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Report di uscite e di viaggi => Idee, progetti e proposte di uscite in moto, mulatrial ed eventi => Topic aperto da: Angio85 - 24 Ottobre 2014, 09:19:19
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ATTENZIONE COMUNICATO UFFICIALE TRIAL TEAM TZ
E' con sommo rammarico che il team TZ e il motoclub bergamo devono comunicare l' annullamento della mula for diego in programma domenica 26 ottobre 2014 per la non concessione dei permessi da parte di alcuni comuni ospitanti.
La manifestazione di sabato 25 come da programma con scuola per bambini gratuita; prova moto esibizione dei piloti e spettacolo dello SHOW ACTION GROUP, e serata alla disco gatto nero avranno regolare svolgimento.
Scusandoci per i disagi nei confronti di tutti Vi aspettiamo a Piazza Brembana sabato.
http://www.2dtp.it/
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Non ho parole ....dopo quella annullata della val Taleggio anche questa per permessi negati.........
sm409 :matt:
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... 2 giorni prima dello svolgimento...
sm409 :matt:
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Io purtroppo l'avevo scritto in tempi non sospetti, che anche le Mulatrial con centinaia e centinaia di partecipanti, prima o poi avrebbero incontrato problemi con i permessi come le manifestazioni di enduro con affluenze massicce. In quel caso mi fu risposto che i trialisti erano diversi e che venivano generalmente percepiti in modo più tollerante.
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I trialisti vengono visti sicuramente in modo diverso, non facciamo di un'erba un fascio, comunque quello che conta tantissimo per avere i permessi sono le relazioni che bisogna tessere e mantenere durante tutto l'anno, diversamente ci saranno spesso delle sorprese.
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È davvero una cosa vergognosa due giorni prima della manifestazione,penso a tutti i ragazzi di la che si sono sbattuti per mesi per organizzarla prepararla,sentirsi dire non la puoi più fare deve essere davvero brutto,io ero già pronto per partire domenica mattina,che dire tenete duro e speriamo che l'anno prossimo possiate farla più bella ancora,scommetto che c'è lo zampino di quelli che si definiscono ambientalisti......
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È davvero una cosa vergognosa due giorni prima della manifestazione,penso a tutti i ragazzi di la che si sono sbattuti per mesi per organizzarla prepararla,sentirsi dire non la puoi più fare deve essere davvero brutto,io ero già pronto per partire domenica mattina,che dire tenete duro e speriamo che l'anno prossimo possiate farla più bella ancora,scommetto che c'è lo zampino di quelli che si definiscono ambientalisti......
I cosiddetti "ambientalisti" ultimamente sono proprio impazziti , ovunque si vedono discariche abusive ma chissà perché loro in quel caso non si accorgono di niente, poi si prendono la briga di bloccare tutte le manifestazioni appena hanno l'occasione. Qui da noi gli danno fastidio anche le gare di bici, fate un po voi.
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Purtroppo gli ambientalisti sono dei talebani e neanche conoscono l'impatto che le moto da trial fanno all'ambiente, mi spiace perché oltre al gran lavoro che hanno fatto i ragazzi del motoclub andato alle ortiche c'e' un danno economico alle varie attività che venivano coinvolte che in quella zona non vedono mai un afflusso cosi nutrito di persone.
Mi spiace dirlo ma da quello che ho visto negli ultimi mesi questo genere di eventi avrà sempre più vita difficile lasciando solo il posto alla pratica "carbonara" del nostro amato sport.
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Resto convinto che in futuro, non solo il trial o il motoalpinismo, ma il semplice uso di una moto da trial sarà possibile solo ed esclusicamente nei trial park, aree chiuse come le piste da motocross, e che hanno a mio avviso un lato positivo e uno negativo....
lato positivo: almeno esistono e un posto dove correre in tranquillità lo si ha e tra poco inizieremo a ringraziare di averlo!
lato negativo: le amministrazioni si appelleranno sempre di più al fatto che nel bene o nel male dei posti per correre li abbiamo (i trial park) e quindi non è necessario andare a correre in montagna e su terreno naturale.
