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« il: 29 Luglio 2011, 10:02:22 »
Appena rientrato da un giretto per lavoro a Vienna, durante il quale mi sono divertito ad osservare cosa cavalcano gli austriaci.
Perchè si tratta di puro divertimento, vedere le scelte degli "altri" e capirne i motivi.
Si potrebbe, qui di seguito, elencare usi e abitudini motociclistiche di ogni Paese e sicuramente ne verrebbero fuori tanti quadri diversi, che appesi insieme in una galleria immaginaria avrebbero come risultato un variopinto ed interessante risultato: "L'Europa in Moto".
Gli austriaci dunque: vessati dalla proibizione assoluta di mettere un solo tassello in quei posti incredibili che sembrano fatti apposta per essere percorsi con le artigliate di tutte le salse, per di più in una nazione dove in moto ci si può andare si e no 5 mesi l'anno, non per questo rinunciano ad usarle, anche se solo per andarci in giro per la Capitale. Anzi, le cruiser si adattano senza problemi apparenti ad accompagnarli in ufficio, così come fanno le carenate coi semimanubri.
Ed è così che ti ritrovi, dietro l'angolo, una KTM GS500 (metà anni 80) in perfetto stato di conservazione, oppure ti sfila accanto una pesante Triumph Rocket III in attesa del programmato crack della testata, oppure eeccoti l'LC4 in tutte le sue versioni prodotte.... nel mezzo, sia in città che sulle statali, una mriade di moto aziane, magari improbabili e mai viste, ma tutte in perfetta efficienza, roba giapponese fatta per macinare chilometri su chilometri, brutte magari, carenate che nemmeno un peschereccio del Maine, ma che vanno come orologi. Sostanza al posto della nostrana tendenza. Pochissime le endurone, e quelle che ci sono, in stragrande maggioranza, sono GS 1000, 800... felicemente stracariche di chilometri: avrò visto 2 GS1200, 1 solo 1150 proprio davanti alla Rathaus.
E vivere la moto per quel che dà , invece per quel che è, dev'essere decisamente liberatorio, e un rapporto molto più goduto.
Aneddoto: dalla finestra dell'Hotel vedevo, tutte le mattine, una anteriore da SM, cerchio Alpina nero e blu, uscire da sotto a una cerata grigia. Lasciata così, in strada. Blu... una Husaberg? Una TM cattivissima? O una Yamaha motardizzata? L'ultima mattina la rivelazione. Un cinnazzo di 16 o 17 anni scende in strada e scopre il "velo": una Derbi 50 :o Lustra e strataroccata. Ma amatissima e tenuta a stecca anche da un ragazzino. Si sta preparando la prossima generazione di Motociclisti d'altura.
Giù il cappello, anzi il casco, quando passa un austriaco in moto. Al 99% sarà su una moto che in italia verrebbe destinata a un rottamaio in modo crudele e prematuro. Al 99% avrà abbigliamento austero da outlet e non quello brandizzato e smagliante. Ma al 99,99% ci sarà un cuore che batte in sintonia con il ritmo di quelle valvole e che sa come goderne.