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Post - Dynamite

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Drive in / Re: Cercasi nome
« il: 07 Novembre 2010, 20:13:18 »
con la "trazione" che mostrerà presto, fosse mia la chiamerei "cota"! :72:

302
Visto che sono in procinto di cambiare la mia REV, mi sono preso la briga di verificare,
di persona, i pesi delle varie moto di mio interesse, partendo ovviamente dalla mia.

Questo per evitare di impazzire dietro ai pesi dichiarati dai costruttori, non sempre veritieri,
ma nemmeno dietro alle "dicerie" di internet, dove una moto la trovi qui a 65kg e la
a 75kg…

PRECISAZIONI:
- tutte le moto sono state pesate in perfetta sospensione sulla stessa bilancia, con le ruote
perfettamente staccate da terra, anche se dalle foto questo non si capisce bene. E previa
precisa impostazione a zero della tara del cavalletto.
Quindi ritengo le misure precise al grammo (anche perché la bilancia è quella che uso sul
lavoro e quindi verificata).

- tutte le moto sono state pesate al rientro da un'uscita, più o meno tutte col 50% di benzina
nel serbatoio, così come usate dal loro proprietario (quindi con le eventuali protezioni su).
Il test infatti è stata una mia improvvisata.

RISULTATI:

1. BETA REV 270 2007: 73,65kg, nel serbatoio circa 1,5 litri. Compreso ciclocomputer, con
rilevatore alla forcella e magnete sul raggio.

2. BETA EVO 290 2010 (di Matty-78): 73,55Kg, nel serbatoio circa 2 litri. Comprese protezioni
varie in carbonio (forcellone, telaio centrale, espansione, foderi forcella) e contaore al manubrio.

3. GAS GAS 290 2010: 70,9Kg, nel serbatoio circa 1,5 litri. Comprese protezioni in carbonio varie
e senza il cavalletto (circa 700gr).

4. MONTESA 4RT 2007: 77,15kg, nel serbatoio circa 1 litro. Comprese protezioni forcellone e
ciclocomputer.






La qualità delle foto è scarsa, poichè fatte con l'iphone. come detto è stata una "verifica"
improvvisata.

Ciao, Dy

303
invidia ragazzi, io sono fermo col braccino ancora dolorante :c002:

304
Ragazzi io purtroppo a questo giro passo, non ho ancora recuperato del tutto la lussazione della spalla.
Oddio, con la forchetta riesco comunque a destreggiarmi bene, eh... :D :D :D

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Accessori e attrezzature / Re: Navigazione gps nel trial
« il: 01 Novembre 2010, 12:48:55 »
A mio modesto parere, se è si ritiene utile avere un sistema di navigazione sul trial, occorre considerare che, per la natura di questa disciplina:
- non si riesce a leggere le informazioni sul navigatore quando si guida (quindi è inutile avere gps cartografici);
- il contatto indesiderato tra pilota e navigatore montato a manubrio è certo, se questo è montato in modo tradizionale, cioè trasversalmente al manubrio stesso. Ciò del resto è inevitabile data la forma dei navigatori in commercio.

Tra i navigatori della Garmin, il Foretrex (da polso) avendo un sviluppo longitudinale rispetto al manubrio, è perfetto per il montaggio in una posizione longitudinale rispetto al manubrio stesso, senza necessità di staffe. Questo lo rende esente dal contatto col pilota nei movimenti più estremi. C'è anche in versione con altimetro barometrico.

Invece l'edge ha uno sviluppo che lo porta a sporgere dal manubrio verso il pilota, per cui nei passaggi più estremi, quando il corpo va a contatto col manubrio, è certo che vi ci si va a sbattere contro.

La mancanza della cartografia è, a mio avviso, irrilevante, data la limitatezza d'uso che se ne può fare nel trial.

Poi naturalmente si può usare qualsiasi strumento, cartografico e sporgente quanto si vuole. L'appropriato spesso è qualcosa di diverso da ciò che ci piace...   ;)

