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Il mondo dell'elettrico / Dei shimano e dei bosh (e della Thok)
« il: 28 Agosto 2018, 15:34:18 »
Vi riporto una "chicchierata via chat con un amico piemontese, appassionato di ciclismo con muscolari front, uno a cui poiace soffrire in salita.
Gli stavo scrivendo che in salita impestata non mi ero divertito e che avevo avuto problemi con le ripartenze.

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LUI: Le thok sono uno schifo..😂😂😂 Hanno una gestione della elettronica che fa pietà

IO: A dir la verità in discesa mi sono divertito molto. E in saliata quello che nn mi piace è l'andarsi a cercare la salita impestata al limite del ribaltamento. Sullo scorrevole non troppo ripido e sui sentieri mi è piaciuta. L'elettronica è standard, è quella di Shimano, ho avuto ,le stesse sensazioni quando ho provato una "xxx" (non ricordo la amrca) con motore shimano. Quello che mi piace poco è che abbia un po' troppo ritardo da quando comici a pedalare da fermo a quando ti aiuta.


LUI: L'elettronica è stata modificata, quel tipo di motore lo permette, e quando pedali hai un 10/15 gradi di pedalata "a vuoto" che altre motorizzate Shimano non hanno.. Poi in discesa sono divertenti x ovvi motivi, in salita bisogna imparare ad usarle..

IO: A me è sembrato anche di più di 10..15°. Secondo te perchè l'hanno modificata così? Per aiutare le ripartenze con pendenze critiche?

LUI: NO. Volevano fare una bici top, che avesse il top e creata da loro.. Questo il risultato.. Intanto sono scesi i listini di molto. Il motore Shimano ha il sensore sulla frequenza di pedalata, tu continui a pedalare senza strappi e ti arrampichi ovunque, il Bosch invece sente la potenza di spinta della pedalata, è più cattivo da gestire
Va a gusti e a cosa miri di farci, come al solito..
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Ora, sta cosa mi ha mandato in confusione. Ero convinto che TUTTE le e-mtb con motore centrale avesser un sensore di coppia applicat dai pedali (cella di carico).

Quindi questo discorso sembra indicare che un SW (shimano) da più importanza alla cadenza e unb altro (Bosh) di più al segnale del sensore di coppia.
 Sbaglio?

Si puo generalizzare le differenze tra un motore Bosh che tira su anche il Valchi e uno Shimano che fa fare unb 600 DF+ in 6 km, quindi con un 10% di pendenza media, anche a un brocco come me?

E se si, quali sono le differenzae  all'uso dei due motori? Aldo & Enzo, voi che ne avete provate tante... sono sempre più confuso.

Ciao!

Bibo

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Filmati e foto / Help. Chi è il pilota in questo video?
« il: 22 Agosto 2018, 10:37:16 »
Qualcuno di voi con molta esperienza e molta memoria fotografica riesce a riconoscere il pilota che appare fugacemente all'inizio di questo video?
Mi piacerebbe sapere chi è, da come guida non mi sembra "l'ultimo dei pirla", ci sta che sia un professionista attuale o del recente passato?

https://www.youtube.com/watch?v=F09wgsg7Xn8

Grazie mille!

Bibo

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Fotografia / Venerdì libero?
« il: 12 Agosto 2018, 17:01:32 »

A volte capita che sei in Brianza, è quasi metà agosto, e ti ritrovi insapettatamente il venerdì libero e sei solo soletto?


Che si fa? Si prende la Freeride, si esplora, si mangia, si esplora!





Tronco caduto di fresco, sradicato dal mini tifone che si è abbattuto in Brianza giovedì scorso.







Sfondo di Windows, Brianza style








Meritata pausa pranzo








La "belva" nell'erba.






E' venerdi, si fa il ponte!






Ciao!

Bibo


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Il mondo dell'elettrico / Un gnurant (io) prova Thok MIG
« il: 09 Agosto 2018, 15:53:00 »

Un vecchio detto recita: "L'operazione è perfettamente riuscita, il paziente è morto".

Più o meno è questa la sintesi della mia prova delle Thok, da perfetto ignorante di eMTB.

Ma andiamo per gradi. Ho noleggiato le Thok Mig da un loro punto di riferimento a Lecco. Il ragazzo che le noleggia è stato molto collaborativo e al telefono abbiamo organizzato tutto. Loro hanno in prova le tre taglie S, M e L della Thok MIG e mi ha proposto un pacchetto con le due bici (S per Sabrina, M per me) e una guida che ci avrebbe portato in giro per circa 3 ore. Un veloce contatto telefonico con la guida ci permette di accordarci su una partenza da poco sopra Ballabio in modo da rimanere un po' in quota e soffrire meno il caldo.

