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« il: 10 Gennaio 2016, 09:20:32 »
Alla fine quello che conta è come ci si diverte: il trial secondo me è almeno un gradino (anzi un gradone...) sopra le altre moto: mi consente di passeggiare sul facile con una moto che fluttua sopra i "non ostacoli" regalandoti una sensazione di leggerezza che l'enduro non può darti, stai sempre in piedi e questo alla fine è un bene perché ti stanchi meno. Se vedi il sentierino invitante lo puoi provare senza pensare di dover bestemmiare in turco per venirne fuori, semmai diventasse troppo stretto o difficile.
Tra l'ostacolo di due metri e l'asfalto esistono tutte le gradazioni e le sfaccettature, per cui ci si fa male solo se lo si decide.
Da un anno circa ho preso una DRZ Valenti con l'idea di andarci in Africa, idea al momento accantonata per motivi geopolitici, e quindi mi capita di fare l'uscitina enduristica tranquilla: due palle così, nel difficile non mi ci avventuro, qualche mulattiera la faccio ma il pensiero principale è "da qui sarei passato fischiettando con il trial, qui se mi fermo tocca come minimo spingere...", nel facile alla fine il divertimento consiste nella derapata più lunga in uscita di curva o altre amenità consentite dai 40 cv disponibili alla ruota.
Nel frattempo i posti veramente belli e i sentieri più intriganti rimangono solamente come occasioni perdute che avrei sicuramente colto se avessi avuto tra le mani l'altra moto...