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« il: 19 Novembre 2012, 08:33:17 »
In fondo, nel mercato motociclistico sta avvenendo quel che sta accadendo in qualsiasi altro settore. O moto molto care e sofisticate (almeno a dichiarazioni) oppure modelli a basso costo e valore, ed i due poli si stanno allontanando in modo sempre più marcato. Il che vuol dire che la fascia media del mercato è scomparsa, nel mezzo di questi segmenti c'è il nulla. Come è accaduto per le auto, per l'arredamento (o mercatone o design) per l'abbigliamento.
Il lembo estremo della fascia bassa è coperto dai jappi e dal loro solito "vorrei ma non posso" ancor più marcato, mentre quello estremo della fascia alta è costituito da quelle case che propongono modelli che sembrano pezzi di puro design, ma funzionalmente scarni quanto a componenti, ed è la nicchia più pericolosa, dal momento che chi si avvicina al mondo delle due ruote non è, spesso, in grado di valutare e acquista qualcosa che ha un marchio ma non è in grado di offrire le prestzioni sognate.
L'italiano ha un po' rovinato sè stesso, ed il potenziale propositivo che ha, offrendo un design che è lifestyle, status, apparenza, perdendo quella sostanza fatta di forme e prestazione funzionale che lo ha piazzato nel mondo come il produttore più ambito.