Domenica mattina, alle 9:00  ci troviamo all'appuntamento dove conosciamo Alberto, la guida. È un ragazzo "non ragazzissimo", molto ben messo fisicamente e di grossa corporatura. Pratica regolarmente downhill e mountain bike muscolare, anche in competizioni. Chiacchierando del più e del meno scopriamo che di Introbio, è un ex endurista, ex trialista e ex-minder di Grattarola quando Grattarola era alla Sherco. Lui fa principalmente muscolare ma in quel momento per accompagnare noi è con una eMTB Kastle della moglie.

Gli spiego il motivo della nostra prova, ovvero che volevamo capire se una mountain bike elettrica poteva sostituire a livello divertimento o esplorazione il tipo di esplorazione che faccio con le moto piccole.
Forse ho insistito un po' troppo su questo aspetto, su questo parallelismo di utilizzo, e questo ha condizionato forse un po' troppo la scelta del percorso da parte della nostra guida.

Infatti la premessa è stata "vi faccio fare un percorso diverso dai soliti, in cui ci sono dei punti in cui vedete chiaramente quando è indispensabile avere una eMTB".

Dopo averci adattato le bici a livello di misure e leve e spiegato il funzionamento ai vari comandi, partiamo.

Non sto lì a descrivervi minuziosamente il percorso che comunque si è svolto solo su sterrato, con parti scorrevoli e parecchie parti abbastanza inpestate. Il tutto sommato a due più due strappi di mulattiera con sasso smosso dove Alberto, prima di partire, ci ha istruito sul cosa e come fare.

In particolare, per quelle pendenze e fondi dissestati, potenza assistenza  al massimo e penultimo rapporto, sennò non ce la si fa salire. Bilanciamento in sella per dare trazione me stare attenti a che non si impenni la bici.
Altra cosa importante, tassativamente non fermarsi se no è quasi impossibile di nuovo ripartire. "Naturalmente" io mi sono fermato per via di una traiettoria sbagliata a causa di un grosso ciottolo che si e smosso dopo che l'ho preso in pieno. E naturalmente non sono riuscito a ripartire, neanche con sella abbassata e seduto perché la mia potenza muscolare non ce la faceva a far partire e innescare l'assistenza. Gli ultimi 5 m li ho fatti spingendo la bici.

Questa due strappi sono i punti in cui lui ci ha detto che erano il motivo per cui comprare una eMTB, solo con questo tipo di mezzo si riescono a fare in scioltezza questi strappi e queste salite (in quasi scioltezza lui, io ho sputato due bronchi e un polmone).

Ora, come sapete io sono un completo ignorante in tema di mountain bike elettriche e questa è la mia prima prova "vera".

E non ne sono uscito entusiasta. Quantomeno non per questo percorso.

E' un percorso che mi sarebbe piaciuto probabilmente parecchio in moto (peraltro credo che sia anche quasi legale) ma che è stata una sofferenza in bicicletta.
Non parlo tanto della fatica fisica, anche se in quei due strappi sono praticamente morto, ma del comfort e piacere di guida in generale. Nel senso che alle velocità con cui si sale su quei terreni scoscesi e rotti con la eMTB, i sassi, i ciottoli, le traverse, le radici e i canali di scolo si sentono tutti nelle chiappe, sulla spina dorsale e sulle braccia.
Perché su va troppo lenti, perché si è seduti, perché forse avevo anche gomme un po' troppo gonfie o sospensioni un po' troppo dure.

Quindi per quel che riguarda la salita la bicicletta me la sono goduta più nei falsopiano o salite sterrate scorrevoli che affrontava principalmente in modalità "eco" o raramente "trail" (l'assistenza intermedia Shimano).
Oppure me la sono goduta di più nei single-track in costa alla montagna con pendenze scarse, ma frequenti saliscendi da affrontare anche in questo caso o in "eco" o, se volevo fare il "comodoso", in "trail".

Fare le salite pendenti e smosse dove in teoria avrei dovuto avere delle soddisfazioni con l'assistenza "Boost" invece l'ho trovato affaticante, scomodo, fastidioso, per via della scarsa velocità e del terreno antipatico.

