STACCATA e CURVADirete voi "e che ci vuole?" E di principio avete ragione. Ma farlo da manuale forse non è esattamente come lo facciamo tante e tante volte ad ogni nostra uscita.
Posizione, parte sempre tutto da lì. E' corretta? vediamo.
In piedi sulle pedane, spostiamo indietro il peso del corpo. Manubrio tenuto in modo saldo nella direzione desiderata.
Fatto? ;D
Bene, adesso facciamo forza sulle pedane e
divarichiamo leggermente le ginocchia. Il nostro corpo è diventato un ammortizzatore sm29 ed i carichi sono tutti ben ripartiti.
Giù le marce, per tempo e non come vediamo in motoGP, pressione decisa ma morbida sul pedale del freno posteriore, pelata leggera alla leva del freno davanti, che aiuta anche a stare in traiettoria. Leggera perchè darci con decisione porta alla chiusura del manubrio. :(
Arrivati al punto dove dobbiamo iniziare a curvare, peso avanti per dare tenuta all'avantreno per l'entrata.
La tecnica canonica prevederebbe il bloccaggio del pneumatico posteriore per agevolare ed anticipare il punto di corda, ma a noi interessa relativamente, e non useremo questa tecnica per preservare il fondo, a meno di esser costretti dal raggio della curva stessa ad evitare una manovra difficoltosa. Ricordiamoci solo che, se lo faremo, in qualche occasione dovremo anche pelare un pochino la frizione, per evitare lo spegnimento del motore. Bisogna avere orecchio! ;D
Contropendenza, niente appoggiovariante sgradita da alcuni e amata dai più tecnici. Qui non conviene nemmeno darci di brutto col freno posteriore, perchè anticipare troppo la corda ci porterebbe a una bella rotazione completa della moto. :-[ Quindi anticipare la staccata e più delicatezza sul freno. Accompagnare col peso sulla pedana interna aiuterà la moto a cercarsi la traiettoria più a monte, portandovi automaticamente in sicurezza.
Lavoro di spalle sempre, fluidità e posizione corretta del busto, e anche questa l'abbiamo fatta