28876
Consigli per iniziare / Re: La preparazione fisica
« il: 11 Ottobre 2010, 13:11:34 »Grazie Alex ...benchè l'acquisizione della tecnica di base resti un fondamento, anche la giusta preparazione ha la sua importante valenza ;)
Per la verità non concordo... invertirei decisamente l'equazione. Nel senso che se non hai una base fisica minima (non dobbiamo diventare Hulk, dobbiamo solo avere un corpo che risponde nel modo corretto agli stimoli) nemmeno la tecnica più perfezionata può aiutarci. Noi domenicali suppliamo a queste carenze dotandoci di mezzi sempre più specialistici e affinando la tecnica: è l'approccio più semplice nell'immediato ma che non paga a lungo termine. Infatti troveremo il plafond ben presto, e scopriremo amaramente che il limite sta proprio in noi, e a nulla vale comprare il modello Replica di quest'anno.
La tecnica va applicata dal momento in cui stacchiamo la frizione fino al momento in cui spegniamo il motore davanti al furgone. Altrimenti non ce ne facciamo proprio nulla. Anzi, può essere addiruttra deleteria, perché ci porta ad osare quando il nostro fisico non ne ha più, e non lo sappiamo nemmeno. Tanto siamo bravi, no? ;D
A muso duro: sia chiaro, la corsetta nel parco e la sudata in palestra NON costituiscono preparazione atletica per fare fuoristrada. Magari faremo meglio la cacca e saremo più belli da guardare, ma siamo ancora lontani anni luce dalle condizioni per guidare decentemente per 3 o 6 ore su per le mule.
Anche qui, però, vale il discorso di prima: non occorre vivere in ritiro e passare ore a pompare ferro cromato. Basta avere metodo, e in fondo non è così in tutte le cose della vita?
Tanto per capire quel che c'è da fare, osserviamo "da dentro il problema" cosa fa un motoalpinista. Qualunque mezzo si abbia a disposizione, in sostanza il lavoro cui costringiamo il nostro corpo è assimilabile a quello dell'endurista, e questo è già un vantaggio.
Si, perchè il crossista deve fare un lavoro tutto anaerobico/lattacido, per sforzi tremendi concentrati nell'arco temporale breve, ossia senza pause coi muscoli in debito di ossigeno e per almeno una ventina di minuti (se è un cat. Veteran) o addirittura 40, piùi 2 giri canonici, ovviamente.
Invece il motoalpinista-escursionista alterna fasi di sforzo anaerobico intenso, ma di breve durata, a momenti di relativa tranquillità che vengono usati per il recupero.
Quindi noi avremo una capacità lattacida richiesta inferiore a quella di chi fa motocross. Significa, alleluja, che raggiungeremo molto prima il livello di preparazione necessario.
Però....
Però mentre il crossista può limitarsi alla preparazione specifica, noi abbiamo bisogno di tirar fuori il coniglio dal cilindro (e le relative risorse per farlo) piuttosto frequentemente e in modo disuguale e imprevedibile. Pensate a quando bisogna spingere in mula, o sollevare la moto da un fosso se non girarla a braccia in un canalone fangoso con pendenza 25% come è capitato a me ieri (ed ho pensato di farmi seppellire lì) L'ho fatto, ma poi non avevo più la forza nemmeno per premere il bottoncino di avviamento
Quindi, è vero che per risparmiare parte delle risorse che spendiamo occorrono buone capacità tecniche (e qui vengo incontro a Max) MA per contro un talento naturale, o un supertecnicissimo, non possono venir meno alla acrenza fisica di certe situazioni, specie se protratte per l'arco intero della giornata. Si rischia forte anche di farsi male.