In discesa invece stata una goduria. Il percorso in discesa è stato praticamente uguale a quello della salita. L'unca differenza è che abbiamo aggirato i due strappii separati facend un unica discesa di uguale o (secondo me) maggiore pendenza ma senza soluzione di continuità, che ci avrebbe stremati se l'avvessimo fatta tutta all'andata in salita.
Una volta preso un po' di velocità il telaio mi è piaciuto tantissimo, la stabilità è aumentata in maniera evidentissima e mi sono divertito come un idiota sia nelle sterrate scorrevoli che negli single-trail con un po' di pendenza, se non contiamo il paio di volte che ho rischiato di cappottarmi per via dei freni "invertiti".
È questo doppio comportamento che mi lascia un po' perplesso, non capisco se in generale ammortizzatori e gomme erano troppo duri per il mio peso e avrei potuto ammorbidire entrambi senza nessun problema ne in salita ne in discesa, oppure che sia sempre una coperta corta e se devi essere stabile e ben gestibile in discesa devi pagare comfort alle basse velocità con tarature rigide.

Conclusione. L'esperienza mi ha lasciato abbastanza dubbioso. Nel senso che la mountain bike così, sulle mulattiere sassose e ripide IN SALITA NON mi piace. Mentre mi piace in salita sugli sterrati scorrevoli, per intenderci quelli vietati ai mezzi a motore di tutti che però vengono regolarmente transitati dai mezzi a motore di quelli che vanno alle malghe o rifugi. Una cosa di più ampio respiro e magari meno pendenza. Sul sassoso ripido e lento dove si pedala a mulinello, si rimbalza sui sassi e si sale lenti, e dove è necessario usare la potenza massima invece soffro tantissimo il dover rimbalzare da un sasso all'altro e il dover stare seduto per mantenere l'aderenza.
Per intenderci, nei due strappi che ho citato prima la bicicletta tendeva ad alzare la ruota anteriore facendola galleggiare sulle pietre e rendendo difficile la gestione della traiettoria. Oltre ovviamente a farmi venire il fiatone lo stesso.
 
Sabrina se l'è cavata molto meglio di me da questo punto di vista, quantomeno a livello di fiatone.
Una cosa che ho trovato molto fastidiosa è il l'immediato rilascio dell'assistenza del motore. Ma questo è un problema mio. Nelle ripartenze da fermo nella salita impestata o comunque molto pendente per avere aderenza ero costretto a stare seduto e per toccare a terra ero costretto ad avere la sella completamente abbassata. Una volta partito però la posizione della sella era troppo bassa e quindi avevo la necessità di tirarmi su e fare alzare il sellino, Siccome il sellino non arrivava mai esattamente all'altezza che mi serviva mi capitava per un attimo di stare fermo coi pedali mentre assestavo il sellino, e li l'assistenza scendeva subito a zero, complici velocità minima e inerzia scarsa mi ritrovavo fermo e dovevo rifare tutto.
Probabilmente con il telescopico del sellino registrato in escursione massima l'altezza corretta non avrei avuto questo problema.

Riflessione post. Visto il tipo di percorso che prediligo, o quantomeno visto il tipo di percorso che NON mi piace, continuo ad avere il tarlo della Thok-ST con le ruote da 29 (su cui volendo ho scoperto si possono montare le 27.5). Ho la sensazione che forse la Thok-ST, il modello più economico con la ruota da 29 pollici, possa essere più adatto alle mie esigenze, o meglio, alle mie preferenze. Per ora rimugino, qualsiasi riflessione o consigli da parte vostra, pro delle eMTB, saranno graditissimi.

Per quel che riguarda il percorso, nell'agitazione alla partenza mi sono dimenticato di accendere il GPS che avevo nel camelback. L'ho acceso su un soltanto una volta arrivati in cima e quindi ho tracciato ha solo il percorso in discesa, ma quello in salita è stato praticamente identico a parte i due strappi aggirati con una discesa unica. Qui sotto il link al file "gpx" per chi volesse scaricarlo, dagli un'occhiata e dirmi se il percorso è stato significativo e/o usuale a livello di pendenze o altro.

http://www.segreto.com/caronte/2018-07-22-ProvaThokValsassina.gpx

Ciao!

Bibo

20
Il mondo dell'elettrico / Mondiale Trial-E, stralci di video
« il: 31 Luglio 2018, 11:47:43 »
Ho trovato per caso i video della produzione ufficiale del Trial-GP, e in particolare i gran premi di  Francia e Belgio
la classe regina viene coperta esaustivamente, le classi minori solo in parte.
La cosa interessante, a parte vedere la classe regina, è che ci sono qualifiche e stralci di gara delle Trial-E, dove si possono apprezzare comportamenti e "tecnica" di guida usati con questi mezzi.

