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Varie ed eventuali => Drive in => Topic aperto da: Valchisun - 18 Maggio 2012, 13:20:00

Titolo: Una triste realta'
Inserito da: Valchisun - 18 Maggio 2012, 13:20:00
Questo fa' ridere:

http://youtu.be/xTaDgHg0Z6w

ma la cosa agghiacciate che i ggiovani di adesso parlano proprio cosi', oltre a quello c'e' proprio il nulla, se non ci credete, provate a sentire un dialogo fra sedicenni.....Uguali a quello del video, bella prospettiva per il futuro.....
Figa.......
Titolo: Re: Una triste realta'
Inserito da: alex - 18 Maggio 2012, 13:39:11
E' drammatico l'esito di una inchiesta fatta l'anno scorso: i teen-ager italiani usano solo 140 vocaboli e soltanto 2 tempi verbali (presente e passato prossimo). Uno strazio idiomatico che mi fa penare molto e che risulta inaccettabile per chi si è fatto almeno 8 anni di grammatica e di analisi grammaticale...per poi passare al liceo classico.  :73:
Titolo: Re: Una triste realta'
Inserito da: cota - 18 Maggio 2012, 13:44:36
Scialla amici,scialla. :hehe:
Titolo: Re: Una triste realta'
Inserito da: Guidolavespa - 18 Maggio 2012, 14:02:50
la stessa identica cosa la pensavano i nostri genitori di noi...
solo che non c'erano i forum.
Titolo: Re: Una triste realta'
Inserito da: alex - 18 Maggio 2012, 14:20:39
Dici? Avevamo proprietà di linguaggio, comunicavamo direttamente ed a lungo, e non tramite sms o social network, al massimo qualcuno, più intellettuale e più sinistrorso, iniziava ogni frase con un Morettiano "cioé" ed usava delle sigle che però definivano unicamente i gruppi di lotta... e soprattutto ci si vestiva magari male (allora era alternativo") ma a quelli darei una scoppola sulla nuca ogni volta che ne vedo uno.
Il mio prossimo passo sarà quello di guardare i lavori stradali con aria di riprovazione?  :hee20hee20hee:
Titolo: Re: Una triste realta'
Inserito da: lazzaro54 - 18 Maggio 2012, 14:24:34
non sono un cultore della lingua italiana, anzi, tutt'altro ......
le semplificazioni sono ben accette (tipo presente, futuro semplice e passato prossimo) senza cadere negli eccessi odierni  però ......
Titolo: Re: Una triste realta'
Inserito da: kermit - 18 Maggio 2012, 14:28:35
mamma che brutto posto!!!  sm41 sm41
la barona a milano...
finale dei mondiali del 2006 sm91 sm91
ero li per lavoro davanti alle transenne e far finta di tenere a bada le persone per proteggere le attrezzature... la polizia ben imboscata...
noi con la cagarella!
 sm454 sm454
alla testata di zidane stavo per svenire, per la reazione della platea....
finito tutto un "petardo" (in quella zona e' un eufemismo) mi ha reso sordo per una settimana...
 :73: :73:
che sport del c@xxo a quei livelli!!!!!
Titolo: Re: Una triste realta'
Inserito da: sgnaus - 18 Maggio 2012, 16:44:32
la stessa identica cosa la pensavano i nostri genitori di noi...
solo che non c'erano i forum.
ti quoto al 100%, cambia il linguaggio cambiano le culture, solo chi invecchia non cambia (quasi) mai  :hehe:
Titolo: Re: Una triste realta'
Inserito da: manetta95 - 18 Maggio 2012, 17:10:48
be non per tutti è così :hee20hee20hee: è vero usiamo molti intercalari piuttosto volgari ma non così a sproposito... sui tempi verbali è vero ma vorrei vedere qua dentro quanti parlano quotidianamente il passato remoto o l'imperativo :pernacchia: sm91 :72:

poi certi miei quasi coetanei parlano come i tipi del video  sm409 ma da quelli mi dissocio completamente   :57:
Titolo: Re: Una triste realta'
Inserito da: kappa - 18 Maggio 2012, 17:11:22
..... Il mio prossimo passo sarà quello di guardare i lavori stradali con aria di riprovazione?  :hee20hee20hee:

