Basta usare la logica ed il buon senso, sospensioni piu' frenate sia in compressione che in ritorno: maggiore aderenza sul terreno viscido ma maggiore spinta sugli scalini e sensazione di moto piu' "pesante" da manovrare. Sospensioni piu' sfrenate: maggiore aiuto nella spinta sui gradini, minore aderenza sul viscido e sensazione di moto piu' leggera, occorre tenere presente che la taratura delle sospensioni e' una variabile molto soggettiva, come anche la regolazione del precarico della molla che va' tarato in funzione sia del peso del pilota che del tipo di "aiuto" che si vuole avere da parte delle sospensioni, l'unico sistema valido e' di procedere per gradi, segnandosi prima di tutto, la taratura iniziale da cui si parte, per evitare di andare in confusione, cosi', male che vada, si potra' ritornare alla taratura iniziale!
Per verificare che le sospensioni lavorino in "armonia" fra di loro, un sistema sempre valido, anche sulle moto da trial, e' quello di comprimere con la mano sul punto centrale (zona sella), della moto e verificare che l'abbassamento dell'avantreno e del posteriore della moto avvenga in moto omogeneo, ovviamente se si tara la forcella in un determinato modo, sara' necessario tarare anche il monoammortizzatore in modo che abbia il medesimo comportamento, anche se ci sono molti che prediligono una forcella reattiva ed il mono molto frenato, in modo da avere la sufficiente sensibilita' sulla ruota posteriore, ma e' un' esigenza piu' da trial agonistico che non da motoalpinista...