I video sono belli in toto, ma se non avete tempo o voglia di guardare i 26+26 minuti dei video di GP Francia e Belgio, qua sotto vi metto i link alle sole trial elettriche.

https://youtu.be/FNcvtyEdWeg?t=2m31s

https://youtu.be/FNcvtyEdWeg?t=6m56s

https://youtu.be/H_-u99UyYwk?t=2m23s

https://youtu.be/H_-u99UyYwk?t=6m35s

Ciao!

Bibo

21
Nonostante l'impegno profuso, pur se in configurazione "Golia",  Yamaha non è riuscita a vincere neanche il mondiale E-Trial.
Mondiale che è stato vinto in modalità "Davide" da Loris Gubian su Gas Gas.

http://www.trial-club.com/webzine-trial/actualites/infos-internationales/news/article/t/

Gli  investimenti  di entrambe le case, sicuramente differenti come ordine di grandezza tra loro, non serviranno comunque a una fava per la grande utenza, e nemmeno per quella di nicchia del trial non agonistico. Però rimane l'interessante differenza di approccio "con marce o senza" delle due case, e la differente filosofia di approccio alla frizione. Un settore, quello delle e-Moto da offroad, in cui c'è ancora molto da scegliere e/o inventare. Forse giungeremo a una dicotomia come nelle attuali motorizzazioni da offroad. Mentre adesso scegliamo motorizzazioni a 2 o 4 tempi a seconda dei nostri gusti o esigenze , forse in futuro sceglieremo motorizzazioni elettriche con o senza marce.

Ciao!

Bibo

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E' da un po' che sto tenedo d'occhio le Thok, e domenica mattina  io e Sbri andremo a provare le MIG  per qualche ora con una guida in Valsassina.

Guardando il sito Thok ho notato che hanno introdotto un modello entry level che prima non c'era, il MIG-ST, a un prezzo davvero aggressivo (attuamente 3.300 euro).

A differenza dei modelli precendenti, non si tratta dello stesso telaio attrezzato in modi diversi, ma di un telaio con quote nuove, escursione da 120 ruote da 29 e accessoriato ovviamente in modo diverso.

Siccome io sono in questo campo più ignorante del solito, qualcuno mi può dire cosa ne pensa, così a prima vista e a livello teorico?

Che tipo di differenze ci si possono aspettare rispetto al MIG di prima a livello di comportamento dinamico e di performance?

Il prezzo così basso è dovuto a un "eccesso" di economia in sospensioni, freni, cambio etc. o tutto sopmmato si tratta di un buon pacchetto , senza eccellenze ma che può soddisfarmi per lungo tempo, a un buon prezzo?

Meglio questa o tutto sommato vale la pena spendere 850 euro in più e prendere la MIG standard con ruote da 27.5 e 140 di escursione?

Perchè io andrò a provare la Mig "standard" più per curiosità che per vera intenzione d'acquisto, ma questa Mig-ST comicia ad avere un prezzo attraente anche per uno che è refrattario a pedalare come me. E siccome vorrei prenderne una per me e una per Sbri, nell'eventualità il risparmio comincerebbe ad essere consistente.

EDIT-ho trovato questo che è chiaramente un comunicato stampa, in alcuni siti internet. la definiscono un "Trail" eBike. Che significa? qyuali compromessi ha una "Trail" rispetto ad altre categorie?

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La nuova Mig-ST nasce per gli amanti delle lunghe escursioni in fuoristrada con il comfort di una eMTB full suspended, la scorrevolezza e la capacità di superare gli ostacoli delle gomme da 29”, e la potenza del motore Shimano Steps E8000 con batteria da 504 Wh. Con la nuova Mig ST, Stefano Migliorini ha voluto sviluppare una eMTB che mantenesse le caratteristiche di maneggevolezza e stabilità che hanno reso famose le sue Mig e Mig R, come il carro posteriore corto e il baricentro basso, ottenuto grazie alla posizione della batteria al di sotto del tubo obliquo, rendendole disponibili anche su un mezzo più turistico e con minor escursione delle sospensioni, adatto anche a chi si avvicina per la prima volta al mondo delle eBike.
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Grazie in anticipo!


B!bo.





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A quanto ho capito Electric Motin ha rifinito in chiave racing uno dei suoi modelli trial, l'ha chiamato "ePure" e avrebbe dovuto darlo a Takumi Narita per gareggiare nelle prove della categoria Trial-E Cup.