Ma di tornare come negli anni 80 in cui si andava ovunque penso che bisognerà toglierselo proprio dalla testa.
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Credo che si assistera' a quello che accadde intorno agli inizi degli anni ottanta, dove inizio' il "fiorire" di cartelli di divieti alla circolazione fuoristrada, anche se, a quei tempi, la multa era di 32.000 Lire....
Molti si spaventarono e vendettero la moto, quindi nessuno si interesso' piu' a "correre dietro" alle moto in fuoristrada, quindi i pochi appassionati rimasti continuarono a girare senza grossi problemi, immagino che sara' cosi' anche nei prossimi anni, anche perche' i trial park vanno bene per chi fa' trial e zone, mentre per il motoalpinismo e' impensabile relegarsi nelle riserve.
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Resto convinto che in futuro, non solo il trial o il motoalpinismo, ma il semplice uso di una moto da trial sarà possibile solo ed esclusicamente nei trial park, aree chiuse come le piste da motocross, e che hanno a mio avviso un lato positivo e uno negativo....
lato positivo: almeno esistono e un posto dove correre in tranquillità lo si ha e tra poco inizieremo a ringraziare di averlo!
lato negativo: le amministrazioni si appelleranno sempre di più al fatto che nel bene o nel male dei posti per correre li abbiamo (i trial park) e quindi non è necessario andare a correre in montagna e su terreno naturale.
Ma di tornare come negli anni 80 in cui si andava ovunque penso che bisognerà toglierselo proprio dalla testa.
Spero per quell'ora di essere morto e sepolto... zzz
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.....anche perche' i trial park vanno bene per chi fa' trial e zone, mentre per il motoalpinismo e' impensabile relegarsi nelle riserve.
vero e sacrosanto, ma purtroppo e ribadisco purtroppo, mi sa che la pratica del motoalpinismo diverrà gradatamente una vera e propria pratica "illegale" che verrà portata avanti al prezzo di rischio contravvenzioni ..... :omo:
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Per me motoalpinismo è prima di tutto libertà di movimento se dovessi girare come un criceto vendo subito la moto.
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Per me motoalpinismo è prima di tutto libertà di movimento se dovessi girare come un criceto vendo subito la moto.
sm08
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Per me motoalpinismo è prima di tutto libertà di movimento se dovessi girare come un criceto vendo subito la moto.
:OK:
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Infatti.... :73:
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Per me motoalpinismo è prima di tutto libertà di movimento se dovessi girare come un criceto vendo subito la moto.
E' una dichiarazione molto forte con una soluzione finale alquanto drastica... non pensi che forse, se davvero accadesse che su spazio pubblico non si potesse più andare non cercheresti di valutare anche qualche altra soluzione?
Personalmente non credo che una situazione di non-più-moto sarebbe migliore di una possibilità diversa di mpiego della moto..
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E' una dichiarazione molto forte con una soluzione finale alquanto drastica... non pensi che forse, se davvero accadesse che su spazio pubblico non si potesse più andare non cercheresti di valutare anche qualche altra soluzione?
Personalmente non credo che una situazione di non-più-moto sarebbe migliore di una possibilità diversa di mpiego della moto..
Su quanto ho scritto non ho dubbi.
Vedi, tutto dipende da che utilizzo pensi di fare della moto, se ti piace il trial, intendo fare zone, allora girare in una area limitata va bene. Se invece la moto la si vede come un mezzo per girare in montagna capisci che la cosa e' incompatibile.
Visto che in montagna non possiamo girare liberamente è più accettabile il discorso che ci siano dei percorsi regolamentati, ad esempio il Motoclub Valli del Canavese ha preso accordi con vari comuni ed ora può contare su oltre 200 km di sentieri autorizzati, questo è già un passo avanti.
