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Le moto e gli accessori => Motore => Topic aperto da: Valchisun - 03 Dicembre 2012, 21:42:04
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Ieri ho avuto una discussione con un mio amico che sosteneva che per accorciare il rodaggio sulla sua nuova moto da trial a due tempi, sarebbe stato opportuno fare girare il motore al minimo in folle per parecchio tempo, a me e' sembrara un eresia oppure un modo per rovinare in modo definitivo un motore nuovo!
Soprattutto sui motori monocilindrici, sia a due che a quattro tempi, facendo girare al minimo il motore si sottopone l'imbiellaggio a dei carichi eccessivi, il motore al minimo dei giri non gira con la giusta fluidita' di marcia, praticamente il "colpo" del pistone al Pms che viene trasmesso all'imbiellaggio va' a trasmettersi anche sui cuscinetti di banco ed al carter motore, il motore, per girare con la sufficiente fluidita' deve essere mantenuto ad un adeguato regimi di giri e, soprattutto, mai allo stesso regime di funzionamento, nei quattro tempi la pompa dell'olio ha difficolta' di mandata se il motore gira al minimo e nei due tempi i cuscinetti di banco non ricevono la sufficiente lubrificazione, senza contare il raffreddamento del motore da fermo, perche' anche la ventola di raffreddamento non e' sufficiente per estrarre l'aria calda se il motore gira al minimo!
Anche il rodaggio adeguato di un motore, e sempre con una maggiore attenzione per i monocilindrici, prevede di non mantenere mai il motore allo stesso numero di giri, se non per pochissimo tempo, sempre per un discorso di difficolta' di mandata dell'olio da parte della pompa e per "abituare" il motore alle continue variazioni di regime! :OK:
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durante il rodaggio è assolutamente sconsigliato far girare il motore al minimo, anzi va fatto girare a bassi regimi ma sempre sotto carico!
A mano a mano che gli accoppiamenti si rodano il motore va spinto un po di piu, per iniziare a dare un po di gioco alle parti e poter " slegare " il motore.
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Difatti ho cercato di fargli capire che quel "pam,pam" secco che fa' un moderno motore da trial al minimo, va' a caricare in modo eccessivo l'imbiellaggio, i cuscinetti e addirittura i carter motore, altro che rodaggio..... sm41 sm41 sm41 smban smban smban
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La tecnica giusta è di bloccare la manopola del gas a 2/3 della sua corsa e lasciar girare il motore così finchè.....non si ferma da solo così ci sarà il massimo dell'assestamento di tutti gli organi in movimento!!!!
:72: :72: :72: :57: :57: :57:
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La tecnica giusta è di bloccare la manopola del gas a 2/3 della sua corsa e lasciar girare il motore così finchè.....non si ferma da solo così ci sarà il massimo dell'assestamento di tutti gli organi in movimento!!!!
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possibilmente con la 6 dentro e in centro a torino! :hehe:
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Sui rullli allora..... :arar: zzz
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La tecnica giusta è di bloccare la manopola del gas a 2/3 della sua corsa e lasciar girare il motore così finchè.....non si ferma da solo così ci sarà il massimo dell'assestamento di tutti gli organi in movimento!!!!
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Infatti! :OK:
Questo l'ha fatto, vedi che bello che gli è venuto :arar:
(http://www.windoweb.it/guida/arte/arte_foto/pomodoro_1.jpg)
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Snì.
Sul quattro tempi il regime del motore al minimo può creare difficoltà alla pompa d'olio come dici te, ma su un due tempi il problema non si presenta.
Un due tempi al minimo si lubrifica lo stesso, si lubrifica solo meglio: si imbratta. Quindi non è consigliabile farlo per questo motivo.
I carichi a cui è sottoposto l'albero e pistone di un motore aumentano con i giri, minori sono meno carichi hai.