A quanto ho visto dalla classifica ufficiale però la moto è stata affidata anche ad altri, con Bruand Christophe che si è classificato terzo dietro i prototipi Yamaha, mentre Narita ha dovuto rinunciare per problemi alla schiena.
http://www.trialgp-noticeboard.com/images/pdfs/18-R5-RESULTS-TE.pdf


Purtroppo siamo alle solite. Si punta al "racing" dove "son buoni tutti" visto che l'autonomia non è un problema, e nessuna casa  "tira fuori gli attributi"  affrontando il vero problema, la limitata o quantomeno "misteriosa" autonomia in uso reale. ne realtà industriali com GG o Yamaha, ne "piccole dedicate" come Electric-Motion, che è l'unica effettivamente presente sul mercato. Purtroppo a fronte di  prodotti teoricamente innovativi ha un  modello di business riguardante la vfendita obsoleto e/o inadatto.

Qui il post su facebook con alcune foto al paddock: https://www.facebook.com/jean.finielstrialclubcom/posts/10213489100714687

Ciao!

Bibo

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Enduro stradali / KTM 790 R .. sta arrivando
« il: 27 Giugno 2018, 21:44:46 »
Video fatto (pare) da Chris Birch e compare durante la presentazione ufficiale (dura poco meno di 40 minuti) della moto "pre-production" al KTM Adventure Rally di Sardegna.

Sono previste la versione "R" (Race) per i pilotoni e la versione "L" (Low) per me, Valchi e Motaldo.

https://www.facebook.com/ChrisBirchNZ/videos/1723150101094582/

Ciao!

Bibo

25
KTM / Freeride 250 F MY 2018 - terzo step - il volano aggiuntivo
« il: 01 Giugno 2018, 13:23:06 »
Sono al terzo "step" di esperienza con la Freeride. Come vi ho raccontato nelle precedenti puntate, la moto mi soddisfa dal punto di vista telaistico, specie dopo aver messo le mousse che le donano un comportamento con cui ho più feeling, e dopo aver cambiato la molla del mono con una di uno step inferiore per adattarla al mio peso. Il peso superiore alla Scorpa T-Ride c'è e si sente, ma essendo un 4T, con avviamento elettrico e meglio "dimensionata" di miracoli non se ne fanno. Il fastidio che mi rimaneva era legato a tre cose:  "gioco catena", motore irregolare sotto sforzo a bassissimi regimi e soprattutto marcato on-off ai bassissimi regimi, più percepibile nelle prime tre marce. E' proprio quando questa  moto dovrebbe aiutare uno come me, piccolo e con il fisico da lanciatore di coriandoli, che questo effetto da fastidio. Quando si è nel "brutto-brutto" che si vorrebbe pennellare gli ostacoli con il gas (sassi piantati-radici etc.) che non si riesce a modulare l'erogazione causando una andatura a strattoni. Tant'è che in questi frangenti avevo preso l'abitudine in salita di rallentare giocando con la frizione invece di chiudere il gas. Stresso problema sui sentieri scorrevoli in discesa. Diciamo sentieri da terza marcia dove prendere velocità dando gas non è un problema, ma poi quando si rallenta di freno motore si ha un effetto off marcatissimo. Anche qui oramai preferi prendere velocità lasciando scorrere la moto a frizione tirata, e frenado con il freno (o lasciando, dolcemente, la frizione). In sintesi, era più facile modulare il comportamento con la frizione che con il gas
Può darsi che a questa cosa io sia più sensibile di piloti più "dimensionati". In fin dei conti io sono poco sopra i 60 kg e quindi qualsiasi reazione di qualsiasi moto su di me ha gioco facile, magari qualcuno con più fisico ne soffrirebbe meno.

Fatto sta che volevo togliermi definitivamente il dubbio e qualche giorno fa ho vergognosamente approfittato della proverbiale gentilezza e disponibilità del nostro boss e mi sono recato da lui con la FR nel furgone. Abbiamo fatto una micro micro prova, praticamente "nel cortile di casa sua", in cui Lamberto ha assaggiato l'erogazione della mia Freeride
io ho finalmente provato il motore Montesa che mi è piaciuto tantissimo che che non sono in grado di avviare, specialmente da seduto (ma questa è un altra storia).
Evidentemente le mie riserve sull'erogazione della FR non erano seghe mentali mie , perché anche Lamberto ha confermato la fastidiosità dell'effetto on-off ai bassissimi regimi. Quindi di serie il motore è da "endurella giocosa e brillante", ma quando ci si sposta di più verso lo "stretto+impestato+salita" in salita comincia il fastidio.

Avevo aspettato fino ad avere un opinione di un esperto (e chi meglio di Lamberto) sulla moto di serie prima di montare un volano aggiuntivo che ho comprato negli USA, e quindi mi son deciso a questo punto a farlo. Il volano si aggiunge sulla frizione e non sul rotore magnetico. Lo svantaggio è che il suo effetto lo fa tramite l'ingranaggio della primari (con una efficacia quindi mediata dal rapporto della trasmissione primaria), il vantaggio che si monta e smonta in 10 minuti. D'altronde, dopo aver visto le foto del carter aperto lato volano accensione, direi che aggiungere massa volanica al volano magnete sia praticamente impossibile, gli spazi sono veramente risicati.

