Un grandissimo Joan Mir si aggiudica il travagliato Mondiale di Moto Gp 2020, un grande fuoriclasse specializzato in grandissime rimonte, con un grande Team capitanato da un grande stratega come Davide Brivio, ed una grandissima moto, nata e sviluppata con la politica dei piccoli passi e degli investimenti limitati ma molto oculati, la Suzuki e' la casa giapponese piu' piccola con numeri di vendita e di dimenzioni aziendali non paragonabili agli altri colossi giapponesi, resta ancora adesso un'azienda di proprieta' famigliare, nessun top driver ma politica di "allevare" giovani piloti, il neo campione del mondo ha soltanto 23 anni, Davide Brivio ha saputo amalgamare la sua grande esperienza, e' stato lui l'artefice del passaggio di Valentino Rossi alla Yamaha, ai talenti ancora da esprimere di giovani piloti, la Gsx RR ha sempre avuto la caratteristica di vantare una superiore maneggevolezza rispetto alle altre MotoGp, fino a qualche versione fa esisteva la possibilita' di modificare la rigidita' del telaio aggiungendo o togliendo delle piastre in fibra di carbonio sulle travi laterali del telaio monoscocca in alluminio, il pregio del telaio della Suzuki e' stata la sua adattabilita' a quasi tutti i circuiti, grande capacita' di chiudere le curve grazie alla rigidita' torsionale, ma grande elasticita' laterale per non stressare le gomme in fase di curva, e' stata migliorata la coppia e la potenza massima del suo quattro cilindri in linea che negli anni precedenti lamentava carenza di potenza in alto, per farla breve un pacchetto vincente che portava Joan Mir ad esibirsi in grandissime rimonte, che, alla fine, sono state la sua caratteristica vincente, tutte le case, a cominciare da Honda, a Yamaha e per finire, alla Ducati, hanno molto da imparare dal Team Suzuki, Honda senza Marc Marquez non esiste o quasi, Yamaha e' da anni che non riesce a reagire al cambio di fornitore di gomme e le moto dell'anno prima in mano ai team privati vanno meglio delle ufficiali e Ducati e' arroccata su battibecchi e tensioni interne, dopo avere avuto per parecchi anni la migliore moto dell'intera MotoGP, e lo si e' visto ieri con Miller, speriamo che il diventare un pilota ufficiale il prossimo anno, non lo faccia regredire al rango di Dovizioso o di Petrucci....