motoalpinismo.it
Varie ed eventuali => Drive in => Topic aperto da: Valchisun - 05 Febbraio 2012, 14:59:55
-
http://www.motociclismo.it/mv-agusta-vince-la-crisi-e-chiude-il-bilancio-delle-vendite-2011-in-attivo-del-12-moto-50888
Direi che le aziende italiane che ancora sanno creare delle moto con una forte personalita' e con delle caratteristiche che non si trovano negli "elettrodomestici" a due ruote, riescono ancora ad avere un grande successo, questo e' l'esempio che la crisi la si puo' combattere senza andare a costruire dove la manodopera e' a costo quasi zero, basta proporre qualcosa che sappia "emozionare" l'appassionato, le moto fredde e prive di personalita', lasciamole fare ai tedeschi ed ai giapponesi! smbrv smbrv smbrv smbrv :PDT_Armataz_01_37: :PDT_Armataz_01_37: :PDT_Armataz_01_37:
Mv Agusta 675 F3:
(http://www.bikeexif.com/wp-content/uploads/2010/11/mv-agusta-f3.jpg)
Mv Agusta 675 Brutale
(http://www.2ri.de/Images/Big/3/MV-Agusta_Brutale-675_2012_1115.jpg)
-
Bravo Val.!
Riparliamo finalmente in positivo di "casa nostra".
MV-Husqvarna-Ducati-Aprilia-Guzzi-Piaggio-ecc-ecc.
Non dobbiamo imparare niente da nessuno--sono sempre stati gli altri a copiare da noi.
-
OOOOOOOOOH la! Era ora che ci ricordassimno che le moto italiane saranno anche imperfette in qualche particolare, ma almeno ti danno un motivo per salirci sopra ed avviarle, emozione appunto. Visiva, uditiva, e poi le prestazioni.... :93:
Se una moto non te le dà, tanto vale, come dice Sergio, prendere il tram.
-
L'F3 l'ho vista al Bike Expo a gennaio e dire che è veramente stupenda è dir poco!!!
Mi fà veramente piacere che una piccola ditta italiana sia riuscita ad emergere con le sue sole forze sm419
@ ilario: husqvarna è già qualche anno che è di proprietà BMW,di italiano non ha più nulla....
-
Casinski--sono di Varese e mi vieni a dire che Husqvarna non ha piu' niente di Italiano????
I soldi ci hanno messo--solo i soldi e qualche motore che avevano a magazzino invenduto.
Il resto e' tutto nostro!
-
il patrio-provincialismo ci porta a far discorsi partigiani che per carità sono giusti se si vuol fare il tifo...ma sono ridicoli di fronte all'obbiettività di opinione
BMW è leader mondiale tra i costruttori di auto e moto nel mondo.
Che i suoi prodotti non possano piacere a tutti, o che siano antipatici a molti, può essere vero e corretto, ma che i loro siano scadenti o privi di fascino può star bene se si legge su un forum o si sente dire al bar...
A parer mio per fortuna che Husqvarna è stata rilevata da BMW, che avrà il difetto di essere tedesca, ma se l'evesse presa la Piaggio ora cosa sarebbe? Come l'Aprilia o la Guzzi? sm415
-
ilario che tu sia di varese o meno,senza i soldi di BMW non sò quanto bene sarebbe messa Husqvarna,per quanto riguarda i cross/motard è tutto come prima,ma le novità,tipo la "nuda",o un altro prototipo che vorrebbero commercializzare sono delle BMW marchiate Husqy.....o sbaglio? sm440
-
Senza i soldi Tedeschi ,probabilmete,ora non ci sarebbe piu' e di questo non possiamo che essere grati.
Dell'ultima moto ha fornito il motore ma progetto e realizzazzione sono Italiani,come del resto tutta l'altra produzione.
Bisogna riconoscere che,con i soldi,tutto e' diventato piu' facile e lineare,produzione,ricambi,qualita'--che per anni sono stati il tallone di
Achille dei marchi Varesini.