Un' altra questione la fa la coppia, è lei che stressa maggiormente un motore, diciamo che andare in giro a bassi giri e aprire tutta la manetta non è conveniente.
(Piccola parentesi per la quale son già stato linciato su altri forum: A parità di frizione è più probabile che quest'ultima slitti su un motore con 15 cavalli a 2000giri che su uno con 60cv a 12000 giri).
Le vibrazioni sono anche da tenere da conto, ma ormai le moto vibrano sempre meno.
A moto nuova si può consigliare di alzare leggermente il minimo per evitare "scampanamenti" (sul suzuki gs500 in inverno alzavo leggermente il minimo siccome la moto rimaneva posteggiata fuori al freddo).
Poi son tutte teorie di una volta, la moto moderna ha bisogno sempre meno di rodaggio:
L'accendi, la fai sscaldare bene, fai lavorare un po' la frizione e provi le marce. Intanto ravvivi il motore con costanti ma dolci colpi di gas (Come si faceva sulle moto di una volta le quali non avevano il minimo, es: Norton International)
Poi vai tranquillamente e fine della storia.
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Un' altra questione la fa la coppia, è lei che stressa maggiormente un motore, diciamo che andare in giro a bassi giri e aprire tutta la manetta non è conveniente.
quoto ..... girare con una marcia alta e riprendere di giri nn fa bene al motore, sopratutto alla biella ...... meglio scalare una marcia per riprendere .....
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Questa è una delle cazzate più belle che ho sentito fino ad ora sm419
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Questa è una delle cazzate più belle che ho sentito fino ad ora sm419
OXFORD?
me l'ha detto un'amico meccanico che di motori aperti se ne intende ..... se poi tu sei + esperto ....
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Un' altra questione la fa la coppia, è lei che stressa maggiormente un motore, diciamo che andare in giro a bassi giri e aprire tutta la manetta non è conveniente.
quoto ..... girare con una marcia alta e riprendere di giri nn fa bene al motore, sopratutto alla biella ...... meglio scalare una marcia per riprendere .....
No, perché se la moto sale di giri con filo di gas non hai forti sollecitazioni, senza salire troppo di giri ovviamente :arar:
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non stavo parlando di filo di gas , ma di riprendere a gas aperto con una marcia alta mentre sei a basso numero di giri ....
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Più la coppia è alta più tutto viene sollecitato. A 5000 giri con un filo di gas la coppia espressa è bassissima, giusto quella necessaria a bilanciare gli attriti, a 2000 giri a gas aperto ce ne è molta di più. Scalando una marcia si può aprire di meno il gas e il motore è meno sollecitato...
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NI a tutti. Indubbiamente, un regime alto di rotazione dà meno effetto "martello" sulla testa di biella e conseguentemente sull'albero, ma coppia e basso regime non può essere considerato l'unico fattore. Intervengono parametri obbligati quali le dimensioni del pistone, alesaggio e corsa, che determinano che ogni motore (o raggruppando "ogni scelta tecnica") ha la sua propria storia. Siccome sono pigro e anche un po' alzheimer, vi copincollo un post di qualche tempo fa, preso da qui: http://motoalpinismo.it/smf/index.php?topic=1122.0 così che possiate riempirmi di parolacce, darmi liberamente dell'asino o convenirne:
immaginiamo di avere in mano un sasso di 1 kg e di lasciarlo cadere da 10 cm da terra. La forza dell' impatto al suolo sarà di un valore mettiamo 2 kg per esempio (ok, il valore corretto è facilmente ricavabile, ma usiamo 2, che è cifra tonda e semplifica le cose).
Ora, se il solito sasso lo lasciamo cadere da un altezza di un metro, il valore dell'impatto sarà di 2x10= 20kg.
