Bravo Gianni.
Non mi sento di aggiungere altro,hai sintetizzato l'anima delle due moto.
Piu' per "singoli avventurosi" la KTM ed "un poco meno avventurosi con passeggera la BMW.
Due splendide moto che si tende erroneamente a sovrapporre.
Dici bene quando affermi che si dovrebbe averle entrambe utilizzandole alla bisogna.
Si puo' fare con entrambe lo stesso percorso ma con impegno e soddisfazioni diverse.
Alla mia ho quasi completamente eliminato il on/off,parzialmente con la manopola acquistata da te e poi
imparando ad utilizzare il motore--un poco di polso non guasta.
Andrebbero regolate forca e posteriore ogni volta che si affronta asfalto o fuoristrada seri(ma rimane una menata).
Ho recentemente provato un Gs 1200 come il tuo,su strada comportamento e tenuta granitici ma mi sono
"perso un poco" quando sono uscito in sterrato(sono abituato ormai alla mia) ho l'impressione di "perdere l'anteriore"
e non e' una bella sensazione--dovrei forse farci un pochi di km.
Se dovessi uscire sempre con mia moglie tornerei alla BMW ma,visto che giro da solo, mi tengo la KTM.

Inserire il "giretto" nei "viaggi in giro per il mondo" solo perche' siete andati "di la" di una spanna mi sembra eccessivo.Pero' se vi serve a "tirarvelo un poco" ve la passo.
Sarebbe come per me dire che sono stato "all'estero" perche' ho fatto un giretto in Ticino di quasi 300 km venerdi'
pomeriggio per evitare le previsioni malefiche riguardanti il sabato.
Come da copione ci siamo beccati quasi 100 km di acqua una volta scollinati in val d'Ossola.
Parliamo invece di cose serie--visto che siete diventati "scambisti"--le relative impressioni"serie" dello scambio.

Avete notato la completa assenza della figura umana durante il primo filmato?
Come e' possibile realizzare una ripresa del genere in una grande citta' senza  che ci sia qualcuno agli incroci,
dietro una finestra,ai lati delle strade,sui ponti,nelle strade laterali--ecc,ecc???
Non possono aver soppresso tutti gli abitanti.
Quanto allo stare seduto di fianco a un rallista bravo e' una esperienza da infarto.
Ho avuto la sventura di fare un giretto con un mio amico,molto bravo,e ti rendi subito conto che i tuoi parametri
di velocita' vanno a farsi benedire dopo un piccolo rettilineo e la prima curva--dopo di che bisogna avere lo
stomaco buono ed il pannolone rinforzato.
Ho fatto assistenza a molti amici ma ,da allora,solo dall'esterno.

La vera difficolta',per me,e' avere braccia e gambe d'acciaio e polso magico.
E' mooolto difficile coniugare le tre cose.

Gli stivali da trial sono mooolto morbidi(quasi delle pantofole.
Quelli da enduro sono piu' rigidi e sostenuti ma non hanno il puntale in lamiera come quelli antinfortunistici.
Tutti noi ,prima o poi,siamo stati costretti ad attendere con pazienza che ricrescessero le unghie.

E' un percorso che facciamo spesso Zio gio ed io.
Mi ero sempre chiesto quanto sarebbe stato tragico cadere nel rigagnoletto,pero' la facilita' del passaggio non mi
aveva mai impensierito e non pensavo fosse possibile.
Mai dire mai!
Il buon Lamberto mi ha smentito clamorosamente.
Mi sembra di sentire la puzza.

Ciao e benvenuto.