Da noi si dice che sei stato assunto dall'ufficio tecnico come "giunta esterna"  :hehe:

Titolo: Re: Una triste realta'
Inserito da: Guidolavespa - 18 Maggio 2012, 17:15:05
Dici? Avevamo proprietà di linguaggio, comunicavamo direttamente ed a lungo, e non tramite sms o social network, al massimo qualcuno, più intellettuale e più sinistrorso, iniziava ogni frase con un Morettiano "cioé" ed usava delle sigle che però definivano unicamente i gruppi di lotta... e soprattutto ci si vestiva magari male (allora era alternativo") ma a quelli darei una scoppola sulla nuca ogni volta che ne vedo uno.
Il mio prossimo passo sarà quello di guardare i lavori stradali con aria di riprovazione?  :hee20hee20hee:
si, penso di si.
secondo te avevamo proprietà di linguaggio... ma anche secondo i tuoi genitori? e i tuoi nonni?
la storia è un ciclico ripetersi di eventi, dai quali non impariamo mai...
Titolo: Re: Una triste realta'
Inserito da: alex - 18 Maggio 2012, 17:33:47
... sui tempi verbali è vero ma vorrei vedere qua dentro quanti parlano quotidianamente il passato remoto o l'imperativo

Mi acontento di sentire usare il più banale congiuntivo, normalmente  :93:
Basta non massacrarlo  sm408
Titolo: Re: Una triste realta'
Inserito da: kappa - 18 Maggio 2012, 17:40:58
Non tutti i ragazzi sono cosi' ma è fuori dubbio che l'ignoranza, soprattutto quella sulla lingua italiana, è in aumento.
Non dobbiamo generalizzare perchè generalmente le nuove generazioni sono sempre un pò migliori di quelle passate.
Va però detto che la colpa dei giovani "analfabeti" di oggi è dei genitori che con il loro esempio hanno contribuito a destare interesse solo per gli interessi prettamente materiali.
Voglio dire, ad esempio, che considerare la bellezza più importante dell'intelligenza o la "furbizia" prevalente rispetto all'impegno, contribuisce a demotivare certi giovani verso lo studio e l'applicazione in generale.
Titolo: Re: Una triste realta'
Inserito da: Guidolavespa - 18 Maggio 2012, 17:46:23
sono d'accordo con kappa.
i nostri figli sono il frutto del nostro operato. quando si dice che i giovani sono maleducati si dimentica che li abbiamo educati noi...
sono un papa' e ne sono consapevole...
Titolo: Re: Una triste realta'
Inserito da: alex - 18 Maggio 2012, 17:47:40
Voglio dire, ad esempio, che considerare la bellezza più importante dell'intelligenza o la "furbizia" prevalente rispetto all'impegno, contribuisce a demotivare certi giovani verso lo studio e l'applicazione in generale.

 smbrv sm08

E questo se non lo so io, che vivo nel profondo nordest... dove si dà la prevalenza al "fare" ed al "prendere" a discapito del "come" e del "capire"...  :73:
Titolo: Re: Una triste realta'
Inserito da: kermit - 18 Maggio 2012, 18:27:21
sui tempi verbali è vero ma vorrei vedere qua dentro quanti parlano quotidianamente il passato remoto o l'imperativo

beh... l'imperativo... chi ha moglie lo sente spesso!!  :hehe: :hehe: :hehe: :pugni:
Titolo: Re: Una triste realta'
Inserito da: Fulvio 55 - 18 Maggio 2012, 23:01:25


E questo se non lo so io, che vivo nel profondo nordest... dove si dà la prevalenza al "fare" ed al "prendere" a discapito del "come" e del "capire"...  :73:
[/quote]

Nei miei giri passo ogni tanto il confine SLO-ITA di Polava, sotto il Matajur.
Lì vive una comunità di monaci tibetani, conosciuta tramite la parrocchia di Manzano che gestisce una casa-vacanze di cui era ospite mia figlia assieme ai suio compagni di scuola alle medie..
Sono stati invitati dal parroco a spiegare a noi(genitori e figli) il loro pensiero e stile di vita. Bellissimo, li privilegiano proprio il "come" e " capire" e come siamo piccoli nel mondo!

