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Stradali / Re: Editoriale di Motociclismo sulla crisi di Piaggio ed Aprilia
« il: 28 Novembre 2013, 08:50:57 »
Il prodotto italiano lo scelgo per le caratteristiche che lo diversificano e lo rendono ai miei occhi più accattivante, e tra queste a volte la qualità non è che brilli per distinzione. In linea di massima è lo stesso motivo per cui viene scelto dagli stranieri, non è che li si debba costringere, gli si dà quel che cercano: status, identificabilità , originalità , forma.
Se viene scelto un prodotto estero, le caratteristiche ricercate o sono diverse o i punti di forza sono apparenti e dietro c'è un manufatto di valore pratico limitato. Non è il mercato che deve mantenere i lavoratori italiani, ma sono loro a dover lavorare in modo da meritare la sopravvivenza. Detta così pare alquanto crudo, ma sarebbe un discorso estremamente complesso da fare in modo esaustivo, che inizia dalle attività corporative, si sviluppa lungo il supporto della classe politica, e scende alla base attraverso la formazione d'impresa. I punti fragili del sistema produttivo italiano, inteso come forza economica, sono estremamente vasti e localizzati in modo nevralgico. Non basta più l'etichetta "Made in Italy" a decreterne la vendibilità assicurata.
Se viene scelto un prodotto estero, le caratteristiche ricercate o sono diverse o i punti di forza sono apparenti e dietro c'è un manufatto di valore pratico limitato. Non è il mercato che deve mantenere i lavoratori italiani, ma sono loro a dover lavorare in modo da meritare la sopravvivenza. Detta così pare alquanto crudo, ma sarebbe un discorso estremamente complesso da fare in modo esaustivo, che inizia dalle attività corporative, si sviluppa lungo il supporto della classe politica, e scende alla base attraverso la formazione d'impresa. I punti fragili del sistema produttivo italiano, inteso come forza economica, sono estremamente vasti e localizzati in modo nevralgico. Non basta più l'etichetta "Made in Italy" a decreterne la vendibilità assicurata.