Con questo cosa voglio dire: semplicemente che il motore a corsa corta stressa in modo inferiore l'albero motore, perchè " l'impatto "sara più contenuto; va detto che la differenza sta anche nell' erogazione della potenza e della coppia in particolare, ossia che, in termini assoluti, il motore a corsa lunga avrà più coppia o quantomeno la darà ad un regime inferiore (vedi una Harley per esempio) il motore a corsa corta invece avrà una coppia minore ma una potenza maggiore, ma ad un regime di rotazione più elevato (ed è la scelta che devono privilegiare per i motori da competizione, indipendentemente dalla forza minore che i cinematismi ricevono, ma per motivi del tutto differenti correlati alla erogazione).
Se devi andare oltre i 7500 giri non pensare di farlo con un corsa lunga :celebrate: .. diciamo che dai primi anni 80 la scelta è obbligata. Del resto alcuni motori motociclistici a corsa lunga (versioni 350 di mezzi più grandi) altro non erano che "sottoalesamenti" e l'albero spesso rimaneva uguale. Da qui la presunta maggiore affidabilità dei motori vecchi, come delle jappe anni 80. Sui "mono" da cross si parla addirittura dagli anni 70 . Misure come 56 x 50,6 o 54 x 54 la dicono lunga: da vent'anni a questa parte. poi se il diametro è piccolo e la corsa è lunga come ce le fai stare valvole grandi? o multiple? . Per info basti andare a cercare foto del 4 cilindri "genesis" e vedrete che casino....
Tra l'altro, i confronti vanno fatti a parità di cubatura e frazionamento, o fra cubature uguali e frazionamenti diversi a parità di rapporto corsa/alesaggio. Altrimenti tutto il palco non è comparabile e perde senso.
Partiamo dal presupposto che il parametro dalq uale è obbligatorio partire nel ragionamento è la velocità media lineare del pistone.
A parità di cubatura unitaria (cioè per il singolo cilindro) e numero di giri, detta velocità sarà maggiore nei motori ove la corsa è maggiore, in quanto in 180° di manovella, in un dato intervallo di tempo (funzione del numero di giri), il pistone percorre una distanza maggiore.
Se il limite tecnologico è proprio questa velocità (in un motore veloce NON da competizione, vedi esempio del mio post precedente, si attesta attorno ai 15m/s), più corta sarà la corsa, più elevato potrà essere il n° di giri raggiungibile.
Ovviamente quanto detto non ha pertinenza, se non sommaria, con le potenze in gioco, tantomeno con limiti tecnologici che riguardino altri componenti e/o parametri motoristici (es. distribuzione, riempimento, combustione, etc.)
In ogni caso, attenzione ai corsa lunga. lo dimostra il fatto che imbastire un motore custom è tutt'altro che facile. Le vibrazioni di un motore che altro sono, se non stress ?
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non stavo parlando di filo di gas , ma di riprendere a gas aperto con una marcia alta mentre sei a basso numero di giri ....
:OK:
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Alex, ci sono erroracci! :siga:
immaginiamo di avere in mano un sasso di 1 kg e di lasciarlo cadere da 10 cm da terra. La forza dell' impatto al suolo sarà di un valore mettiamo 2 kg per esempio (ok, il valore corretto è facilmente ricavabile, ma usiamo 2, che è cifra tonda e semplifica le cose).
Ora, se il solito sasso lo lasciamo cadere da un altezza di un metro, il valore dell'impatto sarà di 2x10= 20kg.
Parlare di forza d'impatto è sbagliato, si parla di energie.
È giusto dire che lo stesso corpo ad 1 metro ha 10 volte più energia potenziale di quando si trova a 10cm d'altezza. All'istante prima di toccare il suolo tutta la sua energia potenziale sarà diventata energia cinetica, ma la velocità non sarà 10 volte più grande nel secondo caso.
Possiamo dire che quando il corpo arriva al suolo si ferma immediatamente (Cosa che non accade per niente nel motore), quindi utilizzando la legge di Newton che dice: Forza = massa*accelerazione possiamo trovare grezzamente la forza di reazione del suolo e si scopre che una è "solamente" 3 volte più grande dell'altra.