Quello che proponi tu è un cambio di destinazione d'uso, è come se comprassi una moto stradale e poi mi obbligassero ad utilizzarla solo all'interno di un circuito.
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Per me state esagerando , si e viaggiati sempre in equilibrio tra il legale -illegale.Andremo avanti come prima , in certe zone ci sono problemi e in altre meno ,non cambia niente.Oggi ci sono le battute per i cinghiali e andrò dalla parte opposta, se si vuole la convivenza e possibile. :s_hi:
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Quello che proponi tu è un cambio di destinazione d'uso, è come se comprassi una moto stradale e poi mi obbligassero ad utilizzarla solo all'interno di un circuito.
No, no, Lamberto, io non propongo niente, anzi essendo motoalpinista se proprio volessi proporre qualcosa proporrei di togliere tutti i divieti... ma purtroppo la situazione è questa e specialmente per Veneto,Trentino e Friuli è particolarmente grave in quanto i comuni hanno speso veramente cifre per riempire di cartelli tutti i possibili sentieri e carrarecce.
Personalmente vivo molto la montagna anche nel modo più classico, a piedi con lo zaino pur non essendo socio CAI per incompatibilità di pensiero con la loro politica, visto che si considerano i titolari dei diritti sulla montagna, poi pratico motoalpinismo proprio perchè mi piace abbinare la montagna all'uso della moto da trial (non lo farei con una moto diversa) ed è per questo che se proprio uno sventurato giorno, e ne faccio una pura ipotesi, mi vedessi interdetta ogni possibilità di praticare motoalpinismo su terreno naturale mi appoggerei (come faccio comunque tutt'ora) anche a un trial park o a qualsiasi altra struttura che mi permettesse l'utilizzo di una moto da trial e il divertimento che provo nell'usarla :72:
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Per me state esagerando , si e viaggiati sempre in equilibrio tra il legale -illegale.Andremo avanti come prima , in certe zone ci sono problemi e in altre meno ,non cambia niente.Oggi ci sono le battute per i cinghiali e andrò dalla parte opposta, se si vuole la convivenza e possibile. :s_hi:
Concordo assolutamente. :OK:
Dalle mie parti convivono cacciatori, ciclisti, cercatori di funghi e motociclisti. Non sempre tutto va liscio perchè, come in ogni consesso umano, i coglioni ci sono in tutte queste categorie, ma rispettando i tempi e le esigenze di tutti si trova il modo di divertirci. L'importate è capire la regola di convivenza fondamentale che è quella di "accettare di essere un pò disturbati dal proprio vicino"
Perchè se passa il principio, che purtroppo leggo talvolta anche quà dentro, che il cacciatore no perchè ammazza le creautirine, il fungaiolo no perchè disturba non so chi, l'endurista assolutamente no perchè scava... e cosi' via, finisce che non ci sarà nulla per nessuno, tranne naturalmente per i cacciatori che si sono organizzati da tempo ed hanno leggi precise che tutelano e regolamentano la loro attività.
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Dalle mie parti convivono cacciatori, ciclisti, cercatori di funghi e motociclisti.
Dalle tue parti... ci son "le parti". Qua no. Territorio antropizzato, e il poco verde se lo arrogano quelli che han la faccia più green.
Chiarito questo. non son nemmeno d'accordo con le tue scale di valori. I cacciatori escono per devastare e uccidere deliberatamente e sistematicamente gli stessi esseri la cui morte e/o disagio e/o estinzione e/o distruzione di habitat veniamo incolpati noi motociclisti, nel caso si operi nello stesso territorio. Insomma, loro praticano e effettuano deliberatamente e intenzionalmente quello che sarebbe teoricamente (e solo teoricamente) l'effetto collaterale della nostra attività.
Noi disturberemmo (forse) la fauna, loro l'ammazzano, nel modo più barbaro.