Ad ogni passaggio da quelle parti, mi fermi, tolgi il casco, e faccio un'inchino alla statua del Buddah...riparto sereno!

mandi mandi


Titolo: Re: Una triste realta'
Inserito da: Valchisun - 19 Maggio 2012, 00:45:06
Guardate che non e' il linguaggio,non e' certo quello che puo' scandalizzare, perche' oramai parliamo tutti piu' o meno cosi'... e' che non c'e' proprio nient'altro dietro al linguaggio, tabula rasa, e' quello che preoccupa, provate ad intavolare un discorso anche soltanto di auto o di moto, o anche di calcio... sm415, oltre quei zioffa', figaaa,minchia, non c'e' piu' niente.... :tris:
Noi a 14 anni, se si parlava anche soltanto di carburatori e di espansioni, qualcosa riuscivamo ad articolare, magari anche a tenere testa ad un adulto, provate un po' adesso..... sm41 sm41 sm41 sm470
Titolo: Re: Una triste realta'
Inserito da: sgnaus - 19 Maggio 2012, 05:52:24
no dai, non generaliziamo! ci sono ragazzi svegli e intelligenti oggi come un tempo, poi ci sono i rimbamba di sempre che non sono mai mancati, esattamente come una volta. l'intelligenza non è generazionale altrimenti sarebbe un dramma e noi che siamo i genitori chi saremmo, quelli delle pere? i nostri nonni invece non sono forse quelli che hanno dato vita al nazismo? capirai che acume...
io sono contento dei ragazzi, ho completa fiducia nelle persone non m'interessa la generazione, quando passa uno scooter smarmittato mi basta ripensare alla cagate che facevmo noi una volta e mi rimetto in pace col cuore
 sm08
Titolo: Re: Una triste realta'
Inserito da: alex - 19 Maggio 2012, 09:14:00
Noi a 14 anni, se si parlava anche soltanto di carburatori e di espansioni, qualcosa riuscivamo ad articolare, magari anche a tenere testa ad un adulto, provate un po' adesso..... sm41 sm41 sm41 sm470

