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« il: 01 Novembre 2012, 01:04:23 »
Non sarà una casa grande, ma avrà di sicuro una stanza con un divano comodo, un televisore gigante, e una libreria stracolma.
E compreremo un armadio nuovo, che non conterrà scheletri, ma solo calzini spaiati e qualche maglione un po' infeltrito.
Gli 'scheletri' li inviteremo a cena, e converseremo assieme, faremo domande e cercheremo risposte, finché ci chiederanno loro stessi di essere accompagnati alla porta: agli scheletri non piace che se ne parli.
E noi potremo litigare per lo spazio nel cassetto in più, che alla fine ti cederò.
E dipingeremo ogni stanza di un colore diverso, per ricordarci che, oltre al bianco e al nero, esistono innumerevoli sfumature.
Avremo il lavoro, e un sacco di impegni, e ci saranno giorni in cui ci incroceremo appena.
Ma ci aspetteremo. Io ti aspetterò quando torni dal corso di fotografia e tu il mercoledì a volte cenerai da sola perché io sarò con un amico, ma poi prenderemo un caffè assieme prima di andare a letto.
Avremo un frigorifero pieno di cibi surgelati, ma ogni tanto la casa profumerà di torta fatta in casa. E magari sarà troppo dolce o un po' bruciata ma la mangeremo lo stesso e incredibilmente ci piacerà tantissimo, anche se non potremo inzupparla nel latte che mi sono scordato di comprare.
E brontolerò quelle mattine che non vuoi alzarti dal letto, ma poi prima di andare via, ti saluterò dicendoti che sei bella. E allora ti tornerà la voglia di alzarti ma aspetterai che io esca per non darmelo a vedere, e dimostrarmi che ce la fai anche da sola.
E ogni sera fotograferemo il tramonto dal balcone, e riempiremo un album di tramonti tutti diversi, per non dimenticare che ogni giorno può essere unico.
A volte tornerai tardi e cercherai di fare piano ma tanto io mi sveglierò lo stesso. A volte tornerò tardi e non mi sentirai nemmeno entrare, ma pretenderò di raccontarti come è andata, anche se lì per lì non ascolterai niente e il giorno dopo me lo chiederai di nuovo.
E magari, un martedì sera, mentre guarderemo un film assieme, ci verrà voglia di fare l'amore, quello improvviso e intenso, e rideremo e piangeremo al tempo stesso perché sapremo di desiderarci ancora. Ogni tanto ci desidereremo anche quando non c'è tempo, proprio come un tempo.
E sgrideremo insieme i gattini quando saliranno sul tavolo o rovesceranno i soprammobili delle mensole, ma poi ci addormenteremo con le loro fusa, tu sicuramente prima di me.
E a volte deciderai di stare un week-end fuori coi tuoi amici, e me lo dirai come se niente fosse, ed io ci resterò malissimo. Ma subito dopo mi sentirò sollevato di avere un po' di tempo solo per me, e anzi leggerò, e scriverò, e uscirò con gli amici, anche se naturalmente ti terrò il broncio per una settimana almeno. E ci divertiremo separatamente, ma ci penseremo lo stesso da lontano, per poi tornare a condividerci da vicino.
E programmeremo le vacanze insieme. Andremo a Cuba, in Argentina, in Giappone. E più viaggeremo, più avremo voglia di farlo. Più luoghi visiteremo, e più luoghi vorremo visitare.
E talvolta ci faremo male, ma ci perdoneremo. Perché sapremo farci bene di più.
E a volte non ci sopporteremo. Ma cercheremo sempre il modo di supportarci.
E se il per sempre non esiste, faremo in modo che sia per il maggior tempo possibile.
E tutto questo è così tremendamente semplice da sembrare banale.
E tutto questo è così tremendamente difficile da sembrare impossibile.
E tutto questo è così tremendamente speciale da sembrare Amore.
E tutto questo pensavo potesse durare per sempre.