306
Accessori e attrezzature / Re: Navigazione gps nel trial
« il: 22 Ottobre 2010, 11:23:18 »
Ciao.
io per esperienza personale, porto spesso il GPS con me durante i giri, sia per avere una traccia registrata sia per poter gestire la posizione in caso di bisogno.
non ho messo nessuna antenna sulla moto, tengo il GPS nello zaino e non ho mai incontrato problemi di sorta, nè con tempo nuvolo nè in mezzo alla vegetazione fitta.
uso per informazione un garmin 76 csx e sul pc ho installato il programma specifico garmin, ozi explorer, earth, conpeGPS land; uso comunque sempre il map source di garmin.
io vedo l'uso del GPS come mezzo di navigazione su una moto da trial/motoalpinismo, abbastanza difficoltoso per i seguenti motivi:
- difficoltà di fissaggio del GPS sulla moto, anche usando gli specifici attacchi.
- difficoltà di lettura, a differenza delle moto da enduro, sulla moto da tril si sta in piedi, lontano dal manubrio e non credo si possibile montare un gps con uno schermo televisivo...
- inoltre  a seguito della posizione, c'è anche da pensare che il pilota si muove molto durante la guida, con il pericolo di andare a cozzare con il capo contro lo strumento; infatti i manubri da sono molto bassi ed hanno gli ingombri pensati appositamente per questa disciplina.
mi sembra di aver detto tutto, se qualcuno ha da aggiungere, lo faccia.
max.
 sm08 ;)

ciao Max, come avrai letto nel mio messaggio di apertura, per usare il gps sul trial senza avere i problemi che giustamente hai evidenziato, devi ricorrere agli strumenti da polso, come ad es il Foretrex di Garmin. La sua forma, infatti, lo rende ideale nel montaggio a manubrio senza staffa di supporto, restando perfettamente in asse col manubrio stesso, senza sporgere avanti o indietro e scongiurando, quindi, qualsiasi interferenza con i movimenti del pilota.

Naturalmente devi rinunciare alla cartografia, ma non è un grosso problema, dato che col trial di norma non si percorrono le distanze possibili con una enduro. E poi la cartografia necessaria per le uscite in trial necessiterebbe la rilevazione di sentieri e sentierini, cosa praticamente impossibile per la maggior parte delle regioni d'Italia.
I dati essenziali di navigazione e il track back sono comunque assicurati.

Anche la lettura è difficoltosa come dici, per tanto è inutile ricorrere all'ultimo GPS che ti fa anche il caffè...

In sostanza, a mio modestissimo parere, sul trial lo strumento da polso è la migliore soluzione. Poi ovvio uno può metter qualsiasi cosa nello zaino, ma allora la navigazione diventa veramente scomoda.
 sm08



307
Presentazioni / Re: Ciao a tutti...
« il: 16 Ottobre 2010, 17:33:14 »
benvenuto! ^-^

308
Presentazioni / Re: Non è mai troppo tardi
« il: 16 Ottobre 2010, 17:31:53 »
Ciao cichetelo,  smel

309
Accessori e attrezzature / Re: Navigazione gps nel trial
« il: 12 Ottobre 2010, 22:32:13 »
Anche io avevo questo timore, perchè la posizione in piedi del trial è svantaggiosa rispetto a quella della bici, ma le tracce che ho registrato sono continue e non interrotte, se non una, per un breve tratto, perchè in effetti il bosco era davvero foltissimo e in più io cristavo sopra alla moto come un disperato. Ma a parte quelle poche decine di metri, per il resto ho sempre rilevato tutto senza perdita di segnale.

Quanto alle zone boscose e fitte, anche in bicicletta mi è capitato di perdere il segnale, ma raramente e solo per tratti davvero contenuti. Ho fatto decine e decine di km in boschi e pinete senza alcun problema.

Considera che il segnale GPS non casca dal cielo in modo perpendicolare al GPS, ma è ricevuto spesso con angolazioni anche spinte. Mi è già capitato, ad es, di avere segnale anche col gps dentro casa, davanti alla finestra. Naturalmente, più le condizioni sono avverse (brutto tempo e vicinanza ad ostacoli solidi ed alti), meno satelliti si intercettano e quindi meno precisa è la posizione calcolata dal GPS.

Probabilmente la bassa velocità del trial, rispetto all'enduro, rende la ricezione del segnale più facile a parità di condizioni esterne.
Oppure l'alternatore/bobina di un motore enduro crea più disturbo al segnale GPS di quanto non faccia il motore di un trial (questa l'ho buttata li come ipotesi molto azzardata...)

Se fosse necessario utilizzare un'antenna esterna per avere una navigazione affidabile, avrei immediatamente scartato l'abbinamento GPS + trial, stanne certo! ;)

310
Accessori e attrezzature / Re: Navigazione gps nel trial
« il: 12 Ottobre 2010, 22:02:23 »
ciao Alex, uso Compe Gps Land da circa 4 anni e lo trovo molto valido.
L'avevo scelto come alternativa ad Ozi, sulla base delle esperienze di persone che usavano il gps in bici e lo interfacciavano col pc. Non ti saprei dire però in cosa sia meglio. Semplicemente mi sono fidato. Probabilmente lo preferivano per i formati utilizzabili o per la possibilità di georeferenziare (EDIT: calibrare, sorry!) eventuali carte topografiche scannerizzate.  smsorr

311
Accessori e attrezzature / Navigazione gps nel trial
« il: 12 Ottobre 2010, 21:37:51 »
Qualche giorno fa il nostro amico matteo (matty-78) mi ha chiesto lumi relativamente all'utilizzo del navigatore gps nelle uscite trial.

