motoalpinismo.it
Le moto e gli accessori => Officina => Topic aperto da: alex - 04 Ottobre 2010, 16:46:55
-
In previsione di quando sarà (più tardi possibile ;D) sapete dirmi per favore:
- se è corretto adagiare la moto sul lato opposto al gruppo campana, per evitare di cambiare l'olio. Secondo me no e mi pare una schifezza di lavoro;
- se è veramente una cura di longevità per i dischi quella di immergere in olio quelli conduttori, lo domando solo perchè ora come ora mi darebbe qualche problemino reperire un recipiente idoneo.
Poi ci aggiungo due altre cosine che mi piacerebbe sapere:
- è possibile aggiungere un condotto di spessore minore, per tirare avanti ancora un po', oppure è energia sprecata?
- i conduttori normalmente si trovano col materiale di attrito in sughero o qualcosa che ci asomiglia. Però ho visto che ci sono aziende specializzate che ne producono anche con il carbonkevlar. Qualcuno per caso sa se ci sono vantaggi di resistenza al lavoro, o all'usura, con quest'ultimo materiale? E se magari, per contro, insozza prima l'olio (benedette le frizioni a secco....) coi propri residui?
-
Premettendo che ti rispondo basandomi su ricordi di un'epoca nella quale i cellulari erano a "tamburi" :(
Il discorso d'abbatter la moto nel senso opposto dove sia collocato il pacco frizione, non è una schifezza ...ti evita solo di dover scaricare tutto l'olio qualora l'avessi appena sostituito (con relativo spurgo dell'impianto); ovviamente tale operazione è consigliabile in mezzi con carter secco, in ragione della minimale quantità d'olio che dovrebbe trovarsi nella coppa.
Lo stacco/attacco di un gruppo frizione (regolata ad hoc) è di norma in funzione dello stato di ferodo che ricopre i cd. "dischi d'attrito", della planarità di quelli in ferro e, non di meno della bontà molle; una frizione a bagno d'olio che slitti o stacchi in un millimetro di gioco della leva, fatte salve molle di differente lunghezza e/o snervate, è generalmente sintomo di dischi d'attrito con poco ferodo o cristallizzato (cotti insomma) ...non credo sia poi fattibile l'interposizione di ulteriori dischi (visto che servirebbero poi anche i corrispettivi in ferro). A volte però vi sono altre concause in una frizione "gommosa", tipo l'asta di collegamento non perfettamente lineare o il punto di attacco "segnato" dal lavoro dell'asta(!).
I dischi d'attrito è poi sempre consigliabile metterli a bagno, nello stesso tipo di olio che sarà nella moto, almeno la sera prima della sostituzione ...ben inteso, non si tratta di ceci secchi, ma evita si possa bruciare il primo strato qualora l'olio non abbia perfettamente lambito ogni "tassello" dei dischi (all'epoca, oltre 20.000 km. fa, io li misi a bagno in olio già caldo ;)).
Per "nuove mescole" di ferodo non ti saprei dire ...ora scappo ...vedo segnali di fumo all'orizzonte, mi sta squillando il cellulare smfri
P.S.: Ma se hai la moto nuova ...perchè ti fai già pippe del genere? smcon
-
barnett clutch.
questo è un produttore americano di materiali d'attrito per frizioni; io ne ho montata una su una honda cre 250 e su una suzuky 250. risultato, una frizione che non pattinava, poco modulabile (per cui secondo me poco indicata per una moto da trial), un vantaggio era che non gonfiava quando salivi in mulattiera con la leva leggermente tirata, non dava segni di affaticamento. questa frizione aveva i dischi guarniti con una miscela a base di kevlar. io a quel tempo sono rimasto soddisfatto; di più non ti posso dire.
saluti.
max.
smcoo
-
Guarda che Alex parlava di una frizione per la sua Aprilia Rxv 550 che proprio un trial non e'..... :-\ sm13
-
Beh, era anche un discorso geenrale, e comunque qualche info in più sul carbonkevlar me l'ha data e mi pare utile, che c'è di meglio di una esperienza diretta? sm13
istintivamente però mi è venuto un paragone con le pastiglie sinterizzate, che non mi son mai sconfinferate... strane associazioni..
Per commentare l'apporto di max, invece, volevo precisare che io pensavo ad aggiungere un condotto, non un guarnito. sarebbe proprio una fesseria?
-
:-\
due dischi conduttori uno attaccato all'altro?!
Allora, a questo punto, potresti veder di trovarne una serie maggiorata sulla cui interezza "spalmare" lo spessore di un disco in più ...ma per cosa poi, per non sostituire quelli di attrito? sm17
Ribadisco ...la frizione come ce l'hai ora VA o ti da problemi? E se fosse, QUALI problematiche accusa?
Altrimenti, giusto acchè tu ci dorma la notte, poniti i dubbi al momento di sostituirla ...ora godi e stop sm13 sm51
(magari ...ora di cambiare i dischi avrai già cambiato la moto ;) )
-
Va da paura e non molla mai. tanto in scalata no la uso sm25
Era più che altro per sapere. In Ducati per esempio esistono dei condotti specifici codificati sia da Borgo Panigale che da tanti aftermarkettari.
però è come hai detto tu, si sostutuisce un condotto da 1 con un altro da 1,3 o 1,5
Ma sono più che altro divagazioni oziose, alla fine so bene che al primo segno di cedimento, o per come son fatto anche prima, via pacco e campana.
E quelli li monto sempre originali. Quelli alternativi mi hanno fatto sempre risparmiare solo a parole. Poi di fatto duravano quasi la metà.
-
Però intanto ho scoperto che i dischi frizione del CRF450 sono uguali, e secondo alcuni possessori di SXV sono anche più robusti. Approfondirò.