Noi segneremmo (forse) il terreno, lo LO SEGNANO con appostamenti fissi e utilizzando gli stessi mezzi che usiamo noi (e quindi se segnamo noi segnano anche loro)
Noi inquineremmo temporaneamente (forse) l'ambiente con il rumore, le tonnellate di piombo sparso da loro lo inquina di sicuro in modo DEFINITIVO.
Però LORO conviviono con la natura e NOI NO sm409
Non facciamo di tutta l'erba un fascio. E questo al di la della mia particolare antipatia per la categoria.
E quel che riguarda i fungaioli, loro non hanno mai dato fastidio a nessuno, al fungaiolo da solo fastidio lo si segua per scoprire i suoi posti, e a me da solo fastidio che lui non mi inviti per il risotto (il vino lo porto io).
Ciao!
Bibo
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Se dalle tue parti si usa affrontare il tema della convivenza in maniera pacata e politicamente corretta, come tu fai nei confronti dei cacciatori non mi meraviglio della situazione in cui siete.
Ed a proposito di quest'ultimi, ti faccio presente che la loro attività è autorizzata e regolamenta,
in base al periodo ed al territorio, da una legge dello stato. Tu puoi naturalmente non essere d'accordo (e detto tra noi nemmeno io) ma fino a quando è in vigore la devi accettare.
Puoi fare propaganda per cambiarla, come puoi farlo per molte altre leggi, ma non su questo forum,
perchè è stato scelto di non parlare di politica.
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Non essere d'accordo con leggi deello stato non è "politica", è "opinione".
E la loro attività è regolamentata, spudoratamente a loro favore... ma aloro non basta. Sotto casa mia sparano. A meno di 150 metri da casa mia. A 30 metri da una strada con il cartello "divieto di caccia". E a volte sento tre colpi di fila (cosa vietata, oppure i cacciatori sono due e sparano con lo stesso ritmo".
Dovrebbero sapere a cosa sparano e decidere di conseguenza se "possono", invece sparano che è ancora buio che manco si vedono il loro, di uccello.
Sparano a tutto ciò che si muove, giorni fa a una ciclista su una ciclabile in pieno giorno, oggi a pranzo un amico nell'imperiese è stato raggiunto da una gragnulata di pallini mentre era in giro in MTB, a un amico SUL SUO TERRENO hanno impallinato il gatto cercando di sparare a una lepre.
Questo non è rispettare la legge. Qui la gente non va per boschi il weekend per paura di essere impallinata, cosa che spesso succede.
Non si può parlare di convivenza pacata con gente che non soro è autorizzata a devastare con delle regole (opinabili, ma regole), a infrange le regole SENZA CHE LE AUTORITA PREPOSTE DICANO NIENTE e sparando dove, come a e chi non può, mettendo in pericolo la vita delle perone oltre che quella dei leprotti buttati li a farsi impallinare.
Tu intratterresti una discussione pacata con chi ti fa piovere dei pallini da caccia in salotto? Con chi ti spara mentre sei in bicicletta. Con chi ti ammazza il gatto nel tuo girdino?
Bibo
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Per me state esagerando , si e viaggiati sempre in equilibrio tra il legale -illegale.Andremo avanti come prima , in certe zone ci sono problemi e in altre meno ,non cambia niente.Oggi ci sono le battute per i cinghiali e andrò dalla parte opposta, se si vuole la convivenza e possibile. :s_hi:
io non ho esagerato, ho semplicemente risposto che, nel caso dovessi finire in un luogo chiuso per fare fuoristrada, venderei la moto.
Poi sono quarant'anni che giro per boschi e montagne ma questo mi ha lasciato sempre dell'amaro in bocca perché mi sono sentito fuori posto. Questo non e' un equilibrio tra legale e illegale, è illegale e basta. Poi la cosa la risolviamo alla "italiana" con il famolo lo stesso tanto chi ce becca!