Questo intendevo, prima!
Comunque, verissimo anche che ci sono molti ragazzi che hanno idee ed opinioni, e sanno esprimerle propriamente. Per fortuna ho un esempio molto vicino a me. Diciamo allora che esiste oggi un vasto terreno di sottocultura urbana? Ma se così fosse è dovuto a disinteresse o cosa?
Vero è che un genitore di oggi, come me, dedica molto meno tempo non dico ad educare un figlio, ma finanche a controllare che il suo sviluppo anche culturale si dipani in modo corretto ed adeguato. Modalità e ritmi lo rendono quasi impossibile, così come anche il semplice dialogo profondo coi nostri figli. Diciamo che siamo costretti a fidarci di loro e dei loro precettori. E lì, alla fine, la differenza la fa sicuramente la preparazione e la professionalità dell'insegnante, ma soprattutto, come sempre, l'autodisciplina e il buon senso di un soggetto.
"Noi" eravamo immediatamente a traino della Beat generation, quelli degli anni di piombo, imbevuti di esistenzialismo e di idealismo in tutte le salse. La generazione successiva è tuttora definita "X" generation in quanto priva di ideali, valori, ambizioni e prospettive. Poi mi pare di aver visto una gran forbice nella strada che i giovani prendono nel loro cammino formativo-culturale. Per alcuni prevale ancora la cultura del baretto e l'unica fonte di informazione è la Gazzetta dello sport, per altri è vitale possedere un I-phone e con questo viene risolta la loro necessità esistenziale, e per altri c'è una sorta di autoformazione che arriva ad essere anche ad ampio spettro, come a cercare i contenuti idonei per sé stessi.
Titolo: Re: Una triste realta'
Inserito da: Marcolans - 19 Maggio 2012, 09:32:49
Concordo completamente con Sgnaus, criticare i giovani d'oggi mi sembra fin troppo facile. Proviamo a metterci nei loro panni e forse la visuale cambia. Aspettative lavoro dopo anni di studio: zero, aspettative di formarsi una famiglia:zero, aspettative di vecchiaia tranquilla con una bella pensioncina:zero. Questa è l'eredità che lasciamo loro, noi "generazione fortunata "sia rispetto ai nostri genitori che venivano dalla guerra, che rispetto ai nostri figli che come prospettiva hanno ben poco. Io essendo padre di due ragazze ho il polso della situazione e continuamente mi pongo domande su quale sarà il loro futuro e sono convinto che la miglior cosa da fare sia dare loro il miglior esempio possibile ma sforzandosi di comprenderli e non fare paragoni con noi perchè come già detto erano altri tempi. Dai, diamo un pò di fiducia a questi ragazzi. Dalle mie parti si dice che "dopu an temp ai na ven naut"(dopo un tempo ne viene un altro).  
Titolo: Re: Una triste realta'
Inserito da: Guidolavespa - 19 Maggio 2012, 09:38:19
alex, i terzi primari rimaniamo noi.
i loro precettori come li chiami tu sono i terzi secondari ma tutto inizia e continua da noi.
non nascondiamoci dietro ad un "oggi i ritmi non mi consentono..."
è vero, oggi siamo piu' in giro e meno a casa, la vita è diversa ma anche se solo passassimo il tempo che stiamo dul forum coi nostri figli già sarebbe un miglioramento non trovi?
Titolo: Re: Una triste realta'
Inserito da: alex - 19 Maggio 2012, 09:42:47
Non mi nascondo. Ma sono anche convinto che il nostro lavoro sia quello di dare la spinta alla barca dalla riva, non di timonare. Hanno qualcosa di proprio da sviluppare e prima ancora da ricercare. Non sono dei nostri replicanti nè dei condannati alle nostre ambizioni, frustrazioni o rivalse. Devono decidere per sè stessi e maturare prima possibile. Noi secondo me dobbiamo solo controllare che l'inizio del processo sia sano e lecito. poi non ci resta che sperare, mentre si alzano le vele e le vediamo allontanarsi.


tanto per rendere una idea, prendendo spunto da una realtà familiare pubblica e alquanto significativa:

(https://fbcdn-sphotos-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash4/s320x320/398224_3932002988269_1525616398_33231077_1717706839_n.jpg)
Titolo: Re: Una triste realta'
Inserito da: Valchisun - 21 Maggio 2012, 13:40:17
http://youtu.be/3aYaARqCAeg

 sm409 :tris:
Titolo: Re: Una triste realta'
Inserito da: menca - 21 Maggio 2012, 13:50:18
http://youtu.be/3aYaARqCAeg

 sm409 :tris:

Minchia mi sono pisciato dal ridere!! sm453 sm444 sm409
Titolo: Re: Una triste realta'
Inserito da: kermit - 21 Maggio 2012, 23:43:57
alex, i terzi primari rimaniamo noi.
i loro precettori come li chiami tu sono i terzi secondari ma tutto inizia e continua da noi.
non nascondiamoci dietro ad un "oggi i ritmi non mi consentono..."
è vero, oggi siamo piu' in giro e meno a casa, la vita è diversa ma anche se solo passassimo il tempo che stiamo dul forum coi nostri figli già sarebbe un miglioramento non trovi?
oppure possiamo iscrivere i figli al forum e comunichiamo qui!
 :singing: