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« il: 26 Aprile 2011, 20:45:02 »
Ci sono delle moto che ho provato, quindi non per sentito dire dal cuggino del conoscente dell' amico..., che adottano l'iniezione eltettronica di serie gia' da alcuni anni, ma che hanno alcune magagne rilevabili facilmente nell'uso stradale da diporto, ad esempio nel caso del Ktm 990 Adventure e della "cugina" piu' stradale la 990 Smt (quella con il cupolino e le ruote da 19") dove e' facilmente avvertibile l'effetto on-off dell'acceleratore, soprattutto nel passaggio dai bassi a medi regimi, nel caso dell'Adventure e' piu' marcato oltre ad avvertire, con il motore sotto sforzo in salita, un certo vuoto di carburazione sempre nel "passaggio", come se il motore avesse la carburazione eccessivamente magra, mentre sulla piu' stradale Smt l'effetto on-off si avverte nelle variazioni minime dell'accelleratore, quando ad esempio si deve "giocare" con il gas durante il transito nelle rotonde, all'Adventure imputerei piu' il difetto alle strozzature dei silenziatori finali ed alla presenza della sonda Lambda, oltre alla mappatura necessaria a sottostare alla omologazione Euro 3, cosi' i "poveri" motori sono costretti a girare soffocati sia di aspirazione che di scarico, tutte cose comunque facilmente risolvibili cambiando i silenziatori finali e relative mappature!
Un altra "magagna" rilevabile su un'altra moto ad iniezione elettronica e che sfata il mito della carburazione che rimane perfetta a tutte le altitudini, e' il problema di abbassamento del minimo sulla Montesa Cota 250 4 Rt, appena si superano i 1500/1600 metri di altitudine, il minimo tarato ad altitudini piu' basse diventa insufficiente e non si riesce piu' ad avviare la moto agevolmente, ed occorre agire sulla vite di regolazione del minimo svitandola, fortunatamente e' un operazione piuttosto agevole!
Direi che l'evoluzione dell'iniezione elettronica sulle moto moderne e' ancora nella fase di Neanderthal..... :-\ :'( sm38