Quando si fatica a pagare materiali e fornitori diventa difficile mantenere livelli accettabili.
Ora,con la "grande mamma" alle spalle e la sua capacita' di tenere il mercato non stento a credere che Husqvarna,a breve, non vincera' solo
i mondiali di enduro ma sara' una delle protagoniste del mercato.
-
beh certo, le moto italiane sono sicuramente affascinanti però, alla fine dei conti, il cliente appasionato cosa chiede alla sua moto? che sia bella secondo un giudizio soggettivo, che vada oggettivamente bene. le moto italiane (e io ne possiedo una dopo alcune yamaha) sono belle ok, ma inquanto al resto lasciano non poco a desiderare e il resto, si paga. quando si tratta di mettere lì dei bei soldi x una moto, ognuno di noi vorrebbe che i soldi fossero spesi bene. io non so come andranno le nuove mv, però ho avuto tra le mani per un certo periodo la brutale di mio fratello e francamente mi è sembrata una moto speciale, sostanzialmente molto meno affidabile di qualunque jap dal costo assolutamente inferiore. idem per le bmw, che pure non sono paragonabili alla produzione nazionale ma le loro belle pecche le hanno eccome (leggere le critiche sul forum dedicato gs riders). sarebbe bello se i produttori italiani si dimostrassero competitivi su un prodotto di fascia media, perchè è lì che serve la qualità e la capacità di industrializzare un modello, senza dover giustificare l'assurdità di alcuni prezzi (mv, bimota, ducati in prima fila) con la scusa dell'esclusività del prodotto. l'industria italiana sarà all'altezza quando riuscira a produrre una xt (faccio un esempio) al giusto prezzo e non pensiate sia impossibile: la piaggio l'ha fatto con la vespa e molto tempo prima. che siano queste mv a sollevare le sorti della nostra industria motociclistica? ne dubito...
-
invece io dubito che l'industria motociclistica nazionale si potrebbe sollevare facendo moto con caratteristiche e prezzi modesti. Per quello c'è il resto del mondo, in Italia si è conosciuti per altro, un "altro" che fa del Giappone stesso, per la Ducati, il primo Paese di esportazione dopo gli immensi USA, dove MV e Duca si comprano per lo stesso motivo.
E' come chiedere a uno stilista di commercializzare maglioni fatti nel distretto di Madras. Poi va considerato che, come ho detto da qualche altra parte, se la MV (per esempio) si cimentasse a fare una propria daeling, il risultato sarebbe una motaccia cara, e i motivi sono chiari. Indotto, filiera, tecnologie, maestranze, componentistica di riferimento, designer e progettisti... l'esempio Vespa non so quanto possa calzare, erano gli anni 50....
-
per combattere i colossi giapponesi e tedeschi devi mettere sul piano tecnologia, innovazione e design ... in una parola ... EMOZIONI ... emozioni così forti che mettono in secondo piano eventuali magagne progettuali/assistenza/componentistica (sempre che non siano particolarmente gravi) ......... se fai un'Xt italiana a poco prezzo tranquillo che tutti comprano comunque quella Jap ......