L'annoso problema dei fuoristradisti è sempre stato il fatto che siamo in pochi, male organizzati e quindi politicamente non valiamo nulla ergo non possiamo poi ottenere nulla.
E' stato fatto l'esempio dei cacciatori, questa è una lobby potente che, anche se ha finalità discutibili, il fatto di essere in tanti e di muovere parecchi soldi tra armi e tesseramenti, ha permesso loro di avere la patina di legalità.
Anche loro poi negli anni hanno dovuto fare i conti con gli ambientalisti e si sono visti ridurre gli spazi ed i tempi per poter cacciare, comunque rimane il fatto che loro sono "legali" nel praticare.
Esistono poi delle isole felici dove la scarsa antropizzazione permette la convivenza tra i fruitori di boschi e montagne ma questo avviene nel centro e nel sud Italia, nel nord, dove il fuoristrada è più diffuso la convivenza è molto ma molto più critica.
I miei tentativi di organizzare un qualcosa a tutela del nostro sport hanno avuto risultati deludenti in quanto poche sono state le persone disposte a seguirmi e troppo grandi le difficoltà da affrontare soprattutto quando poi la federazione che dovrebbe essere la prima a tutelare i tuoi interessi se ne frega completamente, se poi a questo ci sommiamo il fatto che le case produttrici non fanno nulla sono giunto alla amara conclusione di lasciare perdere e di fare il mio verso dedicando le poche ore disponibili a qualcosa di più costruttivo.
Poi si lamentano se le vendite di moto da fuoristrada si sono dimezzate....ma per favore!!
La crisi c'entra si ma non è questo il motivo principale.
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L'annoso problema dei fuoristradisti è sempre stato il fatto che siamo in pochi, male organizzati e quindi politicamente non valiamo nulla ergo non possiamo poi ottenere nulla.
E se aggiungi che tanti di quei pochi sono dei gran maleducati e incivili... direi che la frittata è fatta...
Sono anni che se ne parla, eppure la solita gente con scarichi aperti, che corre nei cortili delle cascine e nei parchi la domenica quando ci sono in giro le famigliole a passeggio, che ara i campi e butta giù i recinti del bestiame... quelli ci sono sempre...
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Esprimo brevemente la mia opinione su una problema che secondo me è molto complesso e non troverà mai una soluzione che accontenti tutti (ripeto secondo me).
Io credo semplicemente che la caccia, l'enduro, la raccolta dei prodotti del sottobosco, il collezionismo di rocce e minerali, e chi più ne ha più ne metta sono tutte attività che diventano insostenibili a causa di un fattore che, secondo me, è estremamente importante: il numero di persone che lo praticano.
Provate a immaginare anche la più innocua attività come per esempio le passeggiate in montagna praticata da migliaia di persone allo stesso tempo e vedrete se l'impatto sull'ambiente non sarà devastante.
Cento anni fa non esisteva neppure il dibattito pro o contro la caccia: in teoria eravamo tutti cacciatori, ma eravamo tutti MENO numerosi.
Una manciata di moto che andasse in fuoristrada anche tutti i giorni sarebbe tollerata senza problemi da ambiente e società...il fatto è che non siamo una manciata ma migliaia o decine di migliaia e questo cambia tutto.
Poi ognuno ha le sue idee in merito alla caccia, all'andare in moto o in bici sui monti, al raccogliere fossili o campioni di rocce (per la cronaca è anche questo è vietato farlo se non si hanno permessi speciali).
P.S.
Se l'Italia avesse la densità di popolazione della Norvegia, saremmo nel paese del bengodi......
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Se l'Italia avesse la densità di popolazione della Norvegia, saremmo nel paese del bengodi......
Se l'Italia avesse la densità di popolazione della Norvegia (e le gnocche della Svezia), saremmo nel paese del bengodi......
Ciao!
Bibo (c'era un anomalia nel thread, non era ancora saltata fuori la gnocca)