La domanda va inquadrata nell'ambito di uscite "esplorative" motoalpininistiche e non della "zona" dietro casa.

Le ragioni, sostanzialmente due:

1. rilevare una traccia da consultare ed eventualmente trasmettere a terzi, per poterla caricare, a loro volta, sul gps, o per lo meno per farsi un'idea del giro;
2. sapere sempre dove ci si trova.

A parte una parentesi lavorativa nel settore delle applicazioni militari (di cui non posso divulgare dettagli per ovvie ragioni) la mia esperienza dell'uso gps sulle due ruote deriva principalmente dalla mountainbike e, solo marginalmente per una questione di "giovinezza" :), nel trial.

La mia opinione in merito prende in considerazione le specificità della moto da trial, che differiscono in modo sostanziale dalla mountainbike. Non prendo in esame il caso dell'Enduro, perché non ho esperienza in merito e preferisco che si esprima chi invece ne ha.

Relativamente al trial, ho potuto constatare due aspetti specifici:

1. frequenti contatti del corpo sul manubrio, rispetto alla guida in mountainbike;
2. difficoltà a leggere il gps rispetto alla mtb, dovuta alla necessità di prestare molta più concentrazione nella guida rispetto alla bici (quando non in discesa).

Per questi due fattori, la mia scelta del GPS ideale si orienta verso i modelli:
- da polso
- non cartografici

MOTIVAZIONI:

I GPS da polso, generalmente, comprendono una fascia che permette di indossarli al polso, appunto. Inoltre, la loro forma è generalmente ortogonale rispetto al braccio, di modo da non ostacolare il movimento della mano.

Sono inoltre piccoli e questo fa si che non siano cartografici, perché lo schermo è comunque piccolo e sarebbe poco fruibile con una rappresentazione cartografica della realtà.

APPROFONDIMENTO

La ragione della scelta di un GPS da polso è dovuta al fatto che, nel trial, gli spostamenti sulla moto sono marcati e spesso, almeno il sottoscritto che è un principiante, finisce a contatto col manubrio. Il GPS da polso, venendo montato al manubrio tramite la fascia (generalmente a velcro), fa si che il suo sviluppo dimensionale segua il profilo del manubrio stesso e non sporga verso il pilota, cosa che lo mette al riparo da contatti con quest'ultimo, che potrebbero essere pericolosi per entrambi (pilota e GPS).

La ragione della scelta di un modello non cartografico è condizionata sicuramente dalle dimensioni ridotte del GPS da polso, ma è legata anche all'impossibilità di distrarsi nella guida. Naturalmente ci si può sempre fermare, questo è chiaro, ma la differenza di approccio rispetto alla bicicletta è molto grande. In bicicletta si pedala da seduti, a velocità generalmente più contenuta di quanto non avvenga col trial e quindi si può consultare il GPS "in marcia", a meno di non trovarsi in discesa, situazione in cui, però, non si sta certo a guardare il GPS.
Insomma, guidare la moto da trial è un pò come guidare la mtb in discesa: sei in piedi, non ti puoi distrarre e quindi non guardi il GPS. Per cui la cartografia serve a poco.

Altra ragione della scelta di un GPS non cartografico è dovuta al fatto che, salvo rare eccezioni, non esistono cartografie che riportino i sentieri fuoristrada. Quindi nel 99% dei casi, la cartografia si limiterebbe a riportare le strade asfaltate, cosa non particolarmente utile in fuoristrada. Certo si transita sempre per strade e paesi, ma per la navigazione off road vera e propria, la cartografia ha senso se riporta in modo comprensibile e riconoscibile la realtà che stiamo "navigando" in quel preciso istante.

Al riguardo posso dire che, anche nella mia esperienza con apparati di navigazione militare, la cartografia non era presente (evidentemente per lo stesso motivo).

Per concludere, quindi, a mio avviso il GPS nella pratica del trial ha senso:

- quando si va in esplorazione in posti nuovi;
- in giri motoalpinistici di una certa lunghezza, o in posti completamente sconosciuti;
- per rilevare percorsi da analizzare e condividere;
- per sapere sempre dove ci si trova.

Un aspetto importante è anche quello di scegliere un GPS con batterie sostituibili (di norma batterie mini-stilo di tipo AAA).
Questo perché un GPS dotato di batteria interna dedicata ti molla senza appello una volta che questa è scarica, mentre se hai un modello con pile mini-stilo, basta portasi dietro un ricambio e la navigazione è assicurata.