-
Ecco. :93:
-
sì può darsi che sia così come dite, ma la piaggio è una realtà industriale tra le più grosse al mondo e la vespa vive e vende anche oggi. il trend è favorevole ai grandi poli, non certo alle piccole realtà anche se di lusso, questo in tutti i settori, dalla grande distribuzione alimentare al settore hi-fi per fare solo un esempio. le firme della moda vivono col pret a porter (non so se l'ho scritto giusto) e con i blue jeans e le t-shirt, non con i modelli d'alta moda ai quali relegano un ruolo rappresentativo; la ferrari e la maserati hanno alle spalle la fiat; la porsche l'audi-vw e idem la lamborghini, se vuoi vendere devi fare innovazione, se innovi devi avere un reparto rd e i costi della ricerca li sostiene solo il mercato. ultima cosa: la ducati si è risollevata dalla crisi non certo grazie ai modelli iper sport, ma grazie ai volumi di vendita della monster e la monster, è il genere di moto che arriva al pubblico con grossi numeri perchè ha un costo contenuto.come si contengono i costi di produzione se invece di 100.000 modelli ne fai solo 5.000? oggi ci sarebbe bisogno di vendere un nuovo "galletto" o un "guzzino", oggi c'è bisogno d'investire in modelli economici che costino meno (faccio notare che mv arriva in un momento in cui si vendono più enduro racing che iper sport secondo i dati di vendita dell'ultimo anno). i modelli di lusso devono gravare su di una base di grande penetrazione nel mercato, non si è mai visto il contrario. ecco perchè non credo alla mv e alla sua politica, non perchè non mi piacciano, ma perchè con i piccoli numeri non si produce in qualità, la qualità è nei grandi numeri
-
Dipende da quel che fai e come lo fai. Produzione massiva contrasta con design e nicchia. Gli italiani hanno capito che col loro modo di lavorare possono solo entrare in nicchia, altrimenti si spaccano le gambe in un tackle con le megajappe.
Che poi guarda un po' si son messe a fare tourer invece che semimanubri, proprio mentre dalle italiane escono supersportive da oltre 20k euro, e le prime serie son già vendute prima di iniziare la produzione del primo lotto. serie piccole significano un prodotto che permette marginalità elevate. E per chiederla devi dare quel che vuole la nicchia, non la massa. Tu compreresti una Varadero o una Crossrunner? Sono impeccabili ('nzomma... sm444), ma che hanno che ti fa cascare il filino di bava?
-
sì sì certo, sono tutte teorie dettate dalla passione, ed è bello chiacchierare per pasione.
solo una cosa non condivido: che piccoli numeri facciano margine, perchè è coi grossi numeri che aumenti il margine, se fai costruire 200 telai ti costano molto di più che farne costruire 20.000, se prepari una catena per la costruzione di mille motori ti costa uguale che farne 10.000, quindi dov'è il maggior guadagno? prova a chiedere ad un fornaio se è meglio vendere una tonnellata di pane o un quintale al di là dei costi di produzione! e poi sta storia degli italiani=piccoli numeri, io non la capisco molto. le piccole aziende italiane soffrono, e non parlo solo di moto, perchè resta sul mercato chi può fare della ricerca e dell'innovazione, ma come la fai la ricerca se non hai volumi di vendita che ti permettano di spendere denaro? come fai ad innovare se poi arrivi anni dopo gli altri? sinceramente, a parte una questione puramente estetica, cos'ha una f1 o una f4 che non abbia una r1 o una fz1 già da anni?
-
sì sì certo, sono tutte teorie dettate dalla passione, ed è bello chiacchierare per pasione.
solo una cosa non condivido: che piccoli numeri facciano margine, perchè è coi grossi numeri che aumenti il margine, se fai costruire 200 telai ti costano molto di più che farne costruire 20.000, se prepari una catena per la costruzione di mille motori ti costa uguale che farne 10.000, quindi dov'è il maggior guadagno? prova a chiedere ad un fornaio se è meglio vendere una tonnellata di pane o un quintale al di là dei costi di produzione! e poi sta storia degli italiani=piccoli numeri, io non la capisco molto. le piccole aziende italiane soffrono, e non parlo solo di moto, perchè resta sul mercato chi può fare della ricerca e dell'innovazione, ma come la fai la ricerca se non hai volumi di vendita che ti permettano di spendere denaro? come fai ad innovare se poi arrivi anni dopo gli altri? sinceramente, a parte una questione puramente estetica, cos'ha una f1 o una f4 che non abbia una r1 o una fz1 già da anni?
forse un'impatto estetico migliore che non la fa assomigliare alla moto di Mazinga-z? guardati la Ducati Panigale .... ci pensi mai se un jap sia in grado di pensare a una linea emozionale simile? io credo di no ......
