aggiungo che il rubinetto benzina ha il difetto di non pescare piu' dal circuito "aperto" quando questo rimane temporaneamente non coperto dal carburante (dopo caduta moto o su salita molto ripida con serbatoio non completamente pieno...).
per ripristinarne il funzionamento occorre passare su riserva per qualche secondo e poi tornare aperto. operazione che risolve solo fino alla prossima salita ripida. per utilizzo montano e' meglio girare sempre su posizione riserva

Ho un rubinetto a tre posizioni. Aperto chiuso e riserva, con una sola cannuccia che alimenta il circuito aperto, la riserva è un foro sul rubinetto che pesca fino all'ultima goccia. Il problema è che qualora la cannuccia del circuito aperto rimanga temporaneamente scoperta  ,tipo salita estremamente ripida a mezzo serbatoio con scuotimenti ,questa non è più in grado di pescare anche dopo essere stata ricoperta dalla benzina, neppure riempiendo il serbatoio fino all'orlo con la bottiglia. Per risolvere il problema fevo aprire la riserva  per un attimo e tornare al circuito aperto che riprendere a funzionare (evidentemente si spurga) finché non resterà brevemente scoperto dalla benzina...
 Il comportamento che riscontro è normale per questa tipologia di rubinetti?
In caso affermativo esistono dei piccoli trucchi per risolverlo diversi dal viaggiare sempre in riserva? Vorrei mantenerla perché girando da solo preferirei accorgermi con un po' di anticipo di eventuali consumi o perdite anomale di benzina . Il rubinetto è stato smontato e pulito senza riscontrare alcuna anomalia, funziona "perfettamente"

buongiorno, condivido alcune informazioni introvabili circa questa moto che uso da circa un anno.

freno post che da' problemi: ce l'avevo anche io ma non era un problema di fusione cedevole. guardando bene c'e' il rischio che l'estremita' pedale vicino alla pompa vada a far battuta sul telaio. il pratica uno schiaccia tanto ma contro un fermo, e facendo tanta leva magari piega il pedale... 
risolto regolando bene e disassando leggermente il pedale. anche cosi comunque la regolazione e' molto al limite del contatto accidentale. 

frizione: effettivamente un mezzo schifo che strappa tipo ta-ta-ta quando c'e' necessita' di farla slittare un poco, tipo partenza ripida in salita dando "tanta" potenza. risolta al 70% con un intervento interno sul cestello presso un concessionario consigliato da molteni
la durezza c'e', la mia ha un rimando a carrucola presso l'alberino sul motore, e' un po approssimativo ma sembra originale. controllate di averlo, in alternativa un facilitatore "easy clutch" puo' aiutare parecchio (testato su vecchi motard con frizione pesante a cavo)



carburazione: mi ha tirato pazzo nonostante una buona esperienza sui carburatori.

partiamo dalle imprecisioni varie che circondano questa versione con motore cinese 154fmi (imitazione del minarelli/yamaha presente sulla versione precedente). il carburatore e' un TK (teikei) da diametro 26 al collettore con valvola tonda da 21 . sul manuale le foto delle viti di regolazione  sono invertite. a dx c'e' la vite delle rpm minimo, a sx c'e' la vite della carburazione al minimo. quest'ultima, benche' sia un 4t, regola la quantita' di aria che arriva al getto del minimo (come accade normalmente sui 2t). pertanto se avvitiamo in senso orario passa meno aria e la miscela si ingrassa....
i getti sono particolari e quasi introvabili (filetto m7x0.75, testa esagonale da 8), al momento 1 venditore  in tutto il mondo (su ebay uk )  , il secondo era in ucraina http://www.carburetors.com.ua

dicevo che la carburazione mi ha tirato matto, e' sempre stata grassa/fiacca fin dal primo utilizzo. il motivo e' il manicotto inadeguato tra cassa filtro e carburatore , presumo sia stato utilizzato quello della versione precedente che montava altro carburatore e piu' vicino al motore.
il risultato e' che col passare del tempo (aiutato anche dai miei smontaggi carburatore a caccia del problema misterioso) il manicotto tende a schiacciarsi riducendo tantissimo il passaggio aria, questo ingrassa molto la carburazione  e peggiora col tempo, ad un certo punto anche durante la stessa uscita (immagino perche' il manicotto si scaldi e lasci andare).
scoperta la cosa, non essendo abituato a dare la colpa agli altri , ho smontato la moto, ridato forma perfettamente tonda al manicotto (scaldandolo ripieno di straccio pigiato a pressione), ho  fatto raffreddare per 1 gg e mi sono ripresentato al montaggio con carburatore montato e scatola filtro in mano, libera di fare qualsiasi movimento. niente , e' impossibile congiungere le due parti senza deformare il manicotto e ricadere subito o prestissimo nel medesimo problema! direi la verifica definitiva che si tratta di un pezzo non idoneo, confermata dal fatto che in rete si trova un solo manicotto per tutte le annate di ty 125 4t , visibilmente troppo  lungo per questa tys 125 post 2012 con motore cinese.

la cosa buona e' che ho trovato due soluzioni efficaci ed a poco prezzo:
1)  utilizzare una-due fascette metalliche a vite nel mezzo del manicotto e stringerle fino ad ottenere un diametro interno da 40-42mm. questo forza la gomma ad assumere una forma tonda. non ho scelto questa strada ma ho verificato che l'idea e' efficace, direi la soluzione  migliore per avere un risultato quasi perfetto in pochi minuti, con 2 euro
2) la soluzione definitiva per 4 euro . la cassa filtro e' foro 45, il carburatore 40. prendendo un tubo corrugato flessibile per aria , tipo quello dell'aspirapolvere,  da 40mm interno si riesce ad avvitarlo giusto giusto nella cassa filtro senza necessita' di ulteriori sigillature, e grazie a qualche giro di nastro adesivo sulla campana di aspirazione a fissarlo bene sul carburatore . soluzione un piu' laboriosa ma eterna e perfetta al 100%