Posso elencare pregi e difetti di questa moto. Nel complesso mi sono trovato bene,anzi benissimo. La moto è molto robusta e richiede poca manutenzione.
i primi tempi che l'avevo i soliti enduristi la guardavano con aria di sufficienza quasi a snobbarla poi dopo le prime uscite in fuoristrada quando loro cadevano come le pere  mature ed io andavo su per le mulattiere hanno cambiato atteggiamento.Se gommata bene con il posteriore a bassa pressione riparte da fermo in mulattiere o pietraie dove con una enduro 4t si incontrano molte difficoltà. Il nuovo telaio a traliccio ( rispetto alla vecchia alp 200 ) le ha dato maggiore maneggevolezza e precisione.
Da nuova la forcella anteriore risulta poco scorrevole ma dopo un migliaio di chilometri va a posto.Ho svitato il precarico del mono posteriore di 2 giri per ottimizzarlo al mio peso,con questa regolazione la moto si abbassa leggermente sul posteriore aumentando ulteriormente la trazione. Non puoi andare veloce come una enduro su un percorso da fuoristrada ma puoi prenderti tante soddisfazioni. Dopo circa un anno e mezzo ho fatto solamente una caduta con la moto da enduro invece almeno una dozzina di cadute. Gli enduristi solitamente amano fare sempre gli stessi percorsi perchè la conoscenza del percorso gli consente di impostare la giusta traiettoria per potere andare veloce e risalire percorsi impervi, quando invece li porti su un percorso totalmente nuovo dove non si conoscono ne le difficoltà ne gli ostacoli imprevisti devono andare molto più piano,improvvisare tutto al momento,fermarsi per ripartire da fermo ed ecco che cade l'asino........se non sono più che bravi dove tu vai su loro si mettono a piangere.
La alp 200 è un bel progetto di moto ormai nel mercato da tanti anni e con quest'ultima evoluzione rimane sempre attuale, sono ancora più contento perchè è stata un invenzione di un azienda italiana !
     

Interessante tabella comparativa :

Ho trovato questa interessante circolare per chi avesse ancora le obsolete misure in pollici :
http://www.federmoto.it/home/moto-depoca/tabelle-pneumatici.aspx

Siamo un gruppetto di amici ed amiamo avere un minimo di scorte sui ricambi,anche un adesivo del forcellone che si rovina viene sostituito.   

Nelle mie tante moto non ricordo di avere mai perso la targa,a volte mi è capitato di danneggiarla ma perderla mai.
Una delle tante possibili cause di rottura è dovuta alla flessione del parafango/portatarga/targa verso il basso nel momento in cui la ruota rientra per effetto di una buca o un salto,in quel momento il tassello della ruota potrebbe toccare l'appendice del portatarga  impuntandosi e danneggiando il tutto.Ovviamente quando c'è fango il pericolo di rottura aumenta perchè il peso del fango che si raccoglie sotto il parafango aumenta le flessioni dello stesso verso il basso.
Per mantenere la targa originale si deve prendere qualche accorgimento.
Fissare il portatarga il più in alto possibile con viti e dadi autobloccanti della giusta misura e dimensione per non aumentare il peso ,tagliare con un cutter l'appendice bassa del portatarga,per intenderci quella dove solitamente c'è la pubblicità,rifilare il portatarga lateralmente a filo di targa per evitare che dei rametti lo possano agganciare più facilmente,fare in modo che si raccolga meno fango possibile posizionando gli eventuali fili e connettori nel miglior modo possibile e usando viti della giusta misura mai più lunghe del dovuto, anche un pizzico di fortuna non guasta !
   

Sono d'accordo che è una presa in giro che le moto consegnate a norma poi devono essere "stappate" per poter funzionare, ma qui stiamo criminalizzando gli utenti che sono l'ultimo gradino di una scala articolata.
Non facciamo del falso moralismo colpevolizzando l'utilizzatore, io voglio essere in regola con il codice, ci mancherebbe! Però mettetemi nelle condizioni di poterlo fare.
Mi spiego meglio, che senso ha mettere delle regole che non si riesce o è molto difficile rispettare soprattutto da chi produce i mezzi?
Soprattutto i due tempi con tutti quegli alambicchi attaccati alla marmitta (messi opportunamente nello scatolone dal costruttore) non sono in grado di funzionare, quindi che diano limitazioni diverse.

Esattamente,l'utente non deve essere colpevolizzato , sono i produttori che devono migliorarsi producendo dei mezzi tecnologicamente migliori e conformi alle normative senza prese per i fondelli. Nelle auto si sono fatti tanti passi avanti , si producono motori benzina 1000/2000 di cilindrata che rientrano nell'euro 5 e che funzionano senza dovere stappare o fare modifiche costruttive invalidanti l'omologazione,pensate che nelle moto con motori molto più piccoli di cilindrata non si possa fare altrettanto? Magari riuscire a farli soltanto euro3 senza prendere per il c..... costringendo a girare contro legge?
Vendere una moto euro3 per poi dirti di togliere i dispositivi che la rendono conforme pena il danneggiamento del motore cos'è se non una presa per il c..... ?  
Anche nella nautica sono andati avanti rendendo ecologico e funzionale il 2 tempi adottando l'iniezione diretta,cosa aspettano le case motociclistiche?    
  

Bravo, è giusto dare sempre la precedenza ai prodotti italiani in tutti i settori. Conosco tanta gente che ha avuto problemi con macchine e moto straniere ma solitamente tende a nascondere o minimizzare i problemi e non ho mai capito il perchè.
Comprare prodotti stranieri alla lunga danneggia la nostra economia,le aziende vanno in crisi e aumenta la disoccupazione,di conseguenza aumentano le tasse che noi tutti paghiamo,pagando più tasse diventiamo più poveri quindi alla resa dei conti è come se quel prodotto lo avessimo pagato molto di più di quanto ci è stato venduto.