Le vibrazioni di un motore che altro sono, se non stress ?
Cosa intendi con l'ultima affermazione?
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che le vibrazioni sono sintomo di qualcosa che causa stress non necessario. E' sbagliato?
Con "forza di impatto" intendevo proprio la trasmissione di energia all'albero. Che poi sia correttamente 3 volte e non 10, non significa che il secondo esempio ha uno stress triplo, almeno in valore assoluto?
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I motori "ufficiali" o semplicemente con una perfetta messa a punto, compreso il bilanciamento dell'albero motore, hanno un tasso di vibrazioni ridottissimo, che i normali motori di produzione in serie si sognano!
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hazzo c'entra? :hee20hee20hee: Qui abbiamo umili motori normali :SAD:
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che le vibrazioni sono sintomo di qualcosa che causa stress non necessario. E' sbagliato?
Con "forza di impatto" intendevo proprio la trasmissione di energia all'albero. Che poi sia correttamente 3 volte e non 10, non significa che il secondo esempio ha uno stress triplo, almeno in valore assoluto?
Cosa intendi per stress?
Le vibrazioni sono il male, non puoi sconfingerlo, puoi solo cercare di combatterlo e contenerlo (Che poeta :arar:).
Un monocilindrico in movimento vibra. Le vibrazioni sono causa del suo movimento (non potrà mai essere perfetamente bilanciato), quindi sono causa di qualcosa di necessario.
Qualsiasi cosa che si muove non potrà mai essere perfettamente bilanciata, quindi qualcosa vibrerà (Per la felicità delle donne :gno: ).
Le vibrazioni portano stress, rotture, ecc, ecc ecc.
L'energia trasmessa all'albero è 10 volte superiore, ma non vuol dire che lo stress (Intendi la sollecitazione meccanica?) sia 10 volte superiore, siccome si calcola con le forze. Non so risponderti precisamente siccome non capisco bene, scusami ma le studio in Tedesco queste cose e in Italiano sono un po' Arabo per me.
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I motori "ufficiali" o semplicemente con una perfetta messa a punto, compreso il bilanciamento dell'albero motore, hanno un tasso di vibrazioni ridottissimo, che i normali motori di produzione in serie si sognano!
I motori da competizioni elevate (motogp, f1) sono realizzati con precisioni superiori in ogni componente.
Ad esempio la "mannaia" dell'albero motore della m1 di Lorenzo avrà una densità molto più costante rispetto a quello della r1.
Inoltre ha tutto un peso minore, quindi si parte già "avvantaggiati".
Poi son motori 4 cilindri, son più "facili" da bilanciare, perché hai più campo di lavoro.
Poi non so, magari la yamaha ha trovato che con il motore che vibra tira fuori più potenze di uno che vibra meno.
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quante menate!
2t basta fare la miscela un pelo piu' grassa i primi due pieni (5 lt) e non scannare il motore almeno la prima mezzora ! poi, gradualmente si puo' iniziare a farlo girare piu' forte, si sente quando è legato, farlo girare al minimo non serve a nulla se non a imbrattare la candela.
4t bisogna andare piano le prime due ore di vita, poi a seconda del tipo di motore si slega piu' o meno velocemente, ricordo come un incubo i rodaggi dello yamaha 250 : sono eterni, colomer lo quantificava in 40 ore di funzionamento effettivo per via di tolleranze ridottissime, di sicuro le prime tre ore erano un incubo! (ripagato poi dalla longevita' del motore)
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quante menate!
2t basta fare la miscela un pelo piu' grassa i primi due pieni (5 lt) e non scannare il motore almeno la prima mezzora ! poi, gradualmente si puo' iniziare a farlo girare piu' forte, si sente quando è legato, farlo girare al minimo non serve a nulla se non a imbrattare la candela.