Il prdotto si chiama  "Blais Racing KTM and Husqvarna 7 Ounce Clutch Weight/ Flywheel" e lo trovate qui https://bit.ly/2FpdnnE
Sono circa 200 grammi dichiarati per 4mm di spessore.




Il primo problema è stato trovare delle viti adatte. Il volano è pensato per le KTM 4T 250/350 viene spedito con 6 viti in classe 10.9, quindi più resistenti di quelle standard, dimensioni M5x20. Le viti originali di del motore 250/350 sono lunghe 16 mm, quindi quelle spedite oltre ad essere di classe superiore sono più lunghe di 4mm.

Il problema è che tra le modifiche della motore FR 250 4T rispetto al suo omologo EX-C F c'è un diverso cestello frizione, che nella Freeride è senza parastrappi interno (fetenti) e le viti originali sono lunghe 25mm. Ho pensato quindi di procurarmi delle vit testa esagonal M5x30 (5 mm più lunghe) ma dopo aver penato per giorni non sono stato in grado di trovarle da nessuna parte nel nord Italia.

Come estrema razio ho scritto al costruttore americano chiedendo "E' proprio necessario usare le viti in classe 10.9 ?". L'azienda, gentilissima, mi ha risposto nel giro di un ora dicendo che loro spediscono le "10.9" per "extra strenght" ma che secondo loro non ci sarebbero stati problemi usando delle viti originali KTM di lunghezza adeguata.
Ho quindi ordinato una decina di viti KTM, codice "0025050306" denominate "HH COLLAR SCREW M5X30 TX30" e ho proceduto al montaggio del volano.

Montaggio molto semplice, si tira via il coperchio lato frizione (5 viti), si tolgono le sei viti originali che premono la molla a diaframma, si aggiunge il volano e si chiude il tutto serrando a croce le sei viti con 6Nm di coppia. Ho verificato con del "pongo-didò" quanto spazio rimaneva tra le viti e il carter, trovando almeno ancora 3 mm di spazio. Ho quindi riserrato le viti del coperchio carter a 10 Nm se sono uscito davanti a casa a fare una prova.
Risultato: il volano funziona. La diminuzione dell'effetto on-off è decisamente percepibile. Aumenta anche la regolarità al "minimissimo" in salita, ma in maniere un po' meno percepibile rispetto a quanto migliora l'effetto on-off. Ovviamente il motore adesso è un pochino meno "immediato", forse avrà bisogno qualche volta di più di un aiutino della frizione per alzare la ruota in caso di ostacoli importanti, ma siamo chiaramente nel classico caso di "coperta corta": se migliori da una parte devi accettare compromessi dall'altra. Rispetto a quanto avrei voluto ottenere forse avrei preferito ancora un pochino in più di massa volanica, ma già così mi posso ritenere soddisfatto.

In sintesi. Il volano funziona, la spesa è relativamente bassa perché il volano costa veramente poco ma spedizione internazionale e dazi "picchiano duro", però direi che ho trovato una  soluzione al problema dell'on off che, anche se non totale, mi soddisfa e mi fa dire "a posto cosi" per questo difetto.
Rimane il gioco fastidioso sulla catena, ma questo un po' da meno fastidio per via dell'abbattimento dell'effetto on-off, e un po' regolando il gioco catena secondo regole un po' più geometrico-meccaniche e non grossolanamente da manuale uso.

Ciao!

Bibo

26
Moto GP/SBK ecc. / Moto3Cross
« il: 21 Maggio 2018, 15:01:16 »
Prosegue la tendenza a creare  "sport ibridi".
Dopo aver ibridato l'Enduro con il Trial creando gli "Hard Enduro" o l'Enduro con il Motocross indoor creando il "super enduro", adesso tocca alla MotoGP ibridarsi con il Motocross

https://www.facebook.com/MotoGP/videos/10156855926540769

 sm419

Ciao!

Bibo

27
Il mondo dell'elettrico / Electric Motion, "prova fresca"
« il: 18 Maggio 2018, 16:08:25 »
Prova comparativa fresca e "Pane & Salame style" che vede conivolte una Electric-Motion e una Trial standard a motore endotermico. La cosa più interessante è che danno un autonomia teorica di 4 ore "minima" di 2 ore con la moto a batteria standard. Visto che non mi sembra una prova "sponsorizzata", forse c'è da crederci.

https://www.youtube.com/watch?v=ZgW8yjx7Tgo

Ciao!

