Il viaggio ,per quanto mi riguarda,e' tu e la tua moto.
Solo cosi' riesci a "prendere il tuo ritmo",senza condizionamenti,orari da rispettare,tappe e mete da raggiungere
per forza,tu ed il borbottio della moto,il fermarti ad ammirare il panorama nel punto giusto,lo sdraiarti in cima al passo ad ammirare le aquile che volteggiano e prendono quota(non ne ho mai viste cosi' tante come quest'anno sui
Pirenei)-----Questo e' "il viaggio"---tutto il resto e' "gita".
Mi "va bene" girare in compagnia se si tratta di pochi giorni--non c'e' il tempo di condizionare o farsi condizionare,
ma se si tratta di un viaggio di settimane le cose cambiano e pure molto.
Dopo alcune esperienze negative ho deciso di muovermi in solitaria e mi trovo benissimo.
Il contatto giornaliero con la famiglia mi rilassa e rilassa pure loro,mia moglie (santa donna)si e' abituata al fatto
che sono "assente giustificato" il mese di luglio(sono appena tornato da Francia-Spagna-Portogallo di 6000km).
Mi diverrebbe piu' difficile farle digerire un viaggio che superi il mese di durata ed invidio chi se lo puo' permettere.

Ciao e benvenuto.

Ciao e benvenuto.

Ciao e benvenuto.

Ciao e benvenuto.

Ciao e benvenuto.

Ciao e benvenuto.

Questo vale solo in Italia.
Nelle altre nazioni non e' cosi',ti salutano tutti ed indipendentemente dalla moto che guidano.
Solo gli Italiani si distinguono perché si portano le loro paranoie anche a migliaia di km da casa e ti fanno la
radiografia da un km di distanza riservandosi di salutarti all'ultimo secondo solo se ti ritengono un loro pari.