4t bisogna andare piano le prime due ore di vita, poi a seconda del tipo di motore si slega piu' o meno velocemente, ricordo come un incubo i rodaggi dello yamaha 250 : sono eterni, colomer lo quantificava in 40 ore di funzionamento effettivo per via di tolleranze ridottissime, di sicuro le prime tre ore erano un incubo! (ripagato poi dalla longevita' del motore)
Scusa ma mi aspetterei un rodaggio più breve o addirittura non esistente in caso di tolleranze ridottissime :SAD:
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Com'è bello vedere tutti d'amore e d'accordo sm453
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Questa è una delle cazzate più belle che ho sentito fino ad ora sm419
OXFORD?
me l'ha detto un'amico meccanico che di motori aperti se ne intende ..... se poi tu sei + esperto ....
Mi riferivo ironicamente al fatto di fare il rodaggio al minimo, mi hai frainteso. Comunque ho studiato a Cambridge perchè quelli di Oxford sono troppo burini per me.... :siga:
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quante menate!
2t basta fare la miscela un pelo piu' grassa i primi due pieni (5 lt) e non scannare il motore almeno la prima mezzora ! poi, gradualmente si puo' iniziare a farlo girare piu' forte, si sente quando è legato, farlo girare al minimo non serve a nulla se non a imbrattare la candela.
4t bisogna andare piano le prime due ore di vita, poi a seconda del tipo di motore si slega piu' o meno velocemente, ricordo come un incubo i rodaggi dello yamaha 250 : sono eterni, colomer lo quantificava in 40 ore di funzionamento effettivo per via di tolleranze ridottissime, di sicuro le prime tre ore erano un incubo! (ripagato poi dalla longevita' del motore)
Scusa ma mi aspetterei un rodaggio più breve o addirittura non esistente in caso di tolleranze ridottissime :SAD:
io ne ho fatti tre, e ti garantisco che è eterno, il motore scalda di piu' e rende male, la stessa cosa me l'ha confermata sia l' oracolo, sia colomer che aveva sviluppato la moto, ad una cena prima di una gara quattro anni fa
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Ti riferisci al motore della "nostra" scorpa vero? Mi ricordo che appena presa ero alquanto demoralizzato, era troppo mula...poi per fortuna è migliorata anche se non son convinto di aver superato le 40 ore di utilizzo. Questa ultima trial per svariati motivi non l'ho quasi mai usata :SAD:
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cambia, e tanto, ti accorgi che è finito il rodaggio piu' o meno quando lo sfiato della testa non si sporca piu' di olio
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Mi sa che son ancora in rodaggio... si sente ancora forte l' odore d'olio quando la moto si scalda
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Ma cassio si riferisce all'immortale Ty! :arar:
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Mi sa che son ancora in rodaggio... si sente ancora forte l' odore d'olio quando la moto si scalda
l'odore di olio si sente anche su una moto ben rodata ... te lo assicuro .....
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ne ho avute 3 dal 2006 ad oggi,sono stato test driver per due anni.. qualcosa ci capiro'... al di la' delle tue puntuali illazioni
se cicca fuori olio è perche' ne hanno messo troppo: nell' oblo' la linea rossa è il livello massimo, se ne metti di piu' te lo spara fuori, se ne metti il giusto non ne vedi ne traccia ne odore
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ne ho avute 3 dal 2006 ad oggi,sono stato test driver per due anni.. qualcosa ci capiro'... al di la' delle tue puntuali illazioni
se hai la coda di paglia non so che farci, ma la mia non era una battuta ''contro'' ..... ne ho provato una molto di recente , molto ben rodata e l'odore di olio caldo si sentiva ....
questo non vuol dire che lo sputasse fuori o che avesse rogne, anzi la moto andava fin troppo bene ..... talmente bene che forse la compro ....
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STATE CALMI!!!
il rodaggio oramai non esiste più....dai tempi della 128