Bibo


28
KTM / KTM Freeride ** MY2019 ** (le novità)
« il: 15 Maggio 2018, 12:28:23 »
Sono apparsi  sul sistema ricerca ricambi di KTM alcuni modelli 2019, compresa la Freeride. E' ancora marchiata come modello "EU" e quindi presumibilmente nulla per il mercato USA.

Ho dato una rapida occhiata e ci sono ,odifiche nei seguenti comparti:

Sospensioni

Rivisitate forcella e monoamortizzatore.
* La forcelle presenta nuove cartucce e nuovi pistoni.
* L'ammortizzatore varia nel meccanismo di regolazione dei freni in compressione, nel pistone e nel tampone.


Impianto elettrico

* Viene segnalata come nuovo componente la batteria siglata "12V/24A" in comune nel 2019 a molte line di prodotto (EX-C etc.)

Motore
* Nuovo Cestello frizione, in comune con le 250 e 350 XC-F destinate al mercato USA. Inizialmente speravo fosse un qualcosa per aumentare la massa volanica, ma mi sa che è solo economia di scala. Anche perche è chiamato "clutch basket SX" e SX è la sigla dei modelli cross, dove l'inerzia è un nemico da combattere.

* Nuovo cambio con (presumo) nuovi rapporti. Il nuovo cambio è in comune con la serie EX-C F 250 2019  per l'europa e la serie EX-C e  XC-F 250 2019 per gli USA.

* Nuova ruota libera di avviamento

* Nuovo albero di rinvio della pompa dell'olio (questa è la cosa che mi preoccupa di più)



A meno di sviste mi sembra che non ci sia altro da segnalare.

Ciao!

Bibo





29
Drive in / Quello che gli arancioni non scrivono...
« il: 15 Maggio 2018, 09:17:25 »
Appena dopo aver ordinato la KTM Freeride 250 F 2018 ho scaricato il manuale d'uso e ho comiciato a studiarmelo.

Come ho già raccontato in un post precedente, ancora prima di ricevere la moto mi ero un po' incazz ero rimasto leggermente contrariato da alcuni "compromessi" decisi in fase di progettazione, il più fastidioso di tutti è quello di dover SMONTARE dalla moto l'ammortizzatore per regolare i freni idraulici in compressione. E' vero che si smonta in fretta, ma rimane sempre per me inconcepibile.

Dopo essermi ... ehm... adombrato per cio che ho trovato nel manulae d'uso, ora tocca "adombrarsi" per il contrario.

Ho deciso di tenere la FR (e probabilmente vendere la T-Ride), e di provare a cucirmela addosso il più possibile. Dopo aver cambiato la molla del mono sono in attesa delle molle forcella e di capire con quali viti fissare il volano supplementarte sulla campana della frizione che ho comprato negli USA..

Ma la cosa che volevo fare subito e per prima è eliminare il blocchetto chiave (a cui arrivano 4 fili) sostituendolo con un interruttore. La chiave è in una posizione troppo esposta per i miei gusti, e invece di spostarla preferirei proprio toglierla.
L'altra cosa è che vorrei trovare un punto sottochiave di modo da prelevare i 12V necessari per alimentare il GPS.

Quindi ho aperto fiduciso il manule di uso e manutenzione per analizzare lo schema elettrico scoprendo che
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NEL MANUALE LO SCHEMA ELETTRICO NON C'E'!!! sm41

Cosa che reputo abbastanza scandaloso.

E ora mi tocca ordinare il CD "repairing manual"

Ciao!

Bibo

30
Drive in / Krka Discovery + Krka Enduro 2018
« il: 02 Maggio 2018, 22:52:04 »
Ecco un riassuntino della mia "gita" in Croazia di quest'anno.

La manifestazione organizzata dal "dakariano" Marco Borsi, giunta all'ottava edizione, è suddivisa in realtà in due parti.

Il Krka Discovery, che si svolge il martedì e mercoledì "riutilizzando" parte dei percorsi del Krka Rally dell'anno prima, apre le danze. Nasce come modo di tenere occupati gli ospiti che arrivano e si fanno una settimana al mare, evitando che scorrazzioan "ad minchiam" in giro per le campagne circostanti, ma nel tempo ha preso semnpre amggiore dignità e di fatto l'unica differenza rispetto al "Enduro Raid" è che si fa solo con il GPS e non ci sono speciali coronometrate.

