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« il: 04 Ottobre 2010, 20:48:57 »
Temo che l'Italia sia rimasta una delle poche zone d'Europa dove il fuoristrada,nonostante le leggi, si riesce ancora a praticare, un po' abusivamente, un po' da "carbonari", ma non so' per quanto ancora, perche' mi dicono che in Trentino, in Friuli ed in altre zone la cosa sia ancora piu' difficile e "rischiosa", poi ci sono gli opposti, tipo la Valle d'Aosta, dove in certe zone mandano il personale dei comuni a pulire i sentieri autorizzati, ma sono purtroppo delle mosche bianche...Basta vedere i tour organizzati per i tedeschi, austriaci e svizzeri che vengono a scorazzare dalle mie parti ed anche in altre parti d'Italia, sono alla stregua di chi va' ad endurare in Tunisia, Marocco, Libia, veri paradisi dell'enduro (ed in Marocco anche del motoalpinismo), adesso molti enduristi stanno scoprendo l'Albania e la Romania, dove ci sono dei posti ideali per fare del fuoristrada e zone ancora incontaminate e selvagge, ma qui da noi senza una vera cultura a praticare il fuoristrada con il buon senso, evitando le zone "calde" e dove siamo piu' malvisti, magari spostandosi verso le zone piu' desolate e disabitate, anche nel Nord Ovest d'Italia ce ne sono ancora parecchie di quelle zone, e li' che bisogna rendere consapevoli i Comuni delle zone piu' disabitate che il fuoristrada porta anche turismo e muove denaro, ovviamente piu' ci costringeranno a girare in "gabbia" e peggio sara' anche per l'ambiente, anche se gia' adesso ogni zona o regione ha il suo parco giochi del fuoristrada piu' o meno abusivo!!
Di sicuro comunque la moto da trial ha un minore impatto, anche psicologico, sui "benpensanti" ambientalisti, ma non solo per colpa della caratteristiche della moto a enduro, ma soprattutto delle "caratteristiche" di chi le usa.....Andate a farvi una Motocavalcata ed una Mulatrial poi ve ne renderete conto da soli!