Azz... hai fatto un bell'impasto tra Carl Gustav Jung, Carlo Verdone, Carol Pearson e Checco Zalone
L'Eroe è interiore, la somma di quel che apprendiamo e grazie al quale ci evolviamo. Citando la Pearson, "noi non cessiamo mai di viaggiare, ma abbiamo degli eventi che marcano le tappe quando quello che accade è il risultato della nuova realtà che abbiamo incontrato. E ogni volta che ci rimettiamo in viaggio, lo facciamo ad un nuovo livello e torniamo con un nuovo Tesoro e capacità trasformative di nuovo conio”. Anche Jung arrivava alla conclusione che l'Eroe siamo noi stessi, e il nostro viaggio altro non è che affrontare limiti e paure per superarle, attraverso la simbolica uccisione dei mostri.
Per cui, se noi l'Eroe lo cerchiamo al di fuori, qualcosa non va. Applichiamo un meccanismo di transfer proiettando su altri quel che non siamo, o che vorremmo essere, o tutte e due.
Che è come la luce della luna.