Dal punto di vista delle funzioni di navigazione, ritengo che quelle essenziali per l'utilizzo che ho spiegato siano:

- indicazione del posizione (da preferisi in coordinate UTM, perché espresse in metri, che sono una cosa più facilmente comprensibile ed interpretabile rispetto ai gradi);
- visualizzazione della traccia percorsa;
- funzione di trackback per ripercorrere al contrario il percorso effettuato;
- navigazione goto (per potersi approssimare ad un waypoint, o punto noto);
- possibilità di rilevare waypoint sul percorso:
- possibilità di esportare ed importare tracce, rotte e waypoint;
- possibilità di interfacciarsi al pc, in modo da poter elaborare e studiare i propri percorsi, visualizzarli su una cartografia o fotografia georeferenziata della zona percorsa ed importare tracce, rotte e waypoint.

Quest'ultimo punto meriterebbe una trattazione a se, che al momento non affronto per motivi di lunghezza del post, ma anche perché, con tutta sincerità, ho esperienza di un solo programma, scelto dopo un attento studio e consultazione con esperti in materia (per cui non mi sono interessato ad altri programmi alternativi).

Tutto quanto sopra è scritto, naturalmente, a titolo di opinione personale. Probabilmente ci sarà chi ha usato, senza problemi, GPS cartografici (a colori) piuttosto ingombranti sul trial. Io ho cercato di illustrare quella che per me è la configurazione ideale, sulla base delle mie esperienze dirette. Che non preclude affatto di poterlo lasciare montato anche affrontando una "zona" improvvisata nel bel mezzo di un giro esplorativo o motoalpinistico, senza correre rischi.

Spero con questo post di aver scritto qualcosa di utile per il forum. Per lo meno, all'amico matteo, ho dato una risposta completa!!
Ciao, Dy.

312
ciao, mi unisco alla lista dei partecipanti al raduno! sm08

313
Abbigliamento ed equipaggiamento / Re: PMR: qualcuno li usa?
« il: 08 Ottobre 2010, 11:31:43 »
Ciao Alex,
io ho proprio quelli che hai messo in foto e posso dirti questo:

Il range d'utilizzo "reale" è decisamente inferiore a quello dichiarato, che per altro è dato in condizioni ottimali cioè "in ottica" e senza ostacoli fra i due (o più) apparati.
Li utilizzo raramente quando sono in montagna con la bici o con gli sci, per ovviare a situazioni di scarso campo e per restare in contatto con compagni del gruppo, o con mia moglie
quando si ferma ai rifugi, o alla base degli impianti di risalita.

Secondo me è una valida alternativa al cellulare in quegli sport come la MTB e lo sci (dove li ho usati con maggior soddisfazione).

In moto il problema è dato soprattutto dal rumore del motore, che di fatto impedisce di sentire la chiamata.
Spesso mi trovo chiamate sul cell che non riesco a sentire a causa del motore. E il cell lo tengo in una pochette agganciata allo spallaccio dx dello zaino, a circa 30cm dall'orecchio!
Penso che anche posizionando la radio nella stessa pochette, la possibilità di sentire la chiamata è veramente bassa.

Sono dotati di auricolare, ma non ho mai provato ad utilizzarlo poichè non era necessario. Provo magari a metterlo su un uscita e capire se da fastidio dentro al casco.

314
Presentazioni / Re: Ciao a tutti!
« il: 08 Ottobre 2010, 10:54:39 »
ciao!

Certamente, il 23 ci sarò e vado a comunicarlo nel post.  sm08
Noi "cisi" stasse!

Lamberto, concordo in pieno. E' davvero importante che questo modo di intendere il fuoristrada si diffonda il più possibile.

315
Presentazioni / Ciao a tutti!
« il: 08 Ottobre 2010, 10:40:35 »
 ^-^ Sono felice di essere entrato in questa community di appassionati di moto.

Mi unisco a voi su segnalazione di matty-78, compagno di uscite sulle due ruote, sia a motore, che senza motore.

Fino a poco tempo fa ho vissuto la montagna, ed il bosco in particolare, solo in MTB, come freerider. E' una sensazione davvero particolare "passare dall'altra parte", ma devo dire che mi riconosco totalmente nello spirito di questa community, basato sul rispetto dell'ambiente, delle persone e degli animali del bosco, vivendo la montagna in moto nel modo "meno invasivo possibile, cercando di non lasciare traccia del proprio passaggio".

Perciò, grazie matteo per avermi segnalato motoalpinismo.it e grazie a chi lo ha fondato e ci permette quindi di ritrovarci qui.

Fabio ;)

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