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L'unica moto attualmente in commercio che si avvicina alla filosofia della vecchia Bmw R 800 Gs e' la Ducati Scrambler Desert Sled 800, che non ha niente a che vedere con la Ducati Scrambler base, la Desert Sled e' dotata di "vere" sospensioni completamente regolabili ed ha un telaio vero, peccato che sia passata quasi inosservata, e che va' a confondersi nel panorama delle numerose varianti della Scrambler, Icon ed altre versioni da "passeggio"...
Credo che la Ducati abbia preso spunto dalla Bimota Dbx che adottava, in piu', la ruota anteriore da 21", stesso motore e stesso indirizzo da bicilindrica da on-off:
Ovviamente la Bimota Dbx aveva prezzi....da Bimota, e poi era stata prodotta in pochissimi esemplari perche' l'azienda ex-riminese era gia' prossima alla chiusura definitiva...
In entrambi i casi viene adottato l'ultracollaudato bicilindrico ad L raffreddato ad aria-olio a due valvole della Ducati di derivazione Monster, un motore dotato di grandissima coppia in basso e con una ottantina di cavalli, credo che sia l'unica vera on-off bicilindrica dell'intera produzione mondiale priva di inutili carene, serbatoioni e cupolini che servono, unicamente, ad aumentare il peso e le dimensioni di una moto che, dovrebbe, invece, essere leggera ed essenziale. Non sono certo un tifoso del marchio Tedesco-bolognese, ma devo ammettere che la Desert Sled e' un'ottima moto e non un prodotto del marketing.
Per cui "il Capo" non sarebbe un motociclista vero? Tuoni e fulmini!
Sono malato purtroppo di "cambite", trovo piacevole cambiare moto, poi mi diverte la vendita....lo so lo so dovrei aprire una concessionaria, più di uno me lo ha detto
Modalità seria ON
Il concetto di motociclista a mio avviso è molto personale, certo è che chi ne fa un uso assiduo è d'ufficio un motociclista.
Però non sono solo i km percorsi in un anno a fare il motociclista, la moto per me è una filosofia di vita, è spesso nei pensieri, e anche se a volte, per mille motivi, si ha poco tempo per usarla è il pensare che ce l'hai, che prima poi la utilizzerai e già questo mette di buon umore magari durante una giornata particolarmente impegnativa.
Mi piacerebbe poter viaggiare come Bibo e Norman, ma le scelte che ho fatto nella mia vita non mi permettono lunghe percorrenze....pazienza! Non è un problema.
Certo è che oggi più del passato la moto la uso tutti i giorni a meno che ci sia un tempo pessimo, anche solo per fare i 20 km per andare in ufficio già me la godo... poi a volte ci sono le deviazioni sm472
Dario la "moto da bar" non va vista in maniera negativa--esiste ed ha il suo mercato.
Per un motociclista "vero"e' troppo un compromesso.
Riesce a fare benino tutto ma non eccelle in niente.
Il motociclista vuole una moto per divertirsi--non per andarci al lavoro.
Ma guarda Dario che non sto criticando per niente la tua moto , anzi mi fa piacere che hai trovato un mezzo che ti soddisfa . Esteticamente mi piace , provandola mi sono accorto che non fa per me , tutto lì.Con le attuali condizioni di traffico, di strade che sembrano quelle di Beirut dopo i bombardamenti, di automobilisti che manco guardano dove vanno perche' sono presi a digitare sugli smarthone oppure stanno telefonando, senza contare i continui controlli della velocita' per fare cassa ai Comuni, direi che qualsiasi polmone di moto basta ed avanza, se si vuole sopravvivere all'utilizzo di una moto, purtroppo, e' necessario avere cento occhi per prevenire gli errori degli altri, per potere girare al sicuro occorre andare in pista, altrimenti bisogna procedere a passo d'uomo o quasi.
Sono un po' le motivazioni che mi hanno spinto a fare il down shift in moto... Mi godo molto più il viaggio, anche se "si chiude la vena" non c'è la possibilità di farti allungare le braccia, la sensazione di coppia che ti trasmette è piacevole...
Con le attuali condizioni di traffico, di strade che sembrano quelle di Beirut dopo i bombardamenti, di automobilisti che manco guardano dove vanno perche' sono presi a digitare sugli smarthone oppure stanno telefonando, senza contare i continui controlli della velocita' per fare cassa ai Comuni, direi che qualsiasi polmone di moto basta ed avanza, se si vuole sopravvivere all'utilizzo di una moto, purtroppo, e' necessario avere cento occhi per prevenire gli errori degli altri, per potere girare al sicuro occorre andare in pista, altrimenti bisogna procedere a passo d'uomo o quasi.
La moto "da bar" e' quel mezzo che si posiziona in una scala "mediobassa" in tutto e che deve "accontentare" tutti senza primeggiare in
nulla.
Non veloce--percio' facile ed adatta anche agli incapaci ed ai principianti.
Motore da trattorino e facile da gestire anche da coloro che di motori non capiscono nulla.
Bassa per i "piccoli" e gli incapaci che la prima cosa che fanno e' "mettere giu' i piedi".
Discretamente apparente e luccicante di inutili cromature "da fare vedere agli amici incompetenti al bar".
Per la "facilita' " buona come alternativa allo scooter e "sembrare" dei motociclisti.
In poche parole una "ciofeca".
Molta apparenza e poca sostanza.
Ho avuto le tue stesse sensazioni quando provai le scrambler.
Motore che murava,si scende invece che salirci,le ginocchia le hai in bocca,impossibile da guidare in piedi perché la esagerata larghezza
di telaio + scarico ti costringe a tenere le ginocchia troppo larghe e non si riesce a trovare i pedali cambio e freno.(sono abituato ad avere la moto tra le gambe e non tra le ginocchia) .
Per poterla guidare in piedi bisognerebbe fornirla di un manubrio esageratamente alto assumere una posizione a rana con la moto la in fondo.
Moto tutta apparenza e poca sostanza ed esclusivamente "da bar".