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Comunicazioni / Re: Il mal di schiena e il fuoristrada
« il: 29 Marzo 2011, 09:31:40 »
Ottimo lo spunto, Bert!
Come sapete anche io, per motivi magari diversi, vivo la stessa situazione. non ho, ancora, compromissione ai dischi intervertebrali, ma ho postumi invalidanti che seppur minimi compromettono il corretto funzionamento della struttura e affaticano precocemente. E proprio di recente ho realizzato che la tendenza "conservativa" che a volte ci si impone, ossia l'evitare ogni sollecitazione, abbinata a una vita giocoforza sedentaria, è alla lunga un irreversibile inasprimento del gap a fronte di una immediato beneficio apparente.
Per me è complesso, perchè non posso correre su fondi troppo morbidi o troppo duri, devo evitare posture particolari anche se protratte per brevi periodi. Insomma un casino.
Ho iniziato da una settimana a provare un graduale irrobustimento della muscolatura del tronco ed a riprendere quantomeno il lavoro di stretching del tronco alto, e per il gruppo addominale avevo proprio iniziato il crunch che cita Dynamite.
Ho finora vissuto di rendita sulla buona struttura creatami in passato, ma il dopo incidente ha fatto deperire questo patrimonio naturale in modo estremamente rapido. So da sempre, per la formazione ricevuta in gioventù anche per motivi professionali, quanto sia basilare il sostegno della muscolatura del tronco per contrastare le sollecitazioni esterne. In effetti facciamo una gran fesseria limitandoci a metterci in moto ed andare senza un minimo di preparazione fisica. Il seguito che hanno avuto i miei tentativi di dare avvio a discussioni in merito prova in modo palese che siamo assolutamente disattenti a questa necessità fondamentale.
Sono atteggiamenti che pagheremo tutti, da qui a poco. Dovrò senz'altro documentarmi ed informarmi sulla tipologia corretta di esercizi da applicare, dal momento che non penso esista una "linea guida generale", perplessità simile a quella che, correttamente, ti ha fatto scegliere di non dettare consigli senza precisa cognizione di causa.
Il tuo merito per aver risollevato il problema rimane indiscusso
A noi ora scegliere se continuare a fare i kamikaze o pensare a qualcosa.
Come sapete anche io, per motivi magari diversi, vivo la stessa situazione. non ho, ancora, compromissione ai dischi intervertebrali, ma ho postumi invalidanti che seppur minimi compromettono il corretto funzionamento della struttura e affaticano precocemente. E proprio di recente ho realizzato che la tendenza "conservativa" che a volte ci si impone, ossia l'evitare ogni sollecitazione, abbinata a una vita giocoforza sedentaria, è alla lunga un irreversibile inasprimento del gap a fronte di una immediato beneficio apparente.
Per me è complesso, perchè non posso correre su fondi troppo morbidi o troppo duri, devo evitare posture particolari anche se protratte per brevi periodi. Insomma un casino.
Ho iniziato da una settimana a provare un graduale irrobustimento della muscolatura del tronco ed a riprendere quantomeno il lavoro di stretching del tronco alto, e per il gruppo addominale avevo proprio iniziato il crunch che cita Dynamite.
Ho finora vissuto di rendita sulla buona struttura creatami in passato, ma il dopo incidente ha fatto deperire questo patrimonio naturale in modo estremamente rapido. So da sempre, per la formazione ricevuta in gioventù anche per motivi professionali, quanto sia basilare il sostegno della muscolatura del tronco per contrastare le sollecitazioni esterne. In effetti facciamo una gran fesseria limitandoci a metterci in moto ed andare senza un minimo di preparazione fisica. Il seguito che hanno avuto i miei tentativi di dare avvio a discussioni in merito prova in modo palese che siamo assolutamente disattenti a questa necessità fondamentale.
Sono atteggiamenti che pagheremo tutti, da qui a poco. Dovrò senz'altro documentarmi ed informarmi sulla tipologia corretta di esercizi da applicare, dal momento che non penso esista una "linea guida generale", perplessità simile a quella che, correttamente, ti ha fatto scegliere di non dettare consigli senza precisa cognizione di causa.
Il tuo merito per aver risollevato il problema rimane indiscusso
A noi ora scegliere se continuare a fare i kamikaze o pensare a qualcosa.