costruiti con grande perizia--meno quella ciofeca per il trial-che e' poi lo stesso della
Cagiva e della Merlin. Non puoi utilizzare un motore Ferrari da montare su un furgoncino per i corrieri.
La loro scelta era dettata dal fatto il reparto corse in Cagiva era stato smantellato e non avevano accettato di passare al nemico
(che si era comportato non in maniera cristallina) decidendo di costruirsi un loro motore.
Quando Cagiva si riprese (solo parzialmente ed a fatica) ritornarono ad occuparsi di sviluppo Husqvarna-Cagiva-MV.
Scusatemi se mi sono dilungato troppo ma e' l'unico modo per tentare di spiegare alcuni passaggi.

Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: Enzo - 26 Marzo 2018, 12:11:34
È sempre bello sentire questi racconti da persone che li hanno vissuto da addetti ai lavori . :OK:
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: hermann - 26 Marzo 2018, 12:51:47
Scusate , ma  non riesco a vedere nessuna immagine postata, come mai?
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: il pratese - 26 Marzo 2018, 16:44:33
Grazie Ilario per aver condiviso i tuoi ricordi
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: old-cat - 26 Marzo 2018, 18:30:58
grazie ilario, è sempre bello e interessante leggerti  :OK:
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: alex - 26 Marzo 2018, 20:07:52
Dilungato? Ma se io alla fine ho pensato "Già finito?"
Tu si che dovresti scrivere un libro, e sarei già in coda per prendermi una delle prime copie!
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: Bikerider - 26 Marzo 2018, 20:44:43
Grazie del bel racconto :OK:

Ho corso nel cross con 3 moto dotate dell' HIRO (nome che il titolare Mosconi diceva di aver dato in onore di un suo amico giapponese) una TGM e un paio di Aprilia. Di serie peccava un po' di cavalleria, purtroppo.
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: alex - 26 Marzo 2018, 21:53:32
Eppure tra le poche cose che ricordo bene  :73: c'è una mia prova, anno '78, di un MAER 125 che era una fucilata, niente a che vedere coi Sachs... forse paragonato alle Aprilia delle annate successive potrei seguire il tuo ragionamento, stavano attaccate ai 250 anche sui salitoni.
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: old-cat - 27 Marzo 2018, 14:52:15
Da ciò che sapevo il 125 raffreddato ad acqua si rivelò non all'altezza del "vecchio" 125 ad aria
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: Valchisun - 31 Marzo 2018, 20:17:38
I F.lli Castiglioni commissionarono alla Ferrari Engineering la realizzazione di un motore quattro cilindri a quattro tempi degno di una Superbike ufficiale, purtroppo rimase soltanto allo stadio di prototipo, la Cagiva-Ferrari F4 750:

(http://www.fuoritraiettoria.com/wp-content/uploads/2017/02/Cagiva-Ferrari-F4-3-e1488218543678.png)

con l'acquisizione del marchio Mv Agusta, quel motore fini' poi montato di serie sulla Mv F4 750:

(http://www.motonotizie.it/images/news-moto/morto-massimo-tamburini/massimo_tamburini.jpg)

Questa e' la prima versione la F4 Serie Oro, con il suo progettista e disegnatore, il compianto Massimo Tamburini, la F4 e' una specie di Gioconda a due ruote, il suo motore, a distanza di piu' di vent'anni, corre ancora nel Mondiale Sbk... adoremus adoremus adoremus
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: Bikerider - 01 Aprile 2018, 08:38:30
Eppure tra le poche cose che ricordo bene  :73: c'è una mia prova, anno '78, di un MAER 125 che era una fucilata, niente a che vedere coi Sachs... forse paragonato alle Aprilia delle annate successive potrei seguire il tuo ragionamento, stavano attaccate ai 250 anche sui salitoni.

Ho avuto il TGM '79 ad aria e stava nel gruppo, l'aprilia '81 col radiatore sulla testa di forcella era deboluccia, anche per quello nell'82 passai a TM che malgrado fosse ancora raffreddata ad aria, andava fortissimo di motore, però era impegnativa da guidare e per il fisico, ma allora non era un problema. In quegli anni in Lombardia andavano per la maggiore Cagiva (acqua) e Fantic (aria, ovviamente).

MAER ne ho viste molto poche e mi ricordo solo quelle con motore Villa che era molto corposo anche se mi pare che non allungasse molto (ho avuto in uso per una estate una Villa 125)
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: alex - 01 Aprile 2018, 10:10:00
Per forza degli eventi, in concomitanza con l'avvento dei sistemi di raffreddamento a liquido io uscii dal giro (semmai ci fossi stato dentro  sm444) 
Esperienze dirette sule water cooled di allora quindi non ne ho. Di sicuro l'effetto di poter aumentare la cavalleria diede un impulso non da poco alle prestazioni in generale.
Quel che è certo è che lasciai un mondo che si stava trasformando in modo repentino. Spariti i Sachs, i marchi nostrani soppiantati dai giapponesi, 250 che quasi pareggiavano la potenza dei 500....
Quanto al MAER col Villa ebbi una esperienza solo con un 250, esemplare di un amico e che ironia della sorte tentai di acquistare quattro o cinque anni fa, mi bruciò sul filo di lana un ex dipendente. Era un mezzo ex ufficiale, proprio non ricordo il nome del pilota, solo che finiva probabilmente in "ini".
E quello andava!
Qui in quel periodo tanti Maico, Yamaha, qualche Suzuki, Villa, le prime verdone con la K, Cagiva che si contavano sulla punta delle dita.
Completamente scomparsi gli spagnoli, giusto una pattuglia residua della gloriosa produzione nazionale, forse, mi dico a volte, il momento giusto per smettere.
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: Valchisun - 01 Aprile 2018, 13:11:56
Mi ricordo la Aspes, una moto da cross bellissima e all'avanguardia per quei tempi, sto' parlando di meta' degli anni settanta, questa e' del 1979, basamento Minarelli con termica Aspes:

(http://www.motodacross.com/aspes/125/1979.jpg)

il problema del raffreddamento ad aria era la perdita di potenza dovuta a surriscaldamento, l'Aspes ne soffriva parecchio...
Titolo: Re: Maltry Trans Ama 321, moto cosi' non ne fanno piu'...
Inserito da: Bikerider - 01 Aprile 2018, 16:55:54
https://www.facebook.com/Italcross-Registro-Storico-Moto-Maer-Verona-640680879338192/