-
Ma anche il fatto di non vederne una ogni 3 chilometri a qualcuno piace. :hee20hee20hee:
Per inciso, lavori in piccola serie non si fanno in catena. Ducati per esempio ha ancora "il carrello". E i giappi sono andati a studiarglielo, non a riderci sopra.
Perchè il loro kaizen non è applicabile se non per il just-in-time. E col kaizen nasce l'eccellenza, non il massificato.
la flessibilità che ne consegue è a tutto vantaggio dell'utenza: infatti, questo sistema di produzione prevede delle retroazioni, portate a compimento da una figura professionale che abbraccia le funzioni Qualità, Produzione e Rete vendita e che fa da coordinatore tra le stesse, adattando quindi la produzione alle esigenze reali del mercato in tempo reale. Questo avviene con riunioni quotidiane che si tengono di prima mattina e che cercano di sviscerare i problemi rilevati da operatori e tecnici cercando di eliminarli. Ma la qualità viene perseguita anche con mezzi decisamente più sofisticati. Un esempio tra tutti: gli avvitatori pneumatici con rilevatore di coppia, collegati in rete con l’Ufficio Qualità: l’operatore non deve tenere sotto controllo il valore della coppia di serraggio, perché l’avvitatore è già tarato su valori predeterminati di coppia e di angolo. Se per qualsiasi motivo i parametri di coppia e angolo non vengono raggiunti, l’avvitatore si blocca e non può essere utilizzato, se non previo sbloccaggio di un tecnico della qualità. In più i valori dei serraggi vengono trasmessi in rete ai computer della Qualità che li abbinano al componente (su fogli di tracciabilità): in questo modo si monitorano nel dettaglio le fasi di montaggio più delicate e cioè quelle riservate ai componenti di sicurezza.
Pensate che con questo sistema, comunicando all’azienda il numero di telaio della vostra moto è possibile risalire a quale motore è stato abbinato. Risalendo la catena, si possono conoscere, ad esempio, i valori di serraggio delle teste di biella, opzione utile nel caso di difettosità.
Invece, la produzione “tradizionale”, oltre ad essere grandemente penalizzante in tempi come questi, ha altri svantaggi notevoli: solo per fare un esempio le previsioni possono essere imprecise per eccesso o per difetto, e in più, l’ufficio programmazione-produzione deve ordinare il materiale necessario all’allestimento delle moto in forma di lotti, e questo può comportare della sovraproduzione di alcuni componenti destinati al montaggio. O ad acquisti non ben dimensionati, con le conseguenze che un surplus in giacenza ha sulle piccole economie delle aziende italiane, è improponibile oltre che anacronistico.
La produzione a lotti è scarsamente flessibile nel rispondere alle richieste della rete di vendita e richiede grandi superfici destinate a magazzino.
Tutto ciò va evitato il più possibile perché rappresenta inefficienze, ovvero all’atto pratico, maggiori costi o minori ricavi. Dato che la linea di produzione è il luogo (o meglio, uno dei luoghi) che produce valore per l’azienda, le inefficienze devono essere ridotte al minimo per poter destinare una parte della ricchezza prodotta agli investimenti, alla ricerca e sviluppo e quindi al miglioramento del prodotto oltre che… al pagamento degli stipendi! Tutto ciò che “avanza” è profitto, ma di questo sono contenti soprattutto gli azionisti! A noi basta che questo ci permetta di comprare qualcosa che nei mercatoni non troverai mai!
-
Questa e' la linea di produzione della nuova Mv Agusta F3:
http://www.moto.it/news/mv-agusta-inizia-produzione-f3.html
-
Questa e' la linea di produzione della nuova Mv Agusta F3:
http://www.moto.it/news/mv-agusta-inizia-produzione-f3.html
The Italian way! sm13
(http://malesoulmakeup.files.wordpress.com/2011/07/madge-italians-do-it-better.jpg)
-
fosse così facile... le sarei già a cavallo! :festa: :festa: :festa: :festa:
-
Eeeeh, lei è di un'annata delle migliori sm13
-
lei è lei... non si imita :gno:
-
Se gli sali a cavallo, quella oramai si rompe...... sm453 sm453 sm453
-
e non è detto, è una mula di razza quella, secondo me ne tiene a bada ancora molti di noi baldi giovanotti... lo dico con fiducia!