Dopo il giovedì di riposo c'è il "Krka Enduro Raid race-no race" , il clou della manifestazione, che si svolge il venerdì e il sabato. Normalmente la "gara-non gara" si svolge sia il venerdì che il sabato, con sezioni cronometrate e "pista" in spiaggia alla sera come special stage finale.

Abbiamo iniziato il martedì con un meraviglioso giro sull'isola di Brac, quasi 140 km la maggior parte offroad. La navigazione al Discovery è solo con GPS e su Brac c'erano tracce separate per bicilindrici/quad e mono leggeri. Partenza alle 6.15 da Primosten che fa da base logistica, raggruppamento 60 km dopo all'imbarco traghetti di Split alle 7:30 per poi prendere il traghetto alle 9:00. Sbarco alle 10 e partenza del giro sull'isola con ristoro "in spiaggia" (da cui la foto che ho già pubblicato).
ripartenza dopo il ristor (che era circa a metà percorso) e per i più veloci  a fare la traccia traghetto delle 15:30 per rientrare su Split e fare ritorno con i soliti 60 km alla struttura di Primosten, altrimenti per quelli che se la son presa comoda, traghetto alle 18 (questi sono arrivati in albergo alle 20).

Il mercoledì traccia unica con tagli obbligatori per i bicilindrici, e in parallelo una gara "hard enduro" denominata EnduroXCS. Hard sul serio,  visto che erano ammesse anche le moto da trial. Tempo di percorrenza della special di circa 30 minuti, da ripetersi due volte.  Io ovviamente "col cavolo" che sono andato a infilarmi nell'EnduroXCS (ma tanto l'ho pagato lo stesso due giorni dopo) e mi sono fatto la traccia del giorno.

Dopo il giorno di pausa parte il Krka Enduro vero e proprio. Ogni anno l'asticella si alza , comnciano ad esserci team ufficiali e "squadroni di marca" (Husqvarne e Sherco). I partenti quest'anno sono stati più di 500 e si partiva a gruppi di 4/5 ogni minuto da primosten.

Il tracciato è segnato da fettucce (gialle il primo giorno, rosse il secondo)  ma viene fornita anche la traccia GPS (consigliatissimo).
Quest'anno la traccia standard e quella che contiene i pezzi hard avevano forse il 50% in comune, ma rimane sempre il principio che puoi scegliere se fare i tratti hard (classificati in easy, medium e hard) oppure "dribblarli" facendo la traccia standard. Una delle mie brillanti idee è stata quella di infilarmi in una traccia "hard", in teoria di livello "medium", subito dopo pranzo... per poi scoprire che era una classica bastardata dell'organizzazione. Infatti dopo 200 metri comincio a vedere le fettuccie blu che segnavano il percorso dell' EnduroXCS "da trialisti" di due giorni prima, ma oramai ero in ballo e dovevo ballare. A Marco Borsi sono fischiate le orecchie, e non solo "in briazolo" da parte mia , ma in varie lingue da parte di tanti altri. All'arrivo in albergo prova speciale lungo la spiaggia che contorna la penisola, facoltativa.

Il secondo giorno di Krka Enduro Raid è risultato anche lui molto bello e un pochino meno impegnativo, con immancabile arrivo in quota panoramica. Anche il secondo giorno la speciale in spiaggia chiudeva la giornata, LA speciale in spaiggiafiniva direttamente nel "Sardina Beach Party" di fine manifestazione, dove sono state effettuate anche le premiazioni.

Tutto bellissimo, tutto perfettamente organizzato, tutte le tracce sono risutate perfette e quando c'erano delle "grinze" veniva segnalata la cosa al briefing della sera prima.
Grande soddisfazione e se qualcuno ha voglia di percorsi sassosi, dal ciottolone smosso al sasso piantato, al Krka Discovery+ Enduro raid si toglie la voglia per un po'.
Peccato per la scarsità numerica degli italiani, la maggior parte è gente che ama soffrire  zzz : tedeschi e austriaci, ma c'è gente da tutta europa.

Qui sotto tre video, il Krka Enduro Raid "race-no race" vero e proprio, su due giorni, il video dell'EnduroXCS (la gara "hard") e il video del bellissimo (panoramicamente e motociclisticamente) primo giorno del Discovery sull'isola di Brac.

Così, per ingolosirvi un po', chissà mai che l'anno prossimo non sia più da solo  :tim:

Krka Enduro

https://youtu.be/bDqiVH8zdXw



Krka EnduroXCS

https://youtu.be/pfrq69f3TrM


Krka Discovery Day 1 - Brac Island

https://youtu.be/K1oyrqvwv5Y


Ciao!

Bibo

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