azzarderei un'altra ipotesi plausibile: finita l'egemonia jappa, la gente si è trovata davanti a una duplice situazione contingente, con tutte e due le componenti ben marcate: la prima è che il potenziale di acquisto è detenuto, visto i tempi da "acqua poca e papera che non galleggia", da una categoria che spende i propri soldi in oggetti che abbiano un minimo di immagine, dato non dalle vittorie sui circuiti ma di brand accoppiato a scelte estetiche valide e ben definite. La seconda è che laddove i jappi hanno mostrato che in mercato stagnante preferiscono abbandonare le quote per rifarsele altrove ed in altro modo, e quindi propongono al massimo ritrite riedizioni riplasticate delle solite motorizzazioni, dei soliti telai, delle solite componenti (con pochissime eccezioni, vedi ad es. Yamaha nel settore endurone) gli europei hanno intravisto l'opportunità e ci sono entrati con un prodotto che sarà si replicato alla nausea, ma sempre e comunque specifico, in linea con la domanda, accattivante, ben equipaggiato, innovativo, vario, e dotato di charme indiscusso dato dal marchio (BMW, Ducati - ma quante MTS ci sono in giro, sempre di più!- Triumph, Aprilia...KTM mi sa che è meglio si dia una svegliata e presenti la nuova ADV che di rendita oggi non si campa granché...). E' scomparsa la fascia intermedia del mercato? bene, l'europa è sempre stata un pelino più su, è arrivato il loro momento. Non saranno comunque leader, ma se cavalcheranno l'onda (senza H
) con criterio avranno basi finanziarie tali da permetter loro di continuare il trend. altrimenti rimarrano un fuoco di paglia. Bello, intenso, ma breve.