:singing:
-
Anche questa è una mula di razza, e a differenza da quell'altra, oltre ad essere giovane, si fa cavalcare senza problemi ed è italiana al 100% sm13
(https://fbcdn-sphotos-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash4/424237_10150582368729162_16273924161_8913354_415021111_n.jpg)
-
Anche questa è una mula di razza, e a differenza da quell'altra, oltre ad essere giovane, si fa cavalcare senza problemi ed è italiana al 100% sm13
(https://fbcdn-sphotos-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash4/424237_10150582368729162_16273924161_8913354_415021111_n.jpg)
Il problema è il fantino sm97
Comunque preferisco la mula che ha postato alex smbrv :hehe:
-
Questa e' la linea di produzione della nuova Mv Agusta F3:
http://www.moto.it/news/mv-agusta-inizia-produzione-f3.html
smbrv smbrv smbrv smbrv Stupendo video, veramente ancora molto artigianale e made in italy!!!! GRANDI!!!
-
e si saggie parole sm472 comunque da noi ce un detto sm419 macchine tedesche, sm414 moto giapponesi, :gno: donne italiane.
-
e si saggie parole sm472 comunque da noi ce un detto sm419 macchine tedesche, sm414 moto giapponesi, :gno: donne italiane.
condivido in pieno, anche se sul discorso donne apprezzo molto anche le francesi sm472
-
e si saggie parole sm472 comunque da noi ce un detto sm419 macchine tedesche, sm414 moto giapponesi, :gno: donne italiane.
condivido in pieno, anche se sul discorso donne apprezzo molto anche le francesi sm472
già, meglio non limitarsi a una sola nazione o due ...... :gno:
-
e si saggie parole sm472 comunque da noi ce un detto sm419 macchine tedesche, sm414 moto giapponesi, :gno: donne italiane.
a me personalmente piace aggiornare questo detto antico: auto giapponesi, moto italiane, e accontentarsi con donne tedesche (che poi in fondo tanto male non è). Sempre meglio che auto italiane, donne giapponesi e... udite udite... moto tedesche! sm453
-
Auto tedesche, moto giapponesi, forse anche le donne italiane, oramai fanno tutto in Cina, le distizioni sono oramai inutili.... sm41 :73:
-
e si saggie parole sm472 comunque da noi ce un detto sm419 macchine tedesche, sm414 moto giapponesi, :gno: donne italiane.
a me personalmente piace aggiornare questo detto antico: auto giapponesi, moto italiane, e accontentarsi con donne tedesche (che poi in fondo tanto male non è). Sempre meglio che auto italiane, donne giapponesi e... udite udite... moto tedesche! sm453
sm453 sm453 sm453
adesso la stampo e la incornicio!!! :hehe:
-
Auto Italiane - Moto Italiane - Donne Brasiliane? :sig:
-
Auto Italiane - Moto Italiane - Donne Brasiliane? :sig:
le altre due sm08 ma sulle auto italiane ci penserei... l'unica che mi piace (tra quelle che posso abbordare) è la Freemont che non è neanche italiana sm444
-
Auto Italiane - Moto Italiane - Donne Brasiliane? :sig:
Donna brasiliane sono quelle con "la sorpresa" sm453 sm453
-
Donna brasiliane sono quelle con "la sorpresa" sm453 sm453
Mica sempre! :72:
Se sei stato sfortunato tu, non vuol dire che questa sia la regola sm453 :hehe:
PS: adesso ho capito perchè non puoi avere una moto con la sella :bins: :siga:
-
Mica sempre! :72:
Se sei stato sfortunato tu, non vuol dire che questa sia la regola sm453 :hehe:
PS: adesso ho capito perchè non puoi avere una moto con la sella :bins: :siga:
Vero,mi hai scoperto sm91....però non dirlo a nessuno!! sm453 sm453